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Todd Sharp fa lavorare insieme EL84 e 6V6 ed elimina l'eq
Todd Sharp fa lavorare insieme EL84 e 6V6 ed elimina l'eq
di [user #116] - pubblicato il

Le due scuole dell'amplificazione per chitarra possono collaborare in un finale ibrido tra valvole britanniche e americane. Todd Sharp ne ha messo una coppia di ognuna nel suo JOAT 30, ma non prima di aver sostituito l'equalizzazione con un sistema di selettori.
"In più di quarant'anni a suonare la chitarra dagli studi agli stadi con tutto quello che c'è di mezzo, non ho ancora trovato l'amplificatore perfetto, così ne ho costruito uno". Molla una bomba, Todd Sharp, con la presentazione della sua linea di amplificatori artigianali a valvole. Attualmente sono limitati ai confini degli Stati Uniti e non sappiamo come suonino effettivamente i suoi modelli JOAT, ma un'occhiata alle schede tecniche lascia intravedere qualcosa di davvero interessante.

Con il suo marchio omonimo, Todd Sharp ha appena messo a punto quello che, su carta, potrebbe essere visto come il Graal del vintage-sound: il JOAT 30RT è un amplificatore all-tube il cui finale è progettato intorno a quattro valvole tipiche della tradizione americana e britannica che lavorano in congiunzione. Dal nuovo continente arriva la coppia di 6V6, con i suoi bassi profondi e gli acuti brillanti, mentre dalla scuola inglese è presa in prestito la coppia di EL84, che aggiunge al mix la sua presence e dona maggiore aggressività al sound.
Le due tipologie sembrerebbero convivere e collaborare nella creazione di un tono unico i cui altri ingredienti sono tre 12AX7 nel preamplificatore, una 6AU6 come primo stadio e, per finire, un'ulteriore EL84 e una 5AR4. La curiosa configurazione produce trenta watt di potenza e, anche grazie a trasformatori su misura, progettazione point-to-point, riverbero a molla e tremolo valvolare, promette di far venire l'acquolina in bocca a molti.
 
Todd Sharp fa lavorare insieme EL84 e 6V6 ed elimina l'eq

JOAT sta per Jack Of All Tone e vuole indicare un amplificatore fatto di puro sound, pensato per suonare bene senza filtri. Per questo motivo, il suo creatore non lo ha dotato di una equalizzazione convenzionale: qualunque componente aggiunto al circuito determina un'inevitabile perdita di informazioni, e i potenziometri di un tonestack non fanno differenza. Todd ha quindi preferito applicare due selettori rotativi denominati Low Cut e High Cut: questi regolano le frequenze alte e basse secondo degli step prefissati e ottimizzati in fase di progettazione, e il loro punto a favore è la possibilità di essere esclusi del tutto se portati a fondo scala. In questo modo, il circuito lavora come se non avesse controlli di tono a rubare parte del segnale. Chitarristicamente parlando, un JOAT è come un amplificatore con due switch Varitone misti a potenziometri No Load.
Non è solo l'interfaccia a cambiare, e lo stesso schema dietro i due controlli differisce non poco da un comune tonestack: High Cut lavora tramite feedback negativo sul finale, risultando simile per questo a un controllo di Presence, Low Cut implica invece un doppio stadio di accoppiamento studiato principalmente per adattare il suono dell'amplificatore a chitarre e altoparlanti di caratteristiche differenti.
A questi si aggiunge uno switch Bite, assimilabile al Bright ma responsabile di una pasta diversa sugli acuti, che non emergono solo più evidenti, ma diventano anche più pieni e spinti.
 
Todd Sharp fa lavorare insieme EL84 e 6V6 ed elimina l'eq

L'unico altro controllo relativo all'amplificazione in senso stretto è il potenziometro del Volume, accanto al selettore rotativo Attitude che, in cinque scatti d'escursione, rappresenta una via di mezzo tra un controllo di gain e un sistema di gestione per la risposta dinamica della testata.
Il resto delle manopole si riferisce a Riverbero e Tremolo. A conti fatti, la serie JOAT ha più regolazioni per gli effetti di quante ne abbia per l'equalizzazione e per l'uscita dell'amplificatore.
Il riverbero può essere regolato attraverso Level ovvero intensità, Tone cioè brillantezza e Drive per ricchezza e presenza generale. Il Level può essere tirato accedendo così alla modalità bright.
Il tremolo è gestito invece attraverso le classiche manopole di Speed e Depth, rispettivamente velocità e profondità dell'oscillazione.

Todd Sharp, oltre che elettronico, è anche un musicista professionista con in curriculum nomi del calibro di Bonnie Raitt, Eric Clapton, Glen Clark, David Crosby e Al Stewart, e ha condito la presentazione dei suoi amplificatori con alcuni video pratici.
Non viene spiegato se quello in prova sia effettivamente il nuovo JOAT 30RT o il 20RT, primo della produzione basato su due sole EL84. Resta quindi ancora un mistero come suoni il suo mix di EL84 e 6V6, ma il clip può dare un'idea generale di come il coraggioso progettista veda l'amplificazione in una chiave più che singolare.
 
30rt amplificatori joat todd sharp
Link utili
Sito ufficiale Todd Sharp Amps
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di distorto [user #28299]
commento del 14/06/2016 ore 13:18:26
.AZZO che suono!!!!!
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di Floyd [user #143]
commento del 14/06/2016 ore 14:05:40
gran suono, ma anche grandi buone manine! lo trovo un grande amplificatore per il suo modo di suonare, per altre applicazioni potrebbe non essere abbastanza pulito.
la sua idea comunque si potrebbe anche trasferire ad un ampli con un finale da 100W con due EL34 e due 6L6 magari?.....
ciao
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di MM [user #34535]
commento del 14/06/2016 ore 14:23:47
Minchia che suono... uno dei più belli mai sentiti.
Che abbinamenti perfetti di mani-chitarra-ampli ... veramente notevole.
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di kaio [user #2024]
commento del 15/06/2016 ore 09:39:42
...concordo in pieno!...Il mio suono ideale, soprattutto all'inizio con quel feedback spettacolare!
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di matteo1982 [user #33974]
commento del 14/06/2016 ore 17:12:19
Suono bello, approccio ancora meglio, ma cabinet brutti assaje...
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di Repsol [user #30201]
commento del 14/06/2016 ore 19:12:10
Suono proprio bello...ora, tenendo conto che il piccolino di casa Sharp costa 3.850$ più spedizione, c'è da capire chi se la sente di spendere questi soldi per una testata. Nel mio caso tra l'altro sentirei la mancanza di un master e almeno di due controlli eq.
Insomma, il suono è veramente bello ma da qui a pensare di acquistarla...
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di MM [user #34535]
commento del 15/06/2016 ore 08:57:36
Ah su questo non c'è dubbio, siamo a prezzi folli.
Anche i mobiletti mi piacciono il giusto, sanno molto di falegnameria un po' spicciola.
Il suono con quella Strato (certamente complice la mano e la registrazione perfetta) rimane uno dei più belli che abbia sentito.
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di dale [user #2255]
commento del 15/06/2016 ore 18:15:06
fantastico sound!
Rispondi
di mamuele [user #4349]
commento del 17/06/2016 ore 12:30:43
3800$ il piccolo e quasi 4000$ il "medio" + circa 500$ per il loop effetti + 1100/1500 per la cassa... purtroppo anche se costassero un terzo non potrei permettermeli. Peccato gran suono!!!

Ho Mandato una mail al costruttore che mi ha risposto di persona entro poche ore. Ottimo customer service

Buona giornata
mamuele
Rispondi
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