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Aquila Perla: il dolce suono di una corda progressista
Aquila Perla: il dolce suono di una corda progressista
di [user #22654] - pubblicato il

La ricerca di materiali ecologici e innovativi pone l'italiana Aquila tra i costruttori di corde per chitarra classica più interessanti del momento. Le Perla possono richiedere tempo per essere apprezzate, ma il tatto dei cantini in Bionylon non può lasciare indifferenti.
Era da un po' che cercavo delle nuove corde per la mia chitarra classica. Negli ultimi anni la mia scelta era ricaduta sistematicamente sulle prestigiose Savarez o sulle economiche D'Addario, ma ora avevo proprio voglia di alzare l'asticella e provare qualcosa di completamente diverso. Visto che sugli ukulele ho trovato la pace dei sensi con le corde Aquila, ho pensato bene di visitare il loro sito in cerca di qualcosa che stimolasse il mio interesse.

La brillante azienda veneta ha catalizzato la mia attenzione con il set di corde Perla, con cui ha lanciato una sfida non da poco per i nostri tempi: riuscire a catturare il più classico dei suoni utilizzando materiali innovativi e rispettosi per l'ambiente. A questo fine il produttore ha formulato il Bionylon, un brevetto italiano per un materiale al 63% di origine vegetale, prodotto come derivato dell'olio di ricino. Come suona e come si comporta sotto le dita è presto detto: ho acquistato un set e l'ho montato sulla mia chitarra classica, una modesta cinese di fascia bassa completamente in massello.

La scelta è caduta, inevitabilmente vista la natura economica dello strumento, su un set di corde di tensione normale (superiore a quella delle D'Addario EJ27N). La confezione si presenta a prima vista davvero bella, in un'elegante carta grigia piacevole al tatto e con stampe argentate. Nella parte anteriore della confezione si possono trovare, oltre al bellissimo logo, le informazioni relative al set scelto. Sul retro è riportata la storia del particolare materiale adoperato.

Aquila Perla: il dolce suono di una corda progressista

L'apertura del pacchetto è davvero semplicissima e, vista l'ottima presentazione, si può restare spiazzati - o almeno così è stato per me - nel constatare che, sotto la carta, solo i bassi sono sigillati ermeticamente in un sacchetto di plastica trasparente mentre i cantini, arrotolati sfusi, giacciono senza alcuna protezione. Devo ammettere che l'insolita sorpresa non mi ha fatto davvero una buona impressione, anzi mi ha lasciato piuttosto interdetto: è vero che non essendo in metallo i cantini non temono l'ossidazione, ma avrei gradito maggiore protezione per quei preziosi monofilamenti. Considerato anche il prezzo non indifferente di un set di Aquila Perla, posso affermare che il confezionamento non mi ha proprio soddisfatto: il pacchetto dall'estetica e dal progetto grafico piacevoli realizzato in carta davvero sottile e le corde non completamente protette e a contatto con l'esterno in alcuni punti non sono all'altezza del prodotto offerto.

Aquila Perla: il dolce suono di una corda progressista

Superato l'unboxing, le corde risultano piacevolissime al tatto. I bassi son ricoperti in rame argentato e hanno morbidezza convenzionale mentre i cantini, traslucidi e satinati, risultano tendenzialmente più rigidi delle tradizionali corde in nylon.

Sulla chitarra, la prima impressione è stata disastrosa. Anche dopo tutti gli stiramenti di rito e le numerose accordature, le corde stentavano a mantenere la tensione e, suonate, producevano sgradevoli risonanze. Pizzicando più corde all'unisono, per di più, era rilevabile uno spiacevole sbilanciamento tibrico tra i registri. La delusione, devo ammetterlo, è stata tanta. In serata, dopo aver abbandonato lo strumento ad assettarsi per qualche ora, complice un po' di tempo libero, ho provveduto a ulteriori accordature e a una suonata di alcune ore. Il risultato del rodaggio è stato incredibile: a distanza di un giorno tutti i difetti riscontrati al primo contatto erano spariti e le corde suonavano armoniose e ben bilanciate. Ora, a due giorni dal montaggio, posso dirmi pienamente soddisfatto della mia scelta: i bassi suonano chiari e potenti, con una buona proiezione e un suono sempre preciso, risonante e misurato, i cantini suonano dolci e melodiosi, ricchi e piuttosto caldi. Non risuonano con forza e non sono mai eccessivamente squillanti, ma rispondono molto bene a ogni sollecitazione di unghie e polpastrelli.

Ci tengo a precisare che non sono un chitarrista classico e che la chitarra è adoperata per un uso generico: il più delle volte è suonata in un rudimentale fingerstile spaziando dal folk al blues, dal jazz alla bossa, dal grande cantautorato al moderno chitarrismo. Le corde sono piacevolissime da suonare, non affaticano le dita e sono intonate su tutta l'estensione della tastiera. Il timbro restituito è delicato ma vivo, corposo ma canterino. Il suono non è plasticoso come con molte corde in nylon più economiche, ma è deciso, armonioso e articolato, oserei definirlo raffinato e molto reattivo al tocco.
Son sicuro che queste corde potrebbero rivelarsi un ottimo strumento espressivo nelle mani di un buon chitarrista classico. Offrono un perfetto controllo sull'attacco, non peccano mai in definizione. Ogni nota risuona chiara e forte nell'ambiente. Anche se la mia chitarra classica è a tutti gli effetti uno strumento da divano, con queste corde suona e si lascia suonare come come fosse una grande chitarra. Basta saperle pizzicare nel modo giusto: le Aquila Perla possono suonare intime e sensuali quanto vivaci e sfacciate.

Aquila Perla: il dolce suono di una corda progressista

Sono delle ottime corde sotto tutti i punti di vista e consiglio una prova a chiunque voglia dare una nuova voce al proprio strumento. Sicuramente tornerò a usarle, ma non prima di aver provato le altrettanto gustose Alabastro e Ambra 2000. Non sono sicuramente corde per tutti, ma penso che potrebbero essere la gioia di molti.

Pro:
- Suono ricco, articolato e definito, senza peccare di corpo e calore
- Eccellente reattività al tocco
- Sensazione tattile dei cantini "satinati" molto piacevole
- Bassi eccellenti e dotati di ottima proiezione. Da provare in combinazione con cantini dal diverso carattere
- Prodotto italiano ed ecologico.

Contro:
- Imballaggio non all'altezza
- Necessità di rodaggio piuttosto intenso prima di apprezzarne i pregi.

Neutro
- Il costo non è basso ma sicuramente in linea con quanto offerto.
aquila corde gli articoli dei lettori perla
Link utili
Le Perla sul sito Aquila
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di Guadalupe [user #43362]
commento del 28/01/2017 ore 10:28:36
Ciao Aleck,
volevo aggiungere al tuo bell'articolo una mia considerazione maturata con l'esperienza sul mio ukulele delle corde Aquila, considera che quando sostituisco le corde al Mabuhai tenore impiego 3 giorni prima di avere una accordatura stabile. Una volta raggiunto questo obbiettivo l'ukulele resta accordato per giorni...segno dell'ottima qualità delle corde Aquila. Per quanto riguarda il packaging secondo me la loro scelta è rivolta alla minor creazione di rifiuto, se i cantini non sono impacchettati probabilmente vuol dire che un confezionamento avrebbe prodotto un rifiuto inutile. Sotto questo punto di vista ben venga !!!

Ciao e grazie per la condivisione
Rispondi
di aleck [user #22654]
commento del 28/01/2017 ore 10:38:26
"la loro scelta è rivolta alla minor creazione di rifiuto" l'ho immaginato anche io e credo proprio che sia questa la motivazione. Magari però, anche una bustina in carta riciclata potrebbe offrire un pelo di protezione extra. Non mi piace l'idea che i cantini siano a contatto con l'esterno: io, senza aprire la confezione, avrei potuto toccarli in alcuni punti e, potenzialmente, danneggiarli.

Riguardo alle corde per ukulele ho avuto la tua stessa impressione. Prima usavo GHS, ma le Aquila sono un altro pianeta. Richiedono un po' di rodaggio (meno che quelle da chitarra, secondo la mia esperienza) ma il tempo "perso" è ben ripagato da suono e feeling :)

Grazie a te!
Rispondi
di superloco [user #24204]
commento del 21/02/2017 ore 08:28:13
anche sul guitalele yamaha sono il meglio...
Rispondi
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