di redazione [user #116] - pubblicato il 11 dicembre 2016 ore 12:30
Pickup V-Mod con miscele di Alnico e manici Deep C a profilo variabile sono alla base della serie American Professional. Kenny Wayne Shepherd, Marlon Williams, Nick Reinhart, Nik West e Sean Hurley mostrano le nuove Stratocaster, Telecaster, Jaguar, Jazzmaster, il Precision e il Jazz Bass.
Migliorare alcuni degli strumenti più iconici di sempre non è facile, ma il progresso tecnologico è sempre attivo a offrire delle take alternative ai design classici, con accorgimenti inediti sia per quanto concerne i materiali, sia per ciò che riguarda comfort e suonabilità. La serie American Professional rivede i best seller di casa Fender in una chiave fedele alle sonorità vintage, ma con numerosi appunti funzionali per venire incontro alle richieste dei musicisti professionisti.
Se si ascoltano le impressioni degli artisti che hanno testato in anteprima le American Professional per Fender, un punto sembra mettere d'accordo tutti: gli strumenti sfornati dai laboratori californiani ascoltano le richieste dei musicisti e arrivano, già alla fabbrica, con tutte quelle piccole modifiche che in molti avrebbero già messo in conto all'acquisto di una nuova Fender. A questo, aggiungono sul piatto della bilancia dei manici inediti e pickup appositamente studiati.
I sistemi Tremolo sono revisionati per le Stratocaster e per le offset di casa, Jazzmaster e Jaguar, per assicurare una stabilità superiore e una buona trasmissione delle vibrazioni. Al contempo, i bassi ricevono nuove meccaniche Flute, compensate per dare maggior stabilità all'insieme e ancora più sustain grazie ai ponti HiMass. Anche i fanatici del cambio-pickup sono tenuti a bada grazie alla nuova gamma V-Mod, una serie di single coil per chitarra e basso basati su diversi tipi di Alnico per le singole estensioni polari e per ogni pickup, con combinazioni studiate al fine di offrire il meglio per le sonorità richieste da ogni corda. La collezione Professional non lascia a bocca asciutta gli amanti degli humbucker, e offre anche una Stratocaster HH con due Shawbucker per ponte e manico oppure in configurazione HSS con due V-Mod al centro e al manico abbinati a uno Shawbucker al ponte.
Comune a tutta la gamma è anche la presenza di circuiti Treble Bleed, per conservare le frequenze più acute e il suono originale dello strumento anche durante il roll-off del volume.
Particolare attenzione è stata prestata ai manici.
Il P Bass prende in prestito il profilo già usato da Fender per il modello nel 1963, universalmente considerato uno tra i più comodi per la tipologia. Il Jazz preferisce un affusolato Slim C, ed entrambi hanno all'interno due barre Posiflex in grafite posizionate ai lati del truss rod per rinforzare la struttura e renderla meno sensibile ai cambiamenti climatici.
Le chitarre presentano invece i nuovi manici cosiddetti Deep C. Si tratta di uno shape variabile, più sottile verso il capotasto e più spesso verso i fret più acuti, dove arrivano a ricordare le forme di un manico a U. La forma è pensata per accompagnare la torsione naturale del polso dalla prima posizione, dove alcuni preferiscono abbracciare con tutta la mano il manico fino a far spuntare il pollice in cima, verso i fret più alti, dove l'impostazione più naturale vuole il pollice dietro il manico a controbilanciare le diteggiature.
L'abbinamento a dei tasti Narrow Tall, sottili e più alti del solito, promette anche una scorrevolezza maggiore e una sensazione di minor tensione sotto le dita a parità di calibro per le corde, grazie all'attrito inferiore contro la tastiera.
Contiamo di vedere presto anche in Italia le chitarre e i bassi American Professional, che possono essere visti nel dettaglio sul sito ufficiale a questo link. Nell'attesa, Fender ha preparato una serie di clip di presentazione scomodando alcuni dei grossi nomi che l'hanno scelta per il proprio rig: nei video, Kenny Wayne Shepherd mette alla prova le Stratocaster, Marlon Williams presenta le Telecaster, Nick Reinhart fa ascoltare i modelli Jaguar e Jazzmaster, Nik West parla del Jazz Bass e Sean Hurley mostra le particolarità del Precision Bass.