Ciao a tutti e benvenuti alla seconda lezione riguardante il paradiddle e le sue applicazioni. Eseguire in maniera corretta questo rudimento non è facile: il paradiddle richiede una notevole capacità di coordinazione.
Eppure, una volta raggiunta una buona padronanza, approfondirne lo sviluppo, ci permetterà di esplorare nuove forme ritmiche e nuove sonorità. Possibilità che vanno ben oltre la classica e semplice alternanza fra mano destra e sinistra.
Per stimolare i lettori verso questo tipo di studio, propongo un groove che attraverso la diteggiatura suggerita, darà un forma diversa e originale all'accompagnamento.
Prima di metterci al lavoro, servirà ripassare il reverse paradiddle, necessario per eseguire questo studio.
Per capire e suonare questo groove bisogna trascrivere le piccole cellule dell' reverse paradiddle composte dai quattro gruppi di sedicesimi che formano la battuta: RLLR, LLRL, LRRL, LRRL. C’è un’unica eccezione nel secondo movimento nel quale ho utilizzato una diteggiatura di passaggio.
In seguito sul set ho creato il pattern provando a mettere in concomitanza dei colpi di mano destra, la cassa con il ride e il rullante sui colpi di mano sinistra.
Riproducendo il groove, sempre lentamente, ho sostituito il rullo con alcuni colpi di hi-hat e aggiunto il timpano al posto del piatto. Così facendo, i colori sono cambiati rispetto al classico portamento di cassa, rullante e hi-hat, e ne è uscita questa differente pulsazione.
E’ evidente, come sia stata la diteggiatura stessa a fornire lo spunto creativo per la produzione del groove.
Le difficoltà di studio determinate proprio dagli scambi – e la conseguente difficile coordinazione - di mani e piedi ci ha spronato a trovare soluzioni esecutive alternative!