di PeppeSferrazza [user #46276] - pubblicato il 09 febbraio 2017 ore 17:30
Le ghost note o note fantasma, sono davvero importanti per arricchire il nostro groove ma la loro utilità può interessare anche parecchi altri aspetti del nostro playing. Per questo, meritano uno studio approfondito. Per prima cosa sarà importante precisare che cosa sono e come vanno suonate. Capiamolo con questa lezione che metterà in gioco anche un esercizio utile ai bassisti più esperti.
Le ghost note si ottengono stoppando le note con la mano sinistra: in sostanza, bisogna limitarsi a toccare la corda senza però premerla contro la tastiera. E, ovviamente, al contempo pizzicandole con la mano destra. In questa maniere si preserverà l'attacco e disegno ritmico della nota, omettendone però la natura melodica. Inoltre, è possibile anche ottenere delle ghost notes con la mano sinistra, percuotendo le corde verso/contro il manico; idem con la sola mano destra.
Ora cerchiamo di capire come queste note possono arricchire il groove.
Per farlo, immaginiamo un giro di basso, uguale per tutto il brano, che suoni ripetutamente senza fermarsi dall'inizio alla fine: ascoltarlo sarebbe come sopportare una persona che parla per ore e ore senza fermarsi nemmeno per respiare. ...Verrebbe voglia di ucciderla!
Invece, un giro di basso ben costruito, deve tenere presente questo esempio: deve creare delle frasi che abbiamo respiro, senso melodico, ritmico e le ghost notes possono contribuirvi in maniera decisiva visto che sono - come detto - molto ritmiche.
Per lavorare sulle ghost note, suggerisco di iniziare a buttare giù delle note e di immaginare come potrebbe interpretarle un batterista.
Ovviamente, esistono giri di basso anche senza pause e senza ghost note che sono strepitosi. Tutto quello che abbiamo appena detto deve essere sempre valutato in base alla situazione musicale in cui ci troviamo e soprattutto al nostro buon gusto.
Prima di mettersi al lavoro con lo studio proposto, suggerisco tre ascolti che sono esempi magistrali di ghost note applicate a un giro di basso.
"Aeroplane" dei Red Hot Chili Peppers (in questo caso le ghost sono applicate alla tecnica Slap); "Roundabout" degli YES e "Come on, Come Over" di Jaco Pastorius.
Il mio consiglio è quello di cercare altri Riff di basso famosi caratterizzati da questo approccio e studiarli: il repertorio potrebbe diventare infinito.
Di seguito, un mio piccolo esercizio sulle ghost notes. Il livello di difficoltà è rivolto ai bassisti di fascia intermedia/avanzata: ma nulla vieta ai principianti di provarci ugualmente.
Proponiamo anche il video dell'esercizio eseguito a due velocità: quella originale a 70BPM di metronomo e nella versione rallentata a 55BPM.
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.