VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Massimo Varini: laboratori di didattica
Massimo Varini: laboratori di didattica
di [user #116] - pubblicato il

A pochi giorni dalla pubblicazione del suo nuovo album acustico (uscirà il 4 novembre e si chiamerà Romanticamente) abbiamo incontrato Massimo Varini per parlare di Didattica. Massimo è un didatta appassionato e prolifico, capace da sempre di tenere la sua proposta didattica aggiornata e al passo coi tempi. Ci siamo fatti raccontare il suo Laboratorio Musicale Varini.
Massimo, tu molti anni fa hai avuto un’intuizione importante: sei stato il primo a teorizzare una didattica volta a formare figure professionali come quelle del turnista e del session man...
Dalla pubblicazione del mio manuale “Professione: Chitarrista” poi sono usciti altri lavori cartacei, articoli su riviste, video in rete riguardanti lo stesso argomento.
Continuo a spiegare, nelle clinic che tengo, che il turnista che si trovi a fare lavori pop può essere visto come un iceberg: quello che mostra ed esce è soltanto la punta, la parte più piccola… ma che per essere fatta bene richiede avere un basamento incredibilmente più grande e solido.
Mi ha sempre dato noia, fin da ragazzo, che ci fossero persone che dicessero che per suonare con Tizio/Caio, nel mondo del pop, bastasse sapere 4 accordi.

Massimo Varini: laboratori di didattica

Sembra che l’attuale crisi discografica, il radicale cambiamento che ha investito il mondo della musica abbia demotivato molti ragazzi ad aspirare al lavoro di session man. Si nota un certo ritorno a lavorare alla propria musica, a esplorare generi anche più di nicchia, più solistici... 
Ti dirò, la crisi la discografia se l’è cercata quando non ha avuto la lungimiranza di capire che il formato mp3 sarebbe stato il futuro di un nuovo business e invece di prendere il toro per le corna ha cercato di osteggiare questo formato che si è diffuso. Da lì in poi, le cose sono sfuggite di mano.
Il fatto che più musicisti vogliano fare la propria musica, nei modi che indichi tu, è buona cosa. E vorrei anche che ci fossero di nuovo gli idoli come Steve Vai, Satriani, Malmsteen etc… perché? Non perché io impazzisca - almeno non in questo momento, ma in passato li ho amati - per questo tipo di chitarrismo ma perché rappresentano un punto di arrivo raggiunto con lo studio, le qualità, le doti, la tenacia.
Vorrei che gli esempi fossero esempi musicalmente virtuosi e non nel senso tecnico ma più ampio del termine: la musica Grunge, che seppure mi piace tanto, ha fatto sotto certi aspetti tanti danni, facendo percepire che il successo era raggiungibile anche con quattro accordi, il suono crunch e tutte le pennate in giù...
 
Tu da giovanissimo suonavi con Biagio Antonacci e infiammavi gli show con assolo pirotecnici. Nonostante l’età, tecnicamente eri già preparatissimo. Quali erano gli elementi del tuo modo di suonare che allora, confrontandoti con i professionisti, erano ancora acerbi e gracili?
Ho avuto la fortuna di incontrare la persona giusta che mi ha notato e mi ha chiamato con Biagio nel 1993 quando ancora avevo 22 anni… frequentando poi le manifestazioni televisive in cui s’incontravano i colleghi, notavo che di norma ero 5, 10 anni più giovane degli altri più giovani e, quindi,  molto più giovane della media. Ma, se da certi punti di vista eravamo in linea, gli elementi del suonare più acerbi erano quelli sul suono pulito, sugli arpeggi pop, sulla determinazione ritmico/sonora delle parti meno esposte. Parti che poi ho profondamente studiato.

Massimo Varini: laboratori di didattica
 
Quanto e in che modo la tua attività di session man, arrangiatore, produttore e songwriter ha condizionato la tua didattica?
Non credo di poter riuscire a dividere in parti diverse un tutt’uno che è la mia vita; forse perché non ho ancora deciso cosa farò da grande. Vivo di entusiasmo e quando seguo un progetto lo seguo con il 100% di me stesso. Magari solo per quattro ore in un giorno, ma in quelle quattro ore non esiste niente altro.
 
Da un anno ti sei lanciato in un nuovo progetto didattico on line, il Laboratorio Musicale Varini. Ci faresti un primo bilancio?
Meraviglioso, appagante…molte decine di allievi si sono diplomati e sono incredibilmente soddisfatti (ci tengo però a dire che quest’attestato esprime il valore della credibilità della mia figura professionale, non sono Diplomi riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione).
Ci sono studenti che hanno seguito o stanno seguendo tutti i corsi! Hanno iniziato con uno poi due e quindi tre, entusiasti com’erano della piattaforma e della certezza del risultato.

Massimo Varini: laboratori di didattica
 
Due dei tuoi corsi principali sono rivolti allo studio dei modi. In tanti anni d’insegnamento quali sono i più grossi intoppi da te rilevati che bloccano gli studenti nell’apprendimento di quest’argomento?
Ehhhh, tocchi la ferita aperta!
Come dico nella presentazione del corso MOMA (Modali del modo Maggiore), “suonare Modale non è una questione di diteggiature”.
Sembra che conoscere le scale modali sia un po’ come un Sacro Graal, ma come se ci fossero dei segreti. Nei miei corsi le spiego invece nel modo più musicale possibile, partendo dalle note strutturali degli accordi e poi aggiungendo i gradi mancanti fino a ricomporre le diverse scale modali, esplorandone i profumi musicali.
 
Nella tua didattica insegni a suonare il blues senza usare la pentatonica. Confessa: sotto il naso in decenni di lezioni ti sono passate centinaia di studenti. Quanta pentatonica hai ascoltato per arrivare a concepire un metodo blues che la bandisca? 
Io ho suonato poco blues e, sinceramente, non ne ho ascoltato tantissimo… il mio background è più recente e suonato da chitarristi con influenze jazzistiche: mi riferisco a chitarristi più tipo Robben Ford o Larry Carlton, che suonano sì il blues ma con sonorità diverse dalla sola pentatonica.
Troppe volte ho ascoltato, come dici tu, eseguire un blues con una pentatonica e il chitarrista che la esegue senza tener conto delle tensioni tra i diversi accordi: il quinto grado è spesso molto bistrattato!
Così sono partito dai toni guida, dagli arpeggi, le scale modali, poi le note di avvicinamento cromatico a ciascun grado… passando poi per le “superimposizioni” di arpeggi diminuiti e semidiminuiti.
I risultati dei videoesami di fine corso sono entusiasmanti e la soddisfazione degli studenti è per me la gioia più grande che premia i tanti sforzi fatti per lanciare questa piattaforma.
Non parlo solo d’impegno di tempo per creare tutti i contenuti, ma anche il sistema di E-Learning che è tra i più importanti al mondo e ha quindi un suo costo (adeguato alla qualità dell’offerta ma pur sempre un costo importante), e la qualità tecnica di luci, telecamere HD, cavi, computer, ripresa audio… tutto quanto! Ho ricevuto complimenti anche dal punto di vista tecnico. Il Laboratorio Musicale Varini ha standard di qualità molto alti dal punto di vista tecnico, soprattutto se paragonati alla grande quantità di ore di video presenti sulla piattaforma.


 
Ti sei fatto un identikit dello studente tipo che si iscrive ai tuoi corsi?
Gli studenti del Laboratorio Musicale Varini non hanno identikit simili: si va dalla ragazza minorenne che è iscritta dai genitori fino al manager che gira il mondo portandosi una chitarra dietro e segue i corsi da ovunque si trovi; dal chitarrista che vuole arrivare a fare il musicista di professione al padre di famiglia che si ritaglia ogni sera un po’ di tempo, appena i figli vanno a letto.
Una cosa sola li accomuna: la passione per la musica e, fortunatamente, la soddisfazione di avere un percorso chiaro, preciso e delineato, senza scorciatoie.
 
Ci descrivi il Corso Base dei Laboratori Musicali Varini?
Il Corso BASE è uno dei fiori all’occhiello del LMV. Per realizzare tutti i corsi BASE ho voluto al mio fianco due miei studenti che col tempo sono diventati poi miei Tutor didattici e ora stretti collaboratori: Gianfilippo Fancello e Matteo Bottini.
La mia idea per strutturare i “PACCHETTI” è partita dal fatto che spesso chi vuole suonare la chitarra non ha ben chiaro se vorrà suonare la chitarra elettrica, acustica o classica… ma inizia con una di queste semplicemente perché “ne ha già una in casa”.
Così i pacchetti BASE (che sono 3, ciascuno per una durata di 4 mesi, per coprire il primo anno didattico) contengono 4 corsi: quello di CHEL (Chitarra Elettrica), CHAC (Chitarra Acustica), CHCL (Chitarra Classica) e l’importantissimo corso TEBA (Teoria Base) che è il corso di Teoria, Armonia, Solfeggio ritmico, Solfeggio parlato ed Ear-Training; i corsi, messi insieme, formano un PERCORSO DIDATTICO.
Lo studente può seguire anche tutti e quattro i corsi… per arrivare all’esame di fine percorso deve necessariamente ultimare quello di Teoria e almeno uno strumento. In molti studenti hanno presentato tutti gli esami.
Il percorso è quindi perfettamente “sincronizzato” in modo parallelo fino alla fine del primo anno, con le caratteristiche esecutive specifiche per ciascuno strumento.
Dopo un anno di studio si presume che lo Studente abbia deciso quale di questi tre strumenti suonare e quindi dai Corsi INTERMEDI gli studi si dividono perché le caratteristiche esecutive sono troppo specifiche perché siano tenute parallele.

interviste massimo varini
Link utili
Il sito di massimo varini
Il canale youtube di Massimo
Il Laboratorio Musicale Varini
Nascondi commenti     88
Loggati per commentare

di Claudio80 [user #27043]
commento del 26/10/2016 ore 19:47:37
Stima profonda per MV!!
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 01:52:03
C'è solo da fargli i complimenti .
Rispondi
di Grossoman [user #42524]
commento del 27/10/2016 ore 08:38:46
Interessante questo approccio al blues
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 09:30:46
Parlo da diplomato in chitarra in Conservatorio,
finche mi dici Blues, Rock, la pentatonica (della quale sanno tutto pure gli alieni su Giove perche pare che esiste solo quello quando prendi in mano una chitarra, se ne è parlato per decenni fin l'esasperazioneeeee), chitarra elettrica mi va bene perche l'insegnamento è libero ma quello che mi racconti a questo punto lo saprebbero tutti cercando in rete informazioni ed in piu mi dai un pezzo di carta che non ha valore legale ma simbolico e te lo fai pure pagare?
Non voglio sminuire il lavoro ma questa mi pare soltanto pura pubblicita e basta!
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:04:32
Ma no Michele,in realtà è come se andassi da un maestro privato,paghi,e alla fine se passi l'esame ti rilascia un attestato di presenza che non ha nessun valore riconosciuto come studio "ufficiale" tutto qui,io da parte mia non li spenderei così i soldi,ma non ci vedo nulla di strano.E' vero in rete trovi una valanga di cose,però sono slegate non è un percorso "guidato" e pratico,rischi sempre di perderti nel mare di nozioni....anche in rete alla fine ti danno l'antipasto a gratis,poi se vuoi il primo il secondo ed il dolce,tutti ma proprio tutti si fanno pagare ;-)
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:14:29
Appunto, vai a pagare per farti dire un po di cose, ma non tutto quello che effettivamente di chitarra potrebbe servirti, e farti dire poi come farle funzionare queste cose sulla chitarra. Se questo articolo non è pubblicita cos'è?
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:17:17
E perchè? :-) Su quello che hai scritto più sotto sono daccordissimo,
"A parere mio non puoi insegnare 2 stili cosi importanti, Jazz e Blues, che nascono da radici fortissime, devi ascoltare per forza tonnellate di artisti e poi nel tempo assimilare il concetto profondo..." ma sul fatto meramente commerciale e di presenza sul Web,mi pare che Varini non faccia nulla di diverso da 1000 altri attori presenti in rete.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:20:12
Concordo in pieno, contento lui :D
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:23:4
Vende un servizio Michele,come tanti dai non gli facciamo le pulci,tu guardi i video promo e decidi se quello che ti proprone ( e quello che chiede in soldoni) sono una cosa che ti può servire,tutto qui,non mi pare che cerchi di dare la "verità" a nessuno :-)
Vende un servizio....
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:37:50
E' quello che sto cercando di dire, appare oggi qui oltre che per pubblicizzare il suo disco anche i suoi corsi, ben per lui non sarà ne il primo ne l'ultimo :D
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:41:38
E' il capitalismo baby...hanno inventato pure un gioco da tavolo,per educare le masse,si chiamava "Monopoli" ;-)
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:42:49
Yes, ci gioco ancora :D Grazie per i tuoi interventi, sono sempre spunto di belle discussioni e scambi di idee...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:48:55
Altrettanto per me Michele,buona giornata, oggi c'è pure il sole quindi accendo la moto e parto! Ciao ;-)
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 11:07:51
Di dove sei Pietro? Qui pure a Roma ce un bel sole, e ieri sera tutto ha tremato alle 9!
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 11:13:20
Toscana,costa, Viareggio...ieri sera stavo guardando una cosa alla Tv e all'improvviso ha cominciato ad oscillare il monitor,di solito fa così quando il gatto va dietro e traffica con i cavi ma il gatto stava dormendo su un cuscino...invece mia figlia mi ha chiamato e ha detto che era appena uscita la notizia di un'altra scossa forte....è un disastro.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 11:33:06
Brutta cosa, tristissima :(
Rispondi
di Fabio2016 [user #45671]
commento del 27/10/2016 ore 11:11:5
Michele non sono d'accordo con te. Il tuo commento avrebbe senso solo se tu dedicassi la tua vita alla protesta contro tutto quello che è commercio, marketing, impresa, ovvero contro la società civile (dovresti però anche vivere allo stato brado volendo essere coerente al 100%).
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 11:33:45
Puo darsi! :D
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 11:58:59
E' un'intervista in cui mi si chiede della mia attività. Parte della mia attività è didattica e la piattaforma E-Learning che ho messo in piedi ha dei costi e quindi divido in settori alcune cose: la musica è il fulcro di tutto ovviamente, poi c'è anche la parte di business che è quella che permette di sostenere il tutto, di comprendere se le cose che fai e che metti a disposizione a pagamento hanno un valore per cui le persone sono disposte a pagare in cambio di una qualità che sono gli stessi allievi a comprendere se sia presente o meno.
Se poi pensi a quante "scuole" ti vendono un Diploma dicendo che ha un valore ma in realtà non ce l'ha... almeno io lo dico da subito: è un attestato di frequenza che ha solo il valore della mia credibilità, niente di più.
Certamente, se avessi potuto fare il Conservatorio l'avrei fatto e ai miei allievi che vogliono una base solida e "un pezzo di carta VERO", consiglio di farlo.
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:11:47
e quindi????


ecco il messaggio di Massimo a tutti voi!!



"di massimovarini [user #8718] - commento del 27/10/2016 ore 11:58:59
E' un'intervista in cui mi si chiede della mia attività. Parte della mia attività è didattica e la piattaforma E-Learning che ho messo in piedi ha dei costi e quindi divido in settori alcune cose: la musica è il fulcro di tutto ovviamente, poi c'è anche la parte di business che è quella che permette di sostenere il tutto, di comprendere se le cose che fai e che metti a disposizione a pagamento hanno un valore per cui le persone sono disposte a pagare in cambio di una qualità che sono gli stessi allievi a comprendere se sia presente o meno.
Se poi pensi a quante "scuole" ti vendono un Diploma dicendo che ha un valore ma in realtà non ce l'ha... almeno io lo dico da subito: è un attestato di frequenza che ha solo il valore della mia credibilità, niente di più.
Certamente, se avessi potuto fare il Conservatorio l'avrei fatto e ai miei allievi che vogliono una base solida e "un pezzo di carta VERO", consiglio di farlo. "
Rispondi
di roccog [user #30468]
commento del 27/10/2016 ore 12:17:24
Se in Italia non esiste alcunché di riconosciuto la colpa non è certo dei tanti bravi insegnanti che abbiamo.
Varini come chitarrista elettrico, moderno, session man e pure acustico ha fatto cose a livelli top in Italia. Ci mancherebbe che non si facesse pagare per insegnarle!
E soprattutto chi ha una formazione classica avrebbe bisogno - se vuole espandersi al rock, pop, acustico - di un didatta così....ci manca solo che ora non si paghino più i professionisti. E te lo dice uno che professionista non è...ma ben vengano corsi così.
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:22:25
Uuuuuuhhhh.... i diplomati da conservatorio che si ergono a possessori dell'asoluta' verita', sono, nel 2016 allucinati!!! Hai assolutamente tentato di sminuire il lavoro pazzesco di Varini. Ma tu, dall'alto del tuo diploma hai idea di quanti mesi di lavoro ci sia dietro ad un solo suo corso???
Rispondi
di Carrera [user #31493]
commento del 27/10/2016 ore 12:30:33
Che poi sono anche mondi musicali e didattici differenti, no?
Cioè io credo che proprio per un musicista classico nella didattica di Varini ci siano cose non praticabili al conservatorio: modi, tecnica elettrica, acustica, session man...
Che senso ha fare paragoni. Sono complementari piuttosto!
Rispondi
di alip [user #30902]
commento del 27/10/2016 ore 20:20:11
Pubblicità e basta ? Un laboratorio musicale come quello ideato da Massimo Varini è un grande novità ed occasione. Siamo in Italia (avete presente quello che c' è in giro ? ), Qui c' è la possibilità di seguire dei percorsi didattici progressivi di qualità, stando a casa con la supervisione di un gran professionista ! Su internet c' è tanto materiale ? Certo, ma tutto questo materiale se non è filtrato crea molta confusione, soprattutto per chi inizia ! Avere un percorso didattico creato da un grande insegnante (e musicista) fà la differenza . Sull' attestato. Quasi tutte le scuole di musica moderna in Italia rilasciano attestati che non hanno valore legale, non vedo dove sia il problema. Vogliamo misurare la qualità di un corso o di un insegnante dall' attestato rilasciato? Ma per favore ! Finché ci soffermeremo all'attestato senza parlare di musica, vuol dire che c' è qualcosa che non quadra... La voglia di imparare a suonare uno strumento deve venire prima di tutto, trovo una grande occasione per uno studente poter usufruire dei contenuti del Laboratorio Musicale varini. Sono a pagamento ? È giusto, il lavoro e la qualità si pagano ! Tu dai lezioni di chitarra Gratis ? Complimenti a Massimo, sto seguendo dei corsi sul laboratorio ed ho dei metodi cartacei. Tutti ottimi prodotti, quello che noto è la grandissima passione nei progetti dove Varini è coinvolto. Ci fosse più gente come lui disposta anche a condividere un sacco di materiale gratuitamente su YouTube !
Seguo con piacere gli articoli di accordo, ma a volte preferisco non leggere commenti, quante fesserie. Saluti a tutti . W LA chitarra
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/10/2016 ore 09:35:1
Seguo da tempo Massimo Varini e gli faccio i miei complimenti perchè lo ritengo un ottimo insegnante che distribuisce anche tanto materiale gratuito e di questo glie ne do atto. Quello che non capisco però, da chitarrista blues (ovviamente un amatore), se MV non è un chitarrista blues, non ama il blues e non lo suona mai perchè deve insegnare proprio il blues.
Il blues è un genere che si impara ascoltando tonnellate di Blues dai maestri, suonando e suonando e cercando di prendere quel feeling e quel modo di suonare che è magico e lo si raggiunge solo se lo ami quel genere. I trick che spiega sono veri, ma il motivo per i quale il blues esiste da 100 anni e si continua a reggere su quelle 5 note non dipende dalle note stessa ma dal modo in cui metti in croce quelle benedette note. Mi va bene che mi vuoi spiegare qualche trick sula pentatonica, ma se non ti piace e non lo suoni mai insegna i tuoi generi.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:00:01
Forse non l'hai capito ma in quel corso non ti insegna il Blues,ma un approccio al Blues "diverso",ha pure citato qualcuno che lo fa nella realtà...sveglia ;-)
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/10/2016 ore 10:06:41
Ti ringrazio per l'appunto purtroppo non sono d'accordo e siccome cita esattamente due mostri del blues quali Robben Ford e Larry Carlton che io conosco benissimo e che seguo da molto tempo, mi dispiace contraddire ma quei due chitarristi suonano la pentatonica. Quello che io contraddico e che lui quando suona blues si sente lontano un miglio che non è il suo genere. Cosa ci devo fare con un approccio al blues se non suono blues?!

P.S.
Grazie ma sono sveglio dalle 08:00
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:13:37
Carlton e Ford suonano la pentatonica? Beh allora mi sa che dormi ancora e profondamente,ho assistito ad un clinic di Ford un paio di anni fa e parlava (e suonava) proprio di queste cose....sorry ma sei proprio fuori strada :-) Trova qualche tablatura di entrambi e vedrai che le progressioni armoniche sono più affini al Jazz che al Blues,o meglio le famose "sostituzioni".....
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 27/10/2016 ore 10:29:4
Grazie per i tuoi commenti, non procedo nella risposta perchè non ritengo questo un luogo adatto ad un contradditorio, bisogna poter parlare di persona per affrontare questa tipologia di discussioni altrimenti si rischia di essere fraintesi, come nel mio caso, o addirittura si rischia di arrivare a discussioni.
Quindi ti ringrazio per i tuoi commenti e ti auguro buona musica.

P.S.
Ripeto non ho bisogno di svegliarmi lo sono dalle ore 08:00
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:37:09
Non c'è problema,sul fatto che parlare di persona sia sempre meglio che stare sul web non ci piove,ma non c'è nessun contenzioso o discussione,tranquillo solo uno scambio di opinioni :-) Ford e Carlton ( e molti altri) li ascolto ( e li vedo live) da una vita,con Robben dopo il clinic ci siamo pure fatti una birra,ed il suo agente manco voleva che lo fotografassimo...pensa te! Lui è una persona disponibilissima.
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:23:59
Tu conoscerai benissimo Robben e Larry... Massimo ha collaborato con loro. Fine!!!
Rispondi
di mz2250 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 14:33:0
Non sono in fruitore dei corsi di massimo , ma scusami se ti contraddico ma l'idea del blues come progressione base anche in altri generi è ormai sdoganata da un bel po, fondamentalmente la musica moderna gira attorno a due pilastri fondamentali la cadenza II-V-I e la progressione blues I-IV-V , motivo per cui usare la progressione blues come base per poi costruire armonie più complesse con i diversi modi è la chiave per un chitarrista pop, ma anche nel jazz questo è, esistono centinaia di esempi sul come quella semplice progressione sia stata arrangiata e modificata per creare qualcosa di più complesso, ovviamente parafraso in maniera del tutto personale, ma penso che il fine di quel corso non sia il fatto di suonare blues con scale diverse dalla pentatonica e basta , ma quella di agevolmente destreggiarsi su una progressione blues canonica presente in altri generi e poter essere credibili e musicali nell'approccio.
Poi su carlton e ford forse sarebbe consigliabile un ascolto più approfondito perchè entrambi provengono da una realta jazzistica e utilizzano ben più della semplice pentatonica.
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 15:23:58
avendo avuto la fortuna di fare i corsi "MOTIFs" per il sito Truefire, ho avuto modo di discutere di questi argomenti con "gli originali".
Il Corso MOTIFs di Truefire ha 3 docenti: Larry Carlton, Robben Ford e il molto meno conosciuto e stimato sottoscritto. Con Larry ho avuto anche il piacere di suonare live (su youtube dovrebbe esserci il video, era ospite di Rudy Rotta).
Parlando dell'approccio all'improvvisazione la pentatonica è "uno dei colori" possibili, ma per gli accordi di Dominante non si può prescindere dall'uso della misolidia, dell'arpeggio diminuito un semitono sopra per la sonorità di 9b o superimposto alla nota fondamentale, della minore melodica usata con il modo superlocrio...
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:08:03
E questo vale soprattutto per il Jazz. A parere mio non puoi insegnare 2 stili cosi importanti, Jazz e Blues, che nascono da radici fortissime, devi ascoltare per forza tonnellate di artisti e poi nel tempo assimilare il concetto profondo... Nessuno in questo caso deve avere la presunzione di insegnare nulla a nessuno! Non puo essere proprio... Il Blues si sviluppa nelle sulle 12 battute che hanno uno specifico significato: esposizione, tema, condivisione del dolore, ripresa del tema, e nelle 12 battute tu poi sviluppi a ritmo di lavoro nel campo una storia e la racconti sottoforma di melodia, andatevi a vedere la favosa "Blues note" se siete curiosi... Nel Jazz questo concetto va molto piu al di la: nelle battute del Jazz questo non esiste piuuuu, la chitarra vola per cavoli suoi senza piu limiti grazie alla fantasia dell'esecutore! Vi siete mai chiesti se esistono partiture di Jazz? Pat Metheny per esempio ogni sera la stessa canzone la fa totalmente diversaaaaaa, il Jazz offre questa immensa possibilità, che se tu non la conoscessi quella canzone su disco nemmeno la riconosci! E mi sento poi raccontare di attestati dati cosi... Ma per favore... Non ci metto l'aspetto Classico perche senno ti porto giu camionate di libri antichi di Musica che ci vogliono 20 anni per leggerli tutti... Va be la Musica oggi ha questi aspetti! Prendiamocela per quello che ormai è ...
Rispondi
di FedericoBuonocore [user #44978]
commento del 27/10/2016 ore 09:43:51
Sto seguendo il corso di Varini sui modi, il moma, il corso è decisamente ben fatto ma non sono d'accordo quando afferma che segue un approccio più musicale rispetto ad altri contesti didattici, quando penso ad un contenuto musicale penso ad un modo di suonare che inglobi anche una determinata influenza musicale o anche più influenze musicali, parlo di stile insomma! e ciò, dagli esempi del corso non si avverte. A me sembra che utilizzi un approccio molto teorico, fa esempi muovendosi per gradi congiunti quando deve far sentire l'utilizzo di note di passaggio per poi variare con pattern sulle diteggiature modali e infine esegue anche frammenti di arpeggi. Sicuramente è molto strutturale ma non musicale,e ci può anche stare, effettivamente da questa base teorico-pratico si può sviluppare, poi, un pensiero musicale, fatto di ascolti di analisi armoniche e stilistiche.
Un'altra precisazione nei confronti della sua didattica e della sua musica strumentale devo farla, nella musica di Varini manca sensibilmente una conoscenza del repertorio strumentale classico sia come composizione armonica e anche come strutture che impiega, troppo simili alle canzoni, e non mi riferisco tanto alla durata ma bensì alla ripetizione troppo semplicistica delle parti, se si vuole comporre musica strumentale, anche sulla chitarra acustica, non si può non partire da una conoscenza classica, sono comunque secoli di musica strumentale ( la sensazione che si ha ascoltando questi brani è come quella dello scienziato che scopre l'acqua calda!!!...vedi Allevi e cose simili insomma) quindi è doveroso se si è dei professionisti della chitarra aver suonato e analizzato brani e studi di Leo Brower, Carcassi, Sor, Giuliani....Villa Lobos...ecc... e dare la percezione, dalle proprie composizione che questo studio, oltre a tutto il resto, è stato fatto.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 10:16:3
Chissa perche non mi stupisce questa cosa...
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:26:51
Che pesantezza!!!!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 27/10/2016 ore 13:48:33
Non ti stupisce perché
a-) è priva di qualsiasi senso argomentativo nei confronti di un lavoro introduttivo (propedeutico per i diplo\laur..).
b-) partire dalla classica è la maniera peggiore di affrontare la chitarra...si è salvato solo Ackermann che io sappia..gli altri fan tutti pena...assai tanta pure...
c-) c'è una richiesta enorme di didattica a basso costo (intendo che non siano lezioni da 40 euro l'ora..non bassa qualità...basso costo..) e che male c'è a diffondere cultura musicale..e parlo di cultura..vai a parlare di lead tones ad un diplomato di conservatorio vai..vedi cosa esce .-). All'ottavo anno manco riescono a distinguere minore da maggiore per la maggior parte.
Diplomarsi al conservatorio di chitarra è un mito solo per quelli che manco mai l'han sfiorato il conservatorio...l'analisi del sor del carcassi e del bernoulli (non cercatelo su wiki..) te la scordi al conservatorio..te li scoppi tutti a memoria like a robot..garantito :-)
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 27/10/2016 ore 22:25:45
Meno male che qualcuno lo dice.
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 12:11:47
I miei corsi come MOMA e MOMI, ma anche i miei manuali come LA CHITARRA SOLISTA hanno uno scopo preciso che è quello di mostrare la funzione delle scale e il loro rapporto con le armonie sottostanti. Non sono corsi "stilistici" (come ad esempio il BLAV o il BPRO), spesso noi chitarristi pensiamo alle scale Modali come a delle diteggiature, mentre il discorso dell'interpretazione modale degli accordi è decisamente diverso.
Per quello che riguarda il giudizio sulle mie composizioni, non posso rispondere. La musica io tendo ad ascoltarla e capisco se mi piace o non mi piace, senza fare grandi calcoli...
Rispondi
di FedericoBuonocore [user #44978]
commento del 29/10/2016 ore 11:13:14
Sottolineo quanto sia ben fatto il metodo Moma, affronta questo argomento con un perfetto equilibrio teorico-pratico e con un linguaggio semplice e chiaro, provengo dal conservatorio e Varini insegna come se provenisse da quell'ambiente, chiarezza negli obiettivi, generali e specifici, suddivisione in unità didattiche. All'inizio del corso Moma fa una grande raccomandazione sui prerequisiti ( conoscenza della tonalità) altro punto a favore sull' onesta didattica. In effetti io ero interessato al corso Blav, poi mi sembrava più consono partire dal Moma (come lui stesso consiglia).
Nella seconda parte del commento, tanto criticato! faccio anche una osservazione sulla musica strumentale di Varini. Suona la chitarra acustica divinamente, però non mi convince affatto l'utilizzo delle strutture che utilizza, troppo simili alle canzoni, qualcuno direbbe che male c'è! ed è legittimo. Allora mi domando, visto che Varini è un grande studioso perchè non scrive musica strumentale attingendo anche, dalle conoscenze classiche, ricordiamoci che il semplice utilizzo della tonalità 150 anni fa era cmq molto più evoluto rispetto alle canzoni strumentali di oggi. Basta ascoltare gli studi di leo Brower, lo studio n 12 e 8 di Villa lobos, Elegia di Mertz...ecc. Ripeto! se si vuole comporre musica strumentale, seriamente e senza accarezzare le orecchie dell' utente medio-basso-basso non si può non partire da questa base che è molto più evoluta, pur se vecchia di 100 anni, delle attuali composizioni strumentali leggere.
Attendo con curiosità nuovi sviluppi nella musica di Varini, come un semplice utente che ha il suo diritto di esprimere un pensiero o critica , se argomentato con buon senso.

Sulla sua didattica esprimo un giudizio eccellente, e lo dice uno con 2 diplomi di conservatorio ed una laurea specialistica in didattica della musica.

Finito il Moma, seguirò volentieri gli altri 3 corsi PRO.
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 12:15:58
ps.: come avrai visto, per i corsi BASE di Chitarra Classica ho un collaboratore che è diplomato in Chitarra Classica al Conservatorio, proprio perchè credo che la formazione che da il conservatorio (parlando di Classica) sia insostituibile e imprescindibile.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 12:28:11
Grazie di essere intervenuto, lo trovo di grande stile ed educazione! Non me ne voglia se ho dichiarato che ritengo la sua visibilità allo scopo di farsi pubblicità e probabilmente a molti amanti della chitarra forse i suoi programmi sono relativi alla cultura musicale di cui ognuno dispone e non servono ad aggiungere cose a quelle che hanno acquisito nel tempo. Va da se che poi ognuno puo decidere di avvalersi o no del suo corso per potere approcciarsi alla chitarra, no? Io posso essere daccordo oppure no ma questo accade ovunque. Ormai il mondo è business. Per il resto ovviamente ognuno va per le proprie strade! A presto!
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:33:27
Massimo, il fatto che tu stia rispondendo a questi soggetti ti fa onore, ma ti consiglio di non perdere tempo!!! Continua a fare le tue splendide cose e non ti curar di questi che stanno solo a rosica'.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 12:39:52
Rosicare di cosa mi scusi? Io espongo serenamente i miei pareri senza offendere nessuno anzi mi ha fatto piacere che il Sig. Varini sia intervenuto, lo scopo appunto di questa piattaforma non è forse quello di accostarci tutti e dialogare di queste cose? Ripeto che non sono daccordo su certe cose, sono miei pareri, ma l'educazione è sempre il fondamento della base dei rapporti umani.
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:41:41
Michele, per me i tuoi messaggi non sono messaggi educati!!!
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 12:43:0
Davvero? ...e perche?
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 13:16:45
L'educazione non e' un modo di porsi, e tu ti sei posto in maniera educata certo, ma sei stato comuque arrogante, supponenete, saccente, non rispettoso di un lungo lavoro fatto per mettere in piedi una piattafoma come quella di Massimo. Potrei commentare in modo consono e pormi con te in modo educato e mandarti gentilente a fare in culo...ecco e' esattamente quello che hai fatto tu. Sulla pagina di Massimo i commenti si stanno sprecando e sai perche' non vengono qui a rispodere a te all'altro fenomeno? Perche' non ne vale la pena. L'aducazione e' un modo di essere...e non di porsi... tu ti poni in modo educato tentando di nascondere la tua vera natura. Ecco... non ci sei riuscito.
A presto e buona fortuna per tutto... signor diplomato al conservatorio!!!
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 13:36:40
E va beh oh io ho le mie idee, non siamo tutti uguali!
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:28:08
Questo post ha veramente dell'incredibile, mi piacerbbe poter accerde ai tuoi corsi per verificare i messaggi che lasci e vedere come stai andando, così...giusto per curiosita'!!!
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 27/10/2016 ore 11:06:18
Mi piace Varini e stimo il suo impegno come didatta, c'è solo una cosa che non mi piace nei suoi video, il dare del "TU" come se fosse una lezione one to one, certo nel momento in cui guardi il video in un certo senso lo è, ma secondo me farebbe un po' più professionale usare il VOI per il fatto che sono tanti gli utenti che studiano sui suoi video didattici. Ma è solo gusto personale.
Rispondi
di roxel [user #27076]
commento del 27/10/2016 ore 12:25:56
Ma hai veramente scritto questo post?? No perche' e' incredibile!!! Ma di cosa stai parlando???
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 27/10/2016 ore 12:39:11
No, non lo ho scritto, te lo sei immaginato.
Rispondi
di Carrera [user #31493]
commento del 27/10/2016 ore 13:02:40
Ma no, dai...che peccato. E' sempre stato un suo marchio di fabbrica nelle lezioni.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 14:06:37
Beh nel momento in cui tu guardi il video,si rivolge a te personalmente,quindi il tu è perfetto. Io la trovo una cosa carina,ma ognuno naturalmente ha le sue preferenze.
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 15:20:30
Come concludi tu, è gusto personale.
Per me è diventata una "regola"... e anche i docenti che ho chiamato ad affiancarmi nel Laboratorio danno del "tu" all'allievo che si immagina stia vedendo la lezione.
Come il tuo gusto personale lo trova fastidioso, io trovo fastidioso essere davanti ad una persona che mi spiega una cosa, io sono da solo davanti al monitor e lui mi dice "voi provate a suonare questa scala a 1000bpm" :-)
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 27/10/2016 ore 15:33:13
Certo, la mia, come credo si sia capito non voleva essere una opinione polemica. Io parto dal presupposto che siano centinaia (magari migliaia) le persone che vedono lo stesso video. E' un po' come ascoltare una canzone per radio, sapendo che in tanti sono sintonizzati li allo stesso momento anche se non li vedi. Seguendo da tempo i tuoi video su youtube so che questo approccio lo hai adottato fin da subito e mi pare che tempo fa (molto tempo fa :D ) ne avessi anche spiegato il motivo. Io farei diversamente ma non per questo non seguirò più le tue video pillole. Anzi guardo che ti sei preso la briga di rispondermi! E ti ringrazio.
Rispondi
di luciomark utente non più registrato
commento del 30/10/2016 ore 18:30:06
Citaz. " Io parto dal presupposto che siano centinaia (magari migliaia) le persone che vedono lo stesso video. E' un po' come ascoltare una canzone per radio, sapendo che in tanti sono sintonizzati li allo stesso momento anche se non li vedi"

Siii! Esatto! e' quello che ho sempre pensato anche io!
Del resto qualsiasi maestro di qualsiasi scuola usa il plurale per rivolgersi ai suoi "ragazzi" . Questo vale anche per i manuali cartacei, i libri. Un manuale che ti si rivolge col "tu", come singola persona cioe', io non riesco proprio a digerirlo.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 16:34:53
Su questo concordo con il Sig. Varini, deve esserci una certa empatia, la Musica è un sentimento che si condivide trasmettendolo appunto con lo strumento producendo suoni.
Rispondi
di roccog [user #30468]
commento del 27/10/2016 ore 12:13:51
Il blues si impara ascoltando i dischi.
Ma quello che Varini spiega è utilissimo. Ti da i concetti. Te li fai chiari in testa, sulla teoria e poi ascoltando i dischi li metti in pratica.
La pentatonica per me è stata per anni una gabbia dorata. E mi sono rotto la zucca per uscirci e capire il lavoro da fare con gli arpeggi. Trovo la proposta di Massimo molto buona per questo...ripeto: te la spiega nella teoria. Cosa che fanno in pochi. Poi sta a uno ascoltando i dischi capire la sensibilità.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 27/10/2016 ore 13:43:05
Non entro nel merito tecnico, che lascio a chi è molto più competente di me, anche se dovrebbe bastare il curriculum di Massimo per garantire su qualità e senso della sua proposta didattica: migliaia di studenti soddisfatti e collaborazioni artistiche di valore assoluto si ottengono solo lavorando con attenzione, serietà e impegno.

Ma il tema è un altro. Premesso il diritto di manifestare le proprie sensibilità, è però doveroso restare nei confini del realismo, oltre che del rispetto. Si può pensare che non si possa insegnare jazz e blues (ma allora bisognerebbe chiudere l'80% delle scuole) e si può dirlo, ma argomentando serenamente anziché attivando polemiche di cui sinceramente nessuno sente il bisogno. Prima tra tutti quella oggettivamente consunta della "pubblicità" o del "tutto è business". Dovrebbe essere inutile ribadire che Accordo non è un'opera di carità, ma un'impresa editoriale dove la pubblicità è la risorsa che consente a 50mila musicisti di leggere gratis queste pagine e il "business" il meccanismo che consente a chi lavora di pagare la spesa.

Peraltro qui la pubblicità non c'entra proprio: uno dei più noti e stimati didatti italiani lancia un nuovo prodotto e Accordo ha non il diritto, ma il dovere di recensirlo. Il lettore può leggere e non leggere, apprezzare e non apprezzare, approvare o criticare. Ma sempre e comunque in limiti che in questo thread sono andati a farsi benedire, quindi è il momento di metterci un punto fermo e tornare a parlare di musica.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 13:51:20
Se ho alzato il vespaio mi scuso pubblicamente con il Sig. Varini e la Redazione.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 27/10/2016 ore 13:55:34
Ma che vespaio e che scuse...
piuttosto sta storia della chitarra classica..davvero :-) non esiste...
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 13:59:11
A volte mi sento troppo nonno! Forse è questo che mi contrappone al nuovo che avanza sempre piu veloce!
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 27/10/2016 ore 14:11:50
Proprio perché sono molto più nonno di te ti faccio osservare che qui non c'entra il nuovo che avanza o il vecchio che arretra, ma il buon senso prima ancora che il rispetto. Sono tanto vecchio da avere in casa i Music-Minus-One col 45 giri di plastica e i manuali Hal Leonard per imparare il blues di Leadbelly, Gary Davis e Muddy Waters. Sono stati prodotti importantissimi per la diffusione della voglia di suonare, esattamente come lo è tutto il lavoro di Varini, un personaggio prezioso per il mondo della musica italiana.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 14:59:5
Interessante, Io a casa ho delle vecchie partiture di Segovia ragalate a mio Papà quando venne a Roma a suonare al Sistina...
Rispondi
di nix [user #8287]
commento del 27/10/2016 ore 13:59:12
I corsi sono validi e hanno un ottimo rapporto qualità prezzo. ne ho fatti due anche se suono la chitarra da 30 anni. Se non piacciono basta non iscriversi. C'è pure la preview per capire se vi può interessare. la strada del fai da te c'è sempre, non è che Varini ve la la chiude. Bravo sì, ma non è che esercita poteri magici su di voi.
Il resto sono chiacchiere da bar. E preferisco discutere di Les Paul vs strato che della professionalità di Max.
Rispondi
di strangekindofman [user #44075]
commento del 27/10/2016 ore 15:04:06
Solo per precisare, suonare la chitarra pop, la chitarra country, la chitarra jazz etc. così come la classica ha lo stesso identico valore. Mi piacerebbe vedere un chitarrista classico come se la cava con un solo di Nuno Bettencourt. Questo è solo un esempio per dimostrare che ognuno ha la sua specializzazione.
A livello ministeriale il certificato che rilascia il buon Varini non ha alcun valore, ma ha una grande credibilità visto chi ci mette la faccia.
Oltretutto il materiale online oggigiorno è anche troppo ed essere guidati da un buon insegnante che ti indichi un percorso da seguire tra la selva oscura di internet è un buon aiuto.
Non pensavo che ancora nel 2016 si sentisse "se non insegni classica non sei un insegnante di chitarra etc.".
Detto questo, grande Max, onore di tutti noi chitarristi!! =)
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 15:21:43
Attenzione io ho detto che l'insegnamento della chitarra è libero quindi non ho detto che il Sig. Varini non è un insegnante. Il certificato che rilascia ovvio che non ha valore legale ma simbolico che lo rappresenta ed anche questo l'ho specificato! Quindi riconoscendo e non sminuendo affatto il lavoro del Sig. Varini ho detto perchè me lo fai pagare se in rete posso trovare tutto per approcciare alla chitarra? Concludendo ho detto che mi sembrava solo pubblicita alle sue attivita. Poi se sono stato scortese e maleducato quello è un altro paio di maniche, ma di quello mi sono scusato verso la Redazione ed il Sig. Varini.
Resta il fatto che ognuno è libero poi di avere le proprie idee e considerazioni di fronte la realta che lo circonda, la vita è bella perche varia non siamo tutti uguali.
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 16:44:40
il "costo" è che il sistema di E-Learning ha una serie di strumenti per comprendere l'avanzamento dello studio: test di valutazione periodici (sulla teoria), un continuo supporto (se richiesto) da parte mio e degli altri Docenti del Laboratorio, risposta ai quesiti forum ed email entro poche ore; importante l'esame Video che serve per valutare il percorso, a cui rispondo con indicazioni. Quando un esame si ritiene "non passato", vengono dati tutti gli strumenti allo studente per poterlo rifare con soddisfazione e non vedere una misera "sufficienza" scritta sull'attestato.
Cmq la "bufera" è uscita solo perchè io ho specificato "che non ha valore Legale"... se non lo avessi specificato, giocando sul "dico/non dico" utilizzato a volte da chi non è in buonissima fede.. non sarebbe accaduto nulla.
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 27/10/2016 ore 17:02:55
Mi dica una cosa, da amici, quando ha fatto di trucco nell'assolo di Iris le note LAb, Solb, Mi, Reb che chiudevan l'assolo imposto la cosa sulla seconda o la prima corda della Strat?
Mi ha sempre incuriosito questa cosa! :)
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 28/10/2016 ore 11:25:
vai al link

quei bemolle non si possono guardare però....mi sa che sono i danni del conservatorio :-)
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 28/10/2016 ore 11:44:14
Il video non spiega l'assolo fatto con l'elettrica di cui io parlo. Grazie per l'insulto gratuito!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 28/10/2016 ore 12:01:42
non era gratuito e non era un insulto...era una supposizione... così ad occhio sembra un la delta con la sesta (od un qualche fa# minore) e quindi si parla di diesis e non di bemolle...so che al conservatorio gli accordi si riconoscono a "grappoli" il più delle volte e magari sillabandoli si va in confusione..quelli sono i danni (supposti da me..non da legge divina..) che il "conservatorio per chitarra" potrebbe procurare tra i tanti altri.
Rispondi
di pao.lyn [user #12312]
commento del 27/10/2016 ore 15:49:35
Stima incondizionata a Massimo.
Non solo scrive, arrangia, produce la SUA musica e quella per altri (elenco su wikipedia), ma se la suona pure, ed insegna.
Seguo i suoi corsi, il motivo della contesa in questo thread: sono soddisfatto al 100% e, a posteriori, li avrei pagati anche di più. Sono la cosa più vicina ad un insegnamento frontale che si possa immaginare. Certo, manca l'interazione diretta, ma vai a lezione quando ti è più comodo. E non si tratta di una raccolta di filmati in sequenza, è un PERCORSO didattico. Non tutti i bravi chitarristi sono bravi insegnanti, ci vuole vocazione e determinazione. Io ho passato ore in aula con altri insegnanti e sono uscito con un 'è bravo' e poco altro. Insegnare è una cosa diversa. Ripeto, non si tratta di una sequenza di video: nei forum dedicati Massimo è sempre presente, risponde a tutti, e per spiegarti una cosa spesso ti fa un video 'personalizzato'. Piuttosto interattivo, per essere via web.

Pensate un altra cosa: stiamo scrivendo di un professionista che, probabilmente, fa nella vita quello che tutti noi avremmo voluto fare: vivere di musica e con la musica. Ma conserva una dote che per me è indissolubilmente legata all'intelligienza, cioà l'umiltà. Lo dimostrano anche i suoi interventi qui nei commenti, e lo testimonio personalmente.

Quando scrive che la gioia più grande è la soddisfazione dei suoi studenti,...... beh, assicuro che è proprio così.
Poi, certo, non si può lavorare gratis. Ma anche qui, non conosco altri musicisti che siano altrettanto attivi nel rilasciare anteprime così corpose o altrettante recensioni, lezioni e prove.... gratis.

Citando il post precedente:
Detto questo, grande Max, onore di tutti noi chitarristi!!
Rispondi
di dodomoon [user #2184]
commento del 27/10/2016 ore 15:52:03
Io penso di avere a casa almeno metà dei libri e dei video fatti da Massimo Varini. Dppo aver assistito ad una sua clinic e concerto nel 2001 mi sono appassionato al suo lavoro ed al suo modo di insegnare.
Non mi permetterei mai di fare un appunto sul suo lavoro, esprimo solo un desiderio: ora che il suo materiale didattico è diventato praticamente enciclopedico, mi piacerebbe che Massimo creasse un percorso didattico tra i suoi libri. Per esempio: fai la prima unit di professione chitarrista, poi la prima di tecnica razionale, poi la prima e la secondi di la chitarra ritmica, ecc...
Come appunto dicevo all'inizio ho molti suoi libri, all'inizio mi rompeva un po' fare tutte le unit di un libro e poi passare ad un altro.. ora che ne ho tanti non so destreggiarmi tra di essi per fare un percorso ragionato. grazie mille
@Massimovarini
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 27/10/2016 ore 16:52:04
Ciao @dodomoon ho fatto qualcosa del genere e puoi scaricare un quadro TOTALE
vai al link
Poi preparerò anche un "librone" con il percorso da te citato. E' in programma da tempo, ma prima voglio fare tutti i libri del Laboratorio Musicale Varini e avere un percorso che sia "infallibile"
Rispondi
Loggati per commentare

di dodomoon [user #2184]
commento del 27/10/2016 ore 16:53:33
grazie mille!!!! mi pareva strano che non ci avessi pensato :-)
sempre il migliore!
Rispondi
di silente [user #11800]
commento del 27/10/2016 ore 17:27:10
Max se non ci fosse dovrebbero inventarlo, è un vero scienziato della chitarra, una miniera d'oro.
Rispondi
di Poserfly [user #38228]
commento del 27/10/2016 ore 18:48:44
Bello vedere come dei signor. Nessuno critichino un nome conosciuto a livello internazionale sia per la sua musica che per la didattica. Ovviamente parlare è una cosa, fare è un'altra! Io torno a bere.
Mandi
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 28/10/2016 ore 13:50:51
La cancellazione del profilo di Michele001 (peraltro iscritto da pochissimo, a confermare le impressioni di un intento malevolo) dimostra due cose: la prima è che ancora esistono degli scemi che si divertono a fare i troll, a ben vent'anni dalla nascita della Rete. La seconda è che il vecchio adagio "do not feed the troll" è sempre valido. Complimenti a chi non è cascato nella trappola.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 28/10/2016 ore 14:54:26
Boh, se si trattava di trappola, io c'ero cascato, nel senso che non mi dava l'impressione della trollata.
Per me non si trattava di un troll, secondo me si è vergognato molto per aver pestato delle merde ed ha lasciato.
Francamente sto lontano da questo genere di discussioni, forse perché si sente il cattivo odore da lontano.
Infastidisce molto come si debba mettere in discussione sempre l'operato di professionisti assoluti, che presentano il loro lavoro in un portale di settore, se non lo fanno qui, dove dovrebbero farlo? a Domenica In?
Lo capisce anche un bambino che c'è l'intento pubblicitario, ma abbiamo tutti facoltà di scegliere qualcosa che ci piace, oppure di lasciarla ad altri.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 28/10/2016 ore 16:12:10
... e comunque grazie! a Massimo Varini, per quello che fa, per la sua passione e bravura assoluta, e per venire a rispondere e metterci la faccia.
Rispondi
di superloco [user #24204]
commento del 28/10/2016 ore 15:08:50
I miei migliori auguri a Massimo per Romanticamente che gli vada benissimo perchè, credo che se lo meriti per l'evidente amore che mette nel suo lavoro.
Rispondi
di massimovarini [user #8718]
commento del 29/10/2016 ore 15:59:32
Grazie per il tuo commento...
Per quanto riguarda i miei brani... Io scrivo CANZONI e non opere come i colossi che citi. È musica che ho ascoltato, in parte studiato, ma che pur facendomi apprezzare e stimare gli autori, non scelgo di ascoltare se non per imparare.
Io scrivo CANZONI che però non sono cantate... e in quanto canzoni hanno una struttura semplice. Ho sempre scritto canzoni e continuo a farlo, a volte hanno il testo e a volte sono strumentali, le scrivo per me pensando che chi le ascolti abbia un momento ludico o di riflessione, senza nessun bisogno di retaggio culturale che gli serva per comprenderle.
Rispondi
di luciomark utente non più registrato
commento del 30/10/2016 ore 12:59:0
Anche io, nel mio infinito piccolo naturalmente, cerco di comporre per me stesso delle canzoni strumentali, dei pezzi che mi vengono e che mi piacciono, proprio perche' miei, nelle mie dita, mi piacciono piu' di qualsiasi pezzo di qualsiasi artista, per grande che sia...
Caro Max, come ti dicevo in un commento su Youtube, io sono sempre stato convinto che il rivolgersi agli allievi virtuali utilizzando il plurale sia infinitamente meglio! Come da tradizione,e come si e' sempre fatto. E' proprio come diceva Swing...ed e' una cosa che ho sempre avvertito anche io. Poi...ognuno ha i suoi metodi.
Per quanto riguarda la pretesa "trollagine" di Michele01, tirata in ballo da Albertone, io direi che non ci sta assolutamente. Il fatto e' che quando comincia ad esserci poca discrezione in fatto di presenzialismi, in tutti i sensi ed a tutti gli effetti, beh, e' normale che ci siano degli scazzi. E' bello, utile e renumerativo avere una buona visibilita', certo, ma ...il troppo storpia. E questo e', secondo me.-
Rispondi
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 01/11/2016 ore 08:46:28
È qualche tempo che giro intorno al tasto compra di BPRO, l'unica cosa che mi spaventa, facendo due lavori, avendo una band e una compagna che ogni tanto vorrebbe la mia presenza cerebrale attiva, è che se nei 4 mesi di corso non riesci a completare il percorso didattico, ti viene data a disposizione solo una settimana per recuperare. Poi magari le unit sono veramente efficaci da metabolizzare e mi faccio un problema che per i prerequisiti che ho non si pone, però mi spaventa affrontare una cosa così bella e ben fatta e magari impantanarmi per motivi che non dipendono dal corso.
Rispondi
di Caste [user #31363]
commento del 14/11/2016 ore 10:09:17
La stessa cosa succede a me... Non faccio 2 lavori ma uno che implica la totale assenza di orari e di programmazione di qualunque attività extra-lavorativa. Sarebbe ottimo se agli attuali corsi Varini mettesse accanto un modalità stile "Truefire", dove semplicemente si acquista un corso senza avere diritto all'attestato e al supporto ma che rimanga a disposizione di chi lo ha acquistato per chi non può permettersi di assicurare un impegno costante lungo 4 mesi.
Rispondi
Altro da leggere
Phil X e l’accordatura “Bouzouki” che stravolge il tuo sound
Cornerstone con Jack Griffiths: "Il boutique è carattere, non componenti NOS"
Rosaire Riccobono: la versatilità è un investimento sulla passione per la musica
Pete Townshend e la sua prima chitarra “da metallaro”
Hammett: “la gente non ricorderà gli assolo” ma Angel Vivaldi non ci sta
Drigo, gli spippolatori e i pedali senza manopole
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964