di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 15 luglio 2016 ore 07:30
Un manico a 20 tasti e un diapason da ben 27’" segnano la prima acustica baritona Ibanez. Con la sua cassa bella grande, la AELBT1 promette di dar voce anche alle note più profonde, quelle fatte sulla sesta corda accordata in B, e noi lo abbiamo verificato sul campo.
La serie AEL ospita da un paio d’anni alcuni tra i modelli più innovativi (o meno standard se preferite) di Ibanez. Abbiamo già provato la sette corde e questa volta tra le nostre grinfie è capitata la BT1, la AEL baritona.
La forma del body è quella in comune a tutti i modelli della serie, una via di mezzo tra una concert e una jumbo, con spalla mancante. Non fosse per il manico così lungo sarebbe un’acustica senza nulla di strano. L’abete del top fa il paio con il mogano di fondo e fasce. L’x bracing non ha subito modifiche, nonostante la differente scala e le corde 16-70.
Le linee classiche sono marcate da un binding in abalone, così come i segnatasti dot, in perfetta sintonia con il ponte e la tastiera in palissandro (molto scuri tra l’altro).
Non resta altro da citare, nella scheda tecnica, se non il buon sistema di amplificazione scelto per la Ibanez in prova oggi. Al pickup Fishman Sonicor è abbinato un pre AEQ-SP2 Ibanez, con controlli di alti e bassi, oltre ovviamente al volume, e il comodo accordatore on-board.
La finitura gloss del body lascia spazio al satinato sul manico. Questa scelta, soprattutto con il caldo estivo, ci trova d’accordo. La mano scorre senza intralci fino al 20esimo tasto, che con una scala da 27’’ diventano belli larghi. Ci vuole un attimo per abituarsi alle diverse geometrie, ma complice l’accordatura standard (seppur una quarta più bassa), non si fatica granché a trovare la quadra e cominciare a suonare la AEL come fosse una normalissima acustica.
Ovviamente le basse sono le frequenze che più emergono nell’amalgama di suoni che esce dalla buca della BT. È una baritona e il suono grave e profondo è il suo pane. La scalatura è generosa, ma l’accordatura abbassata fa si che le corde restino belle morbide sotto le dita e non si fatica minimamente anche nei bending, complice anche il buon setup. L’action è bassa, ma non frigge (problema che spesso affligge le chitarre baritone) e le corde vibrano libere da sferragliamenti.
Continuiamo nello strumming con un classico Dunlop medium e quello che arriva alle orecchie ci piace parecchio. La BT1 non è uno strumento di fascia alta, eppure riesce a restituire un sound personale e ricco. Lascia piacevolmente colpiti la buona dinamica con cui si riesce a giocare anche nel fingerstyle. Presa la giusta confidenza con diapason e scalatura delle corde ci si possono togliere delle ottime soddisfazioni.
La AELBT1 è una chitarra sfiziosa. Con un prezzo che sta ben al di sotto dei 500 euro può essere un buon modo per approcciare il mondo delle baritone senza svuotare il conto in banca. È uno strumento di fascia media, realizzato bene e con materiali scelti con cura.