L'Echoplex EP3 è in cima all'Olimpo dei grandi echo a nastro. Amato per il calore e dettaglio delle sue ripetizioni, ricercato per il timbro caratteristico prodotto dal suo preamplificatore interno, l'Echoplex è stato al centro dei rig di numerosi guitar hero ed è ora un oggetto di culto per gli amanti del genere.
Con L'Echoplex Delay, MXR si prefigge l'ambizioso obiettivo di replicare l'EP3 originale in ogni suo aspetto, dallo stadio di preamplificazione (già saggiato con il precedente MXR Echoplex Preamp) fino all'effetto invecchiamento per imitare il deterioramento del nastro.
L'Echoplex Delay racchiude un complesso circuito digitale in uno chassis classico per il catalogo MXR, con un solo switch d'attivazione e tre manopole, ma con più di una funzione nascosta.
Tanto per cominciare, jack d'ingresso e uscita sono stereo, così da poter usare il pedale sia in rig tradizionali sia su catene parallele usando due cavi a Y e senza richiedere uno chassis più ingombrante.
Il pulsante d'attivazione, inoltre, può essere impostato sia come true bypass sia con buffer, per lasciare che le code del delay si esauriscano in maniera naturale alla disattivazione dell'effetto.
Il resto del pannello appare semplice e immediato.
Delay gestisce il tempo dei ritardi. Grazie al jack per un tap tempo esterno, il valore può essere impostato al volo e, in questo modo, il range originale del delay, che va da 40 a 750ms, si espande fino a un massimo di 4 secondi.
Sustain regola la quantità di ripetizioni, da un minimo di una singola riflessione per un effetto slapback fino all'oscillazione propria dei delay analogici e degli echo a nastro.
Volume controlla il bilanciamento tra il segnale in ingresso e le ripetizioni, con la possibilità di udire anche solo quelle quando si porta la manopola a fine corsa.
L'Echoplex Delay è progettato per suonare come farebbe un EP3 originale appena uscito di fabbrica, ben tarato e al meglio delle sue possibilità. Ma basta una pressione sul potenziometro del volume per accedere alla funzione Age, che simula il naturale deterioramento del nastro scurendo le ripetizioni, generando modulazioni più intense e introducendo una leggera distorsione man mano che si ruota il controllo in senso orario.
MXR sa quanto i chitarristi siano guardinghi quando si parla di conversione analogico-digitale e quanto avere un suono puro, non convertito, dia sensazioni più "vere" sotto le dita e alle orecchie di molti. Per questo la traccia dry è trattata in modo parallelo al circuito del delay, non viene convertita e attraversa in maniera analogica il pedale per non perdere neanche un dettaglio sonoro. È sottoposta a Constant Headroom Technology, che assicura una headroom assoluta grazie a un circuito alimentato a venti volt anche collegando allo stompbox un comune alimentatore da 9 volt. In più, il segnale passa per lo stesso circuito di preamplificazione del pedale Echoplex Preamp già noto ai fan di MXR.
Una delle caratteristiche più amate dai puristi dell'Echoplex d'epoca, infatti, è il sound prodotto dal circuito anche in assenza di delay. Tale proprietà lo ha fatto studiare e replicare da molti costruttori di effetti, nel tentativo di estrapolare il circuito di preamplificazione al suo interno per poi riproporlo in un box a parte. MXR lo aveva fatto già alcuni anni fa con l'Echoplex Preamp, , e lo ripete ora infilando quel medesimo circuito nel nuovo Echoplex Delay.
Anticipato in occasione del Namm Show come novità per il 2016, l'echo MXR è prossimo all'arrivo nei negozi di tutto il mondo. , e presto lo si potrà toccare con mano per la distribuzione italiana a cura di .