I pickup cambiano per materiali, forme, dimensioni e tecniche di costruzione, e ogni dettaglio sembra variare in maniera sensibile il risultato. Esistono pickup con poli più grossi di altri, ma è possibile che anche questa caratteristica condizioni il suono ottenuto o esistono altri parametri più importanti?
Buonasera comunità di Accordo, questo è il primo articolo che scrivo e ho bisogno di un consiglio. Faccio la quinta superiore e come argomento della tesina vorrei portare l'induzione elettromagnetica. Nella materia di sistemi, l'idea è di portare l'argomento dei trasduttori, vorrei quindi costruire dei pickup su cui farò diversi test standardizzati confrontandoli con altri magari di serie e che andrò poi a montare sulla mia chitarra. Sono ormai diverse settimane che mi documento e sono arrivato ad avere una buona base di informazioni raccolte su diversi siti. Il dubbio mi è venuto guardando un sito americano molto fornito presso cui probabilmente acquisterò tutto l'occorrente. Osservando i diversi magneti in alnico ho notato che, oltre ai diversi tipi che conosciamo, ci sono anche delle varianti in spessore del singolo magnete. Il suono risultante in che maniera cambia al variare dello spessore del magnete?
Risponde Luca Villani di I-Spira pickup: un magnete non possiede di per sé un "suono". Come ogni altro elemento in gioco nel delicato equilibrio di un pickup, le sue caratteristiche condizionano però il comportamento finale a seconda di come verrà progettato e inserito nella struttura. Il ruolo del magnete è essenzialmente quello di creare flusso magnetico quando il campo in quiete viene perturbato dalla corda in movimento: maggiore è il valore di tale flusso, maggiore è il livello del segnale generato dal pickup. Un magnete più spesso genera per certo un campo magnetico più sostanzioso, ma date le contenute possibilità di variazione (lo spazio a disposizione è generalmente esiguo) la composizione chimica del magnete e il livello di magnetizzazione restano prevalenti nel determinare prontezza di attacco e robustezza del segnale generato.