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Intervista a Dave Abbruzzese: da icona grunge a produttore
Intervista a Dave Abbruzzese: da icona grunge a produttore
di [user #28153] - pubblicato il

Abbiamo avuto la fortuna e l'immenso piacere di entrare in contatto con una leggenda vivente della batteria rock degli anni '90: Dave Abbruzzese. Entrato a far parte dei Pearl Jam nel 1991, a pochi mesi dall'uscita di “Ten”, album d'esordio della band di Seattle, Dave Abbruzzese ha vissuto gli anni d'oro del grunge da protagonista assoluto. Ha firmato insieme a Eddie Vedder e soci i loro lavori migliori e più famosi: Vs, del 1993 e Vitalogy, del 1994, anno in cui, per motivi ancora non chiariti, viene allontanato inaspettatamente dalla band.
Il suo drumming ha influenzato le generazioni di batteristi rock-alternative che sono susseguiti e il suo nome è rimasto indissolubilmente legato al Seattle sound della prima metà degli anni 90. Lo incontriamo per una piacevole chiacchierata nella quale ripercorriamo la sua avventura con i Pearl Jam e l'amaro epilogo con cui si è conclusa; parliamo del suo drumming e ci facciamo raccontare i suoi progetti attuali.

Recentemente sei stato al centro della polemica per la tua mancata nomination da parte dei membri Pearl Jam ad essere inserito nella formazione originale titolata a entrare nella Rock & Roll Hall of Fame (al suo posto è stato nominato Dave Krusen, il turnista che ha registrato le tracce di batteria di “Ten”, ndr.). Ci dici qual'è il tuo pensiero a riguardo?
Si, è stato confermato che non sarò parte della lista dei membri titolati all'induzione. Ciò mi disgusta. Credo che la possibilità che la band possa entrare a far parte della Hall of Fame senza di me sia una cosa patetica e una profonda ingiustizia. Tanto vergognoso come lo è stato licenziarmi a suo tempo.

Come sono ora i tuoi rapporti con gli altri musicisti o le altre band con cui ti frequentavi ai tempi dei Pearl Jam? 
Sono uscito dal giro. Ci sono ancora molte persone che frequentavo allora e che non vedo da parecchio tempo che tuttora considero buoni amici. Non riesco a pensare a nessuno, fatta esclusioni per i membri dei Pearl Jam, con cui non passerei del tempo volentieri, e ci sono molti altri di loro con cui sono ancora in contatto. Tuttora considero la crew dei Pearl Jam come un' estensione della mia famiglia.



Cambiamo argomento: Hai vissuto lo studio di registrazione sia come musicista che suona e registra sia come produttore che coordina e dirige queste fasi. Ci descrivi i tuoi diversi approcci?
Wow, il discorso è lungo. Ci sono molti aspetti che prendo in considerazione nel rapporto fra l'essere produttore e l'essere performer. Quando produco, mi trovo a occuparmi del budget, delle politiche, della salute e del benessere generale delle band, della forza lavoro che gravita loro attorno, etc. Il mio stile di produzione mi vede guardare alla musica quasi con la stessa fascinazione che mi suscita quando suono. Sono fortunato ad avere il rispetto dei musicisti che produco e ciò mi porta a essere un membro temporaneo della band, musicalmente parlando. Inoltre, mentre come “il tipico batterista” in una band devo lavorare sodo per far passare un input melodico,  come produttore le mie idee di canzone vengono recepite sin da subito.

Come produttore cosa cerchi e cosa ti colpisce oggi in una band?
L'ispirazione. Tendo a produrre album che vorrei possedere.

Intervista a Dave Abbruzzese: da icona grunge a produttore

Nella musica dei Pearl Jam la rottura con tutta la precedente musica degli anni ’80 era evidente. Che cosa odiavate di più della musica del decennio che vi aveva preceduto?
Non odiavo nulla. Ero giovane e banchettavo su tutto ciò che mi circondava. Ciò che non mi piaceva e ciò che adoravo mi ispirava in egual maniera.

Durante la prima metà degli anni 90 c’erano degli aspetti ben precisi del tuo drumming (ritmiche funky, tecnica di cassa veloce, rullo doppio, abbondante uso di piatti, specialmente di splash...) che hanno portato una novità nella maniera di suonare rock. C’era stata da parte tua la volontà precisa di cercare un registro espressivo nuovo o naturalmente ti sei ritrovato a esprimerti così?
La mia idea era quella di rendere i brani ballabili. Accentare il movimento delle melodie e aggiungere stilisticamente un po' di sapori nella musica. Sono entrato nella band suonando i brani di Ten. Non ero un grande fan dell'album, così per come era stato registrato. Fortunatamente la band mi lasciò suonare i brani come volevo io. Mi sono divertito a ricreare le mie versioni delle canzoni. Quando invece arrivò il momento di registrare gli album successivi, dovetti lavorare molto a casa su arrangiamenti e parti in modo che i brani diventassero “merda di livello superiore”.

Più in generale con i Pearl Jam siete stati un riferimento di suono per più di una generazione musicale. Per decenni siete stati il nuovo standard musicale a cui guardare quando si suonava e produceva rock. Essere “di tendenza” significa in qualche modo essere copiati. Avete vissuto questa cosa sempre con soddisfazione o a volte vi ha infastidito?
Molto spesso  la  mia  influenza  mi  è stata fatta  notare  dai  musicisti  che  ho  influenzato.  È  fantastico  e  sono  veramente  grato  di  sapere  che  ho  fatto  la  differenza. Grazie ai  social  media,  sono  spesso  citato  con  incredibili  testimonianze  di  batteristi  che  ho  influenzato. Questo  è  l'aspetto  che più  mi ispira  della  mia  vita  musicale. Sapere che ciò che ho fatto e faccio ispira riflessione e considerazione da altri batteristi... In  poche  parole,  è  una cosa molto  importante  che giustifica  l'uso  della  parola  “successo”  in relazione alla  mia  carriera  musicale.

Mentre registravi Versus e Vitalogy respiravate o percepivate qualcosa di unico? Sentivate che stavate incidendo degli album che avrebbero cambiato musicalmente una generazione?
Ero solo consapevole di essere parte di qualcosa di potente e che aveva le potenzialità di dare una svolta al panorama che ci circondava.

Intervista a Dave Abbruzzese: da icona grunge a produttore

Recentemente ti abbiamo visto in tour con gli IMF in compagnia di Stevie Salas e Bernard Fowler. Ci parli di questo progetto?
Famiglia.  Una  benedizione.  Fare  musica  e  viaggiare  con  persone  che godono del mio amore nel cuore  e  del mio rispetto  nella  mia  mente  è... un dono.  Tutti i viaggi  e  tutto ciò  che  abbiamo  fatto  insieme  come  individui  è  stato  davvero  notevole  e lo scorrere del tempo è stata una goduria.  Tutte  le  risate  fatte e  tutte  le  lotte affrontate  si  sono fuse  nelle  nostre  vite.  Gli “International  Mother  Fuckers”.  Che  piacere  aver  avuto  l'opportunità  di  essere  una  parte  della  vita  e  della  musica  di  tutti  i  membri  di  quel gruppo!

A quali progetti stai lavorando?
Attualmente  sto  lavorando  alla  scrittura  delle  canzoni  che  renderanno  il  mio  album  solista  una  realtà.  Shawn  Smith  e  una  miriade  di  ospiti spacca-culi  come  Bernard  Fowler,  Jeff Fielder,  Carmine  Rojas,  Sass  Jordan  e  molti  altri stanno  contribuendo  a  rendere  il  mio  messaggio musicalmente importante.  Amo  la  musica  e  mi  piace  il  processo  di  creazione  e  registrazione  della  musica.  La  Green Romance Orchestra si  riunirà  nuovamente  alla fine...  Tanta  roba.  Ho anche  lavorato  molto sulla  musica  di  altre  persone  ultimamente.  Sessioni  di  lavoro,  un sacco di wetransfer,  ecc. La  vita è bella.

Un saluto finale...
Hey, voi tutti: prendetevi cura l'uno dell'altro!

dave abruzzese interviste pearl jam
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di DottorZero [user #44787]
commento del 23/12/2016 ore 13:59:48
GRANDE batterista. Da giovane ho amato i PJ, soprattutto i primi 2 album, e il ritmo di Abruzzese impresso alle versioni live di TEN e studio e live di VS è qualcosa di fenomenale. Dall'intervista noto tanta acredine nei confronti del gruppo, chissà che diamine è successo allora.....
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di eriktulissio [user #28153]
commento del 23/12/2016 ore 16:31:28
Ciao! Da quello che so io Eddie Vedder e Jeff Ament non tolleravano il fatto che Dave apprezzasse la vita da rockstar mentre loro erano impegnati a lottare contro Ticketmaster e a snobbare le grandi lobby discografiche… Che sia vero o no, l'unica cosa certa è che dopo Dave Abbruzzese I Pearl Jam non hanno più suonato così bene…
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di blue stoner sound [user #8271]
commento del 23/12/2016 ore 22:33:24
Perdonami...ma divorando vari bootleg sia vecchi che nuovi dei Pearl Jam non sono molto d'accordo. Matt Cameron e' un gran batterista ed anche l'anonimo dave krusen(che suono in ten ma non partecipo al famoso tour) ha dato un gran contributo. Ma con l'entrata di Cameron si chiude il cerchio (Cameron e' sempre stato considerato un signor batterista, venne chiamato pure per la registrazione dell'album solista di Toni Iommi). E tra l'altro ascoltando i vari live della storia della band si sente quanto sia stato importante il sound di matt dal vivo, più di Abruzzese. Lui fu cacciato per vari malumori all'interno della band, sia per la questione tickemaster, sia per la questione delle armi(lui ne possiedeva due ed gli altri erano contro a questa faccenda sopratutto eddie) sia per l'atteggiamento per la questione del successo.in pratica non era più in sintonia sulla stessa lunghezza d'onda con gli altri. io non ne sento tanto la mancanza, sopratutto se la sua permanenza avrebbe compromesso,forse, la stabilità della band. A mio avviso era prevedibile che venisse escluso anche dalla hall of fame. Fu escluso anche il batterista dei nirvana che suono in bleach o Steve morse per i deep purple ecc ecc. La lista è lunga
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di eriktulissio [user #28153]
commento del 24/12/2016 ore 02:24:46
Nessuno nega che Cameron sia un grande batterista ma, da insider dei Pearl Jam, ti posso dire che la band non ha più il tiro che aveva con Dave. Con lui peraltro la band ha trascorso il picco più alto della propria carriera ( il 38% delle vendite degli album in 25 anni di storia del gruppo le ha fatte con lui in solo 4 anni) quindi la sua esclusione dalla hall of fame è ridicola
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di blue stoner sound [user #8271]
commento del 24/12/2016 ore 07:00:26
Li ascolto dal 91 e di live tra il 92/94 ne ho "qualcuno" così come dal 98 in poi. C'è alla volte una scissione tra chi dice che con lui ( o nei primi due album) i Pearl Jam suonassero meglio,ma non è' così. A parte che nel primo suona krusen, non suonano meglio, suonano diversi e non vuole essere una presa per i fondelli. Nei live di Yield li avevano un tiro della madonna, ancora meglio del 92/93. Sia di suoni sia come "gestivano il live" perché in alcuni live vecchi ogni tanto se ne sentono di cappellate. Sulla sua esclusione e' semplice : dave krusen e' stato messo perché lui registro su ten (giudicato il loro album più importante sia in termini di vendite che resto) sia perché con lui iniziò tutto. Cameron invece tra che è il batterista dei templi of The dog tra che è con loro da 18 anni mi sembra il minimo. Il caro dave pur avendoli accompagnati nel tour di ten che intanto scalava le classifiche di mezzo mondo.. Beh in ten lui non ha suonato e tra l'altro parli di cifre di incasso non proprio esatte: Ten ha incassato 1 milione in meno quanto vitalogy e vs messi insieme :10 milione contro 6+5 nei soli USA. La verità è che chi si arrabbia e' per la nostalgia di quel periodo e per l affettività su quei album. Sono molto legato ai primi tre album, ma conoscendo le scelte della hall of fame non mi stupisco. Se avessero messo Dave avrebbero dovuto mettere Jack Irons(anche se lui c'è già dentro con i Red hot chili peppers). Per quanto possa risultare assurdo credo che non abbiano considerato importante il suo apporto alla band. Invece la scelta per gli altri la potrei riassumere anche così krusen per ten e Cameron per la maturità che ha apportato alla band che poi si è consacrata sempre di più. È molto probabile che abbiano ragionato così. Buone feste
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di eriktulissio [user #28153]
commento del 24/12/2016 ore 10:07:55
I tuoi gusti sono diversi dai miei, questo è evidente. Quello però che non è corretto è che la decisione spettava ai Pearl Jam, non alla RRHOF. buone feste anche a te
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di blue stoner sound [user #8271]
commento del 24/12/2016 ore 11:40:02
Guada non ho mai capito che prendono certe decisioni la rock and roll hall fame, ma sopratutto mi chiedo cosa avrebbero fatto i pearl jam : per come li "conosco" avrebbero chiamato dentro anche chamberlain oltre ad abruzzese ed irons. Magari saliranno tutti quanti sul palco insieme.. Vedremo;-)
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di eriktulissio [user #28153]
commento del 24/12/2016 ore 12:42:01
Sarebbe decisamente la cosa più giusta da fare… Tanti auguri di nuovo!
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di ndrecchia [user #43094]
commento del 24/12/2016 ore 07:02:00
"suo nome è rimasto indissolubilmente legato al Seattle sound della prima decade degli anni 90."
siete consapevoli del fatto che "prima decade degli anni 90" non significhi nulla? Ma, ovviamente, la cultura è un lusso.
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di blue stoner sound [user #8271]
commento del 24/12/2016 ore 07:08:01
91 al 94: ho ancora nostalgia degli album usciti allora e non solo per Seattle . Il problema è che la rock hall fame non si basa al 100% di cultura. Tutti si scandalizzano per dave, ma io mi sono scandalizzato di più per l'entrata di Tupac(!!) ho i suoi album ma che c'entra con il rock and roll hall fame??
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di team72filo [user #20000]
commento del 24/12/2016 ore 14:26:07
A mio modestissimo avviso(parere di un chitarrista) è di gran lunga il migliore batterista ed IL batterista dei Pearl Jam,forse è un caso ma da quando non fa parte della formazione i Pearl Jam non mi sono più piaciuti come prima.
Il discorso dell'Hall of Fame è artisticamente fuffa e penso che francamente penso dovrebbe essere estraneo ed opposto alle motivazioni che fecero diventare ciò che è stato il movimento Grunge...poi però le cose cambiano...purtroppo
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di eriktulissio [user #28153]
commento del 24/12/2016 ore 17:04:41
Ciao! Con me sfondi una porta aperta... dopo la sua uscita a mio avviso non sono più stati i Pearl Jam, ma sono diventati "Eddie Vedder's band" per così dire... li ho visti dal vivo con Matt Cameron e ho assistito a uno show mozzafiato di Eddie Vedder ma la band l'ho trovata caciarona e pressapochista. Pur essendo un gran batterista il suo stile li ha portati a diventare meno quadrati e più jam band, Il che li ha inevitabilmente allontanati dal mio gusto personale...
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di team72filo [user #20000]
commento del 25/12/2016 ore 12:24:42
Ciao Erik,auguri a te e a tutti!
"Eddie Vedder's Band",penso che sia l'idea che hanno molti fan della prima ora,
però i Pearl Jam sono stati davvero Grandi e Dave Abruzzese ne ha fatto parte nel loro momento migliore mettendoci decisamente del suo!
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di eriktulissio [user #28153]
commento del 25/12/2016 ore 13:44:5
Auguri anche a te. Buone feste!
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di Baconevio [user #41610]
commento del 28/12/2016 ore 08:22:29
la potenza, la sfacciataggine, la violenza sonora dei primi 4 anni dei pearl jam sono da ascrivere non solo a dave abruzzese, ma ad un gruppo di ragazzi di neanche di 30 anni che ha raccolto tutto ciò che aveva seminato nel precedente quinquennio, e mi riferisco principalmente alle esperienze con i mother love bone di gossard e ament (e ancora prima con i green river), o con i bad radio a proposito di vedder...mentre McCready appare il meno "esperto". abruzzese portò certamente grinta ed espressività, ma erano principalmente le canzoni ad essere di un altro livello. alive, jeremy, even flow, black, rearviewmirror, go, last exit, corduroy, red mosquito ecc ecc....sono canzoni che valgono una intera carriera. ciò detto, più che essere il batterista perfetto per i pearl jam, abruzzese è stato parte integrante del miglior momento del pearl jam stessi...e quindi appare a tutti, me compreso, come IL batterist del gruppo di seattle.

poi: per quanto "no code", primo lavoro senza abruzzese, sia ancora oggi un grandissimo disco, è palese che eddie vedder stesse già tracciando la strada che li avrebbe condotti fino ad oggi....passando per i suoi lavori solisti. e oggettivamente immaginare tutta la produzione da no code ad oggi, con abruzzese, appare poco credibile. forse il mutare del gusto, il maturare (non erano più dei ragazzini), il tramonto dell'epopea grunge li spinse a cambiare.
ma perché fu mandato via? argomento dibattutto...però dico io Dave...sai bene quale sia l'aria che si respira all'interno del tuo gruppo a proposito di certi argomenti....farti fotografare sulla copertina di un noto giornale americano mentre impugni due pistole è proprio da fessi.
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