Cominciò così l'avventura Gibson nel mondo del basso elettrico, era il primo basso della "Brand" questo EB 1 del 1953, da 30,5 pollici di diafason, tenuto poi sia sui successivi EB 2, EB 0 ed EB 3 fino alla versione del 1966, basso quest'ultimo passato a 34 pollici insieme al Thunderbird, nato già così, ma tutti noi bassisti alle prime armi dnell'era "Beat" suonavamo con gli EKO, gli Hofner e Framus, sognando però di entrare in possesso di un Fender, considerando il suono dei bassi Gibson troppo "Fangoso" e troppo limitato sui medio-alti. Il modello che comperammo poi un po' tutti fu l'EB 0 a cavallo tra la fine degli anni 60 ed inizio dei 70, costava un po' meno dei Fender e comunque del Melody Maker bass non ne eravamo a conoscenza, anche se la chitarra, versione SG, fu molto gettonata proprio in quel periodo. Ma la mia, e non solo, opinione personale sui bassi della Gibson, cambiò nel biennio 1973-1974 quando furono immessi sul mercato il Ripper ed il Grabber, quest'ultimo nella prima versione a un solo pickup humbuker, montato su una slitta in plastica che ne consentiva lo spostamento di pochi centimetri, oggi entrambi riproposti dalla stessa Gibson ad un prezzo notevole, cioè 3990 dollari, con il ponte usato prima solo sugli EB, ma oggi dotato di sellette spostabili e non più una semplice sbarra a rilievo inclinata, però non più con le corde passanti per il body come i vecchi modelli che allego in fotografia :
Non è stato riproposto invece il modello G 3, a tre pickups a barra verticale e con due bobine sovrapposte, il più riuscito secondo il mio modesto parere, precisando che i Grabber hanno il manico fissato con una piastrina a 4 viti e paletta a punta tipo Flying, mentre i Ripper hanno il manico incollato, paletta Gibson tradizionale e due pickups versione basso del P 90. Oggi poi, dopo la dipartita dei forse due più grandi bassisti dell'epoca Rock, Jack Bruce dei Cream e Glen Cornick primo bassista dei Jethro Tull, entrambi affezionati ai Gibson, EB 3 il primo e Thunderbird il secondo, sto constatando una notevole ricerca dei bassi Gibson del periodo Norlin ( 1969-1985), il G 3 in assoluto, mentre dello RD di fine anni 70, quello dotato di elettronica invasiva MOOG richiedente uno scasso enorme sul retro del body, se ne è perso il ricordo. Aggiungerei che tra i nuovi modelli c'è una riscoperta del Les Paul, in varie versioni, e qualche nuova proposta dotata di due humbuckers del tipo MM e comunque dal suono più moderno, io ho il G 3 del 1978 che è l'unico che mi ha colpito, anche se sono "Fenderiano Convinto".