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I design spaziali di John Backlund
I design spaziali di John Backlund
di [user #17844] - pubblicato il

Non mi sono mai chiesto cosa accadrebbe se un designer cresciuto coi cartoni dei Jetson incontrasse un liutaio abbastanza folle e bravo da mettere in pratica i suoi disegni da fantascienza anni '50, ma sono felice di averlo scoperto.
"Molti di voi avranno familiarità con il fantastico design di John Backlund" recita la riga d'apertura dell'ultima newsletter inviatami da Eastwood Guitars. In tutta onestà no, non avevo idea del fantastico design di cui si parlava, ma dopo una rapida ricerca ho scovato qualcosa che mi ha fatto davvero perdere la testa.

Da qualche tempo sono iscritto alla newsletter del custom shop Eastwood, il servizio con cui l'azienda finanzia la produzione di piccole serie limitate ispirate a rarità e assurdità d'altri tempi con la tecnica del crowd funding. Non è che possa permettermi una Eastwood del custom shop (anche se i prezzi sono molto umani, a ben vedere), ma mi piace scoprire chitarre e bassi sempre più strani, e di tanto in tanto trovare qualcosa di davvero affascinante che in Italia, probabilmente, non abbiamo mai visto né avremmo visto mai.

Uno dei progetti attualmente in fase di completamento in casa Eastwood è la copia di una singolare J Backlund Design modello 200. Diversamente dalle altre chitarre in lista, non si rifà a un pezzo d'epoca meno conosciuto, ai cosiddetti "b side del vintage", bensì a una chitarra di recente produzione ma che, vuoi per i prezzi, vuoi per la natura artigianale, non è mai uscita dai confini degli USA ed è tuttora poco diffusa.
Si tratta di una specie di Telecaster con un body pesantemente sagomato, arricchito di piastre in metallo e con particolari lasciati in legno nudo a fare da binding naturale tutto intorno. Entrambi con cover metalliche, i pickup sono un humbucker al ponte e un single coil inclinato al manico per consentire alla tastiera di raggiungere un 24esimo fret sul mi cantino. La chitarra sembra uscita da un film di fantascienza vecchio di mezzo secolo, ma alcune caratteristiche non tornano, a cominciare dalla presenza di ben 24 tasti per finire con una tastiera ultrapiatta dal radius decisamente moderno di 14 pollici che si contrappone a un manico a C dal feel molto più classico.
Per la cronaca, le chitarre saranno pronte per metà dicembre e saranno vendute al prezzo di 1249 dollari.

I design spaziali di John Backlund

Le tastiere "abbondanti" mi piacciono, i contour sul top sono un mio punto debole e la forma Telecaster ammorbidita in questo modo mi fa impazzire, così ho deciso di approfondire.
Dopo un breve giro su Google e YouTube (dove Backlund porta più a video di wrestling che altro), è venuto fuori che John Backlund è un grafico e designer che qualche anno fa ha stretto una collaborazione con Bruce Bennett, il liutaio dietro il marchio Retronix. I disegni fuori di testa di John si sono quindi uniti con l'esperienza di Bruce e hanno dato vita alla collezione J Backlund Design.

Tutti i modelli in produzione, pochi a dir la verità, sono accomunati da forme sinuose che rimandano a un punto sospeso nel tempo tra l'epoca delle Cadillac e un futuro mai giunto.
Le curve, i colori e gli inserti in metallo sono tipici di un certo vintage minore, che chi segue i movimenti del catalogo Eastwood conosce molto bene. Le caratteristiche tecniche sono invece al passo coi tempi in una maniera che può spiazzare.
Già i 24 tasti sono un dettaglio che non passa inosservato a un amante del genere, dove una ventina di solito bastano e avanzano. Poi la tastiera piatta riporta a stili costruttivi più che recenti, e anche gli attacchi dei manici ai body, morbidi e attenti alla suonabilità dei registri più alti grazie a un incollaggio praticamente invisibile, fanno pensare a una cura per le prestazioni del musicista tutt'altro che di tipo vintage.
L'elettronica non è da meno, ed è possibile vedere pickup dall'output consistente cablati tra loro in maniera intelligente, con controlli ridotti all'osso e combinazioni di bobine ben studiate. Come accade per lo switch a quattro posizioni con cui splittare e miscelare a piacimento i magneti di questo "razzo" del duo Backlund-Bennett.



A guardarle più da vicino, queste Retronix ricordano tantissimo una certa iconografia legata ai vecchi cartoni animati dei Jetson, conosciuti in Italia come I Pronipoti. Tutto il loro mondo fatto di capsule volanti e palazzi sospesi ruotava intorno a forme ellittiche, colori sgargianti e forme gentilmente puntute che rappresentano la perfetta fusione tra il design degli anni '50 (la serie fu distribuita all'inizio dei '60) e un ipotetico futuro in cui robot e supercomputer funzionano ancora a valvole e sono fatti delle stesse lastre di metallo bombate con cui venivano fatte le automobili nella metà del secolo scorso.

I design spaziali di John Backlund

Forse c'è una spiegazione per cui vedere chitarre del genere in giro è ancora così raro, perché i liutai europei insistano nel replicare forme fin troppo conosciute e raramente osano quanto il duo di Retronix. Forse chitarre del genere in realtà piacciono solo a me, ma gli oltre 4mila dollari raccolti in appena una settimana dal custom shop Eastwood continuano a suggerirmi che oggetti del genere, in realtà, un mercato ce l'hanno.
chitarre elettriche eastwood retronix
Link utili
Retronix Guitars
Backlund 200 sul sito Eastwood
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 04/09/2016 ore 12:11:14
"Forse c'è una spiegazione per cui vedere chitarre del genere in giro è ancora così raro, perché i liutai europei insistono nel replicare forme fin troppo conosciute e raramente osano". No. Il motivo è che sono oltremodo brutte. Poi lascia fare che a te piacciono e sta bene. Ma sei decisamente l'eccezione che conferma la regola.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 04/09/2016 ore 12:49:1
Maddai, io non riesco a immaginare un appassionato di Telecaster che non provi almeno curiosità verso la prima chitarra in foto... Cioè, togli la paletta e i segnatasti, il body è gustosissimo! Gli anni '60 sono pieni di reinterpretazioni "gommose" e "impupacchiate" della Stratocaster, ma nulla sulla Telecaster, e ai miei occhi questa è proprio come avrebbero potuto rivederla i vari marchi dell'epoca.
Che poi io abbia gusti un po' particolari, non ci piove :D
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 04/09/2016 ore 12:58:22
Si ma normalmente ci troviamo... sono curiose, non ci piove. Ma da qui a sbavarci... Normalmente le cromature mi piacciono. Le cose "tipo Cadillac" mi affascinano. Ma prendere una Telecaster e "sbrovognare" la matassa così, sinceramente... evviva la blackface/butterscotch... :D
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 04/09/2016 ore 23:14:40
Non vorrei fare una sorta di conta, ma io e Rozzo siamo già in due. Dei vari modelli una me la prenderei subito, non fosse per il prezzo.
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/09/2016 ore 10:05:21
Guarda... si comprano tante FENDER, GIBSON E PRS che costano tanto e di più. Quindi, forse, sarebbe il caso di non rispondere in tal verso giusto per il gusto di contraddire. Di quelle FENDER, GIBSON e PRS me ne capitano a frotte ogni giorno tra le mani ma non ho mai visto nessuno comprare una di queste. Dunque? Dov'è tutta questa qualità, questa bellezza, questo amore per questi strumenti? Io vedo solo amore per il gusto di contraddire nei vostri commenti, purtroppo. Non prendetela come un fatto personale... è solo una mia osservazione che non vuole, ovviamente, offendere nessuno.
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di Vegetto [user #38434]
commento del 05/09/2016 ore 10:17:32
Guarda io ho due fender e tre Gibson. Non è che voglio contraddire a priori,chissene frega! Dico solo che secondo me c'è molta gente che magari ha voglia di suonare qualcosa fuori dagli schemi. Sennò tante realtà tipo Italia,eastwood, bohemian guitar,custom 77...e potrei andare avanti per anni non esisterebbero. Poi è tutto soggettivo. Si venderà sempre piu una fender/Gibbo perchè sono famose e suonano bene però le eastwood suonano da paura,ed è un fatto.
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/09/2016 ore 11:13:59
Ah, può essere! Anzi, questo è sicuro... non essendo chitarre "commerciali" (espressione da prendere con le pinze). Personalmente per soddisfare la mia sete di "diversità" dal solito ho preso una Hofner Violin Guitar e chiunque la vede o mi vede suonarla mi sfotte dicendo che è brutta. Però questo corrisponde... è plausibile! Dicono tutti che è orribile e nessuno ce l'ha. Il fatto che queste Eastwood piacciano a tutti e "nessuno" ne abbia una lascia pensare non credi?
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di Vegetto [user #38434]
commento del 05/09/2016 ore 11:28:3
Quello perchè in fondo i chitarristi sono retrogradi (su non dite di no), e soprattutto ultimamente sta prevalendo una mentalità da "G/F la compro sempre perchè è un investimento" quando quello che servirebbe sarebbe giusto un suono che spacca.

Personalmente ho una eastwood sidejack. Meravigliosa. Non è una mosrite,ma nei miei concerti va benissimo :D
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/09/2016 ore 11:32:2
Ma che odio quelli che comprano gli strumenti già pensando a quando dovranno rivenderseli...
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 05/09/2016 ore 11:39:33
Guarda un'episodio emblematico sul perchè è inusuale (per tanti motivi) una chitarra che non ricordi una fender o una gibson mi è capitato qualche tempo fa. Sono mesi che vedo in un negozio una meravigliosa kramer con il manico di alluminio. Entro,chiedo quanto viene e il negoziante mi fa" 1000,ma quando te la rivenderai li recupererai tutti!"

Ora,poi ci siamo messi a chiaccherare e tutto,ma esordire con quanto potrò rivenderla è deprimente. io capisco il tuo punto di vista benissimo,credimi. Saranno chitarre che si venderanno sempre meno delle...tradizionali ma un pò per gruppi revival tipo black keys,un pò per rock star piu... audaci io vedo sempre piu gruppi con chitarre fuori dalla norma.

A me,visto che soffro di protagonismo,quando suono live ultimamente uso una bohemian honey e delle custom 77. Costano poco,hanno un bel suono e mi fermano sempre chiedendomi "dove l'hai presa?!" :D
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 05/09/2016 ore 11:38:38
Io credo sia un po' un cane che si morde la coda: i negozianti non le prendono perché hanno paura che non si vendano e i chitarristi non le acquistano perché non le vedono nei negozi, non possono provarle e a volte non sanno neanche che esistono.
La soluzione non è facile, ma realtà come Eastwood o Dean Zelinsky hanno dimostrato che esiste una fetta di chitarristi disposti ad acquistare anche alla cieca pur di avere qualcosa di diverso. Di sicuro la credibilità che entrambi i marchi hanno acquisito nel tempo e il benedetto diritto di recesso fanno la loro parte, ma continuo a credere che un loro mercato ce l'abbiano. Di sicuro minore rispetto a Gibson, Fender, Ibanez e Yamaha che si vendono da sole, ma con del potenziale.

A Napoli abbiamo un esempio un po' estremo della cosa: chi gira i negozi di zona ricorda benissimo un basso Eastwood che riposa in un angolino di un certo negozio, invenduto da eoni. Ora, quello è un modello particolarmente brutto e poco azzeccato, vuoi per la scala corta, vuoi per i pickup smorti, ma anche perché è lasciato all'abbandono, con corde anteguerra e senza nessuno che lo proponga quando un cliente chiede "qualcosa di diverso". Io credo che quello stia lì per monito rivolto a tutti i negozianti: "non metterti mai in gioco, non puntare sulle cose diverse, cerca la compravendita facile, non metterti in condizione di essere tu a guidare il cliente all'acquisto: deve dirti lui cosa vuole, comprare e uscire". Eppure io resto della convinzione che, se al posto di quello ci fosse stata una Airline Map e fosse stata proposta a un chitarrista in cerca di qualcosa di diverso, o anche solo piazzatagli in mano mentre prova una Gretsch o una LP un po' più particolare tanto per farlo giocare, sarebbe stata venduta immediatamente. Per intenderci, io ora non avrei la Cabronita e, per intenderci ancora, io non ho acquistato la Eastwood H78 che recensii qualche tempo fa perché, solo pochi giorni dopo aver pubblicato la recensione rendendo così nota la sua esistenza, un italiano ne ordinò una e Eastwood mi chiese di spedirgliela.
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 05/09/2016 ore 11:42:4
E' anche quello! E' una mentalità che c'è anche qui a roma. Io la mia eastwood la comprai online,basandomi su innumerevoli video. E' come sposarsi per corrispondenza.

Ma io sono sicuro che in una vetrina di un negozio,sicuramente,gusti a parte, farebbero la loro porca figura.
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 05/09/2016 ore 08:49:42
a me piace. E poi oh, c'è il valore aggiunto che tutti su quel palco ti osserverebbero.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/09/2016 ore 10:05:35
commento sopra.
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di lomba [user #3864]
commento del 04/09/2016 ore 23:56:1
come siamo categorici! anche secondo me sono belle, sopratutto la rossa. E poi diciamocelo, un po' di coraggio serve a avecchiare le forme classiche, fermo restando che l'unica cosa che conta è la musica
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 05/09/2016 ore 10:05:49
commento sopra.
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di Baconevio [user #41610]
commento del 04/09/2016 ore 13:45:25
per vedere andar via da un negozio qualcosa che non abbia sulla paletta i soliti nomi ci vuole tempo, ecco perchè cose del genere non si vedono e non si vedranno mai alle nostre latitudini. forse giusto in america, dove sono maggiormente dotati di senno, qualcuno prima o poi si renderà conto che esiste altro oltre i soliti nomi, e magari un artista imbraccerà questi strumenti e ne farà vendere un po'. ma qui, se un marchio come duesenberg viene confuso con danelectro....che speranze abbiamo?di sicuro questi strumenti sono un ottimo studio di design e non rinnego di esser rimasto colpito dalla "tele" che dici tu, che ha letteralmente rubato la paletta alla vecchia peavey T60 (che era un chitarrone, giusto per tornare su un marchio che in italia stenta a guadagnare credibilità, senza alcun motivo valido).

vai al link
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 04/09/2016 ore 14:54:01
A me quella specie di tele del futuro piace, e non poco.
Anche se preferisco cose più alla Mad Max, penso che si chiamino steampunk o qualcosa del genere.
Ed inoltre impazzisco per le Trussart...
Rispondi
di mehari [user #25169]
commento del 04/09/2016 ore 16:34:13
Belle devo dire.... non facile creare qualcosa di nuovo
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 04/09/2016 ore 17:12:54
...e lo stesso vale per Moderne, Explorer, Flying V con design da automobili USA.
Rispondi
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 04/09/2016 ore 17:52:3
A me quella azzurra con le punte piace un sacco! :-)
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 04/09/2016 ore 19:40:46
Adooooro!
Le trovo affascinanti.
Come suonano? Mbè la sua strumentazione aiuta molto. Ma i presupposti sono buoni.
Se costassero poco...
Rispondi
di Oblio utente non più registrato
commento del 04/09/2016 ore 20:21:51
futuristico/spaziale immaginato nel 50 quindi moderne e vintage allo stesso tempo...........le trovo originali e oltremodo fighe specialmente la tele blu !!
Rispondi
di And96 [user #41601]
commento del 04/09/2016 ore 20:25:24
La simil-Tele e soprattutto quella "puntuta" blu e bianca sono da sbavo!
Rispondi
di Oblio utente non più registrato
commento del 04/09/2016 ore 20:49:34
Qui ne ho trovate altre !! C'e' da diventare stupidi da come sono belle !!
vai al link Le marz 6 e 12 corde sono da sballo!! Ero in procinto di farmi una tele particolare e con quelle specifiche quasi quasi un pensierino....Mr Backlund non dovrebbe prendersela a male !! :P°°°
Rispondi
di talpa [user #1842]
commento del 05/09/2016 ore 07:10:2
L'Italia in quanto a design provò ad inventare qualcosa di nuovo, ma purtroppo non riuscì ad imporsi in un mercato che era e rimane in totale controllo degli americani.
Basta guardare qui
vai al link
Rispondi
di Vegetto [user #38434]
commento del 05/09/2016 ore 08:48:02
Io ho ordinato una jeff senn che dovrebbe arrivare tra qualche giorno,dopo aver visto i deerhoof. Ora 200 per il preorder piu 1299 di chitarra sono tanti soldi. Però mi hanno detto che tra quattro mesi esce la katalina,simile alle model 100. Andate sul sito eastwood,e cercate a sinistra del sito la scritta coming soon,e poi andate su looking for backlund guitar?

Io sono entusiasta del custom shop eastwood comunque. Grandi strumenti,ottima fattura. Non passi inosservato e hai strumenti meravigliosi. Se lo avessi scoperto prima mi sarei fatto anche una la baye 2x4

Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 05/09/2016 ore 09:52:45
Molto belle ed interessanti anche sotto il profilo tecnico, mi sembrano fatte bene ed è un mix tra look retrò, futuristico e soluzioni tecniche moderne. Le proverei volentieri per farmi un'idea più concreta.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 05/09/2016 ore 13:22:34
Di base tendo ad apprezzare la ricerca e la novità, queste chitarre inoltre mi piacciono molto e sembrano pure ben studiate come strumenti.
Con riferimento, invece, al terzo commento di Silver, se si vendono tante Fender, Gibson e Prs, sarà mica perchè il mercato lo fanno i marchi e non i chitarristi? Se un utente entra da un rivenditore e trova 100 Fender e 100 Gibson poi 10 Ibanez, ed una dozzina tra gli altri marchi insieme, la statistica dice che è molto probabile ne esca con una Gibson o una Fender. La controprova è semplicissima: perchè in giro si vedono poche BC Rich e pochissime G&L (ad esempio)? Perchè è un'impresa reperirle e provarle. Da due anni sto cercando una chitarra e, alla fine, mi sono rassegnato a farla acquistare da un'amica in USA perchè i rivenditori pur trattando quel marchio mi hanno detto chiaro e tondo che l'importatore non ne importa per cui se la voglio la posso ordinare, ergo, acquistare. A quel punto tanto vale che la acquisti dove costa meno, magari si tratta di uno strumento ch epotrebbe piacere ad altri 10 o 100 chitarristi ma nemmeno sanno che esiste.
Ciao
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 05/09/2016 ore 14:17:47
Demo: suoni riusciti ma, come sempre, è difficile farsi un giudizio obbettivo da una demo pubblicitaria. Look: bellissima è quella del demo - orribile la simil-Tele. La terza è forse difficile da bilanciare usando cinghia. Ci vuole musica da tocco futurista e non vedo Blues Rock per un design Backlund! Al budget bisogna poi aggiungere i costumi per il dal vivo - devono andare bene con look e colori. Da notare che nè bianco nè nero sono colori e sunburst stranamente "neutro" - va bene con tutto, anche con luci e scenografia. Il look / design del ponte è interessante. Ponte di tipo mai visto!
Queste chitarre mi fanno pensare a certe vecchie scargianti Eko solid-body (e quelle loro per Vox)!
Rispondi
di jdessi [user #27382]
commento del 09/09/2016 ore 11:51:09
A me piacciono...
Rispondi
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