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Uni-Vibe Shen Ei: vi raccontiamo un mito
Uni-Vibe Shen Ei: vi raccontiamo un mito
di [user #116] - pubblicato il

L'Uni-Vibe è nato per imitare i suoni dei Leslie e poi divenuto un effetto a sé. Amato nel blues e nel rock psichedelico, lo Shin-Ei ne è il capostipite. Ecco la storia di quello utilizzato proprio da Jimi Hendrix.
L'Uni-Vibe Shin Ei è uno degli effetti che hanno reso leggendari brani come "Breathe" e "Machine Gun". Nato per emulare l'effetto Doppler dei Leslie per organo, è finito per diventare un effetto unico a sua volta.
Dopo aver provato una delle ultime versioni, la JHM3, abbiamo voluto approfondire la conoscenza del più vecchio Uni-Vibe nato negli anni '60 e dalle dimensioni ben più generose dell’attuale. Chi meglio dei due genialoidi di Tefi Vintage Lab potevano raccontarci i segreti che si nascondo nel grosso case di metallo?

Uni-Vibe Shen Ei: vi raccontiamo un mito

Scrivono Emanuele e Andrea di Tefi Vintage Lab: tra i tanti effetti a pedale storici revisionati, abbiamo avuto solo due occasioni per mettere le mani su questo raro gioiellino elettronico.
L'Uni-Vibe è nato per simulare l'effetto caratteristico degli amplificatori rotativi prodotti da Leslie: si sfrutta l'effetto Doppler che si crea ascoltando una sorgente in movimento avendo l'illusione che la frequenza emessa cambi durante il moto. Per comprendere meglio, il tipico esempio è quello della sirena dell'ambulanza la cui tonalità viene percepita diversamente in dipendenza della distanza relativa sorgente in movimento-uditore. Essendo di natura puramente fisica, l'effetto Doppler ancora oggi è difficilissimo da riprodurre fedelmente senza l'ausilio di strategie meccaniche. Il tentativo di Shin-Ei fu quello di emulare le potenzialità del pesantissimo amplificatore Leslie con una scatolina a portata di mano.
L'audace esperimento di emulazione non fu dei più brillanti, ma mise comunque l'Uni-Vibe sul piedistallo degli effetti più innovativi.

Uni-Vibe Shen Ei: vi raccontiamo un mito

Se analizziamo lo schema, notiamo che il cuore è rappresentato dai quattro stadi sfasatori passatutto con ingressi a bootstrap. Ognuna delle celle, però, è dimensionata per una diversa frequenza centrale di sfasamento. Quest'ultimo piccolo particolare è in realtà quello che differenzia l'Uni-Vibe dai comuni Phaser che tipicamente usano stadi tutti uguali e ognuno ha la stessa frequenza di sfasamento (sempre se il relativo VCR a FET che lo governa ha tolleranze ragionevolmente simili).
Nell'Uni-Vibe, inoltre, i VCR sono realizzati con quattro fotoresistenze controllate simultaneamente dall'accensione di una lampadina al centro, pilotata da un oscillatore sinusoidale.

Il concetto di base dell'effetto è relativamente semplice, ma bisogna considerare anche fenomeni che ne arricchiscono il funzionamento. Per esempio l'inerzia ottica della lampadina in parte contribuisce al risultato sonoro, sopratutto alle alte velocità. Infine, il segnale sfasato viene poi sommato in due rapporti diversi con il segnale Dry e, a seconda di quanto prevalga l'uno sull'altro (deviatore), scegli se privilegiare il "vibrato" o il "chorus".

Uni-Vibe Shen Ei: vi raccontiamo un mito

Purtroppo non abbiamo avuto ancora occasione per provare il moderno MXR JHM3 Jimi Hendrix. Non vogliamo emetter sentenze anticipate ma, avendo visto le dimensioni ridotte di questo modello, ci aspettiamo una realizzazione di diverso concetto dalla clonazione componente per componente. Crediamo che in questo caso più che di "clonazione" bisogna parlare di "emulazione": un emulatore di organo Hammond può esser realizzato con molteplici soluzioni circuitali/software ma non darà mai la sensazione di suonare un vero Hammond. Stessa cosa per L'Uni-Vibe: se non è fatto con quel circuito, non suonerà mai come un Uni-Vibe, ma ciò non toglie che si possano ottenere comunque risultati interessanti, seppur differenti dal suono originale.
effetti e processori shin ei univibe vintage
Link utili
Dunlop Uni-Vibe Hendrix su Accordo
Tefi Vintage Lab
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di diaul [user #33456]
commento del 19/05/2016 ore 13:42:15
Ho letto in giro che il Fulltone Deja Vibe è l'esatta copia Shin Ei; confermate?
Ciao!
Rispondi
di Claudio80 [user #27043]
commento del 19/05/2016 ore 15:40:25
Ciao io possiedo il Deja Vibe, e posso dirti che tra tutti quelli che ho sentito è, per lo meno al mio orecchio, l'unico che si avvicina all'Univibe usato da Jimi. Tra l'altro il Fulltone lo usa anche Robin Trower, che è uno dei chitarristi che con gli effetti di modulazione si ispira moltissimo a Hendrix.
Rispondi
di diaul [user #33456]
commento del 19/05/2016 ore 16:35:14
Ciao, il Deja Vibe ce l'ho pure io (ed è fichissimo); la mia era più una curiosità per verificare se è vero ciò che scrivono in giro.
Ciao
Rispondi
di TEFIVintageLab [user #42463]
commento del 24/05/2016 ore 17:33:32
Ciao ragazzi,
il Fulltone Deja Vibe è difatti una copia piuttosto fedele dello Shin-Ei Univibe originale. Il "piuttosto" deriva dal fatto che, come spiegano loro stessi, a causa delle normative RoHS attualmente in vigore non è stato possibile utilizzare alcuni componenti di fondamentale importanza per l'esatta clonazione come le fotoresistenze che in ogni modo sono state riprogettate per avere le stesse caratteristiche delle originali. L'ingegnerizzazione è invece stata (giustamente) rivista utilizzando le moderne tecniche e utilizzando un trasformatore esterno da 18V anzichè integrarlo direttamente all'interno come sullo Shin-Ei. E il suono? Certo, qualche feticista del vintage potrà storcere un pò il naso ma bisogna dire che la FullTone ha fatto un ottimo lavoro, peraltro con un prezzo tutto sommato contenuto. Consideravo il DEja Vibe la riproduzione più vicina all'Univibe finquando leggo pochi giorni fa che hanno ricreato lo Shin-Ein originale.. Mi è parso di capire che con l'ossessione della clonazione hanno inserito anche i limiti (al tempo definiti dallo standard tecnologico in vigore in quell'epoca) del mitico effetto di Hendrix. Mossa vincente? Chissà... Un saluto a tutti, Emanuele
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