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Fender Paisley: la finitura frufrù che ha conquistato il Re
Fender Paisley: la finitura frufrù che ha conquistato il Re
di [user #4093] - pubblicato il

Il Paisley con cui Fender ha decorato numerose Stratocaster e Telecaster è diventato un classico retrò, ma vedere per la prima volta una chitarra rosa tempestata degli stessi petali usati dalla famosa "tenda della nonna" ha fatto storcere il naso a molti. Il tempo però ha dato ragione ai liutai californiani.
Erano i primi anni '90 e, nella mia città natale, una blues band di chiara ispirazione sixties spopolava nelle serate del tempo. Il loro chitarrista sfoggiava orgoglioso una Telecaster con una finitura discutibile. Fondamentalmente di colore rosa, con dei motivi tra il floreale e il "tende della nonna" in trasparenza. Per me, oberato dal machismo del mito di una Stratocaster uscita da mille battaglie (il mio mito a quel tempo era il chitarrista texano le cui iniziali erano SRV), quella finitura era semplicemente assurda. La chiamavo "la chitarra frufrù" e non potevo capire come un chitarrista potesse salire sul palco con una chitarra del genere. Eppure, a quanto pare, non era il solo a rimanere affascinato da una tale finitura.
La Telecaster in questione era, ovviamente, una delle rare Telecaster paisley prodotte da Fender dal 1968 al 1969. Una finitura molto particolare quella della Paisley, che non è sfuggita al Re del rock and roll Elvis Presley, che quasi incoraggiò il suo chitarrista delle performance degli anni ’60 a usarla dal vivo.
 
Fender Paisley: la finitura frufrù che ha conquistato il Re

La storia racconta che fu Fender a contattare James Burton (lo storico chitarrista di Elvis nell’ultimo periodo ma, prima di Elvis, alla corte di Dale Hawkins e di Ricky Nelson) nel ’69 invitandolo a suonare questa particolare chitarra dal vivo.
Lo stesso Burton racconta che lo chiamarono in fabbrica con la frase allettante di "abbiamo una chitarra col tuo nome sopra". Lui ci andò qualche giorno dopo, aprì la custodia e rimase quasi imbarazzato alla vista di questa chitarra rosa. "Non fa per me" disse subito, ma poi lo convinsero a portarla comunque con sé, magari provando a usarla in qualche pezzo.
All’inizio Burton era riluttante all’idea di usarla per tutto lo show (pare che la motivazione ufficiale fosse che era troppo brillante e avrebbe oscurato la spettacolarità del gigantesco frontman) e quindi la prima sera degli show del ’69 la usò per un solo pezzo, che diventarono due il giorno dopo, tre quello successivo, tutto lo show dopo qualche sera.

Una notte, mentre era nella sua camera d’hotel, ricevette una telefonata da uno degli assistenti di Elvis. Quell’uomo gli disse "sali nell’attico, il boss ti vuole parlare". Ovviamente Burton era terrorizzato dal giudizio di Elvis (non scordiamoci che Elvis non era semplicemente un cantante, ma uno con le idee molto chiare su tutto quello che fa show business, quindi arrangiamenti e impatto scenico) e fece quei piani che lo separavano dal Re, e suo datore di lavoro, col terrore negli occhi. Terrore di perdere il lavoro ovviamente, ed essere ostracizzato dall’intera scena musicale del tempo (immaginatevi una "cattiva parola" detta da Elvis in persona che impatto avrebbe avuto sulla carriera di un musicista). Appena entrato nella suite di mr. Presley, il boss gli disse "ho visto che stai usando qualcosa di nuovo queste sere", il gelo, e poi "mi piace! Suonala quanto ti pare!", il disgelo.
Da quel momento Burton e la Telecaster Paisley sono diventati un tutt’uno, anche se il nome di Burton non spuntò sulla paletta della controversa chitarra.
 
Fender Paisley: la finitura frufrù che ha conquistato il Re

Ok, Elvis era probabilmente ossessionato dal colore rosa, la sua famosa Cadillac era rosa, così come molti degli arredi di Graceland, ma sicuramente era più attento al risultato finale (il suono) che a quello legato al look, e Burton, con quella chitarra tra le mani, suonava veramente bene. Quindi l’ok definitivo era scontato.

A dirla bene quel tipo di chitarra segna, nella mia memoria, una specie di transizione del rock and roll. Da un lato il tradizionale suono della Telecaster, con la sua imbarazzante semplicità di dotazioni, dall’altro il colore che ammicca alla moda hippie con una decorazione quasi lisergica. Insomma uno strumento che si accoppiava bene alle tute aderenti dei membri della band, con colori sgargianti e pantaloni a zampa di elefante, pur mantenendo un suono degno della migliore tradizione.
 
Fender Paisley: la finitura frufrù che ha conquistato il Re

Non solo James Burton subì il fascino di questo strano e sgargiante strumento. Una trentina di anni dopo, un giovane e talentuoso chitarrista cantante del West Virginia (ma adesso basato a Frankville, in Tennessee) rispondente al nome di Brad Paisley (sì, è il suo vero cognome) ha letteralmente scalato le classifiche americane grazie al suo grazioso mix di country e pop, suonando abilmente una Telecaster, una Paisley del '68 omaggiando il suo cognome, un chitarrista la cui influenza su di lui è innegabile (Burton appunto) e, anche se in maniera indiretta, il re dei re della musica americana (Elvis). Quella che per me era la finitura frufrù è diventata un’ossessione per Brad, tanto da farsi decorare tutte le chitarre del suo arsenale in finitura Paisley (variando però sempre il colore di base). Insomma queste chitarre, grazie a questi personaggi che le hanno usate e alla loro limitata reperibilità, sono diventate una specie di sacro graal del suono-look Fender, spingendo la casa madre a farne delle ottime riedizioni in Giappone, riedizioni apprezzate e anche abbastanza quotate.
chitarre elettriche fender telecaster
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di dale [user #2255]
commento del 04/02/2016 ore 14:53:04
Vedevo spesso una Tele Paisley nel mio negozio di riferimento negli anni '90, una Japan, ai tempi non se la filava nessuno, adesso mi piacerebb farci un giro.....
Le originali saranno introvabili e nel caso a prezzi da capogiro credo...
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 04/02/2016 ore 14:56:49
Ecco ho dato una occhiata a mm... Japan che vanno a mille e rotti €......
Un'originale a 20.000...


Demenziale...
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 04/02/2016 ore 17:18:33
Io avevo la MIJ (Made in Japan), non sono ricco e non avevo in mente di sborsare tanto per l'originale. Inoltre l'avevo acquistata direttamente dal Giappone e pagata pochissimo per rivenderla e farci dei soldi, detto palesemente. Certo non era come l'originale, parlo delle finiture del corpo, ma la ricordava molto. Bel manico, una pezza coi muff (dava una sberla pure ad un Les Paul Custom Gibson...). L'ho suonata qualche annetto per diletto in casa, davvero non me la sentivo di usarla live... La piccola era del '85, visto che se non ricordo male le MIJ furono prodotte solo nei primi anni 80, quando la Fender traslocava nel sol levante. Appunto per incentivare gli acquisti dei miscredenti fecero ottime riproduzioni del passato, come la pink paisley appunto o la blu flower, vista tra l'altro di recente in Tv ad un gioco a premi e quotata molto (era l'originale USA). Dopo si è passati alle CIJ (Crafted in Japan), secondo me dei pezzi di legno, in quanto le MIJ avevano materiali ottimi e solo la manodopera giappa! Comunque presa a 400 con dogana e venduta a 1000, non male direi :D
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di Matteo Barducci [user #29]
commento del 04/02/2016 ore 19:29:26
Assolutamente no.

Le Tele Pasley e Blue Flower costruite da Fender Japan sono rimaste identiche fino alla loro uscita di produzione, coincidente con la chiusura dell'azienda a marzo 2015.

La differenza fra MIJ e CIJ è solo nello stabilimento di produzione, ossia Fujijen prima ed altri(fra cui Terada) dopo, tant'è vero che negli ultimissimi anni si è tornati alla dicitura MIJ anche se lo stabilimento è rimasto lo stesso. Quelle assemblate con materiale semilavorato USA sono state le primissime JV, ma solo perché ancora le linee produttive non erano state messe a punto.

Edit: mi correggo. Sono ancora pienamente in produzione.

vai al link fender.co.jp /guitars /telecaster /classic-69-tele-maple-fingerboard-red-paisley/
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di zabu [user #2321]
commento del 04/02/2016 ore 20:31:18
Da quanto sapevo io l'unica componente realmente USA delle prime JV erano i pickups (per altro solo delle Stratocaster). Corpi e manici sono sempre stati prodotti in Giappone. Per altro il contour dei body delle prime JV era addirittura più aderente agli strumenti vintage rispetto a quello delle coeve AV.
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di Matteo Barducci [user #29]
commento del 04/02/2016 ore 20:54:30
I pickups americani ci sono anche adesso su diversi modelli della linea giapponese. In realtà le primissime JV avevano praticamente tutto l'hardware americano, i pickup e qualcuno dice anche i manici, che per altro sulle prime AV era lo stesso come profilo e costruzione delle Smith coeva.
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di zabu [user #2321]
commento del 05/02/2016 ore 04:59:13
Sul sito "The JV Chronicles" non viene dato molto credito alla provenienza dagli States dei manici. Sull'hardware hai ragione tu: la primissima serie Fender JV aveva tutto di provenienza USA, ma parliamo credo di un numero relativamente ridotto di strumenti, prodotto inizialmente solo per il mercato interno giapponese.

Anch'io sono incuriosito dal vedere che apparentemente in alcuni negozi sono sono tornate le Fender Japan: non riesco pero' a capire se, come ho letto da alcune parti, si tratti solo di rimanenze che sono state rimarchiate come una nuova serie.
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di zabu [user #2321]
commento del 04/02/2016 ore 17:26:09
La cosa interessante e' che la decorazione delle Tele Paisley degli anni '60 altro non era che un foglio di carta da parati attaccato sul body. Le riedizioni Japan invece utilizzavano una specie di decalcomania. Il problema e' che naturalmente oggi non si trova più quel tipo esatto di carta da parati. Mi pare di aver letto che solo per una serie limitata del CS Fender siano riusciti a scovarne una certa quantità.
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di Benedetto utente non più registrato
commento del 04/02/2016 ore 18:06:05
Per me è una figata, ne vorrei una blue!
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di edgar587 [user #15315]
commento del 04/02/2016 ore 21:15:59
Aggiungo che il Paisley esisteva ben prima della carta da parati della nonna, essendo un motivo per broccati provenienti dall'Oriente, molto apprezzato nel 19o secolo dagli europei ;) anche io inizialmente credevi che la colorazione si chiamasse così per via di Brad XD
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di FBASS [user #22255]
commento del 04/02/2016 ore 21:53:06
Io ne ho una del 1987, Made in Japan, avuta in cambio di una Stratocaster Contemporary II° che non mi era per niente piaciuta, sempre Made in Japan, color Peeweter e con un sistema di blocca corde a grilletto che era una cesoia per i cantini, comperata nuova pochi giorni prima nello stesso mio negozio di fiducia, questa invece ce l'ho da 29 anni ( ed ho pure comperata la versione acustica Telecoustic Flowers nel 2003, Made in China ), le fanno la corte in molti ma non la do via, FBASS.
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 05/02/2016 ore 09:15:26
Ora non so di preciso cosa fosse americano o meno delle MIJ primi anni 80, come la PP che avevo. Posso dirvi suonandola che i pickup spingevano in modo assurdo soprattutto le distorsioni, anche più di una Les Paul, ma il manico mi sembrava troppo laccato per i miei gusti, quasi non sentissi il legno sotto le dita. Una chitarra divertente ma preferisco la mia Strato USA del 85.Le JV purtroppo non le ho mai suonate, ma ho provato e confrontato due bassi Fender Jazz, uno USA recente e uno JV vecchiotto e non c'è paragone... Ovvero il JV se lo magna :D
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di MojoKingBee [user #39456]
commento del 05/02/2016 ore 09:21:46
rick pasley here:
vai al link

la tele mi piace pasleyzzata, la rick boh, temo di no
Rispondi
di darkfender [user #16554]
commento del 05/02/2016 ore 09:51:53
Io ho una Fender stratocaster sambora black paisley :) limited edition per il tour "these days"... la presi solo per il manico e perché da piccolo ero un fan di Sambora.
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 05/02/2016 ore 11:34:52
James Burton è uno tosto, tuttora ha una grinta e un suono che colpisce direttamente allo stomaco !
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di agnocaster [user #10508]
commento del 05/02/2016 ore 12:37:47
Ricordo che il mio insegnante (che acquistava 4/5 chitarre l'anno c/o un noto negozio piemontese) si presentò a lezione (anno 89/90) con una Stratocaster rosa Pasley lasciandomi perplesso sul colore e sul disegno ... (per me a quei tempi esisteva solo il Fiesta Red!)... col tempo (per un periodo la usò anche in quale live) iniziò ad intrigarmi ma non sapevo la sua "storia" credevo fosse ispirata al movimento hyppie.. grazie dell'articolo Don Diego :-)
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di telecrok [user #37231]
commento del 05/02/2016 ore 14:08:00
E be, L.Richard, lui si che era un maschiaccio.
A parte gli scherzi, il motivo Paisley dovrebbe riprendere il foulard da testa delle nonnette, adottato poi dai cowboyz che hanno iniziato a metterselo al collo e qualche volta sopra naso e bocca quando si chiamavano Jesse James, io ne ho un paio e la texture è la stessa.
Dal collo del vaccaro a quello degli Hells Angels il balzo è stato breve, infatti è poi diventato lo straccetto multiuso dei motociclisti.
Ancora diffusissimo negli stati del sud, non centra il movimento Hippie.
ciao a tutti
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di Don Diego [user #4093]
commento del 05/02/2016 ore 15:40:05
il riferimento al mondo hippie è solo relativo ai colori sgargianti e alle finiture lisergiche.....non alla sola texture del motivo floreale.....il discorso è sempre da relazionare alla natura finale degli obiettivi di casa fender, ossia assimilare i tempi allora odierni: anni 50 e primi 60 vuol dire finiture che scopiazzavano i colori di cadillac e affini.....la paisley era la loro "rudimentale" risposta alle finiture hippie.....cmq a giorni la seconda parte dell'articolo con tanto di test audio video di due originali!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 05/02/2016 ore 14:16:02
Pasley pattern ---->Google----->Wiki----->a droplet-shaped vegetable motif of Persian (i.e. Iranian) origin.
Da li all'india,dall'india agli inglesi etc.etc.
Rispondi
di MAT77 [user #27583]
commento del 08/02/2016 ore 09:39:59
Per me è stupenda!!! Diversa dal solito stereotipo Telecaster.
Grazie Don...come sempre stupendo articolo pieno di curiosità che non conoscevo...ad esempio, nella mia ignoranza, nel leggere ad inizio articolo l'anno 1968 accostato al nome Paisley ho pensato: "ma quel chitarrista country, Brad appunto, come fa ad esser così vecchio?" :DDDD Non ero a conoscenza di questa cosa.
Ciao
Rispondi
di Don Diego [user #4093]
commento del 08/02/2016 ore 12:15:02
ahahaah! tra qualche giorno sempre su queste pagine la seconda parte dell'articolo....dove parlo della loro realizzazione e un video test con due originali di due semestri diversi del 68!!!! stay tuned!!!
Rispondi
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