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Fate la scheda tecnica della band!
Fate la scheda tecnica della band!
di [user #51340] - pubblicato il

A calcare tanti palchi se ne vedono di tutti i colori, ma neanche dietro al mixer si scherza. Imparare a trattare col fonico non sarà facile, ma è indispensabile per la riuscita di una serata.
Faccio il fonico da una decina di anni. Ho raccolto abbastanza esperienza da poter mettere per iscritto alcune considerazioni e qui su Accordo mi sembra ci sia un bel terreno fertile. In giro per la rete e sui social mi capita spessissimo di imbattermi in gruppi di musicisti che si lamentano dei fonici, gruppi di fonici che si lamentano dei musicisti. È un po’ come chi è alla guida dell’auto che sbraita dietro ai pedoni per poi sbraitare dietro agli automobilisti quando è a piedi. In fin dei conti il fonico è un musicista che ha deciso di saltare al di là della barricata e mettersi a spippolare i pirulini del mixer. Certo, lo so, spesso il “fonico” è il barista che si improvvisa tale, ma in fondo anche chi suona spesso è un bancario che si è improvvisato tale, quindi siamo pari.

Quello di cui vorrei parlare è la scheda tecnica, il vero e proprio biglietto da visita per una band. Molti investono tutte le energie nel pensare al merchandising, al logo, alla copertina del nuovo album, senza poi essere in grado di fornire qualche informazione utile al fonico che dovrà allestire il palco. Realizzare una scheda tecnica è davvero semplicissimo, ma vi permetterà di arrivare alla venue del concerto con un palco allestito per bene, pronto ad accogliervi e un fonico più rilassato perché ha già potuto predisporre le linee che vi serviranno per la vostra esibizione.

Fate la scheda tecnica della band!

La scheda tecnica non è altro che una semplice tabella che va inviata direttamente al fonico, o al titolare del locale o a chiunque abbia organizzato l’evento in tempo utile. Quello che deve contenere sono poche informazioni ma belle chiare, va poi accompagnata dallo stage plan, ma per ora concentriamoci sulla scheda.

Le colonne necessarie sono tre. Nella prima bisogna elencare gli strumenti che ci saranno sul palco. Mi raccomando citate gli strumenti non i nomi dei proprietari. Per un fonico che non vi conosce Giulio potrebbe suonare tanto la cornamusa quanto l’ocarina, se invece nella prima colonna della tabella trova scritto ukulele, non potrà certo sbagliare. Nella seconda colonna, invece, bisogna indicare se lo strumento necessita di un microfono, oppure di una DI o di una semplice connessione XLR. Quando lo strumento o la voce necessita di un microfono è bene indicare anche se si preferisce un’asta alta o una bassa. Più informazioni saranno messe a disposizione del fonico, più semplice sarà il suo lavoro e meno tempo si perderà dal vostro arrivo al soundcheck. 

Se avete una buona conoscenza dei materiali tecnici una buona idea è dare anche qualche suggerimento per la microfonazione. Ricordatevi che la scheda tecnica è il vostro biglietto da visita quindi indicate nomi e modelli con precisione. Quando si leggono cose tipo per la voce microfono Shure SM58, o Beta 58 o Sennheiser o simile, dà sempre l’impressione di un tanto al chilo. Se avete preferenze indicatele, se no lasciate che il fonico scelga il trasduttore migliore da utilizzare dalla sua (si spera) nutrita schiera di microfoni.

Qui trovate un esempio di scheda tecnica, l’ho realizzato io come fosse quella di una rock band con con voce, chitarra solista, chitarra ritmica, basso, tastiera e batteria.

Fate la scheda tecnica della band!

Tenete presente che il fonico, sicuramente, sarà arrivato prima di voi e quando raggiungerete la location del concerto avrà già sudato un po’. Questo non lo rende certo un eroe, sia chiaro, è il suo lavoro, ma metterlo nelle condizioni di avere tutto pronto al vostro arrivo, lo metterà sicuramente di buon umore. Quindi oltre a realizzare la scheda tecnica, ricordatevi anche di aggiornarla. Mi è capitato spessissimo di preparare il palco per una formazione di cinque elementi trovandomi poi 7-8 musicisti che mi dicono “Fammi vedere che scheda ti ha mandato Franco... Franco, gli hai mandato quella vecchia! Sì beh, dai, è quasi uguale, ma al posto della batteria abbiamo tre percussionisti con 18 strumenti ognuno...”
musica e lavoro
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di Sykk [user #21196]
commento del 13/10/2016 ore 07:46:15
Io indicherei anche dove servono prese di alimentazione elettrica ulteriori a quelle necessarie per gli amplificatori, indicherei se il cantante usa effettistica a pedale (che di solito i fonici odiano) poi va beh ovviamente i contatti per eventuali chiarimenti necessari.
PS: Bilbo e gli svaghi magici è un nome bellissimo!
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di fraz666 [user #43257]
commento del 13/10/2016 ore 17:05:08
ottima osservazione, proprio la settimana scorsa ho suonato senza presa vicino alla spia ed ho dovuto mettere la pedaliera di lato perché il cavo era corto....
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di IlFonicoMedio [user #45602]
commento del 13/10/2016 ore 19:35:42
Giustissimo, io consiglio però di segnarli sullo stage plan, che come scritto nel testo, va sempre accompagnato alla scheda tecnica. :-D
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di pg667 [user #40129]
commento del 13/10/2016 ore 08:34:03
sarò sincero, se nei posti dove mi è capitato di suonare fin'ora avessi mandato una scheda tecnica così mi avrebbero risposto di starmene a casa...

non solo un microfono per ogni pezzo della batteria ma addirittura suggerire dei microfoni di qualità va oltre l'utopia. posso ritenermi contento se c'è un kit economico dell'akg o di qualche marca sconosciuta, in alcuni casi è addirittura un miracolo se ci sono almeno 2 spie (una per il cantante sordo e una per la batteria) e un impianto con 2 casse voce di un wattaggio se non adeguato almeno sufficiente.
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di xstrings utente non più registrato
commento del 13/10/2016 ore 11:52:19
purtroppo concordo in pieno...
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di IlFonicoMedio [user #45602]
commento del 13/10/2016 ore 19:42:14
Vero, però metti che ti capita tra un locale e l'altro una festa di paese con un bel service audio con una scheda tecnica fatta per bene vi presenterete al meglio. Come scritto, non è obbligatorio suggerire dei microfoni, si può anche semplicemente indicare gli strumenti e le necessità. Se ti ridono in faccia quando mandi la scheda pazienza, tu sei dalla parte giusta! Io rido in faccia a chi arriva chiedendomi cose all'ultimo secondo senza avere uno straccio di scheda tecnica tra le mani. :-D
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di alekelazrael [user #18608]
commento del 13/10/2016 ore 08:59:4
la richiesta del nostro fonico anonimo mi sembra sensata e giusta, come mi sembra sensata la risposta di pg667, tutto dipende dal contesto secondo me e dal livello.

personalmente uso la 3° opzione, mi compro tutto da solo e mi faccio tutto da solo, se uno ha una band fissa bisognerebbe che si mettesse dell'idea di investire ogni tanto insieme per qualcosa della band ed avere un proprio archivio di strumentazione, cosi i fonici se ne stanno esattamente dove devono essere, a casa loro.

con il massimo affetto eh :p
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di IlFonicoMedio [user #45602]
commento del 13/10/2016 ore 19:43:25
Seguire la serata dal palco non è mai facile. Puoi acquistare tutto l'impianto che vuoi, ma non sarà mai come avere un fonico dietro al mixer che ti segue durante la serata. Io sono anche musicista, mi capita di suonare in trio facendo tutto da solo, è uno stress! :-D
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di mentino123 [user #22671]
commento del 14/10/2016 ore 10:33:11
Hai perfettamente ragione, io suono da dieci anni in un trio e faccio anche il Service ed è uno stress dover suonare cantare e seguire il mixer. Ed è sempre motivo di scontro perché le richieste continue di correzioni da parte degli altri componenti porta inevitabilmente a liti
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di francesco72 [user #31226]
commento del 13/10/2016 ore 15:40:14
Ottimo suggerimento.
Solo due appunti: se l'organizzazione convoca tutti alla stessa ora, come è giusto che i musicisti si mettano a disposizione, altrettanto il fonico potrebbe scendere dal pero e lasciare che i musicisti gli diano una mano almeno come facchini o a stendere i cavi e fissarli col nastro; spesso invece mi è capitato di stare a guardare il fonico geloso che suda e smadonna mentre il gruppo "è costretto" a sedersi con una birra in mano.
Infine: il bancario che per hobby suona la chitarra qualche ora per studiare lo strumento ed i pezzi ce l'ha messa; il barista che smanetta dei pirulini spesso no, è proprio solo un barista che spinge il pulsante on/off e poco più.
Ciao
Rispondi
di IlFonicoMedio [user #45602]
commento del 13/10/2016 ore 19:45:45
Suvvia quella del bancario era una battuta! :-)

Per quanto riguarda le band che vogliono dare una mano... ne avessi trovata una! :-P

Scherzi a parte, dipende, io se ho un orario per il check prestabilito cerco di far trovare tutto pronto per l'orario di arrivo della band. Capisco anche i colleghi gelosi, vogliono fare un lavoro pulito, stendere i cavi con precisione ecc, spesso chi non è del mestiere non è molto pratico. :-)
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 13/10/2016 ore 21:17:22
Avere una scheda tecnica ed uno stage plan è un'ottima idea. Evita problemi, facilità il lavoro ai fonici e/o gestori e, diciamolo, fa fare bella figura. Dare indicazioni su che microfoni usare è forse esagerato ma indicare che strumentazione abbiamo, quante DI ci servono, dove ci serve corrente e dove ( se ci sono ) vogliamo le spie è il minimo che si deve fare per non avere complicazioni, soprattutto se non siamo un power trio ma abbiamo una formazione con molti elementi. Un consiglio che mi sento di dare per evitare problemi durante i live è quello di avere più backup possibile, parlo di cavi, prolunghe, pile, plettri, il top sarebbe anche avere chitarra ed ampli ma li diventa impegnativo. Altra cosa che può aiutare è avere qualche microfono e, se serve, qualche DI. Anche roba da due soldi, se abbiamo inviato la scheda dovrebbe fornire tutto il service è la nostra roba rimane nei case, se invece manca evitiamo di mandare in quel posto lo show e al momento di prendere il compenso stabilito ( perché gratis si suona solo ai benefit!) lo si può far pesare :-)
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di talpa [user #1842]
commento del 14/10/2016 ore 06:30:22
Esperienze personali :
1. Locali piccoli in cui il "fonico" si limitava a dare alla voce un po' di volume, rispetto agli amplificatori , ma la maggior parte delle volte dovevamo fare tutto da soli
2. Locali medio / grandi, appuntamento con il fonico, che si presenta sempre all'ultimo, tanto lui "sa cosa deve fare" ,e scheda tecnica in mano, ti chiede, ma tutti sti microfoni li avete voi? Per poi montare il palco insieme e fare un check veloce poco prima del live
3. Grandi palchi , apertura a band "importanti" , fonico preparato, monti tutto , fai un bel check alle 2 del pomeriggio sotto il sole, poi arriva la "superbandfamosadelcaso", con fonico a seguito, e devi smontare tutto, sistemare come dice lui e non toccare niente, a te toccano 2 mq di palco e ci devi piazzare pure la batteria.
In conclusione, tranne rare eccezioni, il fonico è roba da "star" , per il resto ci si arrangia, bene che ti vada ,il pubblico beve tanto ed alla fine ti pagano la serata
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di biolotti [user #13907]
commento del 14/10/2016 ore 09:44:17
Musicisti-Fonici non c'è niente da fare, tutte le volte sono sempre botte da orbi. E' l'eterna lotta, anche perchè, di solito, il gruppo di musicisti è sempre più numeroso ed il fonico deve soccombere. Quando però hai la fortuna di arrivare su un palco di quelli giusti, con un direttore di palco con le palle, allora capisci tante cose di quello che l'articolo voleva suggerire. Se nel localino "ci si arrangia" qui sul mega palco bisogna rigare diritti e allora essere attrezzati con scheda tecnica e stage plan (concordati con tutta la band, capito Franco?) direi che è una cosa buona e giusta, inoltre dà anche consapevolezza al gruppo in merito a "soluzioni ideali" ed eventuali "soluzioni alternative" (che in mancanza di attrezzature "risolvono" la serata). Good Music!
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di Claes [user #29011]
commento del 14/10/2016 ore 13:13:27
Credo proprio che quello del fonico è il ruolo più difficile che ci sia nel nostro mondo... Da band a band e tutti di generi / sound differenti. Se musicisti ritoccano il volume (sempre per alzarlo) è una seccatura. Si deve prevedere che il batterista suonerà scatenato e non come durante la sua pigra e ovviamente noiosa prova suono. Dopo la taratura di cassa, rullante, hihat ecc fategli suonare un assolo di batteria per blianciare il tutto. Se il mixer lo consente, mettere la batteria in un group per poter alzare / abbassare il volume con un fader. Bisogna stare attenti al stereo... meno c'è, meglio è!

IMHO il fattore del "dov'è piazzato il mixer" è decisivo! Non è mai come in uno studio - si registra perfettamente avendo monitors dimensionati per ascolto dalla posizione centrale di fronte al mixer in una cabina di regìa insonorizzata. Dal vivo è tutt'altra cosa!
È raro che capiti di avere una posizione ottimale per posizionare mixer e fonico. Quasi mai. La più assurda che mi ricordo: un concertone benefit su una zattera (!) in un grande lago quì a Copenaghen. Il pubblico era sulle sponde e il fonico a bordo, a fianco di noi sulla zattera e impossibilitato nell'ascoltare in maniera decente oltre a con headphones. L'impianto è enorme con volume assordante! Un lavoro impossibile. Amici ci hanno detto dopo che il sound era fantastico. Viva il fonico!!! E bisogna aiutarli.
Chi vuole un microfono davvero speciale se lo deve portare appresso, non c'è scampo! L'ideale sarà sempre avere un proprio parco microfonico per cantanti o chi usa microfoni sul palco. Per cose big shit il service provvede a microfoni standard SM57 per ampli e una complicata serie per la batteria. Un fonico conosce i suoi microfoni e il sound che hanno e per quale uso. Semplificando, può essere la differenza tra Fender e Gibson. Tra l'altro, un fonico non può allenarsi a casa allo stesso modo di noialtri chitarrai.

Vi è una spia top secret 006 corde e noi ne siamo i privilegiati. A questo punto, vi chiedo anneddoti centrati su una "condizione mission impossible" riferita al dov'era il mixer e com'era l'impianto a disposizione del fonico. Storie ne avrete!!! La nostra spia sarà costretto a commentare.


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di phunkabbestia [user #42918]
commento del 14/10/2016 ore 18:45:34
Fai la scheda tecnica... il fonico sarà arrivato prima di te... ma dove? La casistica è talmente vasta! Se sei un professionista, sai che fino a una certa dimensione di show devi arrangiarti da solo, il più possibile... se sei un hobbista, prendi quel che trovi e non c'è scheda tecnica che possa salvarti;))
Il kit di sopravvivenza secondo me è: microfono personale con relativo cavo (non si sa mai), ciabatta, prolunga, luce, nastro americano. E per chi ha spazio e voglia anche asta per il microfono e supporto per il proprio strumento.
Per il resto non esistono regole, dipende dal tipo di musica, dal livello di esperienza e capacità dei musicisti... il fonico non è un mago, se gli dai porcheria lui farà sentire porcheria e se invece gli dai qualità anche far danni sarà più difficile.
Rispondi
di alcor72 [user #16133]
commento del 17/10/2016 ore 14:10:02
Se di band si parla...ogni band deve prevedere al seguito un po' di materiale di emergenza per risolvere i problemi che possono manifestare (Asta , microfono, un paio di cavi XLR e jack...un paio di prolunghe o ciabatte da posizionare strategicamente).
Purtroppo spesso si dice band ma, la band c'è solo al momento di dividere l'incasso e di bere la birra compresa nel compenso.
Quindi ci sarà lo sfigato di turno (nel mio caso io) che nel borsone sovradimensionato avrà anche questo materiale, che lui presumibilmente non userà ma, che magari utilizzerà la cantante, visto che nella pochette non ci stava il microfono...o l'altro chitarrista che ha i cavi contati...

Il fonico è già un livello superiore, non tutti però sono così disposti ad ascoltarti, altri invece sono in qualche modo "appassionati" al proprio ruolo...e in quel la caso fanno la differenza.
Rispondi
di ktpnn [user #45786]
commento del 15/11/2016 ore 01:49:03
articolo interessante, pieno di ottimi spunti che effettivamente potrebbero semplificare molto il lavoro al fonico. rappresentando questa categoria mi trovo molto d'accordo, e capisco il punto di vista di molti musicisti, ma suvvia, non facciamone una guerra! :)
una cosa che non viene considerata è che in situazioni "piccole" (il classico localino che oscilla tra sala da concerti e mini discoteca il sabato) il service non è un'opzione viabile, per questioni economiche - e spesso e volentieri per taccagneria del proprietario.
ho lavorato spesso in queste condizioni, dove mi trovavo a fare il fonico non per un service, ma per un locale che "ah l'attrezzatura ce l'abbiamo già, il service non serve".
eh certo. poi mi arriva una scheda tecnica tipo quelladi Bilbo e gli svaghi magici e inizio a sudare una settimana prima del concerto.
sarà che ci tengo a fare le cose per bene, a non deludere né le band né il pubblico, ma molto spesso ho fatto i salti mortali per ottenere microfoni, compressori e attrezzatura varia in prestito, spesso ho portato attrezzatura mia (ben conscio che l'avrei persa), certe volte sono andato a comprarla apposta. non lo dico per cercare la santità eh, lo dico solo perché leggendo i commenti inizio a pensare: ma che fonici lavorano in giro? possibile che solo io mi sia sbattuto come un cretino per risolvere tutto il risolvibile, davvero avete trovato persone che tenevano così poco al loro lavoro?
voglio dire, il fonico non è un lavoro che "ti capita", come chi si mantiene durante gli studi facendo il cameriere, è un lavoro che dovresti scegliere per passione.
mi stupisce leggere di persone così poco interessate al loro lavoro - e di conseguenza al risultato.
e di persone che non capiscono gli sbattimenti dei musicisti, e soprattutto che non capiscono che ogni ingranaggio ben oliato fa funzionare meglio la macchina.
in sostanza, mi dispiace un sacco... l'articolo penso si riferisca a condizioni ideali di budget, locale, e naturalmente professionalità del fonico.
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