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Agostino Marangolo: musiche da horror
Agostino Marangolo: musiche da horror
di [user #17404] - pubblicato il

Agostino Marangolo è il batterista dei Goblin tra le più innovative progressive band italiane, nota per aver scritto le terrificanti colonne sonore di due capolavori della storia del cinema horror: "Profondo Rosso" e "Suspiria" entrambi di Dario Argento. Ci siamo fatti raccontare quelle sessioni. Un elogio al genio visionario di Argento e la descrizione di periodo aureo della musica, gli anni '70, in cui le possibilità per produrre e realizzare i dischi erano sconfinate.
Nella seconda metà degli anni '70 esplose un periodo di enorme popolarità del cinema horror.  "L'Esorcista" fece da apripista a una serie di pellicole, una più terrificante dell’altra, caratterizzate dall’avere delle colonne sonore di assoluto rilievo: musiche originali, suonate con perizia e che esploravano sonorità e soluzioni assolutamente inedite. 
 
Agostino Marangolo: musiche da horror
 
Se "L’Esorcista" vantava musiche del compositore polacco Krzusztof Penderecki, di Jack Nitzsche e "Tubolars Bell" di Mike Oldfield gli altri horror usciti in queli anni - e destinati a diventare classici del genere - non erano da meno: “Nosferatu il principe della notte” capolavoro di di Werner Herzog affidava le musiche del film ai Popol Vuh, pionieri dell’elettronica che anticipavano l'ambient di Brian Eno e Robert Fripp; “Halloween la notte delle streghe” poggiava su una brillante colonna sonora  eseguita interamente al synth dallo stesso regista John Carpenter; "Lo Squalo" di Spielberg sbandierava le musiche di John Williams. Ma tra tutte queste pellicole, due avevano in assoluto le musiche più terrificanti: "Profono Rosso" e "Suspiria". Entrambi italiani, capolavori del regista genio della paura Dario Argento, questi film presentavano colonne sonore realizzate ad hoc dai Goblin, progressive band di grido. Anche loro italianissimi e capitanati dal tastierista Claudio Simonetti, i Goblin creavano musiche macabre e terrorizzanti giocando con progressive e sperimentazioni elettroniche, ispirandosi alla fusion, al jazz e all'hard rock e sconfinando, quasi nell’avanguardia.
 
Agostino Marangolo: musiche da horror
 
Dietro alle pelli della batteria, per entrambi i film (ma solo in parte su “Profondo Rosso”) sedeva Agostino Marangolo, che in questo video ci racconta la genesi e la registrazione di quelle musiche. Elogiando il genio visionario di Dario Argento e descrivendo un periodo aureo della musica, in cui le possibilità per produrre e realizzare i dischi erano sconfinate.

agostino marangolo Lezioni
Link utili
Il sito dei Goblin
La pagina di Agostino Marangolo

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di coldshot [user #15902]
commento del 22/07/2016 ore 17:20:34
Molto bello, complimenti e viva le colonne sonore anni '70, ce ne fossero.............
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 23/07/2016 ore 09:03:42
Ammazza che musicisti i Goblin: talento, tecnica, creatività.. Goblin, Area.. ma cosa avevamo in Italia in quel periodo? Altro che all'estero, il mondo doveva inginocchiarsi e sturarsi le orecchie.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 23/07/2016 ore 09:37:31
Gli anni '70 sono stati l'epoca d'oro della musica italiana con musicisti di spessore assoluto sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista creativo, così avanti da non aver raccolto, o solo in parte, gli onori ed i riconoscimenti che giustamente meritavano. Molti hanno avuto successo e fama magari con produzioni più commerciali, scalando le classifiche, ma con capolavori alle spalle che sono rimasti sconosciuti ai più. Un esempio Alan Sorrenti, assunto alla ribalta del grande pubblico con Figli Delle Stelle ma con un ottimo album precedente, passato quasi inosservato: Aria, se non sbaglio del 1972.
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di Oliver [user #910]
commento del 23/07/2016 ore 10:14:21
Goblin, Area, Banco, PFM... ce n'era di gente in gamba nella musica italiana.
All'epoca il livello era COMUNQUE alto. Chi suonava, SUONAVA. Ricordo, da piccolo, un concerto degli Alunni del Sole, che al confronto venivano considerati "musichetta", di livello assoluto, e non c'erano basi, click, sequencers, campionamenti o pitch correctors.
O sapevi cantare e suonare, o non andavi da nessuna parte.
Oggi, lo sappiamo, non va così. Ma mica perché manchino i talenti, come spesso si crede. Ho sentito diversi casi di cantanti -principalmente donne, ad esempio la Fornaciari- esibirsi in ambiti "free", dove cantavano pezzi diversi dal loro repertorio deciso dalle case discografiche e da un mercato vergognoso, e sono rimasto a bocca aperta: all'estero potrebbero essere delle star, qui devono cantare le stupidaggini per Sanremo. E per i musicisti va anche peggio.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 23/07/2016 ore 10:42:2
Osanna; Il rovescio della medaglia; Garybaldi; Panna fredda; Napoli centrale... mi fermo perchè sto male... Siamo in pieno degrado sociale e culturale, è l'epoca dei cretini, dove Facebook non è nient'altro che un surrogato della televisione, dove la gente ha una smania di protagonismo, vuole a tutti i costi apparire senza avere ne arte ne parte, dove può spopolare un video di persone che si fanno dare delle randellate sui coglioni, (e non metaforicamente), dove i DJ suonano, dove non si ascolta nemmeno un brano per intero ma tutto a spizzichi e bocconi, la fiera della superficialità... E queste sono motivazioni in più per coltivare la nostra passione, chiuderci in saletta, imbracciare gli strumenti e suonare quello che più ci piace.
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di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 23/07/2016 ore 10:54:2
ahimè...che amarezza e quanta verità.
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di MatteoTo [user #43243]
commento del 23/07/2016 ore 11:35:47
Verità assoluta...
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di Rothko61 [user #32606]
commento del 23/07/2016 ore 15:18:53
Ne sono stati citati tanti ma mancano gli Arti & Mestieri ed il Perigeo. Ce ne sono ancora, ma questi due meritavano una menzione speciale...
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di Jeremy's Garden [user #8003]
commento del 24/07/2016 ore 12:28:5
PER FAVORE, non dimentichiamoci di Artisti contemporanei quali i Calibro 35 e i The Winstons. Stanno avendo un sacco di successo (meritato) non solo nel nostro Paese ma anche all'estero..
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 24/07/2016 ore 13:20:24
Ah, ma senz'altro, d'accordissimo con te. Tra l'altro proprio in questi giorni, (lupus in fabula), sto ascoltando a tutto tondo i Calibro 35. Anche il panorama attuale è ricchissimo di artisti e musicisti di assoluto valore e molti intervengono con lezioni, video, interviste, qui su Accordo, (confermato dalla presenza di un post proprio in quest'articolo :))))), Ed anche la precisazione dell'utente Rothko61 è più che pertinente; è che il mio timore era quello di andare off-topic, dilungandomi in elenchi o amare constatazioni, nel rispetto dei curatori e dell'artista protagonista dell'articolo.
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di Grossoman [user #42524]
commento del 25/07/2016 ore 19:12:29
Un po' di tempo fa, riascolatando dopo tanti anni una pietra miliare della musica dance italiana: "Gioca jouer", mi ero sorpreso che, nonostante fosse un brano supercommerciale, la parte musicale non era poi così banale.
Scopro ora che fra gli autori c'era anche Claudio Simonetti.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 14:23:49
oppure la sigla di Goldrake: Ufo robot, autori Vince Tempera e Ares Tavolazzi :)))
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di gerlop [user #44005]
commento del 30/07/2016 ore 11:38:12
marangolo ho avuto l'onore di vederlo e sentirlo suonare DAVANTI a me. era il 1992, napoli, ero a scuola musicisti associati dove studiavo chitarra e lui insegnava batteria...faceva parte anche del gruppo napoli centrale, con senese. ricordo il suo tocco sulla batteria e la sua pulizia, la tecnica e la profondità del suono che creava...ed erano brani complessi, tutti fusion. non mi stupisce se è stato anche il batterista del grande pino daniele, non poteva essere altrimenti!
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di rollo5100 [user #28890]
commento del 30/07/2016 ore 17:32:30
Fantastico....!
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