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Endorser o dimostratore?
Endorser o dimostratore?
di [user #45672] - pubblicato il

Quelli del dimostratore e dell'endorser sono ruoli tanto ambiti quanto spesso poco chiari per i giovani chitarristi. Si immaginano figure professionali coccolate dei brand più famosi, che suonano in giro per le fiere di tutto il mondo, popolano le pagine pubblicitarie delle riviste di settore e ricevono montagne di strumenti musicali in omaggio. Ma le cose non stanno proprio così. Soprattutto perché si tratta di figure profondamente diverse.
Ciao ragazzi, sono nuovo sul sito. Volevo chiedere cosa bisogna fare per diventare endorser o dimostatore di prodotti per la chitarra elettrica.
Vi saluto segnalandovi  il mio canale Youtube.

Risponde Marco Cardona, chitarrista di Krampus e Tystnaden, Product Specialist di M. Casale Bauer per i marchi Jackson, Charvel, EVH, Guild, Seymour Duncan

Direi che innanzitutto è opportuno fare chiarezza stabilendo una distinzione tra i ruoli: un "endorser" è, principalmente, un artista sponsorizzato da uno o più costruttori, e riceve gli strumenti in omaggio (o comunque con dei prezzi speciali detti artist price) per una serie di meriti artistici: il suo nome, infatti, e la sua popolarità (personale o della band) possono dare lustro e visibilità al marchio che propone la sponsorizzazione (endorsement). I dimostratore (o clinician, se vogliamo fare gli anglofili), è una figura completamente diversa: è una persona dotata di competenze elevate ed estremamente specifiche che lavora per un'azienda promulgando il messaggio che l'azienda stessa vuole trasmettere agli utenti finali riguardo agli strumenti che produce/distribuisce.

Endorser o dimostratore?

Detto questo, per tornare alla domanda iniziale, le risposte sono due: per diventare endorser bisogna lavorare duro, credere nella propria musica, crescere artisticamente il più possibile e poi saranno le aziende a venire a cercarci... Tutto ciò non è minimamente legato alla tecnica strumentale: basti pensare a quanti musicisti punk o artisti pop sono stati e sono endorser di prestigiosi marchi, a volte firmando addirittura i loro strumenti signature... Viceversa, per essere dimostratori, è opportuno crescere il più possibile musicalmente, ma essere anche buoni comunicatori, attenti alle tendenze del mercato, conoscitori eccellenti dei prodotti e anche, perché no, della concorrenza (conoscere bene la concorrenza aiuta a mettere in luce i tuoi prodotti). Tutto questo tenendo presente che, ad oggi, il ruolo del dimostratore è cambiato immensamente rispetto a dieci anni fa: si fanno meno fiere, eventi... Lo sviluppo della comunicazione digitale e dei social (facebook e youtube, per esempio) ha reso la diffusione delle informazioni pressoché immediata, quindi c'è sempre meno bisogno di persone che facciano la classica clinic nel negozio, a meno che la figura dell'endorser e del dimostratore coincidano, ovvero che il dimostratore sia anche un musicista di chiara fama in grado di smuovere persone e generare "opinione" (in termini di marketing sarebbe un "opinion leader").

Oltre alla ricca ed esaustiva risposta dell'amico e valente chitarrista Marco Cardona, invitiamo il nostro lettore Donato e leggere questo vecchio "Speciale Dimostratori", interamente dedicato all'argomento della sua domanda.
professione dimostratore
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 07/12/2016 ore 16:47:49
"...per diventare endorser bisogna lavorare duro, credere nella propria musica, crescere artisticamente il più possibile e poi saranno le aziende a venire a cercarci...". Alla fine si dinventa endorser di un marchio se questo marchio puo' avere die vantaggi dal musicista. Se hai tanti allievi, avrai decisamente piu' facilità ad avere un endorsing, viceversa la vedo dura...
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di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 19:16:31
Temo che gli allievi c'entrino poco: per diventare endorser serve avere pubblico, che veda che strumento suoni, e lo voglia come il tuo. Il passo successivo infatti è la signature edition. E non diciamo che è uno sviluppo moderno del mercato, dato che una delle prima elettriche era appunto una signature.. la Les Paul..
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di 5maggio2001 [user #36501]
commento del 09/12/2016 ore 15:15:57
sono d'accordo, soprattutto dipende dal marchio, se sei GIBSON o FENDER non hai bisogno di dimostratori ed endorser, altri marchi invece lavorano più su generi di nicchia come ibanez e devono per forza trovare degli endorser che siano dei super shredder
Rispondi
di mehari [user #25169]
commento del 07/12/2016 ore 19:59:52
Io ti parlo da piccolo produttore... (il mio sito qui, giusto per fare un po' di spam)

www.chitarrebarbanera.it

io non ho molto interesse ad avere endorser/dimostratori, al di la delle poche fiere a cui partecipo... il problema principale è che ho un "tetto" di produzione basso, in quanto artigiano... che non ho interesse a sforare... ma il nocciolo della questione secondo me è che uno non può "decidere" di diventare endorser di un marchio se.... di fatto non lo è già... mi spiego meglio. Promuovere e dimostrare un prodotto lo puoi fare al meglio solo se il prodotto è calzato perfettamente su di te e rispecchia il tuo stile (parlo principalmente di chitarre elettriche)... oppure puoi essere molto molto bravo (e molto falso) a far comunque risultare il prodotto ottimo per te e di conseguenza per gli altri... Ovvio questa è una mia opinione ma in questo campo secondo me non c'è una verità buona per tutti
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di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 21:03:34
conosco le tue chitarre di fama, penso che potresti facilmente attrarre un endorser che suoni già Fender, per dire, quindi senza grandi conversioni. Disegnereste assieme la chitrarra, cosa che già normalmente fai, e fine. E' solo una questione di quanto famoso/quanto costoso. Rudy Pensa era un liutaio noto e bravo, ma poi è arrivato Knopfler, ed è passato nell'empireo.
Serve a far sentire i tuoi strumenti in giro, a farli vedere. C'è chi usa altre strategie, come un uso massiccio di Youtube per far sentire bene con demo molto esplicative, l'importante è far capire chiaramente cosa siano e come suonino: sul sito le vedo, ed hanno carattere, ma come faccio a sentirle? Non è una critica, attenzione, ma tra i tanti liutai italiani hai innegabilmente un potenziale in più, ovvero uno stile personale e riconoscibile, più visibilità non farebbe male, anche non per le vendite, ma per soddisfazione personale.
Rispondi
di mehari [user #25169]
commento del 07/12/2016 ore 21:09:04
Ciao.. grazie per l'opinione... (e non leggo critiche ma complimenti)
sul sito ci sono diversi video (alcuni amatoriali fatti da me ma molti altri registrati molto bene fatti da persone che si sono prestate per passione o amicizia) nelle pagine delle singole chitarre.
Diciamo che per estrazione personale non anelo all'empireo.... :) preferirei elevare la qualità del mio lavoro e della clientela piuttosto che il numero... io credo che la forza della mia produzione sia proprio nel ridotto numero e nella lavorazione individuale... ma questa è una mia idea... ed è per questo che sono un po' fuori da questo discorso... fare 500 chitarre anzichè 30 cambierebbe il prodotto...
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di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 21:29:40
Citavo Pensa: non si è messo a fare più chitarre (ora sospetto di si, ma fino a qualche anno fa no): è solo aumentata la coda per averne una (anche anni) e il prezzo. Un pò come D'angelico e D'acquisto, anche li non hanno mai esteso la produzione, ma si era allungata l'attesa, essendo diventati molto noti. Più di una volta sono stato tentato di fare un salto, alcune che hai fatto sono meravigliose.
Rispondi
di mehari [user #25169]
commento del 07/12/2016 ore 21:10:51
Certo... dare in mano una chitarra delle mie a Gibbons (magari 10 anni fa più di adesso) sarebbe una bella soddisfazione ... al di la della pubblicità...
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di Claes [user #29011]
commento del 07/12/2016 ore 20:02:12
È un discorso interessante! Una cosa è l'essere dimostratore come Quaini e l'altra endorser.
Si parte da Les Paul - non credo avesse progettato proprio ogni dettaglio del Gold Top, poi Standard e derivati... Anni dopo versioni Slash, Gary Moore, Jimmy Page... In un certo modo, loro sono endorser in aggiunta a Lester Polfuss con la sua Mary Ford da classifica Pop. Sono dunque altri che hanno portato la Gibson LP al successo - e mica subito! Credo che la LP sia l'unica con un logo ben visibile in paletta - però eliminato sulla SG. Più tardi sono arrivati i modelli che chiamerei "da studio". Non hanno venduto niente e non se ne sente mai parlare!
La Steve Vai sembra avere un piccolo autografo in paletta ma non si vede bene in foto. Ce ne sono altre che hanno un logo endorser visibile in paletta?

Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 20:53:56
Se non è davanti, è dietro: da Nuno Bettencourt, a Lukather, a Satriani, vai, a infiniti endorser con signature disegnate per loro.. solo in casa fender ne hanno a bizzeffe, da Gilmour, a Clapton, fino agli endorser defunti come SRV o Hendrix. Ripeto, ci sono vari livelli, dall'endorser "casareccio" che solo usa un modello standard, all'endorser serio che ha il suo modello signature, e ormai è il paradigma dominante.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 21:04:5
Quiz: chi è stato endorser sia Fender che Gibson, con uno strumento per parte signature?
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di puffh7 [user #14109]
commento del 07/12/2016 ore 21:43:50
Eric?
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di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 21:50:11
Non solo, anche un conterraneo, almeno a memoria :)
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di puffh7 [user #14109]
commento del 07/12/2016 ore 22:18:1
Gary? :)
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di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 23:18:40
Pensavo a Pete Townshend, ha sia una strato che in passato una SG a suo nome.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 08/12/2016 ore 15:52:27
anche una les paul
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di sidale [user #29948]
commento del 07/12/2016 ore 23:08:25
Il grande Beck...
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 07/12/2016 ore 23:18:06
Che signature Gibson ha?
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di sidale [user #29948]
commento del 08/12/2016 ore 00:14:53
Gibson les Paul oxblood (sangue di bue, per via del colore)Limited Edition,la replica della les Paul che usava nei primi anni di carriera solista poi rubatagli,certo si tratta di marketing estremo;)
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di iopartoaddio [user #27211]
commento del 08/12/2016 ore 01:46:23
Mark Knopfler ed Eric Clapton sicuramente, poi?
Rispondi
di iopartoaddio [user #27211]
commento del 08/12/2016 ore 01:46:2
Mark Knopfler ed Eric Clapton sicuramente, poi?
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 08/12/2016 ore 15:45:1
anche townshend?
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 11/12/2016 ore 17:39:0
Anche Knopfler ora.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 07/12/2016 ore 23:13:42
Ormai tutti i musicistucoli che vogliono far vedere di essere endorser per darsi della arie sono endorser di qualche marchio. Basta contattare il produttore, proporre "vi compro lo strumento x o l'effetto y se mi permettere di dire che sono vostro endorser" ed è così che anche i ragazzini delle cover band diventano "endorser ufficiali"...
Rispondi
di alfcos [user #30701]
commento del 08/12/2016 ore 07:36:55
Clapton e Knopfler, oltre a Stratocaster e Les Paul, hanno anche una Martin signature. Una specie di record... Per Beck, Fender mi pare abbia replicato l'Esquire degli esordi... Ovviamente siamo a livelli difficilmente replicabili...
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di mamuele [user #4349]
commento del 08/12/2016 ore 15:24:56
Non e' necessariamente vero, Il buon Varini ad esempio, chitarrista eccezzionale ma sicuramente non di fama al livello di quelli da te citati, ha praticamente un'intera linea di strumenti che EKO ha sviluppato con il suo supporto.

Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 08/12/2016 ore 15:51:34
mi pare varini possa vantare una prs mv
EDIT: e una martin
Rispondi
di mamuele [user #4349]
commento del 08/12/2016 ore 16:38:0
Vero, non credo che ne Martin ne PRS producano in serie il suo modello ma era solo per dire che i due esempi citati sopra non sono necessariamente non replicabili.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 08/12/2016 ore 15:48:56
townshend ha come signature una sg, una les paul, una strato, una rickenbacker, e tutta la linea 'pt' di schecter (sostanzialmente delle tele). probabilmente dimentico qualcosa
Rispondi
di alfcos [user #30701]
commento del 08/12/2016 ore 17:46:56
Non facilm replicabili per il contributo che hanno dato alla storia della musica... D'accordo per Townshend ma Varini, con tutto il rispetto, e Eko sono altra cosa...
Rispondi
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