VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
GrandMeister Deluxe 40: H&K porta il valvolare
GrandMeister Deluxe 40: H&K porta il valvolare "smart" su un livello superiore
di [user #116] - pubblicato il

Quaranta watt a base di EL84 sono il cuore dell'amplificatore Hughes & Kettner più flessibile mai creato. Completo di effetti, Redbox, Noise Gate e riduttore di potenza, il GrandMeister Deluxe 40 può essere programmato in ogni aspetto con uno smartphone e gestito interamente via MIDI.
Hughes and Kettner ha introdotto per la prima volta al pubblico la gamma Deluxe durante lo scorso Namm Show, e ora la tecnologia GrandMeister è pronta a portare nei negozi l'amplificatore valvolare più "smart" in circolazione.
La serie Deluxe affianca e amplia la collezione di amplificatori GrandMeister per dare vita a dei modelli potenti e versatili in grado di unire il timbro puro della valvola di scuola tedesca con la flessibilità della programmazione digitale, con effetti inclusi, compatibilità con il protocollo MIDI e integrazione di una app di controllo dedicata per smartphone e tablet.

GrandMeister Deluxe 40: H&K porta il valvolare "smart" su un livello superiore

Tre 12AX7 sono alla base di un preamplificatore ridisegnato per l'occasione e unito a due coppie di EL84 nel finale, pronte a sprigionare quaranta watt di potenza totale.
Dal Clean al Crunch per finire con il Lead e l'estremo canale Ultra, in soli sette chilogrammi di peso e quattro canali a disposizione - ognuno provvisto di boost individuale - il gioiellino tedesco sfodera tutta la pasta e il gain di cui si può avere bisogno per viaggiare dai suoni puliti più cristallini fino alle saturazioni estreme e definite tipiche di certe branche di metal moderno.

A dispetto di tanta varietà, la testata presta un'attenzione particolare alla compattezza e offre controlli facili da usare e approfonditi allo stesso tempo.
Accanto al volume Master, sono offerti i potenziometri di Presence e Resonace per adattare il suono dell'amplificatore a qualunque ambiente. Seguono il controllo per l'intensità del riverbero digitale a simulazione di spring reverb, l'equalizzazione a tre bande, un volume relativo al singolo canale in uso e la gestione del gain.

Parte del pannello ha il doppio ruolo di controllare anche i parametri riferiti agli effetti di delay e modulazioni che il Deluxe cela sotto il cofano. Quando si attiva il pulsante corrispondente, le tre manopole di alti, medi e bassi si trasformano rispettivamente in volume per il delay, quantità di ripetizioni e velocità delle stesse. Il volume del canale diventa invece in un cursore con cui scegliere tra le modulazioni disponibili, ovvero Chorus, Flanger, Phaser e Tremolo, e il Gain acquista il compito di regolarne l'intensità.

GrandMeister Deluxe 40: H&K porta il valvolare "smart" su un livello superiore

Vero punto d'incontro tra valvola e nuove tecnologie, i suoni del GrandMeister sono interamente programmabili in un totale di 128 preset da richiamare in qualunque momento con il controller MIDI esterno e controllabili con ancora maggior facilità grazie all'integrazione con la app dedicata per smartphone e tablet.

Non mancano caratteristiche note della serie Meister come l'irrinunciabile loop effetti, un Noise Gate da dosare attraverso una manopola sul retro e, accanto a questo, l'ormai ben nota Red Box AE, il simulatore di cassa aggiornato con Ambience Emulation per ricreare sonorità di cabinet a scelta tra vintage e moderni, di piccole o grandi dimensioni e ripresi con il calore di un microfono o con la definizione tipica della DI Box.

Capace di tenere testa ai palchi più impegnativi, ma pensato anche per l'uso casalingo e l'home recording silenzioso, il GrandMeister Deluxe 40 mette sul piatto anche il riduttore di potenza Power Soak per ridurre i decibel in uscita senza alterare la pasta del prodotto, calando dai quaranta originali fino a venti, cinque, un watt o zero, a escludere del tutto l'altoparlante.

Con un occhio di riguardo alla manutenzione e per essere certi di avere sempre una macchina performante quando si sale sul palco, Hughes & Kettner ci ha previsto anche la funzione Tube Safety Control, quattro LED di stato per monitorare in qualunque momento la salute delle valvole e il livello del bias.



La pagina dedicata dal sito ufficiale a questo link contiene informazioni dettagliate e numerosi esempi audio per conoscere a fondo l'ultima arrivata tra le file Hughes & Kettner.
La testata GrandMeister Deluxe 40, nella sua inconfondibile livrea illuminata di blu, sbarcherà nei negozi italiani a partire da ottobre grazie alla distribuzione esclusiva a cura di Gold Music, che ne descrive le caratteristiche tecniche e ne rivela il prezzo di listino per il nostro Paese sul suo sito a questo link.
amplificatori grandmeister deluxe 40 hughes & kettner
Link utili
GrandMeister Deluxe 40 sul sito H&K
GrandMeister Deluxe 40 sul sito Gold Music
Nascondi commenti     29
Loggati per commentare

di Dinamite bla [user #35249]
commento del 19/09/2016 ore 15:58:15
N-esimo amplificatore stracarico di roba digitale, valvolare per modo di dire, e a mio parere dai suoni tradizionalmente freddi e anonimi.. E costa pure un botto...
Con gli stessi soldi ci si compra un kemper o altri 50 amplificatori più sensati...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 19/09/2016 ore 16:35:16
Mi hai levato le parole di bocca :-)
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 20/09/2016 ore 09:56:03
Scusa ma cosa costa un kemper adesso?
Rispondi
di briant [user #9800]
commento del 05/10/2016 ore 13:21:55
Per il kemper ci vogliono circa 500 euro in più ovvero intorno alle 1600 euro
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 19/09/2016 ore 17:20:26
Concordo con i commenti di cui sopra . E' una ibridazione troppo spinta, che alla fine scontenta chi ama il suono valvolare perchè troppo contaminato dalle propaggini digitali che si insinuano nei centomila controlli e non attira il popolo opposto, quelli che accettano di buon grado i bit dei processori moderni perchè alla fine un Kemper o Helix sono molto più versatili di questa macchina .
Provato comunque le versioni prima di queste, quando volevo un ampli piccolo da gestire via Red Box in casa ; i suoni non mi piacevano attaccati ad una cassa tradizionale e ho pensato che tanto meno li avrei graditi dallo speaker emulator... Il look mi aggrada però, c'è da dirlo .
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 19/09/2016 ore 17:54:50
Anche tu mi hai levato le parole di bocca riguardo al suono dei Tubemeister...il 18 ed il 36 se non erro,e non mi piacquero affatto,hanno tolto di produzione la serie Statesman che suonava da Dio... :-( E tutto per una scatolotta piena di led.
Rispondi
di mrnippo [user #31138]
commento del 19/09/2016 ore 18:03:32
a me il tubemeister 18W piaceva e l' ho provato diverse volte....concordo in pieno però con te sugli Statesman.....grandi ampli sia come suono che come look....incredibile che siano passati da quelli a questa serie piena di led tamarrissimi
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 19/09/2016 ore 18:08:28
Probabilmente il "mercato" vuole queste cose,altrimenti non me lo spiego,tra gli Statesman e questi qua c'è un abisso di qualità sonora di differenza :-(
Rispondi
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 19/09/2016 ore 18:33:09
Il mercato tedesco è un mercato che risponde alle esigenze della maggior parte dei musicisti in patria... non si può negare che la Germania sia la mecca degli appassionati di metal, e i più grossi e noti produttori di amplificatori tedeschi, H&K, Diezel ed Engl, incarnano perfettamente la domanda di amplificatori, magari di qualità, ma destinati a quel tipo mercato musicale dalle sonorità decisamente poco vintage....
Per i miei gusti musicali, non esiste nulla di più lontano.....
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 19/09/2016 ore 18:39:51
Si hai perfettamente ragione sul mercato tedesco,ma io credo che H&K non si basi solo su quello no? Altrimenti sarebbe messa maluccio,probabilmente anche il world market risponde bene a quel tipo di prodotto dal look "moderno" che promette tutto e fa poco bene di tutto,oggi va di moda il Coltellino Svizzero anche nell'hardware musicale.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 19/09/2016 ore 19:33:58
Caspita! Costa quanto un amplificatore vero.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 19/09/2016 ore 23:51:19
boh.. se fa fede quel che si sente nel video, a me piace.. il suono distorto dell'inizio è ganzissimo.. :-)
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 20/09/2016 ore 00:29:33
... come accidenti fa a pesare 7,7 kg?
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 20/09/2016 ore 09:23:1
Da quanto si può sentire dal video non mi sembra malaccio in pratica ha tutto , con l'apposita pedaliera si hanno sotto i piedi tantissimi suoni , ha due bei trasformatori e un bel pò di valvole incandescenti in bella vista , effetti integrati, spara 40 watt, 4 canali , pesa solo 7,7 Kg , uno tra i più blasonati speaker simulator on board, sulla carta è il sogno di tutti i chitarristi moderni ! Eppure fino ad ora non c'è stato un commento minimamente positivo.....è stato lapidato....! Io suono Blues uso una JTM45 e un cavo stop ma se mi servisse un ampli moderno, versatile e perchè no con un bel look un pensierino ce lo farei.....
Rispondi
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 20/09/2016 ore 09:35:50
Io una jtm45 non la cambierei per nulla al mondo, tanto meno per questa lampada con le valvole.. :D
Rispondi
di George S.L.A [user #10210]
commento del 20/09/2016 ore 09:44:28
I clean sono freddi e taglienti, la distorsione potrebbe piacere a chi fa metal moderno, ma oggi credo che un prodotto del genere abbia poco senso.
Troppo ibrido, e ricordiamoci che non è puramente valvolare ma nel pre ha uno stato solido.
Rispondi
di marcomo utente non più registrato
commento del 20/09/2016 ore 16:58:52
Cioè nel pre ha uno "stato solido?"
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 21/09/2016 ore 09:49:19
se piace a chi fa metal moderno come fa ad avere poco senso oggi?
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 20/09/2016 ore 09:58:
Ben venga se suona meglio dei suoi predecessori, altrimenti lo lascio volentieri dove sta
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 20/09/2016 ore 10:42:27
vedo che ho gusti diametralmente opposti al popolo di accordo, non so che ideale di suono avete in testa voi ma a me i suoni che si sentono nel video non dispiacciono, perfino i crunch e i puliti sono carini, peccato che il suono che si sente è quello rirpeso dalla cassa mi sarebbe piaciuto sentire questo red box con la simulazione di ambiente
Rispondi
di Cannibal [user #36124]
commento del 20/09/2016 ore 11:43:53
Mi piace giusto giusto il primo suono, quella specie di clean che viene per secondo è inascoltabile per me. Andrebbe sentito dal vivo, le clip lasciano il tempo che trovano, ma se mi dovessi basare solo su queste ultime direi che non è assolutamente di mio gusto.

Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 20/09/2016 ore 12:26:39
Di H&K ho un ottimo ricordo del pre a pedale Tubeman. La Tubemeister 18 l'ho provata lungamente e ho anche avuto la T5: i suoni non mi facevano impazzire. Un po' piatti e anonimi per i miei gusti e parlo da amante dei cosiddetti suoni moderni. Il video di questa Deluxe mi trasmette un po' le stesse sensazioni.
Rispondi
di Repentless [user #45400]
commento del 20/09/2016 ore 14:28:16
Bah...
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 21/09/2016 ore 09:41:48
Mi scuso ma io non sono in grado di valutare con la sicumera che leggo sopra un ampli 4 canali da una clip di meno di 100 secondi per cui mi limito a dire che a me il suono piace ma occorre assolutamente approfondire. L'idea anche mi piace, vorrei sapere quanti dei detrattori dell'ibridazione hanno suonato nell'ultimo anno portandosi dietro testata+pedaliera effetti+cabinet e si sono trovati bene. Io ho usato una blackstar id 60 tvp e sono andato da Dio: in una mano la chitarra, nell'altra la testata, con un solo viaggio auto/palco ed inseriti due cavi (in ed out) sono pronto a suonare, il mio collega ha appena appoggiato la cassa 4x12 (trasportata con l'aiuto del cantante perchè sul prato le rotelle non girano) e deve ancora portare testata, rack effetti e chitarra (almeno altri due viaggi), poi dovrà cablare il tutto. Insomma, se la tecnologia va verso la comodità non ci vedo nulla di male, anzi.
Quel che mi sconcerta, però, è il prezzo: 1600 euro esclusa la pedaliera è veramente troppo.
In sostanza, per me, buona l'idea e la realizzazione ma a quel prezzo mi tengo stretto il blackstar.
ciao
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 21/09/2016 ore 09:50:50
concordo
Rispondi
di marshall87 [user #12850]
commento del 21/09/2016 ore 14:36:10
Be...non costa 1600 euro....mi pare stia sui 1200!
Io ho provato il Deluxe 40 e secondo me hanno regolato il tiro e mi sembra suoni molto meglio del fratello non Deluxe, poi tutte le multicanali devono scendere ad un compromesso ma personalmente ho apprezzato molto i suoni crunch!
Con tutto quello che fa, contando che probabilmente c'è stato un mega lavoro di ingegnerizzazione non lo trovo un prezzo così esagerato se confrontato ad ampli che costano anche di più ma concettualmente sono uguali da 50 anni.
Rispondi
Loggati per commentare

di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 21/09/2016 ore 21:44:09
A me piace. Se avessi i soldi lo prenderei.
Adesso vi dico le motivazioni:
1) Pesa meno della mia valigia pedalboard che ha dentro il Nova System e un pedale di espressione.
2) Me lo porto a casa e ci suono, mettendolo nel mixerino con le basi del PC.
3) Il suono mi piace.
4) Il MIDI consente di salvare anche volume e gain, scusate se è poco. DI solito c'è solo il cambio canali.
5) Gli effetti on board sono sicuramente di un livello accettabile e, per me, più che sufficienti.
6) Il prezzo di 1600 euro è alto (anche se l'ho visto a 1200) ma non è un ampli sempliciotto come il mio laney LC50, fa molto di più. Comunque se ci si mette i soldi della powersoak, della direct box, del MIDI, i quattro canali e un multifix, anche scarso, si porta un ampli da 6/700 euro a quella cifra.
Per me è promosso.
Rispondi
di Metall_krieger [user #24953]
commento del 13/11/2016 ore 19:59:04
Io credo che chi lo schifa non lo abbia sentito, o quasi.
Ho avuto un tubemeister 36 e andava benissimo, l'ho cambiato per passare ad altro, MA era assai soddisfacente.
Avere qualche watt in più, e praticamente tutti gli effetti comuni, in sette chili, wow, per me è quanto di più vicino all'applicazione definitivo.

Ah, si... Non parliamo di kemper. Perché primo con quanto costa c'è ne compri mezzo, kemper, e secondo c'è un sacco di gente che il kemper lo schifa dicendo che è finto.
Rispondi
di Alebaldo76 [user #47437]
commento del 23/10/2017 ore 09:01:1
Buongiorno a tutti, ho acquistato questa testata da circa una settimana, ho dato via la precedente (TRIAMP MK1) con molta tristezza e titubanza....ma alla fine devo dire di essere pienamente soddisfatto.
Posso solo elencare i vantaggi di una testata così: anzitutto il peso! comodissima e trasportabilissima, poi, tutte le altre caratteristiche sono pienamente descritte nell'articolo. Io fondamentalmente suono un po' di tutto, dal pop al metal; la versatilità di questa testata è veramente notevole, certo, se mi parlate di Kemper, Fractal, o Helix, qui siamo su un altro pianeta, ci sono cmq dei limiti sulla creazione dei suoni, diciamo pure con con le altre macchine che ho menzionato si possono avere molti suoni in più e si può "smanettare" molto di più sugli effetti....ma diciamo pure anche che con meno della metà del prezzo di un Kemper si possono avere cmq dei suoni bellissimi e soprattutto VALVOLARI! Detto ciò mi sento di consigliarla vivamente soprattutto a chi cerca un ottimo compromesso senza dover spendere cifre troppo importanti
Rispondi
Altro da leggere
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Chitarra o amplificatore? Dove vale la pena spendere di più?
Harley Benton: nuovi amplificatori valvolari e Cab Celestion
Come si misurano le caratteristiche di un amplificatore di potenza e sistemi adottati per migliorarne il rendimento
Viaggio nel setup di Alberto Radius
L’anello di congiunzione tra JTM45 e Bluesbreaker in video dal museo Marshall
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964