VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Stratocaster AV '70: fascino CBS con qualità moderna
Stratocaster AV '70: fascino CBS con qualità moderna
di [user #2321] - pubblicato il

La collezione American Vintage raccoglie riedizioni ispirate ai momenti storici più rilevati della tradizione Fender. Se gli anni '70 sono tristemente noti per aver preparato l'azienda al suo momento più oscuro, una Stratocaster con lo stile di allora e con la qualità odierna riserve piacevoli sorprese.
È arrivata ieri la mia Stratocaster American Vintage '70 ordinata appena qualche giorno fa. Si tratta di un modello ormai fuori produzione che è rimasto in catalogo solo per pochi anni prima del restyling della serie AV avvenuto attorno al 2012.
La spedizione è stata velocissima. Ho aperto il pacco (come al solito) con molta curiosità e un po' di apprensione. Non sono nuovo ad acquisti al buio su internet. Mi è sempre andata bene, ma sono consapevole che i rischi ci sono.
Il venditore, che ha comunque un ottimo feedback su eBay, è stato effettivamente di parola: la chitarra era in mint conditions come da descrizione e sembra veramente appena uscita dal negozio. Sono quindi passato per scrupolo a verificare l'originalità delle varie parti e anche da questo punto di vista tutto bene. La chitarra è arrivata, sorprendentemente, anche con un buon setup. Corde basse, manico senza troppo relief (anche se sarei tentato di dare al truss rod un ottavo di giro, ma si vedrà in seguito) e sopratutto niente fritture delle corde sui tasti. Dal punto di vista costruttivo darei un bel 8 e 1/2.

Stratocaster AV '70: fascino CBS con qualità moderna

La vernice non è alla nitro su questo modello, in accordo con quanto faceva Fender negli anni '70. La finitura è comunque stesa benissimo e sembra più sottile e meno plasticosa di quanto ho visto in altre serie contemporanee. Il colore è un bell'Olympic White un po' ingiallito. Il manico in acero ha delle belle venature e risulta pure verniciato con cura. L'unica cosa un po' stonata è un po' di spazio nella giuntura manico-corpo. La mia Telecaster Custom Shop '63 ha una giuntura veramente senza il minimo spazio. Comunque nulla di allarmante, ho visto molto peggio.

Questa Stratocaster è piacevolmente leggera e si attesta sui 3,2 Kg. Il body è in ontano. Generalmente si associano gli strumenti degli anni '70 al frassino. In realtà anche in quel periodo Fender ha continuato a usare l'ontano per molti degli esemplari realizzati nelle finiture coprenti (i cosiddetti "custom color"). Si può affermare quindi che le riedizioni riprendono correttamente questa caratteristica degli originali.

Stratocaster AV '70: fascino CBS con qualità moderna

Attaccata all'ampli, la chitarra suona in modo delizioso. Si sente che non è solo l'estetica a essere stata ripresa. È stato fatto chiaramente un lavoro per avvicinare il suono alle caratteristiche delle Stratocaster dei primi anni '70, grazie soprattutto all'adozione di un set di pickup specifici che si rifanno ai Gray Bobbin in uso in quegli anni. Credo che il risultato sia (in senso generale) abbastanza verosimile. Un'ultima nota sul manico: il profilo viene descritto nelle specifiche come a U. È un manico abbastanza generoso, però lo trovo allo stesso tempo molto comodo.
In conclusione è veramente un bello strumento e una conferma (se ce ne fosse bisogno) dello standard qualitativo della serie American Vintage.
american vintage '70 chitarre elettriche fender gli articoli dei lettori stratocaster
Nascondi commenti     33
Loggati per commentare

di dale [user #2255]
commento del 18/10/2016 ore 13:42:
Non mi piacciono le palettone, ma la tua ha quel look hendrixiano che non lascia indifferenti, davvero bella.
Mi piacerebbe provarla, non ne ho mai suonato una.
Complimenti, goditela.
:-)

Ps quella Telly....mmmmm.......
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/10/2016 ore 15:33:38
La Tele e' la ragione dell'acquisto della Strato! Purtroppo -come scritto su un post precedente- non riesco a farmi piacere troppo il profilo del manico della mia Tele, che risulta abbastanza ingrossato verso il nut. Intanto che valuto il da farsi mi sono preso (dopo anni) la strato.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 18/10/2016 ore 16:03:29
E hai fatto più che bene!
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 18/10/2016 ore 14:00:11
Ah sicuramente è meglio della Classic 70. La mia (Classic 70) ha il manico sbagliato: tastiera da 12", profilo a C e tasti med-jumbo. Mi consolo pensando di avere un esemplare "raro". Nonostante tutto suona bene... almeno questo...
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 18/10/2016 ore 14:28:25
Anche io ho una Classic 70, ma il radius è 7,25 con tasti vintage...che manico hanno montato??? 0_o
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 18/10/2016 ore 16:24:02
Beato te... non ho idea di cosa abbiano montato in fabbrica, davvero... Forse era il manico di qualche modello Deluxe 70's... mah!?
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/10/2016 ore 15:35:32
Pero' e' un manico con delle caratteristiche interessanti. Immagino sia comodissimo da suonare.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 18/10/2016 ore 16:24:32
Comodo è comodo... però sembra di suonare tutt'altro che una chitarra "tipo vintage".
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 19/10/2016 ore 10:09:44
Cioè hai comprato una Stratocaster classic 70 nuova e aveva un manico con raggio da 12 a C e tasti Jumbo ???
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 19/10/2016 ore 10:23:16
Si, ce l'ho tutt'ora.
Rispondi
di esseneto [user #12492]
commento del 19/10/2016 ore 10:52:50
teoricamente il fatto di avere un manico completamente diverso da quello che la chitarra dovrebbe avere è un difetto in pratica la si potrebbe considerare un modello "custom". Personalmente ne avrei chiesto la sostituzione , resta comunque un fatto parecchio anomalo...
Rispondi
Loggati per commentare

di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 19/10/2016 ore 10:58:12
Eh ma tu non è che la prima cosa che fai è andare a misurare se il manico è quello giusto. Me ne sono accorto con parecchio ritardo... Automaticamente io facevo il setup a 7,25 e suonava ovviamente uno schifo. Solo recentemente guardandola a confronto con una chitarra col 7,25 mi sono accorto della magagna. Poi riflettendoci ho anche notato il fatto dei tasti e del manico. Ma non sono cose che ti saltano all'occhio subito. Poi il mio rapporto con le stratocaster all-white hendrixiane è molto tumultuoso! :D Comunque quando me ne sono accorto già era stata pesantemente modificata nell'elettronica e nell'hardware... quindi la garanzia se n'era andata ampiamente a farsi benedire! :D
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/10/2016 ore 14:37:19
"L'unica cosa un po' stonata è un po' di spazio nella giuntura manico-corpo."...tutte le Strato anni '70 che mi sono passate per le mani hanno questa caratteristica, di conseguenza al tacco il manico e' sempre piu' stretto della tasca che lo ospita, in alcuni casi lo era anche troppo con la tendenza della corda del MI cantino che scappava giu' dalla tastiera durante i playing un po' piu' energici.....mai capito perche'....certo che il riproporsi della stessa caratteristica anche sulle reissue ha un non so che di diabolico.
Molto bella comunque, quell'olimpic white un po' ingiallito e' davvero bello
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/10/2016 ore 15:41:44
Su queste riedizioni (incluse anche le messicane Classic Series) pare comunque abbiano implementato il famigerato micro-tilt, rispetto agli originali anni '70. In ogni caso il manico sull'esemplare in mio possesso e' bello saldo e soprattutto ben centrato con il ponte.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 18/10/2016 ore 18:39:05
Per quella che e' la mia esperienza posso dire che se una palettona suona male e' perche' suona male di suo: il micro tilt o la placca a 3 viti c'entrano ben poco
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/10/2016 ore 18:48:09
Anche questo e' vero, soprattutto se poi il micro-tilt non e' attivato.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 18/10/2016 ore 14:41:01
Bellissima, goditela!
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 18/10/2016 ore 17:49:30
Nonostante il palettone mi piace, ho avuto una 74 originale ed era un bel suonare :-)
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/10/2016 ore 18:46:18
Bello strumento una '74 originale. Purtroppo era un po' fuori budget per me.
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 18/10/2016 ore 18:53:46
Allora costava poco :-)
Rispondi
di Luca1973 utente non più registrato
commento del 18/10/2016 ore 19:37:50

Lo spazio tra body e manico è una caratteristica del modello.

In 2 (su 2) viste nuove in negozio c'era questa "caratteristica", anche il fatto che sulla tua sia presente mi conferma comunque quello che pensavo anche io, ovvero una cosa voluta.

(anni fa, inizialmente, dopo aver visto la prima, avevo pensato ad una imperfezione su quell'unico esemplare). Certo che ad occhio è un po' bruttina da vedere quella fessura.

p.s.
a me la palettona piace ;)

Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/10/2016 ore 20:00:05
Grazie allora per la conferma! Comunque non si nota nemmeno più di tanto, bisogna proprio mettersi ad analizzarla da vicino.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 18/10/2016 ore 21:09:24
Se la tasca fosse ultrastretta, il microtilt avrebbe difficoltà a lavorare: il manico resterebbe incastrato nella tasca e tutto funzionerebbe peggio
Poi ho dei seri dubbi che una chitarra con tasca stretta suoni meglio di una più lasca: il contatto vero è col fondo della tasca, per la trazione delle viti. Se lì le forze valgono 100, sui lati valgono 1. Da sempre penso che se anche ci fosse una trincea attorno ma il manico fosse avvitato a dovere, non cambierebbe nulla.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 18/10/2016 ore 21:14:27
Anzi, controcorrente con tanto web penso che il manico se non è a contatto con lati e fondo della tasca, potrebbe addirittura suonare meglio. Toccando i latti, ma non essendo al 100% solidale in quel punto, come un manico incollato, potrebbe essere fonte di dispersione, seppur minima, di energia. Pensa, in piccolo, ad una crepa un una campana: i due bordi si toccano ma non sono giuntati. la campana suona fessa. Per ripararle mettevano delle graffe che tenevano i due lati ben premuti. Allora tornava a suonare. Se per assurdo avessero tolto del metallo lasciando i due lati separati e liberi di vibrare, avrebbe suonato meglio che fessa. Non vedo perchè con le dovute proporzioni non debba funzionare nella medesima maniera.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 19/10/2016 ore 00:00:0
Il tuo e' un ragionamento interessante. Credo che in alcuni strumenti anni '70 originali (sopratutto quelli prodotti alla fine del decennio) il problema fosse proprio di ancoraggio del manico al body, che portava poi ad un disallineamento costante dell'asse manico-ponte. Credo in quel caso fosse colpa di tolleranze veramente esagerate. Da questo punto di vista pare le riedizioni dovrebbero essere molto più precise.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 19/10/2016 ore 01:00:32
Un conto è la tasca larga, un conto è il manico disallineato. Se è allineato bene, la tasca può essere larga di 1 cm senza che tu te ne accorga. Il problema del microtilt, è che intanto hai 3 viti invece di 4 a stringere, e poi che se lo stai usando, hai il manico che non è a contatto con il body, ma tutto si regge sul contatto di parti metalliche. Questo dovrebbe influire, dato che la vibrazione passa dal legno, al metallo, al legno, invece che legno-legno.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 19/10/2016 ore 04:24:14
Riguardo il micro-tilt la cosa migliore e' in effetti di tenerlo completamente disinnescato (come indicato mi pare da Alberto in un articolo dedicato all'argomento), in modo che non interferisca con le vibrazioni.
Rispondi
di Zado utente non più registrato
commento del 19/10/2016 ore 19:16:26
Molto bella davvero, ma il lasco nel neckjoint è una cosa che non sono mai riuscito ad accettare, in nessuna strato che mi sia passata fra le mani
Rispondi
di poseidon [user #30697]
commento del 20/10/2016 ore 14:52:14
le strato palettone mi fanno subito venire in mente gli anni 70, Ritchie Blackmore, i basettoni e i pantaloni a zampa :) sono le stratocaster che apprezzo di più forse
Rispondi
di Onghi [user #35497]
commento del 23/10/2016 ore 13:45:34
Io ho una American Vintage però 62. Le Av sono a mio parere una gran bella serie. Goditela.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 24/10/2016 ore 01:26:39
Bellissima la 62. Io l'ho avuta intorno al 2009 in surf green e avrei dovuto tenerla. L'avevo presa pero' solo per sfizio e poi sono arrivate altre priorità. Adesso mi e' capitata questa e il prezzo era veramente buono.
Rispondi
di Onghi [user #35497]
commento del 10/11/2016 ore 21:04:08
Suona veramente bene. Il surf green è un gran bel colore, fossi in te l'avrei tenuta. Per curiosità personale, di che anno era? La mia è stata prodotta il 22 ottobre del 1994.
P.s la mia è Fiesta red
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 05/02/2017 ore 22:52:45
Mi era sfuggita la notifica di questo commento. Provo a rispondere anche se con qualche mese di ritardo. La surf green era stata costruita intorno al 2007-2008. Era bellissimo il contrasto di colore tra il verde e il colore scuro del palissandro. Suonava da paura, anche a detta del mio liutaio che notoriamente odia le Fender moderne. Mi era capitata l'occasione e l'avevo presa solo per sfizio, con l'idea di tenerla solo per qualche mese e cosi' e' stato. Effettivamente era da tenere, ma purtroppo non era un periodo in cui potevo proprio permettermi un nuovo strumento.
Rispondi
Altro da leggere
Manuale di sopravvivenza digitale
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964