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L'esperimento delle chitarre con amplificatore incorporato
L'esperimento delle chitarre con amplificatore incorporato
di [user #22255] - pubblicato il

L'idea di integrare l'amplificatore dentro lo strumento accompagna la chitarra elettrica fin dai suoi primi passi e il conseguente boom degli anni '60, e tutt'oggi fa di tanto in tanto capolino in produzioni più o meno consistenti. Non tutti, però, sanno che i primi passi sono stati mossi proprio in Italia.
"Ovunque vi troviate, in montagna o al mare, lontani dalla civiltà, avrete con voi uno strumento che vale da solo un'orchestra". Così diceva l'intestazione di una pagina del catalogo Meazzi del 1961 riguardo un modello di chitarra in plastica, la Transonic, dotata di un amplificatorino da 2W alimentato con due batterie piatte da 4,5Vcc in serie e realizzato coi transistor al germanio dell'epoca, completa di speaker da 12,5cm (o, se preferite, da cinque pollici) incorporato nella cassa.

L'esperimento delle chitarre con amplificatore incorporato

Più precisamente, lo strumento aveva "cassa armonica in materiale Lignoplast, dai colori vivissimi e inalterabili, insensibile ai cambiamenti di clima, agli urti e alle graffiature, non conoscerà mai screpolature, punti opachi o altri simili difetti".
Detto modello, di fatto una delle primissime elettriche con amplificazione integrata insieme alla Höfner Fledermaus, sfociò per il 1963 nel modello Supersonic, che aveva nell'immagine di presentazione e sponsor il nostro grande Franco Cerri, ancora oggi famosissimo chitarrista jazz.

L'esperimento delle chitarre con amplificatore incorporato

Un modello di chitarra, la Supersonic, di forma più convenzionale. Era una semihollow con una sola spalla mancante e con la stessa elettronica della Transonic, ma che in più aveva due mascherine forate per l'altoparlante, montate sul top e sul retro della cassa in legno laminato.

In seguito, nel 1964 Wandrè (Antonio Pioli) ne progettò una, questa volta in Davoli, con il blocco amplificatore-speaker asportabile alloggiato in un contenitore di forma ovale e la chiamò Bikini. Qui le batterie diventarono quattro per un totale di 18Vcc al fine di ottenere una potenza maggiore.

L'esperimento delle chitarre con amplificatore incorporato

Mezzo secolo più tardi, il mercato accoglie uno strumento di concezione più moderna e professionale: la ElectroPhonic Model One. È dotata di un amplificatore da otto watt integrato e due altoparlanti, uno più grosso nella parte bassa del body e uno più piccolo sulla spalla superiore.
Come si dice, nulla di nuovo sotto il sole, però quanti ricordi.

chitarre elettriche electrophonic gli articoli dei lettori meazzi model one supersonic transonic
Link utili
Meazzi Transonic su Fetishguitar
ElectroPhonic Model One su Accordo
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di aleck [user #22654]
commento del 06/06/2016 ore 12:34:57
Interessante e piacevole! Bentornato FBASS :)
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di nawa utente non più registrato
commento del 06/06/2016 ore 13:06:31
la cronologia è sbagliata. le tre chitarre sono praticamente contemporanee (primo semestre 1960) e non si hanno fonti o documenti dirimenti. (bikini, transonic e Hofner's Fledermaus Gitarre).
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di nawa utente non più registrato
commento del 06/06/2016 ore 14:40:36
mi correggo, 1961. :-) "La prima chitarra con amplificatore e cassa incorporati? Forse.. La Höfner Feldermaus è del 1961 secondo i ricordi dell’odierno Guitar Product Manager, Graham Stockley. Contemporanea a entrambi (cioé la Bikini e la hofner) la Meazzi Transonic"
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di FBASS [user #22255]
commento del 06/06/2016 ore 13:19:33
Le date le ho prese da www.fetishguitars.com, dalle pagine postate dei cataloghi Meazzi e Davoli, io ho posseduto la Supersonic, comperata usata a fine 1966FBASS.
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di davidederosa64 [user #20297]
commento del 06/06/2016 ore 14:02:45
Non so se lo sai ma Robby me ne modificò una per quando mi esibivo con l'acustica e non c'era l'amplificazione.inserì tre altoparlanti per avere bassi medi e alti.Poi imparai a suonare con il tocco da zingaro e non ne ebbi più bisogno.
Comunque fu un interessante esperimento.
Ciao carissimo.
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di Claes [user #29011]
commento del 06/06/2016 ore 14:48:23
Tecno-kitsch e look fantastico a partire dalla Ambro... ma come suonare note alte sulla tastiera?
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di Claes [user #29011]
commento del 07/06/2016 ore 18:34:39
E, di cosa è composta la "plastica"?
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di gianninord [user #16466]
commento del 07/06/2016 ore 23:14:28
Ho in casa una Pignose, divertentissima e con suoni più che accettabili. Puoi anche alzare il volume e suonare distorto, insomma uno strumento vero, non un giocattolo.
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di BBSlow [user #41324]
commento del 08/06/2016 ore 09:12:15
Giusto l'altro giorno ne guardavo una su ebay, a un prezzo accettabile... E' "suonabile"? Perché lì per lì mi son detto "non mi serve", però continua a ronzarmi in testa...
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di gianninord [user #16466]
commento del 08/06/2016 ore 13:27:27
Direi che ha un suo perchè. Risposta cretina forse, ma ora ti spiego. Pignose produce queste chitarrine in modo veramente eccellente. Manico, ponte settaggio sono da chitarra elettrica di buona qualità. Tra l'altro da spenta, cosí piccolina, è l'ideale per strimpellare sul divano senza rompere a nessuno.
Poi alzi il pomolo multi funzione e hai una vera chitarra. A basso volume è molto simile a una acustica molto economica, ma con un buon manico. Poi alzi e hai un elettrica. Tutto qui. Credo anche si possa attaccare a un ampli, ma non ho mai provato.
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di BBSlow [user #41324]
commento del 08/06/2016 ore 16:00:30
Grazie. Oddio, non dovrei ringraziarti visto che mi hai riacceso la GAS ;) , ma sei stato chiarissimo. :)
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