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Il ponte mobile Duesenberg che non si scorda
Il ponte mobile Duesenberg che non si scorda
di [user #116] - pubblicato il

In un'intervista, Antonello D'Urso ci ha parlato del particolare ponte montato sulla sua Starplayer glitterata, capace di una tenuta eccezionale pur offrendo un look vintage. La chitarra ci ha incuriosito e abbiamo approfondito la conoscenza del vibrato Duesenberg patent pending.
Durante una recente intervista in occasione del tour "Battiato e Alice", Antonello D'Urso ha mostrato alle telecamere di Accordo una bellissima Duesenberg che usa dal vivo. Nella sua finitura brillantinata deliziosamente kitsch, la chitarra ci ha colpito per il particolare sistema vibrato che, a detta del proprietario, è capace di offrire una tenuta d'accordatura eccezionale pur conservando un look decisamente retrò.

A prima vista, il vibrato Duesenberg è molto simile a quello comunemente usato sulla maggior parte delle chitarre archtop e su molte solid body di taglio vintage. Il tipo di ponte non è certo famoso per la stabilità, e questo ci ha spinto ad approfondire la questione. Degli appunti progettuali piccoli quanto fondamentali, infatti, differenziano il modello Duesenberg dai concorrenti e gli permettono di contare su prestazioni di livello.
Aramini, che distribuisce le chitarre Duesenberg in Italia, ci ha illustrato le particolarità dei ponti montati sulle chitarre Duesenberg.
 
Il ponte mobile Duesenberg che non si scorda

Nell'intervista, Antonello dimostrava come il ponte in stile Tune-o-matic non fosse esattamente fissato nel body, ma reso basculante in modo da accompagnare il movimento delle corde durante l'uso della leva. Questo farebbe sì che, anche senza ricorrere a sellette roller, l'attrito della corda contro la selletta abbia un ruolo minore e il ponte torni facilmente nel suo assetto originale, ripristinando l'accordatura. Per certi versi, tecniche simili sono state viste anche su chitarre della concorrenza, come quelle che abbinano i classici Bigsby con ponti in stile Jazzmaster.

Il segreto del sistema vibrato Duesenberg, però, sembra risiedere altrove.
Aramini ci spiega che qui le corde sono fissate a un cilindretto che è collegato direttamente alla leva, e tutto il sistema è sì ancorato alla cassa, ma tenuto sospeso sul top. Il cilindretto diventa il cuore dell'escursione e lavora come una carrucola tirando e allentando tutte le corde. L'attrito minimo e l'uso di materiali di alta qualità contribuiscono a mantenere a lungo l'accordatura e a garantire un ritorno preciso alla "posizione di riposo" una volta mollata la leva.

La costruzione meccanica è di precisione e monta dei cuscinetti a rullini (che possiamo dire con orgoglio essere made in Italy) sul fulcro del vibrato. Il cilindretto scivola indisturbato grazie a una boccola in teflon sul rullino tendicorde, e il tutto fa parte di un progetto originale Duesenberg attualmente patent pending.
 
Il ponte mobile Duesenberg che non si scorda

Il sistema è lo stesso montato sulla Starplayer TV Fullerton testata anche su Accordo alcuni mesi fa e che ci è piaciuta tanto da finire nel rig da sogno assemblato per lo scorso Natale a questo link.
La medesima chitarra è protagonista di un video dimostrativo pubblicato dagli stessi ragazzi di Aramini. Nel clip è Pietro Posani a suonarla, in un Bogner Goldfinger 45H con cabinet 2x12 completo di coni Celestion Greenback.
 

Guai a chi sostiene che non è possibile fare innovazione restando fedeli alla tradizione!
chitarre semiacustiche duesenberg starplayer tv fullerton
Link utili
L'intervista con Antonello D'Urso
Duesenberg Starplayer su Accordo
Rig da sogno 2015
Sito Aramini
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 14/04/2016 ore 09:01:29
Le Duensenberg sono veramente chitarre stupende, soprattutto quelle con finiture sparkling! La TV Deluxe rossa è un mio sogno proibito!
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/04/2016 ore 09:13:23
E se non erro sono pure plekkate.
Per un periodo ho avuto un attacco di G.A.S. per la Carl Carlton arancione.

vai al link
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 14/04/2016 ore 11:00:5
tutto ciò che riguarda la distribuzione che ha a che fare con GOELDO è eccezionale. Peccato per i prezzi un po' tendenti all'alto (in linea di massima). Però è roba eccezionale.
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di Giampi96 [user #37871]
commento del 14/04/2016 ore 15:41:33
Un altro ponte sul tipo Bigsby interessante è quello montato su alcune chitarre Eko, l'EKOlogic. Ho avuto modo di provarlo su una sparkle 700 e mettendolo alla prova nei limiti del possibile (di certo non si può fare una "dive bomb" con questo tipo di vibrato) l'accordatura è rimasta stabile. La cosa mi ha sorpreso dopo esser stato deluso da alcuni Bigsby montati su chitarre Gretsch e Fender, con i quali bastava un tocco leggero per scordare tutto quanto (cambiamenti sia in calante, sia in crescente)
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di A Matter Of Tone [user #44285]
commento del 15/04/2016 ore 10:44:16
Confermo tutto... ho avuto per diverso tempo una Fullerton TV identica a quella nel video e a parte il 'come suona', che si desume facilmente dagli ottimi video di Pietro Rosani... ecco alcune note:
1) Fatta molto bene, per un prezzo più che accettabile.
2) Costruita e regolata in fabbrica a Hannover, davvero 'alla tedesca'. Il team di liutai Duesenberg fa un ottimo lavoro. L'action, con le 10-49 di serie, era talmente bassa - senza frustare - che ho dovuto ALZARLA un filino, per avere più presa sui cantini per fare i bending.
3) Si, sono tutte Plekkate.
4) Il vibrato gira come un compasso, facile, morbido, e tiene l'accordatura meglio di qualsiasi altro ponte simile io abbia mai provato. Un ottimo lavoro di ri-ingegnerizzazione di un progetto storico come quello del venerabile Bigsby.
5) Molto interessante il circuito (standard sulla maggior parte delle Duesenberg) che, apparentemente semplice, nasconde un trucchetto. In posizione centrale, i due pickups sono in controfase, ma tramite un giochino con un condensatore di taglio, l'effetto di controfase si sente solo in gamma medioalta, senza 'svuotare' il suono di medio basse e basse, rendendolo quindi ben utilizzabile.

In altre parole, le Doozie sono tutte originali e ognuna nasconde qualche soluzione creativa e fruibile - non il 'famolo strano' tanto per essere 'diversi'.
A me piacciono un sacco, come avrete capito, e il prossimo oggetto del desiderio è la Alliance Joe Walsh... argh... vai al link
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