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Accoppiare l'impedenza tra pedali
Accoppiare l'impedenza tra pedali
di [user #143] - pubblicato il

Capita che un pedale suoni benissimo finché è da solo ma, inserito in pedaliera, perda tutta la sua vivacità. Il problema potrebbe essere elettronico, e conoscere il funzionamento dell'impedenza di ingresso e d'uscita può aiutare a individuare la posizione migliore per ciascun effetto.
Quanto segue nasce da alcune considerazioni fatte tra i commenti di questo articolo sull'accoppiamento tra pedali e amplificatori. Si è già parlato di pedali e impedenze, ma il tema non è stato mai affrontato in maniera veramente esaustiva e con un linguaggio alla portata di tutti, anche quelli che di elettronica sono totalmente digiuni, e ora ci proveremo.

Iniziamo con il segnale della chitarra: se generato da pickup passivi è un segnale ad alta impedenza, se generato da pickup attivi è a bassa impedenza. Immaginiamo adesso, per capire bene il concetto, che il nostro segnale sia un flusso d'acqua che parte da una caraffa piena (chitarra), immaginiamo la catena di pedali come una serie di imbuti impilati uno sopra l'altro, dove alla base sta un'altra caraffa che è il nostro amplificatore.
Assumiamo che la parte larga dell'imbuto sia l'impedenza di ingresso del pedale (o a fine catena l'amplificatore) e la parte stretta l'impedenza di uscita (della chitarra a inizio catena e di ogni singolo pedale poi). Gli imbuti però non sono vicinissimi, ma distano, diciamo, due metri uno dall'altro.
Quando verso l'acqua nel primo imbuto, questa cadrà nell'imbuto successivo e così via fino all'ultima caraffa che è il mio amplificatore, ma la domanda è: quanta dell'acqua della prima caraffa arriverà nella seconda? Questo dipende dalla larghezza della bocca dell'imbuto e dalla larghezza del beccuccio d'uscita: se la bocca non è molto più larga del beccuccio, molta dell'acqua che abbiamo versato sarà finita per terra e andata sprecata.
Si deduce che, per sprecare meno segnale possibile, l'impedenza di ingresso dell'apparecchio ricevente deve essere più alta possibile e l'impedenza dell'apparecchio trasmittente più bassa possibile. In questo modo, anche se gli "imbuti" sono molto distanti tra di loro, si sprecheranno solo poche gocce di "acqua" e la maggior parte arriverà a destinazione.

Accoppiare l'impedenza tra pedali

In qualsiasi accoppiamento di impedenza si perde qualcosa, non esiste l'accoppiamento perfetto, perché l'apparecchio ricevente dovrebbe avere una teorica impedenza infinita. La bravura in chi progetta la sua catena effetti sta nel perdere meno segnale possibile, e questo si ottiene accoppiando al meglio le impedenze dei singoli pedali, perché basta una strozzatura nel percorso e buona parte dell'acqua finisce a terra senza possibilità di recupero successivo.

Si è parlato tante volte di true bypass o bypass bufferizzato e dei pro e contro di entrambi i sistemi. La scelta intelligente sta nell'usare entrambe le tecnologie pensando al migliore accoppiamento di impedenza che, senza sprecare troppo segnale, conduca all'amplificatore la maggior parte del suono, possibilmente senza snaturarlo.
Faccio un esempio pratico. Molti di voi conosceranno il Tube Driver: un pedale costoso, amato o odiato da molti chitarristi, e vi assicuro che è odiato anche da molti fan del suono gilmourish, perché questo pedale ha un'impedenza d'uscita molto alta (intorno ai 600K) e, se dopo non si mette un pedale con un'impedenza di ingresso abbastanza alta, molto segnale viene sprecato e il suono che ne risulta è penoso. Se il pedale che segue ha un'impedenza abbastanza alta, il Tube Driver suona che è una meraviglia per le orecchie.
Alcuni pedali basano invece il loro timbro sonoro proprio sull'accoppiamento di impedenza "sbagliato", tra questi segnalo il classico wah wah, i vecchi Fuzz Face e Big Muff, ma ce ne sono parecchi altri. Questi vogliono un'impedenza alta in ingresso semplicemente perché sono stati progettati per ricevere il segnale direttamente da una chitarra con i pickup passivi, ed ecco spiegato il motivo per cui siamo costretti a metterli a inizio catena o comunque a monte di un pedale bufferizzato o buffer stand-alone che sia. Questo problema l'ho riscontrato anche in alcuni compressori vintage, anche se meno accentuato.

Alcuni costruttori di pedali boutique hanno trovato una soluzione al problema delle impedenze (vedi Cornish) inserendo nel pedale problematico due buffer: il primo è attivo a pedale spento e offre a quello che lo precede un'impedenza molto alta che fa sì che si realizzi il migliore accoppiamento di impedenza di cui abbiamo parlato, il secondo è dedicato all'ingresso dell'effetto vero e proprio, calibrando l'impedenza migliore per farlo suonare bene a prescindere dall'impedenza d'uscita del pedale che lo precede. Questo laborioso sistema di switching bufferizzato fa sì che, in qualsiasi punto della catena si piazzi un pedale del genere, questo suonerà sempre bene e farà suonare bene anche il pedale che lo precede, se quest'ultimo dovesse avere un'impedenza molto alta in uscita. Io, per esempio, dopo il Tube Driver in catena ho l'SS-3 Cornish che mi risolve il problema di accoppiamento, in quanto quest'ultimo ha un'impedenza in ingresso di 10M.

Accoppiare l'impedenza tra pedali

Adesso la domanda è: "quanto deve essere superiore l'impedenza in ingresso dell'apparecchio ricevente rispetto a quella di uscita dell'apparecchio trasmittente per far sì che si sprechi meno segnale possibile?"
C'è chi afferma almeno cinque volte, chi dieci volte (es. 500K > 1M oppure 100K > 1M, dove il simbolo ">" vuole indicare la direzione del segnale), ma ovviamente, da quanto detto finora, si deduce che più alta è l'impedenza dell'apparecchio ricevente rispetto a quella dell'apparecchio trasmittente, meglio è.
Quando in catena abbiamo un pedale problematico, possiamo farci costruire da un bravo tecnico un buffer ad hoc da inserire dove c'è la necessità.
Dal mio punto di vista, una catena ben congegnata deve essere un misto di pedali true bypass e bufferizzati, oppure una catena tutta true bypass con dei buffer stand-alone inseriti dove servono, e qui non mi dilungo perché se ne è già parlato pure troppo.

Se volete sapere quanto segnale si perde in un qualsiasi accoppiamento di impedenza, in rete trovate dei calcolatori molto facili da usare. La cosa importante da sapere è l'impedenza d'uscita dell'apparecchio trasmittente e quella di ingresso dell'apparecchio ricevente. Purtroppo pochi costruttori pubblicano questi dati dettagliati. Un tecnico potrebbe anche effettuare la misurazione, ma sappiate che non basta un multimetro per farlo.
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