Non è facile rendere varia una canzone composta da pochi accordi e che anche nell'arrangiamento originale non presenta particolari variazioni. Per fortuna, quando si ha a che fare con David Bowie, si può essere sicuri che l'interpretazione vocale da sola potrà bastare a non far annoiare mai nessun ascoltatore.
La sua "Heroes" è caratterizzata da un crescendo vocale che parte da una prima strofa quasi parlata fino ad arrivare a un canto urlato, mentre sotto scorrono gli stessi accordi e, all'incirca, le stesse parti suonate. Si aggiungono alcune rifiniture, entrano i cori ma, se si inserisce il brano all'interno di una scaletta acustica di sola chitarra e voce, non si può contare su certe armi a disposizione. Ecco allora che, nella versione proposta da Paolo Pilo, si punta in una direzione del tutto opposta, con un arrangiamento semplice e regolare, che faccia da sottofondo all'evoluzione del canto nel corso della canzone. Se si è stati bravi, probabilmente sarà lo stesso pubblico a provvedere ai cori e a massimizzare la resa.
In molti dei suoi arrangiamenti acustici, Paolo ha preferito usare una tecnica di strumming con una percussività evidente, dove il ritmo alternato del palmo e della plettrata imitano una batteria. Per "Heroes", invece, ha optato per una pennata più leggera e uniforme che, accompagnata all'uso ben congegnato di un delay a pedale (preso in prestito da una multieffetto Zoom G3 per l'occasione), è più che sufficiente a creare un fitto background su cui cantare senza distrazioni.
Gli accordi non sono difficili, e ci si può sbizzarrire con variazioni sul tema e personalizzazioni secondo le proprie sonorità preferite.
|