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Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche
Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche
di [user #17844] - pubblicato il

Non è un caso che, in inglese, "play" voglia dire suonare ma anche giocare. Schiere di fanatici del fai-da-te e del retrogaming hanno preso alla lettera questa polisemia e hanno trasformato alcune delle console più famose di sempre in chitarre elettriche reali e suonanti per un trionfo di kitsch.
Nell'universo niente si crea e niente si distrugge, ma tutto si trasforma.
Questa frase ha acquistato un nuovo significato per me da quando ho visto cosa sono in grado di partorire dei maniaci di fai-da-te, liuteria, chitarre elettriche e retrogaming (la passione per i videogame old school) quando gli si dà carta bianca.

Internet è una miniera di stranezze, e basta incrociare qualche chiave di ricerca per ritrovarsi nei lati più oscuri e assurdi del web. La recente pubblicazione di un curioso video da parte di Devil & Sons, costruttore di chitarre già passato su queste pagine per le sue collezioni non esattamente convenzionali, mi ha spinto ad approfondire una questione in particolare: chitarre elettriche costruite a partire da vecchie console per videogame.



Nel 2016, Sonic The Hedgehog (mascotte Sega) compie 25 anni. ESP lo ha già festeggiato con due chitarre da urlo, se piace il genere, e Devil & Sons ha deciso di celebrarlo a modo suo.
I folli del laboratorio di liuteria inglese hanno raccattato una quantità di vecchie console Sega, nello specifico il Mega Drive, e le hanno riconvertite in chitarre elettriche. Ci hanno montato su dei manici con le navicelle di Space Invaders al posto dei segnatasti, un pickup lipstick vicino al ponte hardtail e una manopolina per il tono. Quella del volume non c'è: è stato usato lo slider originale che, nella console, regolava il volume per l'uscita cuffie.

La Segacaster è in realtà in produzione già da qualche anno, ma viene ora offerta per un prezzo speciale in occasione del compleanno del riccio blu e può essere vista nel dettaglio (e acquistata) qui.

Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche

La concorrenza non è certo rimasta a guardare, e quei pazzi scatenati di Doni Guitars hanno messo sotto i ferri la console forse più iconica di sempre appioppandole un nome altrettanto altisonante. Il Nintendo a otto bit, o NES (Nintendo Entertainment System) acquista due humbucker, un ponte Tune-o-matic e un manico apparentemente preso in prestito da una Ibanez. Sulla paletta c'è il piccolo Megaman, e accanto a lui il nome della chitarra: NES Paul.

Anche in questo caso la provenienza è britannica, e anche per la NES Paul il prezzo è decisamente abbordabile, tanto da farci seriamente un pensierino.
La Segacaster e la NES Paul vengono vengono realizzate professionalmente su richiesta, e non costano neanche tanto. Qui si può vedere da vicino e ordinare una chitarra-Nintendo.

Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche

Le take alternative al progetto non mancano, ed è possibile scovare anche qualche vera chicca da appassionati, come questa replica artigianale con una cartuccia a fare da paletta e con i potenziometri infilati nel cassetto per le cartucce della console, con tanto di manopole a forma di Mario, Luigi e Donkey Kong.



Meno nota al pubblico occidentale, ma non meno importante nella storia dei videogiochi, è la versione giapponese del NES. Questa specie di pupazzo robot multicolore è il Famicom, il primo NES riservato al mercato nipponico. Anche lui è stato preso di mira da qualche schizzato.

Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche

Non poteva essere da meno la Play Station. La console Sony è forse quella che ha compiuto la vera svolta nel mercato videoludico, portando i 32bit con lettore CD-ROM nelle case di qualcosa come cento milioni di famiglie e fornendo una spinta determinante per - evviva evviva - la pirateria.
Fu presentata nel 1994, ormai 22 anni fa (non siete giovani quanto credete), e ora che comincia a fare capolino nei mercatini delle pulci è entrata anche lei nel mirino dei DIYer.

Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche

Chi trasforma una console in una chitarra può essere pazzo, ma non è certo stupido. Un apparecchio tecnologico simile può arrivare a costare cifre anche importanti, quindi siamo certi che siano stati usati solo esemplari ormai senza speranze, guasti in maniera irreparabile. Può darsi, poi, che qualcuno di questi sia stato portato a nuova vita sotto forma di strumento musicale nel romantico tentativo di dargli una seconda possibilità: e qui vi presento il Dreamcast.

Console forse meno conosciuta delle precedenti, il Dreamcast ha rappresentato il canto del cigno per l'hardware casalingo firmato Sega. Io l'ho avuta, è l'ultima console che abbia veramente amato e non posso fare altro che maledire le cattive scelte commerciali e la pessima distribuzione che ne hanno decretato una morte acerba e ingiusta. Forse è quello che ha pensato lo psicopatico che ne ha sventrata una, ci ha piazzato il grosso joypad in cima e ne ha fatto una chitarra elettrica.
Questa non risulta in vendita e mi piace vederla come un tributo a un eroe caduto, per quanto la chitarra sia veramente brutta a guardarsi.
In ogni caso, anche il nome sembra fatto a posta, e da Dreamcast a Dreamcaster il passo è breve.

Quando Nintendo, Sega e gli altri diventano chitarre elettriche

La definizione di "kitsch" è "oggetto la cui forma non deriva dalla funzione", come una saliera a forma di coniglio o un telefono che insieme alla cornetta forma un grosso paio di labbra rosse (sono sicuro che avete presente il modello e forse ne avete anche avuto uno). Oppure, come una vecchia console con un pickup e un manico ficcato in punta.
Talmente di cattivo gusto da acquistare un fascino tutto loro, lasciano spazio solo per un'ultima domanda: come suonano? La risposta è una sola: chissenefrega, sono fantastiche.
chitarre elettriche curiosità
Link utili
Le chitarre assurde di Devil & Sons
Le ESP di Sonic The Hedgehog
Segacaster sul sito Devil & Sons
La NES Paul su ETSY
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di Baconevio [user #41610]
commento del 30/07/2016 ore 08:57:29
e io che avevo il commodore 64?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 31/07/2016 ore 01:30:25
Pare ti debba accontentare di un basso!
vai al link
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di bluesfever [user #461]
commento del 31/07/2016 ore 11:02:51
Bè ma qui siamo al top! ;)
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 06/08/2016 ore 16:34:58
CRISTO!
Rispondi
di Salomone [user #34653]
commento del 30/07/2016 ore 09:42:54
Ma che schifo di chitarre!
Rispondi
di MAT77 [user #27583]
commento del 30/07/2016 ore 10:22:59
Curioso oltre che delizioso articolo.
E' bello però sapere che ci sono mattacchioni che si re-inventano questi oggetti (nel senso che mi fa sorridere vedere la passione che alcune persone investono in progetti che magari ci possono sembrare banali). Passatemelo il paragone anche se non è proprio la stessa cosa ma sembra un pò come gli schiavi afroamericani che si costruivano le cigar box perchè non avevano soldi per acquistare una chitarra "vera"... solo in chiave moderna :-))))
Ciaooo
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 30/07/2016 ore 11:14:55
Divertente e prima musica (per così dire) che ho ascoltato stamattina! Vi serve se dovete andare all'asilo a fare un concerto da soli - il problema sarà che i bambini non conoscono neanche di vista questi aggeggi vintage! E manca uno schermo - per loro lo schermo è mandatorio.
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 12/08/2016 ore 21:50:09
guardando il video mi sono accorto che di chitarre non...me n'intendo ^_^ !! ma scherzi a parte, ringrazio sentitamente perché prima di guardare il video ero stitico... ;)
Rispondi
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