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Digi-tale e quale: come andare dritti nell'impianto e vivere felici con l'Helix
Digi-tale e quale: come andare dritti nell'impianto e vivere felici con l'Helix
di [user #40062] - pubblicato il

La Line 6 Helix è una macchina potente capace di offrire grandi soddisfazioni, a patto di sapere come metterci le mani. Ecco alcune indicazioni per un primo approccio con la multieffetto di fascia alta che sta facendo cambiare idea sul digitale ai chitarristi di mezzo mondo.
Passare dall'impiego di un ampli tradizionale, valvolare, transistor, mosfet che sia, a un apparecchio digitale suonandolo direttamente in un impianto voce rappresenta senz’altro un cambiamento e soprattutto un approccio notevolmente differente.
Fino all’altro giorno, per me suonare la chitarra voleva dire infilare il jack in uno dei nostri amati valvolari, microfonarlo sempre, comunque e dovunque (anche in sala prove), e pronti, partenza, via. La nascita di un progetto con un amico tastierista e un cantante, dove il fulcro portante era la registrazione in proprio di basi musicali con un mastering particolarmente robusto per avere un impatto potente e molto live, a dispetto della formazione risicata e pianobaristica, mi ha posto davanti a una problematica, perché il mio fido Mesa Mark IV non è che fosse proprio indicato allo scopo. Avere dietro il cul.. ehm, le ginocchia una bestia che urla come un dannato quando tutto il resto della strumentazione è sotto controllo e a portata di cursore non è il massimo. Se ti abbassi troppo sparisci nel mix, se ti alzi troppo... insomma, niente di insormontabile, ma trovare il giusto equilibrio era sempre una menata. Quindi la prima soluzione che mi è venuta in mente è stata quella di passare a un sistema digitale con macchine tipo Pod, rigorosamente stra-usato dato che la mia situazione economica fa apparire il crack della Lehman Brothers un piccolo scoperto bancario. Non avevo però fatto i conti con l’utente Pearly Gates (a proposito, sempre grazie per le tue dritte successive all’acquisto), vero guru e pioniere della Helix, nonché diavolo tentatore che mi ha di fatto, con i suoi post, portato all’acquisto della macchina in oggetto.
Naturalmente soldi per la spesa nisba, per cui tocca sacrificare un ampli. Dato che ne avevo due uguali identici, vai di vendita online. Morale della favola a gennaio mi ritrovo nella mia saletta a scartare il pacco con la bestiolina. Quindi vengo al succo del discorso e cioè raccontarvi come sono riuscito a tirare fuori suoni credibili e soddisfacenti tali da non rimpiangere l’uso di amplificatori tradizionali.
Questo scritto non vuole e non ha la pretesa di essere una guida, il mio è un puro racconto di un’esperienza personale, un percorso che magari per altri può essere stato diverso, più breve e perché no più proficuo. Insomma, io ho fatto così.

Digi-tale e quale: come andare dritti nell'impianto e vivere felici con l'Helix

Diciamoci subito le cose come stanno: a dispetto di una semplicità d’uso fenomenale e di una possibilità di collegamenti altrettanto fantastica e completa, appena inserisci la Helix nel mixer dell’impianto PA e cominci a suonare ti accorgi che tutti i dubbi e le maldicenze sul suono digitale che senti in rete prendono corpo e hanno un fondamento più che solido: il suono è plasticoso, acuti a tonnellate, bassi invadenti che rompono i maroni pur non avendo spessore e corpo, suono inscatolato.
Due cose mi salvano: l’idea di possedere una macchina di qualità indiscussa (non ho mai avuto il minimo dubbio sulle potenzialità dello strumento) e la certezza che i preset di fabbrica sono poco usabili. Quindi nessuna delusione, ma la consapevolezza di avere davanti una bella mole di lavoro.

Dopo questa anticipazione che certo non incoraggerà nessun nuovo acquirente, diamo, come contraltare, una buona notizia: la Helix non necessita di impianti ultra sofisticati e costosi (es. casse FFRR), certo che non farebbe mica schifo averle e se si ha la possibilità economica non sarebbe male investire in quel senso, ma con le opportune regolazioni si otterranno ottimi risultati anche con impianti tutto sommato modesti e alla portata di tutte le tasche. Intendiamoci, per quanto modesti, non significa indecenti. A tal proposito la mia strumentazione consiste in un mixer Behringer Xenix X1222USB e due casse Mackie TH-15A da 450W. In situazione live le suddette casse diventano monitor da palco, e il lavoro grosso lo svolgono sempre due casse Mackie da 1000W. Ma fondamentalmente il mio setup è con quelle da 450.

Come prima cosa ho acquistato il pacchetto completo dei suoni di Glenn Delaune perché sono un’ottima base di partenza: non devi preoccuparti del routing dato che la concatenazione e le regolazioni sono fatte da un professionista che sa il fatto suo.
Prima considerazione: non esiste la patch perfetta, puoi sentire una demo di Glenn con un suono strabiliante, avere esattamente la sua patch ma inevitabilmente suonerà in maniera differente perché queste macchine sono molto sensibili al tipo di impianto usato (casse, mixer, ma anche chitarra, humbucker/single coil, Stratocaster, Telecaster, Les Paul ecc.). Seconda considerazione: i parametri e le regolazioni per ottenere un buon suono sono veramente molti e tutti si influenzano a vicenda, per cui è consigliabile andare per gradi e concentrarsi su pochi ma fondamentali: farsi prendere la mano e cominciare a perdersi nei meandri delle infinite possibilità può risultare controproducente e non uscirne più. A conferma della precedente affermazione, appena caricate le patches di Glenn, per avere dei suoni accettabili, mi sono trovato con regolazione del mio mixer pazzesche, tipo alti e bassi a zero. Quindi bisogna lavorare per ottenere un buon suono con un'equalizzazione flat. Eventuali sezioni di equalizzazione aggiuntive (grafico presente nel mixer e parametrico nelle casse Mackie) sono state disinserite: è il momento di mettere le mani sulla Helix, tutto ciò che è a valle deve risultare il più neutro possibile.
Conviene scegliere, tra i suoni acquistati, la patch che in partenza suona più familiare e naturale (nel mio caso GD Clean, ampli Hiwatt). Teniamo sempre a mente che l'obbiettivo principale in queste prime fasi non è l’emulazione di una dato amplificatore, ma far uscire dalle casse dell’impianto un suono che più si avvicina a quello di un amplificatore tradizionale. Una buona idea è cominciare da un suono clean agendo sui parametri dell’ampli presente nella Helix e in seconda battuta inserire le distorsioni. Anche qui è consigliabile non avventurarsi sulla strada di mille simulazioni di pedalini: ho usato un solo tipo di distorsione (Compulsive Drive), perché era quello che, d’istinto e alle mie orecchie, suonava in maniera più naturale. Le maggiori difficoltà, in questa fase, le ho riscontrate nel trovare i suoni crunch di accompagnamento, mentre i clean e i lead distorti mi hanno preso meno tempo.

Digi-tale e quale: come andare dritti nell'impianto e vivere felici con l'Helix

Qualche regola di base per questa prima fase di lavoro: dedicare molto tempo alle regolazione dell’ampli e, dopo, delle distorsioni con conseguente bilanciamento dei volumi e frequenze. Se necessario, ritoccare gli effetti di equalizzazione e compressione presenti nelle patch di Glenn: sono anch’essi molto importanti per la costruzione di un buon suono. Usare dei volumi adeguati: non dico di tirare giù i muri, ma nemmeno usare dei volumi da cameretta. Lavorare per qualche ora (volano) ma poi, quando le orecchie sono stanche e affaticate, mollare perché non si è più in grado di percepire la qualità del suono. Lavorare costantemente affinando le varie regolazione del giorno prima andando passo per passo. Ogni tanto prendersi una pausa (anche di una settimana!) così da avere una valutazione del lavoro svolto con orecchie fresche. Provare i suoni anche su backing track di qualità per vedere come si comportano nel mix con altri strumenti.
Particolarmente utile risulta alternare l’uso della Helix con l’abituale e tradizionale propria strumentazione. Se si possiede uno switch A/B, meglio ancora.
Non usare le due uscite (Canon) della Helix, ma solo l’uscita mono: ho scoperto che usando due canali nel mixer, in questa prima fase, il suono risulta più inscatolato. Meglio evitare. Poi, quando si avrà maggiore padronanza, si potrà usare la Helix in stereo, ma al momento è una variabile in più che disturba.
Consiglio di non usare IR in questa fase: bisogna spremere la Helix il più possibile raggiungendo il suono più naturale ed efficace secondo i propri gusti. Non avventurarsi nelle regolazioni di altri effetti, flanger, chorus, modulazioni varie ecc. Meglio lasciare le regolazioni fatte da Glenn. Al più, se risultassero troppo invadenti o troppo poco, agire sul bilanciamento del mix dell’effetto. Ricordiamoci sempre che in questa fase il risultato che vogliamo ottenere è far suonare la macchina il più vicino possibile a un amplificatore tradizionale e la vera differenza, la discriminante, è l’efficienza completamente diversa tra una cassa per chitarra e una cassa PA. Quando si arriverà a ottenere un suono soddisfacente, anche se non perfetto ed i progressi cominciano a divenire poco consistenti, è il momento di passare agli IR.

Anche qui non esistono IR buoni e meno buoni, o meglio sì, esistono, ma non è detto che il miglior IR in assoluto (ammesso che si possa dare questa definizione) funzioni al meglio sul nostro impianto. Magari un altro che sulla carta è meno professionale o nobile (sempre ammesso che si possa dare anche questa definizione) potrebbe sposarsi meglio con il nostro impianto. Se si è lavorato bene nella fase precedente, basterà agire sul parametri degli IR (High cut, Low cut ecc.) per mettere a fuoco il suono e ottenere un vero e proprio salto di qualità.
Un'ultima considerazione sugli IR: ne esistono molti e gratuiti. Segnalo la sezione free Ownhammer, li ho trovati molto buoni. Non perdere la gioventù nella ricerca di quello adatto. Dopo averli caricati sulla Helix, conviene scremare quelli che colpiscono maggiormente e restringere sempre più la scelta fino ad arrivare a uno o più che soddisfano. È vero che gli IR sono importantissimi e fondamentali nella costruzione di un suono di qualità, ma teniamo presente che, quando si è selezionata quella manciata che istintivamente e al nostro orecchio ci soddisfa, poi regolandone i parametri si arriva all’obbiettivo, con l’uno quanto con l’altro. Perdersi in sottigliezze impiegando dei mesi non penso valga la pena.

Digi-tale e quale: come andare dritti nell'impianto e vivere felici con l'Helix

A questo punto dovremmo aver fatto progressi notevoli e la qualità dei suoni non ha nulla da invidiare ai nostri beneamati (e sempre amati) ampli.
Ho impiegato più di sei mesi prima di usare la Helix dal vivo e con il gruppo tradizionale nelle prove. Risultato: buco il mix che è un piacere, il suono è veramente professionale, sul palco non ho bisogno di diventare sordo per sentirmi e sono diventato un musicista "normale", cioè mi sento (come tutte le altre categorie di musicisti) solo dalle spie!
Ah, dimenticavo: sto usando solo una tipologia di amplificatore e distorsore. Adesso sì che comincia il divertimento: routing diversi, nuovi ampli, effetti, sintetizzatori, aggiornamenti (l’ultimo firmware è una bomba e anche i nuovi preset di fabbrica sono molto lavorabili e utilizzabili, su Facebook escono settimanalmente suoni di chitarristi famosi con relativi IR dedicati. Mio Dio, non farò mica in tempo a sfruttare tutte le possibilità!
Un ultima indicazione: uso il volume di uscita della Helix a ore 13 / 14 circa. L’IR preferito è Marshall GB SM57.
effetti e processori gli articoli dei lettori helix line 6 tutorial
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di defaultuser [user #17749]
commento del 25/07/2016 ore 13:39:05
Questa macchina è fantastica.
Richiede un po' di affiatamento... ma fa veramente paura!!!
Io personalmente la adoro.
Ciao
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 14:07:44
che figata l'helix, io ormai da due anni vivo (serate e prove) andando in diretta con un pod HD che di sicuro è buono ma un paio di spanne sotto l'helix, ma alla fine funziona già molto bene quello....immagino cosa deve essere questo...:-p
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di damiano63it [user #14703]
commento del 25/07/2016 ore 14:12:22
Personalmente (al di là delle procedure e/o metodi consigliati) ho trovato utile tenere a mente questo principio: Helix non ti restituisce il suono di un amplificatore ma di un amplificatore microfonato; e c'è una bella differenza!
A volte non ci rendiamo conto di questa semplice verità e facciamo fatica a "pensare" il suono finale da creare.
Diverso, ovviamente, è il caso dell usare il 4cm: in questo caso, ciò che manda al finale di una testata è il pre da noi scelto (Andra Cervetto ama molto usare, per esempio, una simulazione pre Hiwatt nel finale di una testata Laa Custom).
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 14:28:3
Damiano sei da medaglia d'oro: è la stessa sensazione che ho avuto io... E' questo il succo (e la vera rivoluzione) di questa macchina, quando sento suoni che escono così "professionali" intendevo proprio questo e a dire il vero avevo quasi timore di asserire una cosa del genere. La Helix oltre alle sue qualità intrinseche, mi sta rivoluzionando il concetto di percezione del suono. In questi giorni, mentre scrivevo l'articolo, ragionavo sul fatto che qualsiasi suono dei nostri guitar hero non lo ascoltiamo MAI in diretta da un amplificatore: se in studio, passa attraverso la regia, ritocchi, abili mani ed orecchie di fonici e produttori ultra professionisti, macchine sofisticate, ecc. ecc. se live, la stessa cosa.
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di damiano63it [user #14703]
commento del 25/07/2016 ore 14:39:16
Si, Aquarius...
Anche io ho fatto le tue medesime riflessioni; e, devo dire, che ascoltare i suoni di Andrea Cervetto (ed averlo visto in demo) mi ha confermato quanto tu hai asserito nel tuo articolo.
Siamo di fronte ad un eccellente macchina da produzione di suoni che, in sè, non devono essere considerati per la "soddisfazione personale" in primis ma come suoni da utilizzare per andare "live" su p.a. e/o tracce da registrare.
Comunque, complimenti: hai tirato fuori una buona metodologia di lavoro!
(ed, in effetti, anche la mia non è poi molto diversa)
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 14:55:40
Hai centrato in pieno anche con questa osservazione, con la Helix, si è "dall'altra parte della barricata", non più la gratificazione del suono che ti arriva dall'ampli e poi chi si è visto si è visto, ma direttamente al "prodotto finale". Vero che nessuno di noi se ne è sempre fregato di quello che veniva fuori dall'impianto, ma più o meno inconsciamente eravamo sempre protesi sulla risposta dell'ampli, sulla quantità di distorsione o compressione naturale che poteva aiutare l'esecuzione o comunque farci sentire a nostro agio. Ora è si un modo diverso di suonare ma è anche vero che hai la stessa, chiamiamola "potenza sotto le dita"? (tanto per intenderci) con distorsioni più contenute, se non addirittura minime ed un' estrema pulizia generale. Grazie per il complimento alla metodologia.
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di Tubes [user #15838]
commento del 25/07/2016 ore 16:00:01
Ciao, io uso Kemper : quando l'acquistai mi dissero per l'appunto che il fatto di sentire i profili di amplificatori microfonati e non semplicemente simulati/profilati mi avrebbe spiazzato . E lo ha fatto, altroché, solo che adesso non potrei farne a meno e la semplice simulazione non mi basta più . A tutti gli effetti è come stare ad un concerto e sentire i suoni attraverso l'amplificazione PA da palco . In conclusione, sento che intorno a questi prodotti (di fascia alta occorre dirlo) cresce la fiducia e il consenso di molti chitarristi anche e soprattutto professional, il che fa ben sperare in una sempre migliore efficienza della resa sonora . Il divario col valvolare è praticamente colmato, resta il grande fascino che suscita e mi auguro susciti sempre quel filamento acceso dietro la griglia di una bella testata.
Saluti
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 16:16:55
Tubes, me lo auguro anch'io che il grande fascino delle valvole non scemi, anche perchè ne ho messi in vendita tre di ampli :))))))) A parte la battuta, le tue sensazioni sono le stesse che provo ed al di la del fascino è dura tornare indietro! Mi piacerebbe provare un Kemper..
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 16:32:02
l'approccio è lo stesso con cui si lavora quando si ha a che fare con la roba digitale...I rig digitali (a prescindere da quale usi) simulano una catena e si possono ottenere ottimi risultati con qualunque processore...per esempio alcuni professionisti fanno i live con la Zoom G3 o ci registrano dischi.... chiaro che poi l'Helix è e resta spaziale.
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di endyamon [user #35616]
commento del 25/07/2016 ore 14:17:22
Ho avuto modo di sentire l'Helix dal vivo durante una dimostrazione e ho capito che il digitale non ha davvero più nulla da invidiare al caro vecchio analogico (valvole comprese). Purtroppo mi hanno sbattuto fuori dal negozio prima che finisse la demo, perchè continuavo a sbavare copiosamente ad ogni cambio patch!
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di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 14:34:08
Bellissimo ed utile articolo dedicato ad una macchina fantastica!
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di satch76 [user #19713]
commento del 25/07/2016 ore 14:53:24
Ottimo articolo!

Le considerazioni che fai sul trovare un suono di base convincente, poi aggiungere gli effetti, vale per tutti i sistemi digitali moderni.

Ho adottato lo stesso sistema per farmi i suoni con l'iPad: prima mi sono concentrato sull'ampli e cassa, poi ho agito sulla catena partendo dalle distorsioni.
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di pierinotarantino [user #29514]
commento del 25/07/2016 ore 15:30:13
Io uso il multiamp della dv Mark. Le simulazioni cabinet e microfoni possono migliorare ma il vero problema è trovare un finale mixer davvero di qualità. Da impianto a impianto si sente troppa differenza. Credo sia questa la problematica dei prodotti digitali. In cuffia o su programmi come Logic cubase ecc, le cose sono differenti, ovvero rende quello che simula ma poi entrare in un finale differente 'colora' troppo.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 16:06:05
Si, è vero, è un timore che mi sono posto nell'utilizzo di PA diversi dal set up abituale e sto sperimentando. Esiste un parametro chiamato Global EQ che dovrebbe in questo senso aiutare. Visitando il forum della Line 6 alcuni sconsigliano l'uso sistematico per svariate ragioni. Prima era generale, con l'ultimo firmware può essere inserito in ogni patch. Con tutta onestà non ci ho ancora messo le mani e quindi non l'ho mai usato. Però, pensando alla sua funzione, mi è venuto in mente un trucchetto, in pratica avendo nel mio arsenale un preamp Behringer (ho gioielli nella mia strumentazione ma anche pura "bigiotteria"), ho provato ad inserirlo tra la Helix ed il mixer. Sai che con mia grande sorpresa risulta molto ma molto efficace? Tengo il livello input/output il più neutro possibile e lavoro sull' equalizzazione. Immaginando che su un palco, magari sotto il sole, poco tempo, confusione, risulti un po' azzardato "ravanare" con il Global EQ dentro la pedaliera, ho riscontrato che quando hai messo a fuoco l'equalizzazione del pre amp esterno con un paio di manopoline si riesce a raggiungere esattamente la messa a fuoco dei tuoi suoni senza stravolgerne la pasta originale, E' una soluzione da provare. Il rack in questione è un Ultragain MIC2200 ormai sono tre settimane che lo tengo collegato, all'inizio era solo per una prova, con l'intenzione, eventualmente, di sostituirlo con una macchina di maggior qualità, ma funziona così bene che "squadra vincente non si cambia" Il bello è che la Helix digerisce tutto e bene!
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di Grossoman [user #42524]
commento del 25/07/2016 ore 16:33:40
Leggo sempre più interventi di chitarristi che, dopo anni e anni passati dietro ad amplificatori valvolari e pedalini analogici, vengono alla fine conquistati dai processori digitali multieffetto, queste fantastiche macchine.
Esistono però anche chitarristi che nella propria vita hanno seguito un percorso inverso: dopo anni e anni passati dietro ai processori multieffetto, ad un certo punto si sono stufati di queste macchine che richiedono ore e ore di lavoro per riuscire a tirare fuori qualche suonaccio che fa una magra figura di fronte ad un buon amplificatore valvolare o ad un pedalino analogico (e non sto parlando solamente di distorsioni).
Questa non vuole essere una critica ad i processori multieffetto, ognuno ha le sue esigenze e queste macchine sicuramente possono soddisfare le esigenze particolari di molti chitarristi.
Però non illudiamoci che queste possano raggiungere facilmente la bellezza delle sonorità valvolari/analogiche o che tutto questo tempo che richiedono per la programmazione non ci faccia un giorno venire la voglia di buttare via tutto e ritornare alla semplicità e all'essenzialità.
In fondo siamo dei chitarrisiti, non dei programmatori.
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 16:56:28
Rimane sempre un un discorso personale per qualsiasi tipo di strumento, anche tra gli stessi valvolari c'è chi adora e chi detesta i Mesa, per esempio. Molto importante è il contesto dove si suona: se il range è quello di localini tipo bar e pub si sente meno l'esigenza di sonorità tradizionali anche perchè, oggettivamente è più difficile ottenerle in contesti così poco adatti. Condivido al 100% il discorso di non perdere di vista l'obbiettivo primario cioè suonare. Trovata la quadra, certamente spippolerò e mi divertirò alla ricerca di sonorità ma se un suono mi appaga di certo la sperimentazione tout court non fa per me, questo è un lavoro che si fa una volta sola. E la bellezza di sonorità valvolari/analogiche non è assolutamente in discussione, infatti il Mark IV e tutto quello che gli gira intorno (overdrive Orlando e pedalanza varia) ho deciso che resta con me.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 16:56:48
Ognuno segue il suo percorso e conosce le proprie esigenze,ci mancherebbe,credo però che l'ultima generazione di queste macchine digitali abbia fatto un salto qualitativo gigantesco rispetto a quella precedente e dire che nel giusto contesto macchine come il Kemper l'axe fx o l'helix facciano una magra figura rispetto ad un buon amplificatore mi sembra quantomeno azzardato,i vantaggi che offrono superano gli svantaggi e penso,anzi sono sicuro che il metodo di lavoro utilizzato da Aquarius sia ottimo(e soprattutto è quello con cui lui si trova maggiormente a proprio agio),ma bastano molto ma molto meno di sei mesi di prove per fare suonare l'Helix alla grande,le possibilità sono quasi infinite e bisogna cercare la propria dimensione,richiede un pò di pazienza e lavoro,ma a me capitava anche con ampli e pedalini(che comunque non ho abbandonato definitivamente)di spippolare parecchio prima di trovare ciò che mi soddisfacesse
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 25/07/2016 ore 20:28:29
Non me ne volere ma se dici che ci vogliono ore e ore di "programmazione" per tirare fuori un suonaccio vuol dire che non hai neanche la minima idea della qualità del suono che esce fuori da Helix o Kemper o Fractal ; semplicemente non ti sei portato una di queste macchine a casa,l'hai attaccata a delle casse decenti e ci hai suonato per ore . Lascia perdere la prova in negozio, quella non significa niente . Te lo dice uno che con i sacrifici negli anni ha acquistato il meglio della produzione analogica e adesso è passato con gioia al meglio del digitale (tenendo ancora per un po' tutte le decine di pedalini e il Fender a valvole ) . Quanto alla fantomatica programmazione nel Kemper si attacca il jack, si attaccano le casse (buone s'intende) si preme un tasto a freccia su o giù, trovi l'ampli che ti piace, suoni e basta . Per Helix non credo sia così differente, niente di più difficile che impostare un account mail sul proprio cellulare ...
Poi s'intende, mi auguro che i valvolari o gli ottimi transistor se ne continuino a produrre a bizzeffe sennò è chiaro che tra un po' ci siamo finite le simulazioni da importare !
Saluti
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 17:16:47
Fuori discussione che il metodo e soprattutto la tempistica da me utilizzati siano assolutamente personali, è una scelta che fa parte anche del mio carattere e non è detto che ciò che mi appaga a livello di risultati sonori possa essere inaccettabile o comunque non soddisfacente per altri. Ma questo è anche il bello della musica: ognuno deve trovare la propria strada.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 25/07/2016 ore 17:30:00
Io guru? Tu sei diventato un super esperto!
Torno da una settimana di vacanza e mi trovo questo bel articolo fatto molto bene ed equlibrato.
Non eccedi in sensionalismi da imbonitore da Fiera di paese e dimostri di aver capito la macchina fino in fondo.
Bravo bravo bravo.
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 17:36:29
Grazie Pearly, ma se non era per i tuoi consigli, tutti i link che mi hai suggerito, i video, le dritte, magari mi trovavo ancora nella "nutella" fino al collo! :))))
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 17:47:25
Non ho esperienze col digitale di qualità, però faccio comunque mia l'espressione sintetica utilizzata nel titolo:"come andare dritti nell'impianto e vivere felici". Da quando ho acquistato il pre a pedale Zerrer di Diezel ed entro direttamente nell'impianto mi sento un uomo (e chitarraio) nuovo. Peso irrisorio,zero sbattimenti e gratitudine vertebrale eterna, al netto di un suono spettacolare.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/07/2016 ore 18:33:27
Premetto di non aver mai provato questa macchina, perché non ne ho mai avuto l'esigenza e non mi è mai capitato.
Credo che la cosa essenziale sia l'approccio alla musica e il genere suonato.
Io che attacco un Bassman ad una Telecaster o 335, passando per un TS808 ed un delay slapback , per suonare rockabilly non me la farò mai niente di tutta questa versatilità, di tutte queste possibilità, anche perché poi alla fine voglio vedere chi le usa realmente, intendo sul palco e contesti non professionistici.
Ma se uno si diverti a provare, programmare, cercare nuovi suoni, a spendere molto tempo nel comprendere la macchina, fa benissimo a prendersi questo tipo di macchine, come facevano bene quelli degli anni 90 che prendevano pre programmabili,MIDI ecc....
Sta di fatto, che neanche dopo questa bella recensione, mi è venuta voglia di provare questa macchina. Il mio è un altro tipo di approccio alla musica, non più giusto, non meno, voglio poche cose, ma che suonino bene e suonino subito.
:-)
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 19:04:57
E fai bene perchè hai tutto quello che ti serve e non c'è niente altro che possa gratificarti più di questa strumentazione (per modo di dire eh.. scommetto che potresti farmi una lista di ampli che ti appagherebbero altrettanto o di più e che magari possiedi). Ti racconto un aneddoto: A dicembre venne nella mia saletta un (bravo) chitarrista che suonava rockabilly per provare un Bassman Blackface del 65, inserì il jack, quattro licks al fulmicotone e mi disse: "è questo il suono" e se ne andò tutto felice (con il Bassman). Io con quel suono seppur splendido non potrei suonare la mia musica. Quando mi capitava di suonarlo (ponticellato e con un buon overdrive) tirava fuori un suono allo stato dell'arte, avevo sempre la sensazione che ci fosse un reverbero... ma quel suono lo ottenevo a "cannone" e sebbene fossero 40w tutto quello che c'era in sala vibrava e tremava, quindi ciò che è perfetto in alcuni contesti lo può essere meno in altri. La Helix può rivelarsi un ottimo strumento per alcuni ed un vero incubo per altri, ma questo vale per ogni chitarra, pedale, ampli.. "Sta di fatto, che neanche dopo questa bella recensione, mi è venuta voglia di provare questa macchina. Il mio è un altro tipo di approccio alla musica, non più giusto, non meno, voglio poche cose, ma che suonino bene e suonino subito" Parole sagge, niente di più condivisibile. :-)
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 25/07/2016 ore 18:47:52
Premettendo che non sono assolutamente contro questo genere di apparecchi (ma al momento non sento la necessità di fare il salto) vorrei fare un parallelo con quanto successo svariate decine di anni fa in campo chitarristico. In principio c'erano le grosse testate monocanale e le grosse pedaliere per consentire di avere quanti più suoni possibile. Il tutto divenne difficile da gestire, con l'avvento del digitale arrivarono i preamplificatori ed i multifx programmabili che semplificarono le cose sul palco ma la complicarono a casa, ore ed ore passate a programmare suoni e non a suonare. Le cose diventarono complicate e si torno a setup più semplici : ampli multicanale ed alcuni effetti magari integrati con sistemi midi per la gestione complessiva. Però non siamo mai contenti e le pedaliere ricominciarono ad ingrandirsi, con in più looper e collegamenti a 4 cavi per complicarsi ulteriormente la vita. Ora sono arrivati kemper, helix e simili che hanno di nuovo semplificato la vita sul palco ma la complicano a casa per la creazione dei suoni, con in più anche le variabili di casse e microfoni. Sicuramente suonano meglio dei sistemi rack economici di un tempo (i suoni di mesa quad o soldano x88r con processori lexicon-eventide e finali mesa o vht a mio avviso avrebbero ancora molto da dire) ma ci vedo dietro un processo simile, si rischia dopo un po' di vendere tutto e comprare un fender champ con due potenziometri e basta!! Sono sicuramente macchine utili in contesti professionali o casalinghi, non credo però che faranno cessare la produzione di ampli tradizionali. Anche perché se nessuno costruisce più ampli nuovi cosa si profilerà?? Sempre le plexi?? Basta !! :-)
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 22:54:0
Da quando ho l'Helix non litigo più con quelli del mio gruppo ed ai concerti non sento più l'odiosissimo ABBASSAAAA!!!
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 25/07/2016 ore 23:34:32
Il mio bassista ha una Orange 300w a valvole con una 8x10, sono io che chiedo di abbassare!! Ma non venerdì che abbiamo suonato all'aperto ed avevo il full stack con volume mooolto alto :-)
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 25/07/2016 ore 19:39:23
Diventa sempre più interessante seguire questo articolo! Si riparte dal pre-digitale come riferenza per suoni ora digitali. Dal vinile analogico al CD. Mixer analogico a ProTools. La metodologia è cambiata passo per passo. I fabbricanti cesseranno di produrre valvole... Speriamo che ci saranno musei a conservarne esemplari storici in stato di nuovo di zecca.

La sfida è adesso il fare un suono che è MEGLIO del miglior ampli a valvole come base per effetti ad libitum. Più si va avanti, più tempo ci vuole a programmare!!! Inevitabile... Un Helix sembra destinato a uso studio come prima cosa e lo stesso IMHO vale anche live - impianto per l'impatto, la precisione del sound stereo e spie proprie come monitor in mono. Ben presto il vostro fido bassista chiederà "hanno fatto un Helix da basso?". O da tastiera? E ci saranno monitors dappertutto!
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 25/07/2016 ore 20:04:34
Per quanto riguarda i tastieristi, loro al digitale ci sono arrivati molto prima di noi chitarristi.
Già dagli anni 80 hanno buttato via organi Hammond, pianoforti acustici, e tante altre belle tastiere del passato per far posto ai synth digitali.
Anche lì si assiste alla disputa fra chi va alla ricerca dei cimeli del passato, e spende tanti soldi per acquistarli, farli restaurare e mantenerli in vita (perché nessun digitale può eguagliare le ruote foniche dell'hammond, il piano Rhodes, gli organi a canne ecc.), e chi invece sostiene che con i suoni campionati digitali si può sostituire tutto, anche le chitarre.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/07/2016 ore 20:47:38
Già..

Poi vedi Neil Young (visto due settimane fa per la terza volta) che si porta ancora dietro in tour il vecchio piano di After the gold rush (con il quale ha suonato l'omonima canzone)
E il vecchio pump organ, per non parlare dei vecchi fender e magnatone, idem per le Martin.

Non potrebbe permettersi il top delle tastiere e degli emulatori per replicare quel suono?
Non potrebbe prendersi una Variax?
Ma la sua è una filosofia completamente diversa, io amo quei suoni e quella filosofia.
È una questione di mentalità.
Tutto qui.
:-) :-) :-)
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 21:22:4
Si, altrochè potrebbe permetterseli... però non è solo una questione di mentalità, o meglio, lo è certamente per Neil Young, per i comuni mortali come me conta anche il contesto, faccio un esempio, un'iperbole se me lo consenti: se volessi il suono di Jimi Hendrix ed avessi a disposizione la sua amplificazione e tanto che ci sono, le sue mani (tanto non costa niente, sognare è gratis) forse mi avvicinerei di più al suo suono con la Helix (e le sue mani) per il semplice motivo che quel suono lo otteneva sparando tutti i Watt possibili sprigionabili, io che magari mi ritrovo a suonare in un piccolo pub dove a 20 cm. ho i tavolini con la gente seduta, al massimo posso mettere il voluma a uno, il suono a canna della plexi me lo sogno. Io adoro il suono del mio Mark IV, ma le volte che ho potuto sfruttarlo e sentirne la piena voce sono state poche, Anche in concerti all'aperto, non di grandissime dimensioni, il più delle volte mi sono ritrovato con fonici che microfonavano in modo approssimativo, equalizzazioni idem... In pratica il vantaggio qualitativo di certe strumentazioni è teorico nell'ambito in cui opero, anzi ci sono più svantaggi che vantaggi. Poi le sonorità che tu ami, le adoro pure io, sono le mie radici è la musica che ho sempre ascoltato...
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 25/07/2016 ore 21:52:37
Ma questo problema non potrebbe risolversi più semplicemente utilizzando un amplificatore meno potente quando si suona in piccoli ambienti?
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 25/07/2016 ore 22:04:37
Altra considerazione che condivido appieno : la totalità degli amplificatori valvolari sprigiona la sua magia proprio quando gli viene tirato il collo e sotto le mani si sente la vibrazione dei coni spinti al massimo . Questo è un fatto e non si può negare, quindi per chi come me (pur abitando in semi-campagna) suona in casa è una condizione che non si otterrà mai . Ho uno splendido Deluxe Reverb 22w, e chi lo ha mai spinto oltre 2 o 3 di volume ? E' chiaro che il vero suono di quell'ampli io non lo sentirò mai . Stasera ho goduto suonando una mezz'oretta di Bassman profilato ripreso con un SM57. L'ho mandato nelle casse hi-fi dello stereo : una delizia . Anche utilizzando amplificatori meno potenti non si risolve seconde me, se suoni in un pub devi lottare con gli altri della band e alla fine...frustrazione totale . Con queste macchine invece, trovi il tuo sweet spot digitale e poi alzi il volume (o lo abbassi) . E basta .
Ciao
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 25/07/2016 ore 22:12:52
Ma un pedalino fuzz/od/dist analogico invece non va bene?

Parlando di altri effetti, recentemente sono andato alla ricerca di un riverbero digitale a pedale che facesse una emulazione accettabile del riverbero a molla.
Nonostante ci siano sul mercato una infinità di pedalini che dicono di emulare il riverbero a molla, non ho trovato nulla di soddisfacente (e non parlatemi di Strymon, Eventide ecc.) e quindi mi comprerò un vero e proprio riverbero a molla.
Alla faccia del digitale ... :))))



Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 25/07/2016 ore 22:27:49
Il tuo discorso non fa una grinza, la tua sensibilità, il tuo modo di suonare ed i tuoi gusti ti portano a percorrere un certo tipo di strada, vale anche per quanto riguarda gli ampli di piccolo wattaggio, come menzionavi sopra, il discorso è che allo stato attuale, il digitale ha fatto progressi e consente di arrivare a risultati altrettanto soddisfacenti ma questo non vuol dire che lo sia per tutti. Però posso dire che in linea di massima, in contesti piccoli, medio piccoli, sentendo gente che suona sia a livello amatoriale che pro, non è che senta dei suoni da far cadere le mascelle, spesso riscontro dei "pastoni" che si confondono nel mix. Questo non vuol dire che il digitale sia un toccasana o un panacea di tutti i mali, voglio solo dire che valvole e tradizione non sono garanzia assoluta di qualità e bel suono: conta anche chi se li costruisce e come se li costruisce.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 22:37:25
Forse il reverbero in questione lo usi suonando in contesti che permettono di distinguerne la qualità superiore,a me nel bel mezzo di un batterista pestone,di un bassista e di un altro chitarrista l'emulazione dello spring dell'Helix sembra ben più che accettabile
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/07/2016 ore 22:49:27
Certo.
Ed è proprio questo il punto, la diversa mentalità e il diverso approccio alla produzione di musica.
E' il motivo percui live suono con la mia small body, o la D o la National e percui non mi prendo una Variax.
I dischi "come piacciono a me" (noi) anche quelli moderni (Ben Harper, Warren Haynes, Black Crowes ecc...) vengono prodotti suonando "the real thing" e già a volte per me sono "oltre" come suoni, perchè realizzati con produzioni moderne.
Dico un'ultima cosa, (non mi riferisco direttamente a te), sento sempre un gran parlare di versatilità, di necessità di avere 50 suoni 10 distorsioni ecc...
Ma quando mai si usano tutti questi suoni?
Per fare le solite cover servono 10 modelli di amp diversi?
Non basta più un buon ampli 2 canali?
:-)))))))))

Però deve essere divertente da usare, questo si!


Ciao e buona musica, che alla fine solo quella conta.
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 10:09:41
Ciao Dale, tanto che siamo sul discorso ti spiego come vedo (per le mie esigenze) l'uso della Helix: non servono assolutamente tutti quei suoni, fino a ieri ho suonato un ampli 3 canali, un overdrive, delay e sporadicamente con qualche effetto di modulazione. Continuerò così anche con la Helix, magari duplicando le varie patchs con minime differenze, più per avere sotto controllio i volumi tarandoli con precisione. Non ho acquistato la macchina per emulare amplificatori, quando sento un suono che più mi aggrada lo uso, idem con le emulazioni della pedalanza, non guardo nemmeno il modello a cui fanno riferimento anche se si intuisce, per me potrebbero essere numerati al posto del nome. Ho speso parecchio tempo nell'interfacciare la macchina con l'impianto (questo per me è importantissimo dato che oltre le orecchie, una certa "naturalezza" la devi sentire anche sotto le dita), ma finita questa fase si suona e basta... Certo che poi strada facendo se ti salta lo schiribizzo di provare qualcosa non solo è divertente ma può risultare utile. In fondo è la stessa cosa che facevo con il Mark IV (che non è che sia poi un ampli così diretto tipo, accendi, pronti, via): settati i suoni clean chrunch lead e quindi impostazioni "ufficiali", periodicamente mi ritrovavo ad esplorare altre possibilità (simul class; pentode/triode; full/tweed power ecc), continuando magari con il settaggio classico o piano piano affinando secondo le esigenze ed i gusti del momento. Ps. Per fare le solite (e maledette) cover :-)) tutt'ora uso un solo modello di ampli e distorsore, basta... Sono molto più pragmatico di quello che si potrebbe pensare :))))
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 25/07/2016 ore 20:49:18
Helix ha dentro amplificatori per basso....pochi ma ce li ha.
Quindi è già per basso volendo.
Ha un ingresso microfonico per cantare contemporaneamente a suonare.
Si può anche collegare una tastiera stereo se si vuole.
Si può usare con 4 strumenti mono (se mi ricordo bene) in contemporanea.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 25/07/2016 ore 20:36:2
Chi ha avuto modo di confrontarlo col Kemper?
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 22:18:08
Ciao Matteo,io per un paio di settimane ho avuto in prestito da un mio amico un Kemper,molto bello,ma ho preferito l'Helix per la sua maggiore flessibilità,la possibilità di scegliere come usarlo,stand alone o con un finale,con pedalini analogici o con il metodo dei 4 cavi è fantastica,poi ne ho preferito il fatto che con la versione floor non ho bisogno di altri accessori e la compattezza è per me un bel vantaggio,non ultimo il prezzo di diverse centinaia di euro inferiore ha avuto il suo peso.Utilizzavo in casa il Kemper e uso l'Helix con le cuffie,e la qualità tra i profili che ho provato(anche commerciali) del tostapane e le simulazioni dell'Helix mi sembra assolutamente comparabile,per quel che riguarda l'effettistica quella dell'Helix mi sembra decisamente superiore,forse però con i nuovi firmware le cose sono migliorate nel Kemper...my 2 cents...
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 26/07/2016 ore 15:27:46
Io li ho avuti entrambi e sono due grandi macchine, checché se ne dica.
Confermo che l'Helix è probabilmente più flessibile e completo.
La differenza fondamentale è che l'Helix ha i suoi suoni, che potrai variare secondo centinaia di parametri, ma sono quelli.
Il Kemper funziona in base ai profili che fai/scarichi/compri. Ce ne sono davvero migliaia disponibili. Se il profilo è fatto male, il Kemper suona male. Se il profilo è stato fatto con i controc..., allora avrai un suono da urlo. A detta di molti fonici con gli attributi (e con le orecchie più allenate delle mie), addirittura indistinguibile dal valvolare originale microfonato.
In conclusione, con un grande profilo (e ce ne sono sia commerciali, sia free), reputo la qualità sonora e la risposta dinamica del Kemper un gradino sopra all'Helix (e anche al Fractal, già che ci siamo). Però confermo che Line6 ha fatto il salto di qualità e l'Helix resta una macchina eccezionale per facilità d'uso, completezza e... bellezza! ;-)
Rispondi
di elguitarron [user #8109]
commento del 27/07/2016 ore 15:20:10
Hai avuto modo di confrontare kemper ed helix sulla funzione pitch? Se sì, in quale dei due ti è sembrata più "credibile"?
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 27/07/2016 ore 15:22:27
E' una funzione che non uso molto ma le ho trovate credibili e valide entrambe.
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 25/07/2016 ore 21:56:04
io ho ascoltato molte cose dell'Helix e non mi convince, magari i suoni sono ok, ma non sento botta non sento dinamica, e per dnamica non parlo di passare da un crunch a un pulito col pot del volume ma di avere un suono che picchiando sempre piu forte aumenta sempre di piu, quando ascolto certi dischi anni 80 io questa dinamica la sento eccome è solo un piacere da ascoltare sui clean specialmente ma anche sui crrunch, poi mi da l'idea di essere troppo precisino coe tipo di distorsione, io amo i suni compressi, non dimentichiamoci che uno dei suoni piu belli della storia della chitarra lo ha fatto Van halen ed aveva un suono compressissimo quindi sta moda di avere suoni con un attacco stitico che ti costringe anche a suonare in un certo modo ottenendo un suono che a me personalmente fa cagare a prescindere dalla bravura del chitarrista
Preferisco i suoni del vecchio pod compressi e belli cicciotti sotto le dita
Poi non so ho ascoltato diversa roba dove cambiano speaker in tempo reale e a me sembrava solo un cambio di eq con la stessa pasta, non voglio fare il blasfemo ma sul primo pod appena cambi speaker cambia tutto un mondo hai un suono ttalmente diverso, come dovrebbe essere perche diciamocela tutta, tanti parlano di condensatori di qualita ma il grosso del suono lo da il cono ce poco da fare, nn so ma non mi ha convinto mi sembrano cmq suoni piu grezzi buoni piu per i live che per le registrazioni dove occorrono suoni piu "perfetti" il vecchio pod li dava, il nuovo helix no, sento la grana delle zanzare in sottofondo al suono, come detto in live puo essere un vantaggio perche fa piu rumore e riempie di piu, ma in registrazione si perde di eprsonalita infatti a me i suoni dell'0helix mi sembrano tutti uguali, cioe cambia davvero poco io col pod ottengo suoni dimetralmente opposti completamente diversi, non so che pensare se nn che i soldi me li conservo in attesa di macchine e mode diverse
Tutto IMHO
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 22:21:12
Hai ascoltato molte cose dell'Helix?Su youtube?
Se ne hai la possibilità provalo,forse cambierai idea,anche per quel che riguarda il confronto con il pod...
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 25/07/2016 ore 22:25:16
ho posseduto il kemper che è superiore all'helix e alla fine l'ho venduto perche facendo prove ottenevo suoni piu convincenti inregistrazione col pod
Io non suno live mi interessa solo la registrazione, non discuto che l'helix con tutti quei display luccicosi peìdalini e via dicendo sia molto pratico in situazioni live e sia da preferire anche al kemper solo per questo motivo, ma a me non interessa allora line 6 e altre case dovrebbero smetterla di spacciare queste macchine come evoluzioni delpod, dovrebbero proporle per quello che sono, pedaliere per suonare live e magari fare un pod 3.0 progettato esclusivamente per la registrazione
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 25/07/2016 ore 22:44:
L'Helix ma soprattutto il Kemper sono macchine progettate prevalentemente per un utilizzo live,evidentemente non fanno al caso tuo,la cosa importante è avere lo strumento più adatto all'utilizzo che ne dobbiamo fare,per te è il Pod...evviva il Pod!
Sul fatto che il Kemper sia superiore all'Helix non me ne volere ma è questione di punti di vista,il mio non è uguale al tuo...
Rispondi
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 26/07/2016 ore 08:59:08
Perché live? Credo anzi che il meglio lo diano in studio. Pensa alle possibilità di simulare o profilare, quindi usare una miriade di ampli ed effetti in studio. Fisicamente solo a Londra ci sono studi che hanno ampli vintage che riescono a rendere quei suoni che cerchiamo. La verità è che comunque parliamo di tonnellate di cose quando poi quello che cerchiamo lo danno poche cose. Ampli, tre o quattro pedali e una chitarra.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 12:08:53
Si,ho risposto pensando all'utilizzo prevalente che ne faccio io...
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 26/07/2016 ore 07:26:5
una cosa interessante è che il digitale sembra più democratico dell'analogico. Sopra è intervenuto un utente che stravede per il primo Pod che, adesso, penso valga 50 euro.
Anche io possiedo un vecchio Pod, ma che non amo particolarmente, mentre mi ritrovo spessissimo ad usare un vecchio zoom 506 che, per me, ha una simulazione di altoparlante ottima, un buon compressore ed eccellenti chorus e flanger

una cosa meno interessante è che anche strumenti così evoluti, come kemper ed helix, trascurano completamente l'evoluzione del suono della chitarra elettrica. Sia nelle soluzioni cheap che in quelle avanzate e complesse, si tratta, tristemente, di imitare gli amplificatori, i pedalini ecc. ecc. .. che palle ..
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 10:29:57
Bravo! :-)
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 10:25:44
Ciao Yaso, questo te lo saprò dire più avanti, forse :))) come rispondevo a Dale sopra, io non sono assolutamente interessato ad emulare suoni, ampli, pedali specifici, certo che la matrice sonora che ricerco alla fine è abbastanza classica, mi sono nutrito di gruppi storici '60 e '70 ed è il mio genere musicale, però non mi stupirei se qualcuno, sicuramente più dotato di me, approcciasse questo tipo di macchine tirando fuori suoni assolutamente personali, in fondo noi li associamo, tout court, a degli emulatori ma sto riscontrando che in realtà possono essere parecchio flessibili e potrebbero superare le aspettative anche dei progettisti. Non è forse successa la stessa cosa anche con gli ampli tradizionali? Progettati per suonare il più pulito possibile (la distorsione nei primi studi di registrazione era una blasfemia) poi ti arriva qualcuno che li mette a cannone oppure con un cono slabbrato, e trova qualcosa che mai si era sentito, lo usa et voilà...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 10:32:24
Penso che Bias abbia fatto proprio questo,una macchina in cui "costruire" il suono partendo da ogni singolo componente in gioco,invece di partire dalle solite "clonazioni" ben conosciute.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 26/07/2016 ore 10:38:28
Intanto complimenti per l'articolo Aquarius, molto ben fatto, anche la discussione mi piace molto.
Io, tendenzialmente, la penso come Dale, poco sopra.
A me piace la semplicità, doppio "tlack" dell'interruttore e dello standby, qualche minuto e si suona subito, con dei gran suoni.
Ti confesso però che queste macchine mi intrigano, più che altro per la comodità di trasporto nei Live, e per la comodità (non da poco) di avere (più o meno) sempre lo stesso suono, indipendentemente dal fonico (non sempre all'altezza purtroppo) che hai di fronte; a volte nemmeno c'è.
La tua recensione, bella, sincera, trasparente, come è stato detto non da "imbonitore da fiera" (perché si sgamano in fretta gli imbonitori), mette comunque in evidenza un primo impatto non felicissimo. Tu stesso dici che appena la accendi, i luoghi comuni del virtuale escono subito, la "plastica" si sente tutta. Ecco questo mi spaventa molto.
Ti sei anche dovuto comprare una bella raccolta di Rig fatti da un professionista, anche questo mi spaventa un po', anche il fatto che non esistano istruzioni in italiano, almeno credo.
In pratica, quanto ci si deve dedicare, per uscire dal mediocre? che significa gratificazione massima per le orecchie e per le sensazioni sotto le dita.
Altra domanda: tu l'hai comprato a scatola chiusa?
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 11:30:05
MM Intanto ti ringrazio per i complimenti e colgo l'occasione per ringraziare tutti quanti sono intervenuti creando veramente una discussione interessante e costruttiva: mai mi sarei aspettato un riscontro così positivo essendo il mio primo articolo. Belle domande... Comincio dai lati positivi o comunque dagli aspetti che non mi hanno creato nessun problema. La macchina è semplicissima da usare ed intuitiva, un'occhiata al manuale spulciando un po' tra l'inglese e lo spagnolo (anche con il traduttore) e poi ci metti le mani e capisci al volo come spostare, "copiare/ incollare" i vari effetti, ampli ecc. le patch di Glenn sono una base di partenza fondamentale, modificarle per poi aggiungere anche configurazioni di più ampli modificando il routing è un gioco da ragazzi e te lo dice uno che al pensiero di usare l'ampli tradizionale con connessione midi per cambi canale/pedalini gli viene l'orticaria. L'acquisto di un pacchetto di suoni è veramente una spesa minima, qualche decina di euro (non ricordo ma penso di averne spesi 20 o 30). Per la tempistica non saprei, presumo di essere tra quelli che l'hanno tirata molto in lungo, ma non ho mai accettato di suonarla nelle prove e tanto meno live senza che sparissero tutte quelle discrepanze che sentivo non solo con le orecchie ma soprattutto sotto le dita, in fondo per noi è importante proprio il tipo di "risposta" che sentiamo direi quasi fisicamente. Quindi mi son detto: non mollo il mazzo finchè da qua non esce qualcosa di buono. I suoni iniziali sono terribili, questo è poco ma sicuro, sono la cosa più distante da quello a cui sei abituato a suonare. La problematica centrale, il fattore discriminante è l'uscita del suono dalle casse PA, al di la della colorazione, della qualità del mixer. Il suono di una cassa per chitarra è COMPLETAMENTE diverso, l'efficenza e la risposta dei due sistemi sono su pianeti diversi. Ma questo anche con un ampli tradizionale, prova ad usare un' uscita diretta dell'ampli (il mark IV ne è provvisto) DI box si DI box no, cominciano più o meno gli stessi dolori. Non è lo strumento perfetto perchè lo strumento perfetto non esiste, come tutte le cose ha i pro e contro. I pro li hai individuati nella tua domanda, il contro è che uno potrebbe anche non tirarci fuori nulla di buono ed avere un suono che con un multieffetto da 150 euro sarebbe tale e quale. Non per incapacità, ma proprio per approccio e mentalità appunto come asseriva Dale. Prima di passare ad una soluzione del genere non sarebbe male avere un conoscente che già la usa con soddisfazione e magari farci qualche prova per sentire se fa al caso nostro. Ora è più facile, dato che comincia a prendere piede. Io l'ho comprata al buio fidandomi delle recensioni, dei demo e cosa importantissima perchè ho una mia saletta ed il mio impianto dove potevo svolgere tutte le prove e sperimentazioni possibili, con volumi adeguati e con tempi illimitati. Se non avessi avuto posto e strumentazione non mi sarei mai avventurato in un discorso del genere, poco ma sicuro.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 15:09:26
Vorrei con questa rispondere sia a MM che ad Aquarius,comincio da MM:secondo me è proprio il paragone tra digitale e valvolare che non è del tutto calzante,non è facile da spiegare,il digitale è molto meno ma è anche molto di più,di sicuro il suono stupendo e facile da ottenere che hai attaccando il jack all'ampli non lo avrai ne ora ne mai(forse)ma quante volte capita di avere quel suono meraviglioso suonando da soli e poi quando attaccano gli altri della band sparisci?E allora incominci ad alzare il volume,e gli altri storcono il naso e l'armonia va a farsi friggere etc.etc.Con il digitale tutto questo una volta regolato non è più un problema ed hai tutti gli altri vantaggi che offre la tecnologia(peso,programmabilità,versatilità)con suoni che sono molto ma molto buoni e che sono difficili da distinguere sicuramente da parte dell'audience ma anche in molti casi da parte di chi suona.Quanto tempo ci vuole per ottenere un suono soddisfacente?Non esiste una regola,dipende da diversi fattori,ad Aquarius che probabilmente è molto accurato e pignolo sono serviti 6 mesi utilizzando come base le patches di un pro,a mio avviso serve molto meno,la verità è che traspare da quello che scrivi che hai ancora diversi pregiudizi nei confronti del digitale,fanno più presa i luoghi comuni negativi che le tante testimonianze positive,non c'è niente di male,non sei pronto al "salto".Aquarius,perdonami,ma secondo me per non passare da imbonitore da fiera pecchi di "trasparenza eccessiva".
Se è vero come è vero che la macchina perfetta non esiste e che le patches di fabbrica sono il punto debole dell'Helix(almeno fino al firmware 2.0,ora sono nettamente migliorate)è altrettanto vero che il termine terribili sia un pò eccessivo.
Altra cosa il paragone con il multieffetto da 150 euro...dai,siamo seri!
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 15:31:06
Hai ragione, i termini sono un po' forzati, diciamo che però la prima impressione è stata quella, nel senso che le caratteristiche in se del suono viravano più sul multieffetto economico che sul suono abituale che ottenevo con set up tradizionale. Ho omesso una cosa importante nella risposta a MM: molto dipende dove l'attacchi la Helix... mi rendo conto che il punto debole della catena è il mio mixer, con un apparecchio più professionale non avrei sicuramente avuto un impatto così brutale, erano veramente finti eh... Vero, con il nuovo firmware i preset hanno veramente fatto un salto di qualità.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 15:45:07
Scusami Aquarius,non era per rompere,ma so bene essendoci passato anch'io che lo scetticismo nei confronti del digitale a dispetto dei progressi ottenuti è ancora molto forte e basta una parola che rimandi minimamente alla mancanza di qualità per smontare GAS ben avviate...
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 15:55:1
Ma figurati, siamo qui per questo, ogni osservazione è ben gradita... l'importante è che si sappia che l'impatto può spiazzare, non necessariamente per colpa della Helix. All'inizio quando leggevo nei forum dell'abbinamento con casse FFRR, insomma, qualche preoccupazione mi è venuta di non avere un PA all'altezza, ma giocoforza non potevo fare altrimenti ormai il budget era stato assorbito.. se avessi avuto un PA complessivamente più professionale sono sicuro che avrei impiegato molto ma molto meno tempo. Da una parte non mi dispiace di aver fatto un lavoro di questo tipo, sono tutte esperienze che comunque ti fanno crescere. Chiaro che un investimento futuro in quel senso è nei mie piani, ne vale la pena.
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 16:23:37
una delle curiosità che mi voglio togliere è quella di provare con un impianto come si deve, ho un amico che di professione fa i service e se riesco a blindarlo, piombargli in magazzino ed attaccare il tutto azz... mi piacerebbe molto... adesso non è stagione perchè presumo sia molto impegnato, ma appena si mette a fare un po' di manutenzione.... Si pignolo lo sono, alle prove sono il "precisino", con la morosa quando devo fargli vedere qualche passaggio con la chitarra o solo per regolargli il suono (con il microcube eh..) sono lo "spaccaballe" :)))))
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 17:11:14
Tendigli un agguato!
Se i risultati che ottieni ti soddisfano fino in fondo fai bene ad essere pignolo...
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 26/07/2016 ore 16:40:21
Ringrazio entrambi, Aquarius e team72filo per le dettagliate risposte, molto interessanti.
Con team72filo vorrei solo chiarire due concetti, solo per capirci in fretta.
1) Non ho alcun tipo di pregiudizio, anzi tutt'altro. È che vado sempre a sensazioni, mie, di orecchio e di tatto, perché sono io che suono quando "do fuoco alle polveri", con tutti i miei limiti, non un altro. E quello che ho provato fino ad oggi (in verità di queste macchine professionali solo il Fractal, e molti altri meno professionali) è ancora lontano, sia come orecchio che come tatto, dai mostri sacri dell'amplificazione valvolare. Ben vengano i passi avanti.
2) La trasparenza, secondo me, è trasparenza, non "eccessiva trasparenza". Un vetro pulito è trasparente, non eccessivamente trasparente. Quindi Aquarius ha fatto bene a dire che i suoni di base gli puzzavano, ben venga se li hanno migliorati.
E comunque, non so se questo sia un pregiudizio, forse sì, ma al momento sono convinto che i Suoni, sono e saranno, quelli delle testate e dei combo valvolari, non per nulla è ciò che queste macchine emulano e profilano.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 17:40:19
Il tuo tono potrebbe sembrare quasi aggressivo di primo acchito...
quello che descrivi al punto uno E' un pregiudizio...
Definire i presets di default dell'Helix terribili è come ammesso dallo stesso Aquarius un pò forzato e paragonare l'Helix nell'uso non approfondito ad un multieffetto da 150 euro E' sbagliato e molto fuorviante nei confronti di chi non conosce queste macchine e non le ha mai provate.
L'eccessiva trasparenza non centra nulla con un vetro più o meno pulito,Aquarius è stato eccessivamente trasparente così come ci sono imbonitori da fiera di paese...c'è chi grida al miracolo per un nonnulla e chi per essere politically correct dà un colpo al cerchio ed uno alla botte...
Per il tuo ultimo concetto ti rimando alla mia risposta cui ti riferivi nel tuo intervento da una parte e dall'altra si riallaccia al punto 1
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/07/2016 ore 12:31:43
tranquillo, non lo era.
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di marcomo utente non più registrato
commento del 29/07/2016 ore 07:34:55
il problema del digitale è l'impianto di amplificazione....paradossalmente uno zoomG3 se amplificato ed equalizzato bene potrebbe suonare bene quanto l'helix...Rojatti mi pare usi il G3 in Live...ed è uno che suona...
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di team72filo [user #20000]
commento del 29/07/2016 ore 08:31:32
Sicuramente l'impianto di amplificazione è un anello importantissimo della catena,ma a parità di impianto il confronto non esiste....ma proprio sono due pianeti diversi.
Gianni usa lo Zoom G3,coadiuvato da un Ibanez Gemini prima e da un doppio overdrive boutique ora,poi il bravissimo Gianni da quello che mi ricordo di avere ascoltato suona una musica ricca di assoli,tapping,legati,li i difetti del digitale si confondono meglio,prova una bella serie di accordi con un suono"crunchone"...son dolori!
Fermo restando che il G3 in una mini pedaliera con overdrive analogici utilizzato per modulazioni e ritardi lo prenderei sempre!
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di elguitarron [user #8109]
commento del 26/07/2016 ore 15:25:17
Bell'articolo, complimenti, anche perché sull'Helix non si trovano molte recensioni (come la tua), a differenza del Kemper, pur essendo a mio avviso una macchina altrettanto valida. Proprio per questo mi piacerebbe trovare qui su Accordo una bella prova comparativa, dove vengano elencati i punti di forza di ciascun sistema e per quale profilo di utilizzatore è più indicata una o l'altro...insomma, una recensione che vada un po' al di là del video comparativo dei suoni. Secondo me sarebbe un'ottima integrazione ad un'eventuale prova in negozio, dove magari non si può "smanettare" granchè.
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di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 15:38:27
A mio personale avviso il grandissimo punto di forza del Kemper(che penso sia il motivo principale per il quale è scelto da tantissimi pro in giro per il mondo)è la sua tecnologia al momento unica che permette di "fotografare" un suono e riprodurlo esattamente uguale senza portarsi in giro apparecchiature pesanti delicate e costose.
II punti di forza dell'Helix sono le moltissime possibilità di utilizzo sempre di qualità che ti offre,la possibilità di integrazione con strumentazione analogica,la compattezza del sistema floor(sembra una sciocchezza,ma il fatto di potere mettere in uno zainetto ciò che serve invece di due come bisogna fare con il kemper o l'Axe fx che necessitano di pedaliera è un vantaggio non trascurabile)ed il prezzo inferiore
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di Claes [user #29011]
commento del 26/07/2016 ore 16:42:30
Prova comparativa: certo! A cura della Redazione e dovranno vedersela loro. Se possibile, Pearly potrà indicare le funzioni basilari di un Helix dove batte un Kemper (anche se ha già dimostrato a sufficenza e spiegato di tutto!) e ci vorrà qualcuno per il Kemper. E per iscritto dato che si tratta di programmare e menu relativi, e poi andare al negozio con cognizione di causa.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 17:22:37
grazie per i complimenti, sarebbe interessante si, penso che ognuna raccolga delle peculiarità che possono far propendere all'acquisto secondo le proprie esigenze, non c'è solo il suono (importantissimo per carità, alla fine è quello che conta), ma facilità d'uso, routing, possibilità di interfacciare le macchine, qualità degli effetti, anche il prezzo...insomma di cose da tenere conto ce ne sono.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 16:57:34
Ben venga, aspettiamo fiduciosi. Una delle curiosità che vorrei togliermi sul Kemper è come si comporta un buon suono profilato suonandolo con chitarre diverse, prevale il carattere della profilazione o asseconda il timbro della chitarra? E se la profilazione, che so, è stata fatta con humbucker e poi lo riproduco con una Strato, che succede?
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di Rothko61 [user #32606]
commento del 27/07/2016 ore 08:52:56
Una volta creato un profilo, è come se tu avessi un ampli vero e microfonato. Utilizzando chitarre diverse avrai suoni diversi. Cambiando pickup, cambierai i suoni.
La maggior parte dei profili free non indica nemmeno con quale chitarra sono stati fatti.
Le ditte più serie che vendono profili, invece, spesso ti spiegano con quale chitarra e con quale microfono è stato profilato l'ampli,offrendoti più profili dello stesso ampli.
Ti posso garantire, comunque, che io personalmente avevo creato un profilo con una Les Paul, ma suonava benissimo anche con la Telecaster e la Strato.
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 10:16:14
Ok, tutto chiaro.
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di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 26/07/2016 ore 18:48:56
il Kemper dal punto di vista del puro suono vince sull'Helix, la sua tecnologia non è emulazione ma una profilazione che restituisce fedelmente quello che gli metti in pasto, quindi se microfoni male avrai un suono di cacca ma se microfoni bene e hai un signor ampli , hai un signor suono.
Poi alcune funzioni che io speravo avesse l'helix e che invece mi sembra di aver capito non ha, per iniziare tutta la serie di parametri sull'inviluppo e sulla creazione del suono che ci sta sul kemper che ti permette letteralmente di scolpire il tuo suono a livello di feel, per non parlare delle formanti sugli speaker emulator che sono una manna dal cielo, col Kemper ti basta anche una sola cassa che ce ne puoi fare na 50 ina solamente agendo sulle formanti e questo è un parametro molto importante in quanto, tante volte mettiamo una cassa che ci convince all80% la vorremmo piu grossa o piu definita vorremmo cambiare un po il "carattere"ecc, con questi parametri sulle formanti puoi ri progettare la risposta del cono
Anche gli effetti non sono da meno, il reverbero piu bello che ho mai ascoltato bello tridimensionale lo ha il Kemper per non parlare dei chorus dei wah e piu o meno tutti gli effetti non hanno nuylla da invidiare all'Helix
L'helix vince sul routing e sulla comodita di essere completa a un prezzo inferiore, ma come detto parlando di puro suono hai di base un suono inferiore e meno possibilita di maniplarlo
Poi cmq a me sta moda di lanciare macchine digitali dal prezzo elevato non piace, perche non è come comprare un valvolare che anche tra 20 anni conserva il suo valore anzi magari se diventa una leggenda lo aumenta, il digitale un Helix tra quyalche anno appena uscira una nuova diavoleria ti daranno si e no 50 eruo se provi a venderlo, a meno che le case non si mettono daccordo e decidono di fermare il progresso tecnologico questo è il destino di queste macchine, quindi direi che da un punto di vista puramente economico sono molto sconvenienti.
Io ho comprato il Kemper un po di tempo fa ma solo con l'idea di provarlo e togliermi lo sfizio per venderlo subito dopo, mi spventava la notizia che doveva uscire un Kemper2 e che il mio si sarebbe svalutato tantissimo, gia ci sono passato col podhd comprato nuovo 500 euro costretto a venderlo dopo qualche mese ancora con le plastichette sul display a 300 perche hanno fatto uscire il podhdex, insomma il digitale è pericoloso ragazzi, è un investimento rischioso molto rischioso, finche uno compra un podpro come ho fatto io a pochi euro va tutto bene
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di ciun [user #15167]
commento del 28/07/2016 ore 10:51:06
Ok, ma quando compri qualsiasi cosa che ti serve per suonare non lo fai perché é un investimento, lo fai perché ti serve per il tuo suono. Se il tuo suono è quello che viene da un POD perché devi cambiarlo? Probabilmente abbiamo la tendenza a cercare l' ultima versione di qualsiasi cosa credendo che questo migliorerà il nostro suono, ma a pensarci bene succede anche con l' analogico. Prendiamo un ampli classe A monocanale da 300€ ritenendo che sia tutto quello che ci serve, poi ci intriga la testata Orange, poi la Mesa, poi la cassa 2x12 e poi la 4x12. Ma vuoi mettere con una Plexi d' annata?
E via a svendere quello che abbiamo in casa.
Poi non basta e cerchiamo il Klon Centaur, o in mancanza un qualunque Cornish.
La verità é che non siamo mai convinti del suono che abbiamo perchè sentiamo qualcuno che lo fa meglio, ma quello probabilmente non dipende dalla strumentazione.
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di team72filo [user #20000]
commento del 28/07/2016 ore 11:13:45
Sinceramente quando compro uno strumento musicale un occhio al portafogli ed alla possibile svalutazione lo "butto" sempre,ma il tuo discorso di base è più che condivisibile
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 28/07/2016 ore 11:35:21
Ciun /Team, quoto, una considerazione sul fattore economico la faccio sempre, i famosi "quattro conti", ma è sempre in relazione alla funzione ed al bisogno del prodotto. Esempio, quando comprai il mio primo PC, costava un sacco di soldi, ora se qualcuno venisse a prenderselo dovrei pagargli io una pizza :)) Però a questa stregua, per non incappare in questo processo di svalutazione/obsolescenza, non sarei nemmeno qui a scrivere su Accordo perchè non ne avrei mai acquistato uno :))) E' vero che ci sono prodotti che si svalutano più di altri ma non è categorico il ricambio: con il mio vecchio PC non riuscirei neanche ad aprire la pagina iniziale di Google, Iconoclast raggiunge ottimi risultati (e la pace dei sensi a quanto leggo) con il Pod preferendolo sia alla Helix che al Kemper, che ha appunto rivenduto. Per cui presumo abbia fatto un' ottimo investimento. Per quanto riguarda invece prodotti che non solo mantengono il valore nel tempo, ma in certi casi lo aumentano, (vedi Boss chorus CE-2) nessuno quando uscì lo comprò con l'intenzione di fare un investimento economico perchè sarebbe stato impossibile prevedere tale evoluzione, troppe variabili entrano in gioco. In questo specifico caso, il fatto che lo usasse un certo Gilmour, al di la della bontà intrinseca, ha giocato un ruolo fondamentale.
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di Grossoman [user #42524]
commento del 26/07/2016 ore 20:02:26
Visti tutti i commenti entusiasti che avete espresso sull'Helix e, in generale, sui processori di ultima generazione, mi viene da farvi una domanda forse banale.

Qualcuno di voi, che ora ha provato l'Helix, anni fa ha provato il vecchio Boss GT8 (non ridete ma io mi sono fermato lì::))))?
Quali differenze ci trovate?
Non parlo delle differenze nelle funzioni; immagino che i nuovi mostri ne abbiano molte di più.
Mi interessano soprattutto le differenze nella qualità del suono, non solo nella riproduzione di amplificatori ma anche negli effetti veri e propri.

Un'altra domanda che vi vorrei fare è: come giudicate invece gli attuali processori Boss, rispetto all'Helix?
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di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 20:31:32
Non posso fare un paragone diretto con il tuo GT8 ma ho posseduto nel tempo il GT5,il Digitech rp1000,lo Hughes & Kettner Zentera e lo Zoom G3,a proposito delle patch di fabbrica dell'Helix criticate in parte giustamente in altri interventi,in tutti questi casi il primo impatto era terribile e il disgusto è la parola che mi sento di utilizzare.Fortunatamente sono acquisti che ho fatto sul mercato dell'usato a poco prezzo,ma in tutti i casi le pedaliere venivano immediatamente utilizzate con il metodo dei 4 cavi o nel send return dell'ampli(dove devo dire che come effetti d'ambiente e ritardo si facevano rispettare più o meno tutti)mentre lo Zentera che al momento era il non plus ultra del digitale è finito immediatamente in vendita.Lo sconforto era così grande ed il gap con i risultati che speravo era tale che quasi non ci provavo neanche a spippolare per migliorare i suoni.
Con questi oggetti di ultima generazione il risultato immediato è non perfetto ma sicuramente già accettabile,e(axe fx a parte che mi dicono sia piuttosto complicato ma non ho mai potuto verificarlo di persona)sono molto più immediati ed intuitivi.
La qualità è davvero indiscutibilmente molto alta.Credo che Pearly abbia avuto l'ultimo processore Boss
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 26/07/2016 ore 21:19:25
ahahhhh ma adesso ho capito... abbiamo due valutazioni diverse riguardo la parola "terribile" :)))) mica le avevo provate quelle cose lì :)))) è vero che scrivendo non si riescono ad esprimere appieno le intenzioni.. sul multieffetto da 150 euro devo citarti la telefonata che mi ha fatto il mio tastierista dopo un paio di giorni dall'acquisto, svoltasi tutta rigorosamente in dialetto, che le cose le sbatti lì.. chiedendomi come andava il nuovo acquisto, risposi che se avessi comprato quello da 150 (riferito ai vari pod in vendita online) avrei avuto gli stessi suoni. Hai ragione quando dici che il termine può disorientare, scoraggiare, ma è anche vero che a volte si raccontano sensazioni, specialmente in situazioni dove l'oggettività può essere relativa. Tu hai avuto esperienze precedenti con macchine a questo punto direi "preistoriche", e hai veramente toccato con mano l'aggettivo terribile anzi il puro disgusto :)))) Io ci sono saltato dentro dopo più di trent'anni di amplificatori: non ero ancora vaccinato come te :))))) ciao e buona serata.
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di team72filo [user #20000]
commento del 26/07/2016 ore 22:34:05
Ti assicuro che se tu avessi provato uno a caso degli strumenti citati ed i relativi preset di fabbrica avresti scoperto il vero senso della parola terribile che avrebbe assunto una tridimensionalità sconosciuta!
Ciao,a presto!!!
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 26/07/2016 ore 22:41:28
Io nei multieffetti non ho mai dato importanza ai preset di fabbrica.
Sono troppe le variabili manovrabili e troppo differenti sono i gusti da chitarrista a chitarrista perché si possa rimanere soddisfatti da suoni fatti da altri.
L'unica importanza che possono avere i preset è da un punto di vista del marketing, per la prima impressione che può avere uno nel provare il prodotto.
Da un punto di vista pratico però non hanno nessuno importanza, i suoni che ci facciamo noi finiscono per essere completamente diversi.
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di Pearly Gates [user #12346]
commento del 26/07/2016 ore 21:16:01
Io ho permutato il mio boss GT001 che internamente è uguale al GT100 e ho comprato helix.
Ed è un ottima macchina dato anche il prezzo.
Avrei potuto continuare benissimo e registrarmi col GT001.
Helix è meglio ma costa anche molto di più circa 6 volte.
C'èchi dice senza averlo provato che non ha dinamica...cazzate! Hai la sensazione di suonare con un vero amplificatore senti come reagisce alle pennate e se cambi chitarra di sente.
Helix diventa una forza con gli IR esterni allora tiene testa e kemper e axe.
Ormai è assodato anche se non fa piacere ai progettisti line6.
Detto ciò io non ho mai comprato un pod io preferivo roland/boss e ancora penso che gli apparecchi roland/boss siano validi però dovrebbero reagire e aggiornarli.
Vedo però che si sono messi a fare una testata waza costosissima secondo me stanno perdendo il treno.
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di Repsol [user #30201]
commento del 27/07/2016 ore 02:30:38
Porto la mia esperienza.
Ho sempre suonato valvolare e continueró a farlo, ma mi son preso anche il Fractal Axe Fx II Xl+ che uso con una cassa FRFR Atomic.
Dal punto di vista pratico non c'è storia, qualsiasi chitarra attacchi al Fractal suona bene, trovare un buon suono è davvero semplice, bastano pochi interventi sull'equalizzazaiine e ti ritrovi un mondo di suoni credibili. Puoi suonare a qualsiasi volume e il suono è quello, vai dritto nel mix ed il suono è sempre quello.
La macchina offre delle possibilità pazzesche ma senza andare a perdere troppo tempo nei settaggi, si riesce ad avere un suono eccezionale anche solo usando i preset e modificando i livelli come un qualsiasi ampli. La dinamica c'è, se sei sulla soglia del crunch abbassi il volume della chitarra e hai un suono pulito. Hai tutto a disposizione per fare qualsiasi tipo di musica, ampli, effetti, cabinets, microfoni..tutto.
Sembra paradossale ma il difetto che ha è che tutto suona maledettamente bene..ed è lì che secondo me un purista potrebbe storcere il naso. Una chitarra mediocre infilata nella Lonestar mi restituisce un suono mediocre, la stessa collegata al Fractal mi restituisce un suono splendido.
È un difetto? Forse no, ma il feel è diverso, c'è poco da fare. Ti trovi di fronte ad una macchina che funziona bene dopo anni trascorsi a combattere con ampli, chitarre, microfoni, mixer etc..
Io mi tengo tutti e due, il Fractal per quando non ho voglia di sbattermi e miei valvolari per quando mi viene la nostalgia.

Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 09:50:45
Amen
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 27/07/2016 ore 09:13:27
Articolo bello e sincero come non se ne leggono spesso, complimenti. Sono d'accordo soprattutto sul contesto, cioè se non vale la pena fare troppo i raffinati per via di volumi e dimensioni del palco, va bene anche un multieffetto digitale dritto nella PA. Personalmente, nelle piccole situazioni io preferisco non microfonare l'ampli se possibile... Per quanto abituati ad arrangiarci credo il mestiere e il ruolo del fonico rispetto a quelli del musicista siano differenti e debbano rimanere separati: io mi occupo di ciò che esce dal mio ampli e non di ciò che esce dalla PA in linea di massima e di preferenza. Se devo occuparmi anche di quello che sente il pubblico, allora significa che il posto è piccolo e per prima cosa penso a come dargli il mio suono diretto dall'ampli, se non fosse possibile per fenomeni acustici e mistici, preferisco avere comunque il mio ampli, ma riconosco che ai fini dello spettacolo qualunque cosa da più o meno lo stesso risultato. Nel 99% dei casi ci si dimena per ottenere dalla PA un suono decente per un pubblico di sordi e mai fantastico, ma a quello arrivi comunque in un modo o nell'altro anche se non hai passato ore e giorni a programmare e non hai speso milioni in ampli e pedalini... do quindi la preferenza ciò che mi piace essere prima ancora di quello che voglio sentire: un chitarrista con chitarra, cavo, due pedalozzi e ampli.
Rispondi
di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 27/07/2016 ore 10:35:57
Ciao, bell'articolo, ma quali sono le principali differenze con il pod HD500X ?

in risposta a quelli che scrivono: meglio suonare come Hendrix nel 1854 io dico: lui aveva solo quello ed utilizzava le cose più recenti che il mercato metteva a disposizione, è un po' come se valentino rossi usasse una moto di 30 anni fa per correre oggi... perchè????


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di marcomo utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 11:44:39
Se vuoi provo a risponderti io dato che l' HD lo uso ormai da anni e che ho spippolato e provato l'Helix,...Sono due mondi architetturalmente molto differenti, senza scendere troppo nei dettagli l'Helix è un dual Core, un processore viene unicamente impiegato per gli ampli/casse l'altro per gli effetti (come fa il Fractal), nell'helix puoi usare fino a 4 modelli di ampli puoi caricare i modelli di cassa IR che trovi o compri in vari siti e puoi avere fino a 32 effetti che puoi mixare come e dove vuoi, nel pod hai fino a un massimo di 8 effetti e hai "solo" un dual path..se usi troppi effetti e simulazioni di ampli complesse nel pod arrivi anche nell' X a saturare la dinamica.

a parte questo l'Helix ha diversi S/R e puoi usare un loop di 4 minuti su ciascuna patch, mentre nell' HD hai un looper di 40 secondi massimo...
Sui convertitori e pre-amp in uscita non li ho visto quindi non so dirti ma credo che siano migliori...

Con l'Helix puoi cambiare e assegnare colori agli effetti, puoi anche modificarli senza staccare le mani dalla chitarra mi sa...

La tecnologia di modelling è diversa stata costruita da zero e non una versione migliorata di quella dell' HD, questo ovviamente vuol dire che le patches create sull' HD non possono essere importate nell' Helix, anche se i modelli di ampli e gli effetti sono rimasti "nominalmente" gli stessi...

Per il resto se Hendrix avesse avuto l'Helix a disposizione chissà cosa ne avrebbe tirato fuori....

REgards,
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 27/07/2016 ore 11:50:57
A proposito di Hendrix l'effetto replicato alla perfezione da mascella per terra dentro Helix e appunto l'Univibe l'effetto per eccellenza di Hendrix.
E' una figata! speciamente in stereo.
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 27/07/2016 ore 12:45:14
Appunto, in stereo... altro grosso vantaggio rispetto alla quasi totalità degli amplificatori tradizionali
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 10:58:59
Grazie 5maggio, non ho esperienze con il pod HD500X sorry, Riguardo ad Hendrix, anche se ovviamente risulterebbe impossibile sapere con quale set up suonerebbe oggi (se fosse ancora tra di noi) molto probabilmente però proverebbe di tutto, anche la chitarra in ceramica in uno degli ultimi articoli qui su Accordo :))))). Era un innovatore, sperimentatore e con una dote molto speciale che è fondamentale, non solo nella musica, ma nella vita: la curiosità :)))) La seconda parte è un po' più delicata: se Valentino corresse con una moto di 30 anni fa prenderebbe 4820 secondi al giro, ci sono invece chitarristi che con strumenti con più di mezzo secolo alle spalle vincono delle gare ed anche il mondiale :))) Buona giornata!
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 27/07/2016 ore 11:53:0
Più di 20 anni fa c'è stata una intervista (credo su Keyboard Magazine) con Stevie Wonder che adorava keyboards vintage. Gli hanno chiesto "allora come la vedi col Yamaha DX7?" dato che il DX era a quei tempi abbastanza recente e che offriva programmabilità sensazionale. La sua risposta alla domanda è stata sorprendente... "hanno speso millioni di dollari per creare i suoni e non ho di certo l'intenzione di modificarli"!
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di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 11:59:25
ahahahaha fenomenale, un genio... certo che domandare a Stevie "come la vedi" è un po' forte eh.... :))))
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 27/07/2016 ore 13:26:53
Da Stevie mi sarei aspettato un entusiastico "lo uso per creare suoni mai sentiti prima"!
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 13:36:20
eh ma secondo me ha risposto con ironia e li ha sfottuti...
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 13:38:08
poi magari sotto sotto la usava e ci registrava dei dischi ;-)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 27/07/2016 ore 16:06:52
Il nuovo amplificatore marshall hot rodded che hanno aggiunto in Helix con la versione 2.0 . è una figata.

Con le IR 3Sigma è una strafigata.

vai al link
Rispondi
di damiano63it [user #14703]
commento del 27/07/2016 ore 16:25:57
Concordo.
praticamente, non suona come un marshall normale ma ruggisce come un vero moddato.
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 27/07/2016 ore 18:23:17
Strafigata si.. Hai acquistato qualcosa da 3Sigma?
Con gli snapshot in pratica puoi fotografare la tua patch, eseguire delle modifiche e richiamarla direttamente con la pedaliera sempre all'interno dellla patch, giusto?
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 27/07/2016 ore 20:37:45
Non ho ancora provato gli snapshot.
Si ho comprato un po' di casse di tutti tipi
Rispondi
di black poodle [user #1259]
commento del 28/07/2016 ore 14:45:28
Ho ascoltato Helix nei lavori di Pearly e in vari video di YouTube. Come molte macchine o plugin digitali mi sembra molto convincente compressa nel mix di una registrazione. Poi l'ho ascoltata dal vivo su un vero palco al concerto di Vasco a Roma... Il chitarrista Vince Pastano ne aveva ben due... suoni deludentissimi e soprattutto un abisso sotto quello che usciva invece dalla chitarra di Stef Burns. La mia personalissima opinione è che queste macchine, in un contesto dove i suoni sono dilatati e non compressi come nel master di un disco, siano ancora da perfezionare sotto il profilo del calore e della botta.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 28/07/2016 ore 15:58:00
Vince Pastano l'Helix così come precedentemente il Boss GT100 lo usa con il metodo dei 4 cavi,quindi il suono deludente che hai sentito non è quello dell'Helix ma del suo amplificatore Mesa
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 28/07/2016 ore 16:12:06
:)))))))) Ecco... restiamo in contesti ed in ambiti che possiamo toccare con mano. Ma solo per avere riscontri più pratici che possano tornarci utili eh.. poi naturalmente ognuno dica la sua. Grazie Team per la precisazione
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 28/07/2016 ore 16:31:07
Per carità ognuno può dire la sua,ci mancherebbe altro...anche io lo faccio:
mi sembra ragionevole pensare che in un'organizzazione live come quella di Vasco che in una manciata di date muove circa 300.00 persone e decine di milioni di euro si possa permettere di avere un chitarrista con suoni pazzeschi ed un altro con suoni deludentissimi ed un abisso sotto...
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 28/07/2016 ore 15:33:15
Questa è una testimonianza interessante, potrebbe essere che in un contesto dove l'ampli tradizionale può esprimersi ai massimi livelli, impianto PA spaziale, fonici professionisti, problema volume inesistente, produzione al top ecc. ecc. le differenze tra digitale e amplificatore siano ancora molto evidenti... magari con il Kemper questo non succede, o il divario potrebbe essere minore. Poi, più si scende in termini di livello qualità riferito all'insieme della riproduzione del suono, (compreso pro, semi-pro, amatoriale, teatro, festa di piazza, pub) la differenza tenda a scemare e, per estremizzare, nel posto dove rischi di infilare la meccanica della chitarra nel naso dell'avventore che siede a 20 cm. da te e dove l'ampli lo devi tenere a volume1, sia più semplice e proficuo "avvicinarsi" al suono di Burns con un apparecchio digitale. Sarebbe bello avere una testimonianza diretta , con un intervista o altro intervento, di professionisti che calcano palchi e produzioni importanti in questo senso. e comunque , al di la di tutto se ne cominciano a vedere.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 28/07/2016 ore 18:01:27
Andrea Cervetto la usa anche dal vivo, ha appena messo una foto sul suo profilo FB non so in che contesto, se New Trolls o altro.
Cmq non solo come dimostratore, la usa realmente dal vivo.
vai al link
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 28/07/2016 ore 18:34:48
può darsi si tratti semplicemente di abitudine.. il chitarrista "vip" è impostato sull'uso dell'ampli vintage e porta quello anche se col digitale otterrebbe comunque un suono soddisfacente

anche io come Pearly conosco chitarristi vip che usano il digitale sul palco, per esempio i Depeche Mode(Kemper), i quali portano, praticamente, un negozio di strumenti.

Se il loro digitale non fosse sonicamente soddisfacente, col cavolo che lo userebbero .. fra l'altro ci infilano dentro delle Gretsch da paura e ottengono un suono, vagamente western, simil Duane Eddy, spettacolare ..
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 28/07/2016 ore 18:52:06
si, infatti, erano solo riflessioni, usando il condizionale, su una testimonianza dell'ascolto e confronto diretto ampli/Helix in contesto live importante. Ma come specificato da team usando il metodo 4 cavi, Pastano, alla fin fine, lo usa come un multieffetto ed il discorso perde un po' di succo. L'uso di Cervetto e Depeche Mode e probabilmente molti altri che ignoro, conferma ormai la bontà ed i passi avanti anche in contesti live. Dici bene: a certi livelli si usa solo roba ben suonante...
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 29/07/2016 ore 08:46:27
Anche Simone Gianlorenzi usa l'Helix quest'estate in tour con Gatto Panceri
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 28/07/2016 ore 15:51:19
Però ribadisco che il senso ed il riferimento dell'articolo vira verso una connotazione più da "comuni mortali" tra l'altro il mondo professionistico, addirittura a quei livelli poi, non l'ho nemmeno preso in considerazione in virtù del fatto che assolutamente non ho nessuna esperienza indiretta (figuriamoci diretta). Aggiungo anche che l'oggetto non era digitale contro valvole sebbene tutte le considerazioni ed il dibattito che nè è scaturito siano risultati molto interessanti ed anche la tua testimonianza può rappresentare un punto a favore per ulteriori riflessioni. Grazie.
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 28/07/2016 ore 20:01:37
Ho notato che quasi tutti i commenti riguardano la capacità dell'Helix di modellare amplificatori per chitarra con le relative distorsioni.
Questo aspetto è curioso perché storicamente queste macchine sono nate come dei semplici multieffetti. Negli anni 90 infatti queste spesso non avevano (o avevano con opzioni ridottissime) la possibilità di sostituire dei veri e propri amplificatori.
Inoltre spesso venivano usate nel send-return dell'ampli perché di solito avevano delle distorsioni a zanzara che erano inascoltabili.
Col tempo poi all'effettistica si è affiancata anche la possibilità di creare suoni di amplificatori e ora sembra che questa sia diventata la funzione principale (per lo meno, la più utile per i chitarristi) di questi apparecchi.

Io invece vorrei ora chiedervi: come giudicate la sezione effetti (diversi dalle distorsioni) dell'Helix rispetto ai multieffetti del passato, ai pedali analogici e anche ai pedali digitali di qualità (Strymon, Eventide, vari synth EHX, Boss SY300 ecc.)?
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 28/07/2016 ore 20:59:48
Ottimi anche se ci sono alcuni migliori come repliche e altri meno.
ad esempio Univibe è eccezionale electric mistress non é molto fedele all'originale.
Nel complesso sono di qualità elevata e la possibilità di collegamento sono innumerevoli.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 28/07/2016 ore 21:02:25
vai al link
Qua trovi la lista di quello che c'e dentro aggiornato all'ultimo upgrade
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 29/07/2016 ore 19:49:18
Ciao, cerco di risponderti portandoti la mia esperienza sul Kemper giusto per arricchire questo thread che è decisamente godibile e nonostante i tantissimi commenti che non si vedevano da tempo è rimasto tutto sul contesto civile... I suoni distorti li faccio con le profilazioni degli ampli storici, in realtà non sono interessato agli effetti di drive integrati alla macchina . Però ho una pedaliera analogica/digitale veramente eccelsa e, pur se non ce ne sarebbe bisogno, ogni tanto la collego nel send/return . Ti dico le mie impressioni : i pedali di distorsione e ti parlo di Ibanez TS808 HW, OCD di Fulltone e Xotic BB quindi tutti signori pedali non mi fanno impazzire, il mio valvolare li digerisce con più efficacia . Ma quando ci faccio passare i tre Strymon di punta (Big Sky + Mobius + Timeline ) credimi è proprio il Nirvana della tridimensionalità sonora . Sarà che tra apparecchiature digitali si annusano e vanno in sintonia ma è veramente un panorama sonoro (stereo ovviamente) impressionante . Nel mio piccolo home studio ci tiro fuori dei suoni per me da Disco di Platino ! . Di contro, devo collegare tutta questa massa di periferiche al Kemper che soprattutto dal vivo non ne avrebbe bisogno . Immagino che anche con Helix la cosa vada alla stessa maniera, senza se e senza ma . In definitiva è veramente giunto il momento di affermare che il digitale può stare al passo di tutti gli altri sistemi di amplificazione della chitarra, solo che ha bisogno di calma, approccio giusto e soprattutto di casse e amplificatori lineari adatti allo scopo altrimenti la nostra esperienza sarà irrimediabilmente deludente .
Ciao
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 28/07/2016 ore 23:27:31
Ho ascoltato un po' di video dell'Helix.
Il suono sa un po' di digitale ma, quanto questo possa essere un bene o un male, lo lasciamo ai gusti di ciascuno.

La cosa che mi ha impressionato di più sono i passi da gigante che sono stati fatti, rispetto ai vecchi apparecchi, nelle distorsioni (che, se non ho capito male, sono collegati alle grandi possibilità di emulare/creare/sostituire amplificatori).
Se si pensa alla comodità di trasporto di queste macchine, se non si hanno pretese troppo elevate, effettivamente, in certe occasioni, queste possono essere dei buoni sostituti di un vero e proprio ampli.

Non sono riuscito a trovare molti video dove si sentono invece suoni puliti con altri effetti.
Per quello che sono riuscito a sentire, mi è piaciuto l'univibe, gli altri effetti non mi sono sembrati un gran che.

Per quanto riguarda le possibilità di creare suoni fuori dal tradizionale, non è facile capire tutte le funzioni disponibili e non ho trovato alcun video significativo.
Mi è sembrato però che, per questi suoni, Roland-Boss ed Electro Harmonix (e forse anche altri marchi), con i loro vari prodotti, siano più avanti.
L'Helix, pur essendo un prodotto tecnologicamente molto avanzato, mi è sembrato che abbia invece il suo punto di forza nella riproduzione delle sonorità più tradizionali.
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 29/07/2016 ore 09:36:40
I punti di forza di Helix sono la facilità dell'interfaccia utente, l'incredibile possibilità del routing e la possibilità di integrare effetti ed amplificatori a Helix.

Questo video per farti capire (se uno ha bisogno) che capacità di routing ha Helix.
vai al link

Questa Demo di Pete Thorn perchè secondo me è bella e si sente come suona bene e anche qui lo usa diversi modi, diretto, con l'ampli, e in altri modi all'interno della canzone.
vai al link

Questi video perché usa molti suoni puliti e semplici.
vai al link
vai al link
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 29/07/2016 ore 10:06:27
E' chiaro che ognuno ha le proprie opinioni ed i propri gusti,ma nell'affermare: "se non si hanno pretese troppo elevate, effettivamente, in certe occasioni" senza avere mai provato la macchina e giudicando da qualche video su youtube ci vedo sempre un malcelato pregiudizio.
Gli effetti a mio parere sono mediamente molto più che buoni,il paragone che posso fare è con gli stompbox Eventide,il timefactor e modfactor che ho posseduto(mai avuto invece pedali Strymon),forse erano un pò migliori,ma con 10 manopole che casino era tirar fuori qualcosa...la qualità unita alla semplicità di utilizzo qui la fà da padrona,ed un oggetto semplice da usare è più facile sfruttarlo al 100%
Non mi è chiaro invece cosa intendi per suoni fuori dal tradizionale...guitar synth o cose del genere?
Se è questo dalla mia pur limitata esperienza ho visto che questi vanno bene per impressionare sul momento gli amici,ma quando suoni veramente quanto si usano?Personalmente non mi servono
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 29/07/2016 ore 17:23:07
Però, permettetemi, non si può sempre tirare fuori la questione del malcelato pregiudizio, ogni volta che uno si mostra dubbioso. Come non si può sempre farla passare come la diatriba tra digitale e valvolare.
È chiaro che le cose è meglio che siano sentite dal vivo, ma allora i video per cosa si fanno?
Aquarius stesso ha comprato la macchina senza averla provata, magari fidandosi di video e recensioni.
Per quanto mi riguarda, ripeto, nessun pregiudizio.
E, ripeto, ho provato direttamente con mie mani, il Fractal (non proprio il primo terra-terra) che mi ha un po' deluso per quanto rigurda le sensazioni uditive e tattili.
Proverò, appena potrò, anche Helix e Kemper.
Ben vengano quindi questi articoli, molto interessanti, ma lasciate che si possa esprimere un dubbio, senza passare sempre per prevenuti.
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 29/07/2016 ore 17:44:55
Raccolgo il tuo gentile invito MM e non voglio passare per l'aizzatore di polemiche Grossoman,ciò che voglio dire è che queste macchine hanno davvero raggiunto un livello eccellente fino a poco tempo fà impensabile ed invito tutti i chitarristi ad approcciarsi al digitale con fiducia perchè nella maggioranza dei casi(soprattutto per noi comuni mortali) non è una "toppa" ma una grande risorsa da sfruttare.
E' anche vero che il passaggio al digitale spesso è un salto nel vuoto ed un "percorso" che possa portare a conoscerle bene e sfruttarle a fondo.
Peace!
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 29/07/2016 ore 18:16:27
io la vedo così: è uno strumento, punto, e come tutti gli strumenti possono fare al caso nostro o meno al di là del digitale, valvole ecc. Succede dalle chitarre ai pedalini . I punti di vista sono diversi perchè ognuno ha la propria sensibilità e gusto. Io sono entusiasta della macchina, sento che ho fatto un salto di qualità sotto tutti i punti di vista, e non mi pongo nemmeno il problema del confronto con qualsiasi altra tipologia di strumentazione. Il suono che esce fuori, mi piace, anche sotto le dita, quindi suono, godo come un riccio e bella lì :)))))) Si, l'ho comprata consultando i vari forum, demo e ne ho ricavato impressioni favorevoli sulla potenzialità. Non sarebbe stato nemmeno possibile provarla, nei negozi latitava e poi francamente, una chitarra in un negozio la provo di certo ma macchine di questo genere, in un contesto simile e con poco tempo a disposizione, io non riesco a valutarle in modo oggettivo.
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 29/07/2016 ore 19:32:43
Veramente non era mia intenzione fare l'aizzatore di polemiche ::)))
Innanzitutto devo riconoscere che questo articolo e questa discussione mi sono stati molto utili per capire come in questi ultimi anni si sta evolvendo il mondo dei processori multieffetto.
Volevo semplicemente indirizzare la discussione nell'analisi di un aspetto di cui non si è parlato molto (che forse non interesserà particolarmente la maggior parte dei chitarristi ma a me sta a cuore), cioè sul come si comporta l'Helix con gli effetti diversi dalle distorsioni (cioè come un semplice multieffetto).
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 29/07/2016 ore 20:35:25
si comporta in maniera spaziale, in pratica è come tutti i multieffetto, quindi lo puoi usare col metodo dei 4 cavi.

Rispetto agli altri multieffetto però è completamente trasparente non mangia "suono" come il pod e come la GT100.
Rispondi
di giudale [user #37050]
commento del 30/07/2016 ore 11:43:14
Spaziale...ho pensato la stessa cosa anche io quando l'ho provato e penso che sia il termine che più gli si addica.
Rispondi
di giudale [user #37050]
commento del 30/07/2016 ore 11:39:44
Ho l'Helix, prima la gt 100. Con il cicognani imperium che ha uno switch 4 canali incorporato, l'ho collegato a 4 cavi (ho scritto un articolo su accordo sul cablaggio). Poi li escludevo. Il suono dell'Helix è praticamente troue bypass! Gli effetti sono infiniti. Io uso gli essenziali, e li uso in una testata valvolare e cassa in sala prove. Le patch me le trovo a casa e le trovo abbastanza fedeli in sala prove. Non sono un professionista, ma avere un qualcosa di compatto, senza cavi cavetti, alimentazione, velcri ecc e che abbia una restituzione del suono fedele, è una grande conquista. Costa parecchio (1.200 euro usata....) ma secondo la mia opinione, li vale tutti, soprattutto se confrontiamo con l'acquisto di un wha, un comp, un overdrive, un distorsore, un noise gate, un chorus, un phase, un delay, un reverbero, l'alimentatore, e i cavi. Poi devi saper saldare perchè i cavi george costicchiano e lo spazio del case è sempre poco e i fili so assai.... Poi il pedalino si sposta perdi il segnale vuoi il buffer.... Secondo me 1.200 si rischiano di superarli e comunque tante cose non le puoi fare. Io suono con dei disgraziati che fanno zucchero ligabue, vasco rossi, rino gaetano, i nomadi, poi c'è anche una voce femminile e quindi noemi, fiorella mannoia, levante ecc. ecc. Con l'Helix e un ampli valvolare tutto sommato, riesco ad avere le sonorità giuste...poi non so suonare bene...ma vabbè questo è un altro problema... :-)
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 30/07/2016 ore 15:45:44
se dovessi fare una spesa per coccolare a dismisura il mio ego chitarristico penso che prenderei l'helix rispetto ai concorrenti. Anche io suono in una cover band con voce femminile tastiere e si fa un po di tutto dalla dance al rock passando per blues e swing perchè oggi almeno dalle mie parti o fai cosi e fai divertire la gente oppure in giro non suoni...Alla fine però non ho comprato l'helix e sono rimasto col l'HD500x che uso in diretta sull'impianto...non importa quale, arrivo mi attacco e suono...devo dire che i suoni che ci tiro fuori a me piacciono e sono molto buoni come resa con la band, non sono mai squilibrato come volumi esco quando devo uscire e comunque andando sull'impianto hai una proiezione acustica molto valida...certo non è come avere un ac30 a cannone magari anche microfonato ma comunque la sua figura la fa....alla fine fossi in te userei solo l'elica...io ormai la testa non la uso più se non a casa per coccolarmi ogni tanto e il combo l'ho venduto...:-p
Rispondi
di giudale [user #37050]
commento del 02/08/2016 ore 13:03:09
Ieri mia prima esibizione live dopo diversi anni, sul palco mi sentivo malissimo con ricadute sulle performance. Avevo helix testata e cassa marshall. Una rabbia :-) che non si può credere. Non dipende ne dall'helix ne dalla testa e cassa, ma da me perchè ovviamente, una cosa è casa-sala, un altro è un palco live. Devo evitare il collegamento 4 cavi che esclude il pre dell'ampli perchè l'equalizzazione live è un altra cosa..ma io l'avevo dimenticato....o seguire il tuo consiglio e provare ad andare direttamente all'impianto.anche se temo per le distorsioni.....
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 02/08/2016 ore 15:00:58
Ciao,mi spiace tu non ti sia trovato bene,però se con il collegamento con i 4 cavi hai escluso il pre dell'ampli o lo hai fatto di proposito o hai sbagliato qualcosa...
Se segui le indicazioni di questo link alla lettera
vai al link
non puoi sbagliare con il collegamento in questione,l'ho utilizzato più di qualche volta con grande soddisfazione,se necessiti di chiarimenti o hai dubbi non esitare a chiedere...
Rispondi
di giudale [user #37050]
commento del 06/08/2016 ore 19:55:07
Carissimo, infatti sbagliavo qualcosa...ed ho sistemato tutto. Ho messo anche il noise gate come primo effetto della catena e non dopo i distorsori. Sono scomparsi fruscii vari ed è possibile usare distorsioni hi gain senza fare troppo casino... :-) La mia curiosità è di provare ad andare direttamente nell'impianto senza ampli. Se hai delle patch da consigliarmi...te ne sarei grato. Grazie ancora, il tuo suggerimento mi è stato davvero utile :-)
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 07/08/2016 ore 09:38:39
Di nulla...
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 08/08/2016 ore 14:09:40
Prova le patches gratuite di Chris Beaver nel gruppo facebook helix custom presets
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 15:44:47
Strano... potresti aver fatto qualche piccolo errore di configurazione...comunque secondo me queste macchine nascono per essere utilizzate in diretta sull'impianto voce...
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 02/08/2016 ore 16:17:16
Guarda...l'Helix con il metodo dei 4 cavi funzione splendidamente,basta settare l'ingresso ed il loop che usi ad instrument level,inserire il blocco fx loop nella posizione che preferisci e diventa la regina delle pedaliere...
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 17:13:15
Lo so l'ho provata a livello di filosofia di utilizzo con i quattro cavi è uguale al pod che uso ormai da anni ma comunque continuo a preferire queste macchine in diretta sull'impianto...ormai per come la vedo io portarsi dietro la testata nn ha molto più senso
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 02/08/2016 ore 19:09:06
Sono d'accordo con te,penso anche però che la cosa più bella dell'Helix sia la possibilità di usarlo in tanti modi e con i 4 cavi è di una trasparenza notevole
Rispondi
di giudale [user #37050]
commento del 06/08/2016 ore 19:56:32
riusciresti a mandarmi qualche patch che usi per andare direttamente nell'impianto?
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 06/08/2016 ore 23:02:44
Non ho l'helix... se vuoi le mie patches del pod hd 500X nn ho nessun problema a mandartele. Ma devi aspettare a dopo ferragosto. Mandami nel frattempo un messaggio con la tua mail. Saluti.
Rispondi
di edoleo [user #23036]
commento del 30/07/2016 ore 13:44:36
Io invece ho fatto il viaggio andata e ritorno tra analogico e digitale almeno 2 volte. Ho regalato il pod xt-live per disperazione dopo averlo usato per anni con la Variax. Passato ai pedalini analogici e amp. 2 anni fa mi è capitato di vedere una demo del Gt-100. L'ho preso anche per via del prezzo e.........lo sto ancora usando. Sia in diretta per dei Gig piccoli e sia nel mio Blackstar ampli ottengo il medesimo suono. Non so come mai, ma ho trovato un suono distorto che suona da favola e uso sempre quello. Ha la particolarità di non impastarsi sui bassi, ma sempre bello definito. Che dire, ognuno ha le sue priorità a seconda di: budget, praticità e soddisfazione
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 30/07/2016 ore 18:42:53
È il forum del de gustibus e ben venga! Eccomi con qualcosa da "nasty fucker"!!!
Il valvolare lo sentite solo voi, in palco con un AC30 a manetta. Tutto tarato, tutto perfetto - non è però detto che il suono sia buono a 20-30 metri di distanza con un sacco di riverbero acustico o che in un locale minuscolo non sia una mitraglietta a bruciapelo. Microfonato o no, il resto della catena audio è digitale - mixer/ampli dal vivo in primis. Dai tempi del Jazz/Blues c'è una esplosione di ampli e pedali + effetti speciali da studio con racks infiniti e soldi delle case discografiche da spendere.
Io sono a favore di "a studio on the road". E di poter programmare catene apposite da "plug and play", premi un bottone e c'è la catena di effetti giusta. Ci vogliono anche passi da ballerino come per ogni pedaliera multibottone!
Gli altri della band vi adoreranno - specialmente il bassista - il fonico pure bla bla bla ecc. Ma pare ormai una specie di scelta religiosa - valvolani o digitisti? Io sono però una specie di bastian contrario e mi unisco al partito di Edoleo - un vetusto Boss VF-1 usando 1 solo patch (dei 99) da Marshall crunch factory sound in diretta all'impianto. I pezzi originali da CD avevano suoni diversi. Tutto questo è no problem... facendo pezzi propri!!! O personalizzando una cover.
Rispondi
di pexfra [user #25967]
commento del 01/08/2016 ore 15:11:02
Bellissimo e interessantissimo post complimenti!
Ho notato che parlando di digitale pochissimi hanno portato esperienze su software che gira su pc/mac o ipad come ad esempio "bias" o "jamup pro"...ci sono grosse differenze a livello di resa audio?
Io suono solo a casa e registro, non ho esperienze live, ma usando questi software mi sono reso conto che a livello di registrazione i suoni sono ottimi...quello che manca è il feeling che si ha sotto le dita suonando un amplificatore reale...la famosa botta/dinamica.
Questa mancanza però diminuisce col tempo perchè ci si abitua al nuovo approccio e si riesce comunque a suonare bene.
Questo per dire che forse, chi è passato dall'analogico al digitale, inizialmente si trova male per questo motivo,ma poi col tempo ci si abita e se ne apprezza la resa sonora più vicina dal punto di vista di un ascoltatore che di uno che sta suonando lo strumento...che ne dite?
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 01/08/2016 ore 15:52:05
Grazie per i complimenti, diciamo che al di là della differenza di feeling che ognuno sente per gusto personale, abitudine (come tu dici), sensibilità, ecc. bisogna anche considerare l'effettiva comparazione a parità di volume. Nel senso che ignoro se tu abbia fatto una prova comparativa di questo genere, o se suonando in casa e dedicandoti in prevalenza alla registrazione, magari usi dei volumi moderati e che con gli stessi volumi, anche con un amplificatore, non otterresti la "famosa botta". Io, in saletta, quando spingo il volume, anche se esce dal PA invece che da un tradizionale cab, il "tiro" sotto le dita lo sento... Però come asseriva Damiano63 ad inizio post, la percezione è più da suono "finito", microfonato, in pratica come dici tu "vicina dal punto di vista dell'ascoltatore"
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 02/08/2016 ore 17:22:45
Ciao,
ti porto le mie impressioni . Anche io prima di approdare al mio Kemper mi sono fatto le ossa sui software di simulazione di cui parli tu, roba di Amplitube,Guitar Rig, Revalver, insomma signori software ; pensa che pur utilizzando Cubase Pro ultima versione, non riuscivo a farmi piacere le simulazioni interne di questo programma che conoscerai perché si colloca al top nel PC e comunque gareggia con i vari Logic, Pro Tools, ecc. ecc. mentre invece trovavo eccellenti quelle sopra menzionate . Allora ti dico : sono suoni ottimi . In studio vanno più che bene ,soprattutto i clean,le modulazioni, i delay . Coi suoni distorti cominci ad avvertire qualcosa, il compromesso è dietro l'angolo . Ma niente,ripeto, niente che in studio non si possa aggiustare con equalizzazione,effetti d'ambiente,riprese microfoniche virtuali e altro . Quindi potresti fermarti qua ! Ma se decidi di fare il salto ( e di svuotarti il portafoglio ) la sensazione (fasulla) della mancanza di dinamica,della famosa botta che con il digitale non si avrebbe, scompare perché queste macchine, parlo di Helix,Kemper,Fractal, sono devices che se accompagnati dalla giusta cassa FRFR ( altri soldi che escono ) si comportano e reagiscono proprio come un amplificatore tradizionale, né più ne meno . Io come te suono in casa e registro, attualmente il Kemper lo sento ( stereo,altra figata) da due discreti monitor Yamaha e la resa è eccellente . Quando avrò voglia, ci collegherò una cassa dedicata tipo Atomic o Red Sound e avrò appagato la voglia di suonare con la cassa vera. Guardo il mio (splendido) Deluxe Reverb 22w triste in un angolo perché non lo accendo quasi più e con rammarico penso che,se lo vendessi, potrei realizzare soldi per una nuova chitarra... Però per adesso sta lì,purtroppo a prendere polvere .
Ciao
Rispondi
di pexfra [user #25967]
commento del 03/08/2016 ore 12:08:02
grazie mille Tubes!!
molto interessanti le tue impressioni...la mia è una semplice curiosità, rimarrò in ambito software per le mie prove casalinghe dato il costo enormemente inferiore :)
Rispondi
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