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Kellycaster è la prima chitarra per chi soffre di disabilità motoria
Kellycaster è la prima chitarra per chi soffre di disabilità motoria
di [user #116] - pubblicato il

Il musicista e attivista disabile John Kelly ha progettato insieme a Drake Music un controller che consente di suonare la chitarra anche a chi può usare una sola mano o soffre di handicap motori di vario tipo. La Kellycaster è resa possibile dalle nuove tecnologie e da un'attenta programmazione.
John Kelly, musicista e attivista per i diritti dei disabili, soffre di una malformazione agli arti che non gli permette di imbracciare una chitarra normale e di articolare le dita in modo da suonarla in maniera tradizionale. Il suo desiderio di scrivere e incidere musica per la chitarra lo ha portato a chiudersi in laboratorio con Gawain Hewitt di Drake Music per mettere a punto uno strumento che potesse essere imbracciato da musicisti con limitazioni motorie e suonato anche da chi ha una sola mano.
L'hardware progettato su sue specifiche si presenta come una piccola chitarra limitata a un body, preso in prestito da una Telecaster per il prototipo attuale, con un manico che funge solo da punto di fissaggio per le corde e che, a conti fatti, della chitarra ha solo la forma e il cuore.

C'è ancora molto lavoro da fare ma, allo stato attuale, la Kellycaster (così è stata battezzata) rende possibile a tutti gli effetti suonare degli accompagnamenti con un suono di chitarra ma senza richiedere una mano che diteggi gli accordi.

Kellycaster è la prima chitarra per chi soffre di disabilità motoria

Le sei corde sono ancorate a delle sellette GraphTech Ghost, che hanno al loro interno un pickup individuale per ogni corda della chitarra. Il loro scopo è interpretare il segnale per fornire un messaggio relativo all'intensità della plettrata: il pitch non deriva dalla chitarra, che funge in tutto e per tutto da controller.
Secondo i creatori della Kellycaster, ciò che davvero distingue una vera chitarra da qualunque altro sistema digitale è il modo in cui viene dato l'impulso alle note. Oggi dei software sempre più potenti replicano il suono delle chitarre con minuzia impressionante, e tutto ciò di cui John e la sua squadra avevano bisogno erano sei corde da plettrare e pizzicare, supportate adeguatamente da un buon hardware elettronico e un software all'altezza.
In mancanza di una seconda mano sul manico, gli accordi devono essere impostati o comandati attraverso programmi e plugin, ed è compito della Kellycaster dare l'impulso per le singole note diteggiate virtualmente.

Una volta definita forma e dotazione della chitarra, la realizzazione di un software che permettesse di interfacciare la periferica con un computer è stata affidata a Charles Matthews. La decisione di scriverlo sotto forma di patch in Max MSP è stata voluta per permettere a John di personalizzare in qualunque momento le impostazioni anche direttamente da Ableton Live, col quale lavora.

La Kellycaster può funzionare con i comuni software e plugin per computer e mobile, e si integra già a dovere con applicazioni come Garageband su iOS per controllare degli accordi preimpostati, pizzicando le corde in modo mirato e alterandone anche dei gradi a piacimento.
Il controller è stato presentato (e premiato) all'ultimo Hackaton. Il cantiere è ancora aperto e lontano dal vedere il termine dei lavori, ma ciò che John Kelly e Drake Music si apprestano a fare, e che descrivono sul blog del sito ufficiale, potrebbe rappresentare qualcosa di gran valore per i disabili di tutto il mondo.
controller kellycaster
Link utili
La Kellycaster su Drake Music
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