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La Barbacaster arriva in famiglia
La Barbacaster arriva in famiglia
di [user #22654] - pubblicato il

Aprire per la prima volta la custodia della chitarra su misura appena sfornata dal liutaio di fiducia è un'esperienza unica e va condivisa. Ecco le prime foto e le prime note della Blackbeard Suscaster, un ibrido dal sapore californiano di legno bruciacchiato e pickup avvolti a mano.
Qualche mese fa vi ho raccontato come è nata la "mia" BlackBeard Suscaster. Insieme abbiamo ripercorso passo passo tutta la gestazione, dal concepimento alla nascita, ma il racconto era stato interrotto proprio un attimo prima della partenza dello strumento verso casa mia. Non vi ho raccontato del suo ingresso in famiglia né ho speso parole per descriverne il suono.

Lo strumento, partito dalla tana del suo creatore, è giunto a casa mia in circa tre giorni, percorrendo lungo la spina dorsale della penisola i 900km che dividono Merate e Bari. Come ricorderete, lo strumento era un regalo per i cinquant'anni di mio padre e abbiamo fatto in modo che arrivasse proprio in concomitanza con quella ricorrenza. Quando il corriere ha bussato in casa mia è sceso un emozionato silenzio. Mio padre è uscito, ha firmato e ha portato su il pacco, un voluminoso cartone ben imballato che custodiva una bellissima custodia in tweed. Il momento dell'apertura della custodia ha avuto un non so che di sacrale.
Giaceva, abbracciato dal pelo magenta della custodia, lo strumento che avevamo visto prender forma nei mesi precedenti ed era molto meglio di quanto immaginassimo. Lascio la descrizione dei primi momenti alle immagini, che saranno certo più eloquenti di quanto possa esserlo io.
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Lo strumento è davvero meraviglioso, si vede la cura con cui è stato costruito. Ogni dettaglio è creato appositamente per raggiungere l'effetto desiderato. Si sente il lavoro manuale e si vede come ogni caratteristica sia frutto di prove e scelte ragionate per raggiungere lo stato dell'arte.
Toccando il corpo si ha la sensazione di accarezzare le mani di un anziano: le rughe, i calli, i segni di una vita che dicono molto della sua storia. Il manico, con le sue venature irregolari e tridimensionali, ricorda gli occhi di un vecchio viaggiatore che ha visto nella sua vita colori di paesi lontani, il blu profondo mare, il cielo terso e gli occhi di tante persone incrociate sulla strada. L'hardware invecchiato e le placche incise danno un tocco d'austerità e i pickup avvolti a mano, costruiti artigianalmente in ogni loro parte, scoperti e avvolti di spago, ricordano la vita rustica e contadina.
È raro che uno strumento appena nato abbia tanto da raccontare e tante suggestioni da offrire.


Il peso è contenuto, non basso ma neanche eccessivo, e il bilanciamento è ottimale. I tasti, gli storici "fretless wonder", sono perfettamente lucidati e adeguatamente levigati sui bordi. Le smussature e il contour del corpo offrono un'ergonomia ineguagliabile e il manico, spesso 23mm, riempie perfettamente la mano senza essere una mazza da baseball. La tastiera è piatta per agevolare a mio padre l'esecuzione: lui è abituato a una super-Strat di fine anni '80, non sopporta i manici eccessivamente vintage. Quando è arrivata, complice il lungo viaggio e la smania di mio padre per le corde rasoterra, le corde basse friggevano leggermente su alcuni tasti. Il problema è stato risolto in pochissimo tempo grazie alle indicazioni di Paolo "Mehari" "Barbanera" Lardera, un uomo dall'esperienza e dalla disponibilità addirittura superiori ai suoi tanti soprannomi!

Questa è sicuramente una delle cose più belle in questa esperienza: la chitarra è nostra, ma non per questo abbiamo tranciato i rapporti con la "madre naturale". Ecco, la gestante in questo caso ha un po' troppi peli in volto per somigliare a una bella mamma, ma l'amore che ha verso i suoi strumenti e la dedizione con cui è disposto a supportare (e sopportare) chi accoglie in casa propria una delle sue creature sono decisamente caratteristiche materne.


Attaccata all'ampli si fa apprezzare per la sua versatilità. Inaspettatamente, questa caratteristica non sacrifica affatto le peculiarità del suo carattere: abbiamo difronte uno strumento originalissimo, con una voce e un'anima inconfondibili. La mia Blackbeard ha il mojo ma è anche flessibilissima: non è camaleontica ma è un perfetto coltellino svizzero a sei corde.

Il pickup al manico, progetto originale di Paolo, offre un suono molto da Strat, arioso e nasale, se utilizzato a bobina dimezzata. A bobina intera offre invece un suono pieno, rotondo, potente. Giocando tra i due suoni si può tranquillamente coprire le esigenze di una chitarra ritmica e una solista. Il pickup centrale, il più anonimo dei tre, è molto tradizionale. Offre un suono medioso e chiaro, utile per le ritmiche funky ma, soprattutto, perfetto quando miscelato nelle posizioni intermedie. Il pickup al ponte è bilanciato e croccante in modalità humbucker mentre più sottile e squillante in modalità split-coil.
Le possibili combinazioni di suono sono, in totale, 13. Si spazia da un suono tipicamente Strat per raggiungere un suono che ricordi la Telecaster. L’humbucker non disdegna scapatelle in territorio hard e heavy, ma risulta indispensabile anche in territorio southern rock. Una combinazione inusuale è quella a tre pickup: un suono incredibilmente squillante, nasale e compresso, tagliente ma piacevole.

Che si suoni un una country band o in una formazione stoner rock, la BlackBeard sa come farsi notare. In ambito jazz non sono ancora riuscito a inserirla a dovere ma è sicuramente colpa mia, mentre in campo funky/blues è semplicemente perfetta: si trova nel suo habitat naturale.

Ogni giorno la apprezzo di più e, non fosse per la gelosia di mio padre, la farei provare e vedere a chiunque: se non la si tiene in mano si stenta a credere alle mie parole.

Ho provato anche a registrare qualcosa. Vi prego di sorvolare sulle mie capacità come chitarrista, sono consapevole di tutto. Concentratevi sullo strumento, è lei la protagonista.





Tiriamo le somme.

PRO:
- rapporto qualità prezzo: ho una chitarra custom al prezzo di una Fender Standard
- versatilità
- bellezza e originalità
- comodità ed ergonomia
- qualità costruttiva e cura ai dettagli
- suono.

CONTRO:
- le manopole, per il mio gusto, oppongono poca resistenza alla rotazione e capita facilmente di ruotarle inavvertitamente
- il settaggio era da sistemare ma siamo stati pienamente supportati da Paolo - che si è offerto anche di risistemarla a sue spese o raggiungerci nel caso non fossimo venuti a capo - e comunque il problema era legato al viaggio e a nostre errate indicazioni su come operare.


Questo è quanto. Per me è stata una grande esperienza, Paolo è una persona meravigliosa, un grande professionista, un uomo pieno di amore per quel che fa e i suoi strumenti sono dei capolavori.
Vi saluto con le parole di Gabriele Cento e con la sua demo dello strumento, in modo da offrire il punto di vista di qualcuno meno coinvolto sentimentalmente:

"Una chitarra con tantissimi pregi, davvero! Quando arriva in studio uno strumento nuovo cerco di sapere il più possibile su di esso così da poter fare una demo che ne rispecchi (auspicabilmente) le caratteristiche sonore e tecniche. Quando ho sfiorato la Suscaster ho pensato <<hey ne voglio una uguale!>>. I legni erano lavorati e rifiniti in maniera ottimale, in perfetto stile BB ma forse con un tocco di ulteriore raffinatezza tecnica. È molto importante la sensazione che uno strumento trasmette alle mani e questa è tra le chitarre che in questo senso mi hanno colpito di più."

blackbeard chitarre elettriche gli articoli dei lettori suscaster
Link utili
Blackbeard Suscaster
La nascita della chitarra Blackbeard
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di esseneto [user #12492]
commento del 29/04/2016 ore 19:36:14
Ottimo strumento , veramente bella e con un timbro altrettanto bello complimenti a Blackbeard e a chi se le comprata !
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 29/04/2016 ore 19:49:1
È la chitarra di Paolo che mi piace di meno, ed è comunque bellissima!
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 29/04/2016 ore 23:50:02
La penso esattamente come te... Fosse stata per me l'avrei fatta completamente diversa, ma non posso che apprezzarne le doti e le qualità! :)
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di Pietro utente non più registrato
commento del 29/04/2016 ore 23:43:42
Complimenti per l'acquisto,sicuramente suona meglio di quello che si sente nei clip (spero) esteticamente non mi piace,troppo tamarra,ma l'importante è che piaccia a te! ;-)
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 30/04/2016 ore 07:24:40
Complimenti per tutto, trovo davvero molto bella l'esperienza di "concepire" una chitarra.
Mi piace leggere la tua soddisfazione riguardo a disponibilita' e professionalita'.
La chitarra non mi piace esteticamente, la paletta potrebbe essere piu' originale e la collocazione del tono e del volume mi sembrano sbilanciate. Il body mi sembra sproporzionato e non mi piace la collocazione dei dot. Ma che importa? La chitarra deve soprattutto suonare bene e se sei soddisfatto del suono hai fatto bingo. Con quei tre pickup hai un mondo di suoni nelle mani....
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di aleck [user #22654]
commento del 30/04/2016 ore 09:24:42
Riguardo agli aspetti estetici non posso contestare nulla perché sono cose totalmente soggettive. Persino io avrei modificato alcune cose che invece a mio padre piacciono molto così. Posso solo spiegare il perché dell'aspetto "sproporzionato" del body: questa chitarra ha la scala Gibson di 24.75", quasi 2 pollici più corta della classica scala Fender, per questo sembra quasi che il body sia "culone", in realtà è il manico a svettare meno. Grazie per i complimenti e per l'apprezzamento riguardo ai suoni :)
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di ciun [user #15167]
commento del 30/04/2016 ore 10:44:2
2 pollici?
o 2 centimetri?
Comunque bella, bella davvero, molto originale, senza sconfinare in esagerazioni.
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di aleck [user #22654]
commento del 30/04/2016 ore 10:52:08
Si, scusami, nello scrivere ho fatto confusione ahahah! È quasi un pollice, cioè 2cm :)
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di Repsol [user #30201]
commento del 30/04/2016 ore 16:41:08
Hai perfettamente ragione, è tutto molto soggettivo ma ora capisco....sicuramente la scala del manico inganna molto, forse serviva una paletta più esile.
Grazie e complimenti ancora
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di MojoKingBee [user #39456]
commento del 30/04/2016 ore 07:55:20
mi piace tutto di 'sta chitarra, pure la tracolla.
bello anche l'articolo: già una qualsiasi nuova arrivata è un lieto evento che emoziona, ma quando l'evento ha una sua gestazione altrettanto 'vissuta' come in questo caso mi immagino il non stare nella pelle di chi la riceve. cose belle, grazie per la condivisione.
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di aleck [user #22654]
commento del 30/04/2016 ore 09:27:22
Grazie a te per questo commento :) se dovesse capitare l'occasione ti consiglio di vivere una simile esperienza... Tra l'altro Paolo e pochi altri artigiani del settore permettono di vivere questa esperienza "da custom shop" al prezzo di una produzione standard, il che rende il tutto ancora più... "Goloso" :)
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