di redazione [user #116] - pubblicato il 11 febbraio 2017 ore 12:00
Il Blurst è un filtro modulato basato su un LFO e studiato per offrire sonorità estreme che partono dal classico envelope per arrivare a sperimentazioni elettroniche pure. EHX dimostra ancora una volta che la chitarra non ha niente da invidiare ai migliori sistemi synth, se ci sai fare.
Il fatto che Mike Matthews, il fondatore di Electro Harmonix, sia un tastierista e non un chitarrista ha permesso più volte all'azienda di New York di stupire il pubblico con effetti profondamente diversi da quelli comunemente associati al mondo delle corde pizzicate.
Un approccio più vicino a quello dei sintetizzatori e della musica elettronica pura ha dato i natali a delay fuori di testa, riverberi spaziali e filtri del tutto inediti, come il Blurst.
Il Blurst è un filtro modulato che imita le sonorità ottenibili con un envelope filter ma che, anziché reagire all'intensità del suonato, si basa su un oscillatore interno. Una gran varietà di controlli e funzioni aggiuntive consente di andare ben oltre la scontata modulazione chitarristica e apre una finestra sul mondo della sperimentazione pura.
Sull'affollato pannello rosa, EHX ha piazzato manopole per Resonance, Rate e Shape, con le quali gestire il carattere e la velocità dell'LFO che va a manipolare il suono della chitarra.
Uno switch denominato Shape consente di modificare l'andamento dell'oscillazione, regolandone la forma d'onda per una pulsazione più o meno regolare, mentre al selettore Tap Divide è affidato il compito di decidere le suddivisioni ritmiche ottenute in base al tap tempo, a sua volta impostato con l'apposito footswitch Tap.
Sul pannello, un potenziometro per il volume generale e un Blend per la miscelazione del suono pulito a quello processato completano la dotazione base del Blurst.
Le funzionalità però non si limitano ai controlli tradizionali, e il selettore EXP Mode dà accesso a tre modalità di controllo attraverso un pedale d'espressione esterno, da connettere sul lato sinistro del pedale. Con questo, il musicista può lavorare in tempo reale sul Range dell'oscillazione, la sua velocità con Rate e il carattere generale con Filter.
Electro Harmonix non si smentisce e, se già con un pedale d'espressione tradizionale gli effetti ottenuti sono tutti da scoprire, collegare a quel jack un sequencer come l'EHX 8 Step Program allarga esponenzialmente gli orizzonti, per sonorità che si distaccano sempre più dalla tradizione chitarristica per approdare a pieno titolo sul terreno dei synth.
Tutto è documentato nel video ufficiale appena presentato sul canale YouTube, e impressionante è il risultato che si ottiene ponendo il Blurst tra il Send e il Return di un Deluxe Memory Man, dove solo le ripetizioni si bagnano di un filtro pesantemente colorato e sempre sulla soglia del feedback che ricorda sperimentazioni elettroniche solitamente precluse al pubblico chitarristico, quantomeno dal vivo.
Il Blurst è il primo pedale Electro Harmonix presentato per il 2017 e sarà presto anche in Italia, ma indiscrezioni garantiscono che il laboratorio di NYC ha già diversi assi nella manica per l'anno nuovo. Nell'attesa di saperne di più, a questo link sul sito ufficiale potete approfondire la conoscenza del nuovo Blurst Modulated Filter.