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Un buon motivo per tenere il boost sempre attivo a monte
Un buon motivo per tenere il boost sempre attivo a monte
di [user #17844] - pubblicato il

C'è chi tiene sempre acceso un overdrive o un compressore perché un loro particolare colore è diventato parte integrante del proprio suono, ma anche un booster lineare e trasparente ha un risvolto interessante, se regolato come si deve e lasciato su ON dalla prima all'ultima nota.
Non sono pochi i chitarristi che amano tenere uno o più pedali sempre accesi, per caratterizzare in qualche modo il suono di base al di là delle possibilità ottenibili con solo strumento e amplificatore. I cosiddetti pedali "always-on" sono il più delle volte dei compressori o dei leggeri overdrive, che modificano la dinamica (a volte fino a rappresentare dei trucchetti per agevolare il suonato su una testata particolarmente "difficile") o colorano il timbro in una direzione specifica. Accade, però, che dei costruttori consiglino di tenere sempre attivo anche un booster, magari di quelli trasparenti, che in teoria dovrebbero avere il semplice compito di innalzare il livello del segnale quando si vuole uscire di più dal mix senza alterare il proprio tono.
In questi casi, la domanda sorge spontanea: perché mai tenere sempre acceso un pedale disegnato per non cambiare il suono quando si potrebbe semplicemente alzare il Master dell'amplificatore? A ben vedere, con i dovuti accorgimenti, quel pedale lo cambia eccome, il suono.

Un buon motivo per tenere il boost sempre attivo a monte

Due chitarre, collegate allo stesso amplificatore, non suonano mai uguali. Questo dipende dal carattere degli strumenti, è chiaro, ma talvolta è legato anche al loro livello d'uscita e alla capacità che ne deriva di "spingere" il preamplificatore e i vari effetti di distorsione e overdrive che si hanno in pedaliera.
Una volta, chiacchierando con Gwynnett (profondo conoscitore della valvola e autore della testata usata nel video in fondo all'articolo che state leggendo) si finì per parlare delle solite leggende circa i suoni dei grandi chitarristi. Avevo sentito da poco qualcuno argomentare che Hendrix avesse "quel" suono perché le sue chitarre avevano pickup dall'output abbastanza debole, e ciò gli permetteva di far lavorare di più l'amplificatore a parità di volume rispetto a quanto avrebbe potuto usando un'altra chitarra più potente a monte. Gwynnett scosse la testa e, bloccando sul nascere i miei dubbi, fece categorico: "dal punto di vista tecnico, più segnale dai in ingresso, meglio è, e questo è quanto". Mi spiegò poi che, tra gli infiniti fattori del suono hendrixiano, c'era piuttosto la regolazione folle del bias, ma questa è un'altra storia.
Insomma, le ragioni andavano cercate altrove.

La sua riflessione, però, apre un'altra questione: la mia chitarra preferita suonerebbe meglio se riuscisse a mandare un segnale più consistente all'amplificatore?
La risposta è a portata di mano: basta usare un boost a inizio catena in modo che simuli un segnale di ampiezza maggiore a monte.

La tecnica è simile a quella già illustrata in questo articolo per livellare due chitarre dall'output diverso, innalzando quella più debole all'altezza di quella più potente al fine di scambiarle sul palco senza dover ritoccare alcuna regolazione. Nel caso in esame, però, si decide di andare oltre: usare un booster trasparente per fornire alla catena e all'amplificatore più, più e ancora più segnale, finché il clean resta tale.

Un buon motivo per tenere il boost sempre attivo a monte

Il Vinteck Buff n' Boost ne ha da vendere, di guadagno per il segnale, così ho provato a piazzarlo come primo in pedaliera e a registrare alcune parti facendo prima lavorare l'amplificatore e poi il pedale, tentando di ottenere lo stesso volume ma puntando le orecchie per scovare delle eventuali variazioni nella pasta sonora.
Il risultato, se si usa la logica, è almeno in parte prevedibile. Un segnale più forte proveniente da una chitarra dall'output maggiore o, come nel nostro caso, da un dispositivo esterno che lo "pompa" a monte, cambia la risposta di ciò che viene dopo in catena.
Diversamente da come lascerebbe supporre il ruolo di un booster trasparente e lineare per antonomasia, l'effetto ottenuto non è quello che si avrebbe alzando il master o il volume del preamplificatore interno al nostro valvolare: come uno stadio di gain aggiuntivo precedente a quello del preamp, un segnale più forte in ingresso accresce il segnale in un modo diverso rispetto alla semplice rotazione della manopola sull'amplificatore. È, in soldoni, come avere due overdrive uno dietro l'altro: il comportamento del secondo cambia quando il primo è acceso, e non basterà raddoppiare il gain del secondo per ottenere un risultato simile.



Ciò che muta nel segnale, di fatto, è che la chitarra è ora in grado di saturare e comprimere con più vigore il preamplificatore dell'ampli. Ciò restituisce un suono più pieno, anche quando l'orecchio non percepisce una vera e propria saturazione del segnale, e la risposta dinamica è più regolare, con note forti che si "schiacciano" contro il limite naturale del preamplificatore e note deboli nettamente più udibili. È una reazione del tutto simile a quella che chiamo volgarmente "compressione positiva" e che identifico nel comportamento proprio di un buon valvolare.
Un compressore tradizionale lavora abbassando i picchi per portarli al livello delle note più basse e poi innalza tutto il segnale risultante per compensare la perdita di volume percepita. La compressione-saturazione che si ottiene spingendo più segnale nell'input di un valvolare rende invece più forti le note suonate piano per portarle al livello dei picchi, mentre questi ultimi saturano dolcemente e impercettibilmente guadagnando una buona dose di armoniche. L'effetto è quello di un suono compatto, ricco e reattivo.

I gusti non si discutono ed è più che lecito preferire il suono puro del proprio amplificatore alla (più costosa) scelta di piazzarci davanti un pedale senza neanche lo sfizio di schiacciarlo di tanto in tanto. Però, a conti fatti, non sono esattamente queste le caratteristiche del suono per cui si sposa la valvola?
buff n boost effetti e processori il suono palchi e strumentazione vinteck
Link utili
Boost a inizio catena per bilanciare due chitarre
Perché usare il boost a fine catena
Buff n' Boost sul sito Vinteck
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