La prima regola è rilassarsi e armarsi di una buona dose di calma: la bramosia di vedere la propria opera "finita" è il nemico numero uno. La seconda regola è senza dubbio organizzare bene l'ambiente di lavoro. Sul tavolo o il banco in cui operare, preparate dei contenitori per riporre tutte le viti e le piccole minuterie che smonterete. Ricordate di annotarvi bene e correttamente i collegamenti elettrici e le varie parti della vostra chitarra prima di procedere, non fidatevi mai della vostra memoria.
A smontaggio eseguito, preparatevi per la sverniciatura dello strumento, io sconsiglio vivamente l'uso di carta vetrata o utensili levigatrici, perché inevitabilmente si asporta anche il legno.
Per la mie chitarre, ho sempre usato un apposito prodotto chimico sverniciatore per legno (attacca solo la vernice senza intaccare il legno) acquistabile in un comune fai da te o un colorificio ben fornito, meglio se per lavori di restauro mobili (costa un po' di più ma il prodotto è ottimo). Il costo è circa a una decina d'euro, ricordate di acquistare anche della paglietta metallica di almeno due misure, una grossa per rimuovere la vernice e una fine per le rifiniture, e qualche foglio di tela smerigliata fine.
Vi consiglio di fare all'aperto questa procedura, o in un locale ben arieggiato per l'odore emanato dal prodotto. Procedere stendendo a piccoli settori di circa 10 cm il prodotto, lasciate riposare fino quando la vernice si solleva e si scioglie, poi con la "paglietta a grana grossa si rimuove il tutto, continuate e procedete sempre a piccoli passi (ricordatevi sempre la prima regola).
Quando la chitarra sarà perfettamente ripulita dalla vernice, (solo esclusivamente adesso), usate della carta vetrata, ma molto fine. Per finire, ripassate tutto il body con una paglietta finissima, (al tatto deve essere perfettamente liscia).
Se si vuole cambiare colore, consiglio di usare prodotti anilinici (colori mordenti solubili in alcool), ci sono di tutte le tonalità, dal rosso mogano al giallo, blu, ecc, si possono anche mischiare fra loro per una maggiore possibilità tonale, costano circa due euro ogni bustina, ed è più che sufficiente per farsene addirittura due di chitarre. Fate molta attenzione all'uso di queste bustine, perché non è facile ottenere l'effetto desiderato e azzeccare il dosaggio.
Sciogliete in un piccolo contenitore con alcool denaturato a 94°, piccole dosi della bustina fino al raggiungimento del colore voluto, (l'ideale sarebbe provare la miscela con un tampone o pennello, su un pezzo di legno dello stesso materiale della chitarra, per cercare l'effetto e la giusta tonalità), tenete sempre presente che anche si tratta di un fondo, influenzerà notevolmente il risultato finale, quindi state sempre leggeri salvo che vogliate rendere meno evidenti le venature del legno.
Se invece si vuole ottenere un effetto naturale, cosa che io stesso consiglio per la facilità di esecuzione, lasciate stare i colori di fondo e passate alla verniciatura finale in gommalacca. Secondo molti liutai questo metodo è il migliore in assoluto per mantenere le risonanze del legno, strumenti ad archi come viole, violini subiscono questo trattamento, qualcuno (vedi Jim Reed ed altri) a richiesta e su pezzi di prestigio, esegue questa procedura. Logicamente il prezzo lievita enormemente per l'abbondante manodopera necessaria.
Il materiale si trova nei buoni colorifici in pacchetti da 250 gr. a scaglie, costa circa tre euro e va sciolta con alcool denaturato a 94° o meglio ancora 99°.
Procuratevi un panno, l'ideale è di lino, avvolgete un batuffolo di ovatta nello stesso, quindi imbevete con una piccola quantità di miscela la punta del vostro tampone, stendetela con movimenti rotatori, cercando di seguire le venature del legno. Il trucco e di non saturare mai il tampone di gommalacca e non lasciare mai aloni di vernice, questo comporta un lavoro manuale lungo ed intenso.
Aspettate che asciughi bene prima di procedere con le altre mani. Ricordate di tenere le prime mani più dense, poi sempre più diluite con l'alcool, fino ad arrivare quasi all'alcool puro per ultime mani di lucidatura, inutile affermare che più mani date e meglio sarà il risultato finale.
Ragazzi, non è assolutamente difficile, armatevi di buona volontà e con un po' di pazienza farete dei capolavori con le vostre mani. Spendendo poco denaro avrete una chitarra personalizzata, la verniciatura in gommalacca conferirà dei bellissimi riflessi sulle venature del legno e sentirete una piacevole sensazione al tatto imbracciando la vostra amata.
Questo articolo, parte dell'archivio storico di Accordo, è stato restaurato per una miglior fruizione sui dispositivi moderni. |