di sandroyoda [user #27395] - pubblicato il 04 ottobre 2016 ore 07:00
Le definizioni teoriche del tempo e del ritmo nella teoria musicale sono sicuramente fondamentali, ma dobbiamo aiutare il nostro corpo e il nostro pensiero (diciamo la “nostra anima”) a sentire il ritmo, a sviluppare con attenzione e con esercizi adatti quello che viene definito il feeling o timing.
Sono due termini che potremmo tradurre in sentire musicale, trasporto, espressività. Emotività nell’esecuzione.
Il “sentire” il tempo, come farebbe un ballerino, fisicamente con il cuore e con il corpo oltre che con la mente, serve per rendere la musica viva, espressiva. Un canale che trasmetta le nostre emozioni e i nostri stati d’animo come qualsiasi forma d’arte.
Diventiamo un po’ batteristi
Sapere tutto sulla grafica e sulle definizioni teoriche del ritmo, non è sufficiente per sviluppare il senso del tempo. E' una dote, una qualità parzialmente innata e migliorabile in ognuno di noi con esercizi adatti.
Uno strumento che possiamo utilizzare per migliorare la nostra attitudine ritmica che è alla portata di tutti, sono le mani e i piedi.
Possiamo imparare a sentire il tempo, gli accenti, la dinamica, le variazioni di volume riuscendo a governare il tempo indipendentemente dallo strumento che utilizzeremo. Per eseguire gli esercizi, si può utilizzare una qualsiasi superficie piana come percussione o in alternativa le nostre ginocchia.
Per percepire correttamente il flusso ritmico, è necessario svincolarlo dall’esecuzione fisica più ovvia e regolare (esempio il 1° movimento o l’accento con la mano e il 2° con il piede). Iniziamo a tenere il tempo battendo alternativamente il piede e la mano sempre nella stessa sequenza con un movimento base regolare e continuativo a una velocità facilmente sostenibile.
Per poter eseguire correttamente gli accenti, dobbiamo abituarci a battere piano il tempo base e a evidenziare correttamente le tre dinamiche (forte, mezzo forte e normale) necessarie per sviluppare e percepire i ritmi. Contemporaneamente al battito, sovrapponete sempre la pronuncia degli accenti corrispondenti, l’emissione vocale facilita la memorizzazione e la comprensione.
Esempio
Teniamo il tempo battendo alternativamente il piede e la mano sempre nella stessa sequenza. Forte sui “TU”, piano sui “PA” e con forza moderata sul “TI”. In questo modo ci abitueremo a produrre battiti con dinamiche corrette, un quattro quarti si presenterà cosi.
In pratica, con la mano e il piede batteremo il tempo in questo modo cercando di rispettare questa intensità dinamica (piano o forte) dei battiti, come descritto nelle figure a seguire.
Tentiamo un esmpio pratico su un Tempo ternario come un 3/2 o un 3/4
Esempio :
Attenzione all’inversione dell’accento “TU” che passa dalla mano al piede alternativamente
L’esercizio è tutt’altro che semplice e richiede molta coordinazione, ma vi assicuro che i risultati riscontrati sui miei allievi sono stati ottimi.
Buon tempo a tutti!