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Studio Icons - Universal Audio 1176 Limiting Amplifier
Studio Icons - Universal Audio 1176 Limiting Amplifier
di [user #45705] - pubblicato il

Creato dal pioniere della registrazione Bill Putnam nel 1967 , l' Universal Audio 1176 Limiting Amplifier, conosciuto anche come UREI 1176, era l'evoluzione dei classici compressori valvolari Universal Audio 175 e 176 che abbracciava la nuova tecnologia a stato solido FET.
Famoso per i suoi velocissimi tempi di attacco e rilascio, l' 1176 è un compressore con threshold fissa e input/output variabile. I tempi di attacco e rilascio continuo erano un'assoluta novità per il tempo, così come la possibilità di scegliere tra diversi valori di ratio tramite i pulsanti posti al fianco del gain reduction/output meter: 4:1 e 8:1 (compression), 12:1 e 20:1 (limiting).
Da molti usato anche per il colore che riesce a donare al segnale oltre che come classico compressore, l'1176 riesce a impartire energia, presenza e brillantezza a qualsiasi suono, grazie alla sua circuitazione in Classe A e ai suoi trasformatori di ingresso e di uscita.

Studio Icons - Universal Audio 1176 Limiting Amplifier

L'utilizzo oculato dei controlli del classico compressore di Universal Audio lo rendono un processore estremamente versatile, capace di controllare la dinamica in modo del tutto trasparente o di stravolgere qualsiasi suono. Attenzione all'utilizzo dei potenziometri di attacco e rilascio: funzionano al contrario di quanto ci possiamo aspettare, cioè posizionati a destra (valore indicato 7) si ottiene un attacco e riascio veloce, mentre a sinistra (valore 1) avremo dei tempi lenti.
Un utilizzo non previsto sul manuale originale ma poi diventato un classico, è quello di premere contemporaneamente tutti i pulsanti della ratio: l'1176 aumenta la distorsione, il rapporto di compressione si alza e attacco e rilascio cominciano a comportarsi in modo non prevedibile. Usatissimo per rendere esplosivo l'ambiente della batteria, aggiungere distorsione e corpo a basso e chitarre e carattere alle voci.

Negli anni sono state introdotte diverse versioni: A e AB nel 1976, B nell'anno successivo, C introduce la classica dicitura LN (Low Noise) per la modifica alla circuitazione che ne migliorava il rumore di fondo e la linearità e il pannello frontale diventa interamente nero. Le versioni D (1970) ed E (1973) sono considerate le meglio suonanti e quindi sono le più ricercate.

Sono molti i cloni in commercio oggi, dal Purple Audio MC77, lanciato in un momento in cui gli 1176 originali si trovavano solo sul mercato dell'usato, e cercava di ricreare il suono della versione E utilizzando componenti moderni, all'ultimo clone creato da Warm Audio, il WA76, che riproduce la versione D ad un prezzo incredibile per qualche anno fa, senza contare tutti i compressori per sistemi API serie 500 di chiara ispirazione UREI.
Tutt'oggi Universal Audio, azienda rilanciata nel 1999 dal figlio di Bill Putnam, Bill Jr., produce l' 1176LN, basato sui circuiti originali delle revisioni C, D ed E.

Non tralasciamo le emulazioni software, diventate ormai un classico. La stessa Universal Audio produce l' 1176LN Legacy in boundle con le schede DSP UAD-2 e le interfacce audio Apollo, e la 1176 Classic Limiter Collection, che sfrutta al massimo la pontenza delle schede acceleratrici di UA. Anche Waves dice la sua con il CLA-76 Compressor/Limiter Bluey e Blacky, modellati sulle unità originali utilizzate tutt'oggi da Chris Lord-Alge (Green Day, Nickelback, Céline Dion tra gli altri). 
La svedese Softube produce il FET compressor e, sotto il marchio Native Instruments, il VC76. Ultimo arrivato di questa schiera di emulatori è il PSP FETpressor, con un suono che può andare oltre alla classica emulazione.
1176 compressore mixing plugin recording universal audio
Link utili
http://www.uaudio.com/hardware/compressors/1176ln.html
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di swing [user #1906]
commento del 27/02/2017 ore 10:09:59
Non è menzionato nell'articolo per cui lo chiedo qui: questo compressore veniva o viene usato nel mix buss per il mastering?
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 27/02/2017 ore 10:19:51
Ciao Swing,
di solito non è la prima scelta e in questi ultimi tempi non è molto utilizzato sul Mix Bus, ma qualche anno addietro era abbastanza comune inserire una coppia di 1176 sul Master, con ratio 8:1, per un immediato effetto "Radio Hit". Molto comune ancora oggi invece è l'utilizzo sul Drum Bus.
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di Onghi [user #35497]
commento del 28/02/2017 ore 10:46:59
L'1176 viene spesso utlizzato per lo snare drum, chitarre..rimane Il migliore.
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di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 28/02/2017 ore 11:16:55
Esatto Onghi! Diciamo che è una di quelle macchine da portare sull'isola deserta ;)
Rispondi
di igor72 [user #12098]
commento del 28/02/2017 ore 12:14:55
Volevo evidenziare le ottime emulazione degli amplificatori Friedman e Ampeg sviluppate dalla Brainworx e la tecnologia Unison per adattare l'input della scheda alla corretta impedenza dell'hardware simulato
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 28/02/2017 ore 14:07:56
Ciao Igor,
Brainworx è una delle software house più interessante degli ultimi anni.
Vediamo se i colleghi di Chitarra riusciranno ad organizzare qualche test dei suoi amplificatori virtuali.
Rispondi
di igor72 [user #12098]
commento del 28/02/2017 ore 14:29:41
Ciao Andy,
se può essere interessante contattami in pvt, sono lo sviluppatore dei prodotti chitarra/basso della Brainworx poi distribuiti da Universal Audio.
Rispondi
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