Italia disegna una 12-corde con Jeff Foskett dei Beach Boys
di redazione [user #116] - pubblicato il 22 luglio 2016 ore 11:00
Una cassa cava, due mini humbucker, tre switch e cinque manopole sono gli ingredienti per l'unica signature del catalogo Italia. Jeffrey Foskett dei Beach Boys l'ha messa a punto con in testa il suono elettrico a dodici corde definitivo, e l'ha condita con circuito attivo e LED sotto i pickup.
Si chiamano Italia, ma le appariscenti chitarre dal look anni '60 che hanno conquistato il chitarrista dei Beach Boys sono in realtà di provenienza statunitense. Jeffrey Foskett ha deciso di affidarsi a loro per una signature a dodici corde come non se ne vedono in giro.
La Italia JF12 si basa su un body in frassino e ontano con camere tonali, sagomato all'altezza del tailpiece e sulle spalle in pieno stile anni '60. La giunzione tra i due legni avviene sul fondo anziché con il top, ed è sottolineata da un binding che corre lungo il bordo posteriore della cassa. La forma sottile e larga, la singola buca a effe e il pannello dei controlli affollato ricordano da vicino alcune produzioni Rickenbacker, ma lo strumento mostra da subito un'identità propria.
Il manico, incollato al corpo, è in acero e ospita una tastiera in palissandro. La scala misura 25 pollici e i fret sono 22. Tutto culmina in una paletta finestrata solo per metà, con sei meccaniche marchiate Italia per lato. Quelle inferiori sono rivolte all'indietro, per un accesso più comodo e un impatto estetico davvero singolare.
L'elettronica è invece offerta da Wilkinson. Si compone di due mini humbucker WMH con cover cromate e con sotto due LED che indicano in maniera inequivocabile quale è in funzione.
Il controllo dei magneti avviene mediante due switch separati per l'attivazione individuale. Il selettore tradizionale è rimpiazzato da un potenziometro Blend per miscelare l'uscita dei due pickup, e le due manopole Jangle e Boost si occupano di personalizzare la voce dello strumento con un circuito di tono FosQ alimentabile con una batteria da 9 volt da inserire in un apposito cassettino nel retro.
In basso, il ponte Tune-o-matic vanta dodici sellette indipendenti e intonabili. Passando su di esso, le dodici corde si ancorano a un tailpiece in metallo in stile archtop, con sopra l'iniziale del marchio.
Sul top, le placche cromate a specchio sono due, entrambe ovali: una ospita tutto il comparto elettronico mentre l'altra, più piccola, fa da battipenna e riporta incisa la firma del chitarrista.