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EGB: quando la concorrenza fa la forza
EGB: quando la concorrenza fa la forza
di [user #116] - pubblicato il

L'unione fa la forza, anche tra concorrenti. Qualche tempo fa, un gruppo di costruttori italiani si è unito sotto la bandiera dell'European Guitar Builders con lo scopo di preservare l'artigianato offrendo al pubblico strumenti sempre migliori e con risvolti che favorirebbero anche le tasche dei clienti.
La concorrenza è il primo motore di un'economia sana e, quando un gruppo di professionisti realizza che è possibile farla lavorando insieme per risollevare la scena dell'artigianato musicale, ci guadagnano tutti, clienti compresi.

Da qualche tempo, alcuni tra i più noti costruttori italiani di bassi e chitarre hanno deciso di unire le forze con lo scopo comune di preservare l'intera categoria, proteggendo chi lavora in maniera competente e trasparente e, al contempo, con l'intenzione di ottimizzare i propri processi produttivi a vantaggio della qualità e del prezzo al pubblico.
Le liuterie Manne, GNG, MOV, BoOne e DiDonato rappresentano la divisione italiana dell'associazione EGB, European Guitar Builders, e sotto questo stendardo si sono presentati al pubblico anche durante l'ultimo SHG, lo scorso novembre.

L'associazione ha l'obiettivo di promuovere e salvaguardare il Made in Italy, contrastando il lavoro in nero e combattendo così la concorrenza sleale. Al contempo, il certificato di autenticità EGB che accompagna ogni prodotto garantisce uno standard qualitativo elevato e la genuinità della provenienza nazionale degli strumenti. La stessa presenza all'interno dell'associazione dà modo a chi vi fa parte di puntare a circuiti privilegiati verso fornitori e fiere internazionali, aprendo a nuove possibilità sia per quanto concerne la visibilità sia per lo sviluppo pratico del business.

EGB: quando la concorrenza fa la forza

È il classico esempio in cui l'unione fa la forza, e gli artigiani si stanno già muovendo per concordare tutti insieme i prezzi migliori per i componenti che intendono ordinare per le loro creazioni, per avere canali più diretti coi fornitori e per riservarsi spazi sempre di maggior rilievo nei grossi eventi del settore.
Un piccolo artigiano non può competere con le finanze di una grossa azienda, ma lavorando tutti insieme su un fronte unico si hanno buone possibilità di interfacciarsi in una maniera simile, offrendo così anche prezzi migliori al pubblico, pur senza rinunciare alla qualità che li ha resi noti agli appassionati.

Proporsi sotto un unico nome permette anche di ammortizzare costi promozionali e investimenti necessari ma non sempre alla portata dei singoli. È il caso dei grandi show anche oltre i confini nazionali come l'Holy Grail Guitar Show di Berlino o l'imminente Musikmesse di Francoforte, dove EGB Italia ci sarà e occuperà lo stand 11.0 C76, per la prima volta grazie all'impegno di Andrea Ballarin di Manne Guitars.

EGB: quando la concorrenza fa la forza

Da addetti ai lavori stiamo seguendo con curiosità l'evoluzione del gruppo EGB Italia e le iniziative dei liutai in favore del sistema musica. Da appassionati di strumenti musicali, terremo d'occhio i loro prossimi passi per quanto concerne la proposta al pubblico di oggetti sempre più concorrenziali con un Made in Italy che può affrontare sempre più a testa alta i big del mercato internazionale.
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Link utili
Sito ufficiale EGB
Blog EGB Italia
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di nawa utente non più registrato
commento del 05/04/2016 ore 10:22:56
ma i liutai italiani che hanno aderito all'associazione europea e non fanno parte di quella italiana? così, per curiosità... come funziona il meccanismo di affiliazione?
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 05/04/2016 ore 16:11:27
FULL MEMBER

Requirements:

You are an independent professional guitar builder
Your business is located in Europe
You are recommended by another full member
You have a business philosophy compatible with the association’s philosophy.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 05/04/2016 ore 14:24:23
Direi che è una buona notizia, ma sarebbe ancher giusto segnalare che da anni i consumatori auspicano questo tipo di aggregazione affinchè si abbia anche un beneifico sul costo dei prodotti. Meglio tardi che mai.
ciao
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 05/04/2016 ore 15:09:1
notizia senza dubbio interessante che merita approfondimenti ma che come annunciata si presta a qualche dubbio.

L'Italia non ha i numeri per fare "sistema" e non vedo come i risparmi auspicati e prospettati possano giovare sulle tasche del consumatore. Un gruppo di acquisto che abbia incidenza sulla scontistica è ben diverso dalla dimensione artigianale citata nel comunicato. Inoltre c'è la piccola trappola autoreferenziale, in buona fede, di autocertificarsi la qualità ("il certificato di autenticità EGB che accompagna ogni prodotto garantisce uno standard qualitativo elevato" ).

Un'altra parte che merita approfondimenti è "promuovere e salvaguardare il Made in Italy, contrastando il lavoro in nero e combattendo così la concorrenza sleale."

Capisco le intenzioni ma non capisco concretamente cosa si vuole fare. L'unico soggetto che può contrastare l'evasione è il consumatore che deve chiedere fattura. Se si parla invece di strumenti venduti regolarmente ma prodotti con operai al nero, di nuovo, mi sfugge la dimensione artigianale. Aggiungerei che gli strumenti, come molti altri beni di consumo, stanno sempre di più globalizzandosi, rendendo sempre meno appetibile il valore del Made in Italy fine a sé stesso.

La cosa curiosa è che l'associazione dei liutai europei è una benemerita invenzione dell'organizzazione dell'holy grail show (Michael Spalt e Andreas Neubauer ).

Comunque ben vengano tutte le iniziative volte a far crescere e migliorare il mercato.
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