mescola una visione futuristica e innovativa della chitarra metal con massicce influenze jazz e fusion. E’ un disco, a detta dell’autore stesso, ambizioso: un progetto contro le logiche di musica commerciale; una sfida complessa, che ha richiesto competenze e un grande esercizio di creatività nel tentativo che musica proposta diventasse qualcosa di speciale e non convenzionale
Tanti i musicisti coinvolti: Nick Pierce, Marco Maggiore, Erik Tulissio, Edo Sala, Michael Manring, Alex Argento, Roberto Gualdi, Rob Iaculli, Isao Fujita e Taku Yabuki.
Cosa si deve aspettare l’ascoltatore?
Ho approcciato la stesura di questo disco come se fosse un viaggio a tappe in cui la musica potesse in qualche maniere essere descrittiva, rappresentasse dei paesaggi o delle situazioni. Credo sia una musica fatta soprattutto di contrasti continui laddove i momenti più melodici si alternano alle armonie più spigolose e sperimentali, ma anche di contrasti ritmici dato il vasto impiego di polimetrie e poliritmi; infine credo sia un disco fatto anche di contrasti stilistici perchè, sebbene abbia un solido fondamento metal strumentale, le contaminazioni sono davvero molteplici, passando da influenze jazz-fusion a momenti etnico-orientali, passando attraverso paesaggi sonori ambient ed un pizzico di follia avanguardistica!
Cosa rende questo disco diverso rispetto ai tuoi precedenti lavori?
Credo di aver raggiunto una certa maturità stilistica che mi auguro si riesca a percepire. Questa è stata la prima volta in cui mi sono messo a scrivere con un vero senso di libertà senza avvertire la pressione di dovermi necessariamente confrontare con altre realtà musicali, semplicemente facendo ciò che sentivo. In questo senso, questo disco potrebbe anche rappresentare un punto di arrivo e di svolta, come se nei due lavori precedenti stessi cercando la mia strada ed ora l' avessi finalmente imboccata; Insomma l' avventura è appena iniziata!
Quali influenze hanno maggiormente ispirato la scrittura e produzione di questo album?
Credo di aver assorbito inconsciamente molta della musica che amo ascoltare, partendo da band Metal come Meshuggah, Protest The Hero, Sikth e Ron Jarzonbeck, passando per la fusion di Allan Holdsworth fino a compositori come Bartok, Ligeti ed il grande Frank Zappa. Probabilmente le colonne sonore dei film devono avere avuto una certa influenza, soprattutto in brani come Deathly Hallows, The Entity e Dynasphere! Sono un divoratore di film horror e di fantascienza ed un grandissimo appassionato di musica per film, probabilmente Christopher Young è il mio compositore preferito in questo ambito!
Detto ciò, ho composto i brani in modo molto intuitivo, senza pensare a nessun riferimento specifico, senza pianificare nulla, lasciando che le influenze emergessero dagli abissi spontaneamente!
Dacci una manciata di suggerimenti per una guida all'ascolto più consapevole...
Penso che per molti versi la mia musica possa risultare un po' ostica per coloro i quali non sono familiari con i misi stessi riferimenti musicali/culturali.
Al di là di ogni genere musicale, penso che la chiave di letture principale sia l' astrazione. Molte parti musicali che compongo sono ispirate da sequenze numeriche e idee matematiche dopo essere filtrate dalla mia sfera emotiva. Si tratta di un tipo di musica eclettica, contaminata da molti generi diversi, in cui l' apparente "freddezza" un po' cervellotica, svela gradualmente grazia ed emotività.
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