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Arriva Adio: 50 watt portatili secondo Vox
Arriva Adio: 50 watt portatili secondo Vox
di [user #116] - pubblicato il

Adio è un amplificatore stereo a batterie per chitarra e basso con cinquanta watt di potenza, simulazioni di amplificatori, effetti a bordo e connettività USB e Bluetooth per registrare in diretta, suonare su basi o personalizzare il suono via computer e smartphone.
Gli amplificatori per chitarra e per basso hanno cambiato faccia radicalmente negli ultimi anni. I progetti tradizionali e le valvole non accennano a perdere terreno, ma una nuova generazione di dispositivi digitali sta guadagnando rapidamente terreno. Il termine "smart", sempre più diffuso nel mondo moderno, si associa definitivamente anche agli amplificatori, che si trasformano in processori potenti e compatti in cui il musicista racchiude un vero studio e un intero rig.
Vox vanta una lunga esperienza nel campo dell'amp modeling, e il Vox Adio rappresenta l'ultima incarnazione della simulazione di amplificatori ed effetti di progettazione britannica, adattata ai canoni più all'avanguardia.

Arriva Adio: 50 watt portatili secondo Vox

Cinquanta watt di potenza stereofonica attraverso due altoparlanti da soli tre pollici, l'Adio ricalca l'estetica classica di casa Vox, con logo frontale dorato e telo losangato, ma la reinterpreta in un formato che ricorda da vicino i sistemi audio portatili che sempre in maggior numero conquistano spazi nei salotti degli appassionati.
I coni possono sembrare piccoli in relazione alla potenza erogata, ma un'attenta progettazione ne ottimizza la resa con un approccio simile a quello di un impianto hi-fi di buona fattura. Una struttura a nido d'ape protegge i due altoparlanti frontali e contribuisce a diffondere il suono nell'ambiente in maniera uniforme e meno direzionale, senza ovattarne la voce. Sul fondo, un bass reflex appositamente studiato migliora la resa sulle basse frequenze riducendo al contempo la presenza di risonanze indesiderate.

All'interno del piccolo chassis nero, il Vox nasconde un potente processore capace di dar voce a un gran numero di simulazioni di amplificatori ed effetti basati su tecnologia VET (Virtual Element Technology).
Pensato per chitarra e per basso, l'Adio è realizzato nelle due versioni Air GT e Air BS, rispettivamente con 23 e 19 simulazioni di amplificatori. In entrambi i casi, gli effetti caricabili in memoria sono un massimo di 19.
A dispetto delle dimensioni ridotte, i controlli disponibili sono abbondanti e approfonditi. Tutto può essere regolato nel dettaglio, a cominciare dal tipo di amplificatore scelto mediante selettore rotativo fino all'equalizzazione a tre bande, controlli separati per gain e volume e cursori per gli effetti in uso. Non mancano funzioni accessorie come un tap tempo, un accordatore, un'uscita cuffie, un ingresso Aux e una connessione Bluetooth per riprodurre fonti esterne.
Sul retro è presente anche una porta USB che, oltre a trasformare l'amplificatore in un'interfaccia audio a tutti gli effetti quando collegato a un computer, consente la connessione via cavo con il software Tone Room. Disponibile per Mac e PC, è anche a disposizione degli utenti iOS e Android in formato app, con cui il collegamento avviene via Bluetooth.

Arriva Adio: 50 watt portatili secondo Vox

La voce dell'Adio è completata da un circuito Bassilator che consente di restituire bassi presenti e definiti anche a bassi volumi e con altoparlanti piccoli. Inoltre, Tone Room permette di lavorare sul suono di tutti gli amplificatori simulati agendo su un efficace equalizzatore grafico del tutto simile a quelli usati in studio sulle moderne DAW, personalizzando così i toni ben al di là delle possibilità offerte dal tonestack fisico.

La tecnologia Acoustage, inoltre, sfrutta l'amplificazione stereo dell'Adio per generare effetti d'ambiente particolarmente realistici e tridimensionali, lavorando sulle rifrazioni dei suoni in più direzioni.



Pensato per l'uso casalingo ma potente a sufficienza per un piccolo live acustico o su base, il Vox Adio può essere alimentato anche a batterie (otto stilo AA), per un'autonomia di circa otto ore.
Il volto dell'amplificazione sta cambiando, e noi terremo gli occhi puntati sulla distribuzione di Eko Music Group per futuri sviluppi. Nell'attesa, potete approfondire la conoscenza dei Vox Adio Air GT e Adio Air BS sul sito a questo link.
adio air bs adio air gt amplificatori vox
Link utili
Adio sul sito Vox
Sito del distributore Eko Music Group
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di Guadalupe [user #43362]
commento del 18/05/2017 ore 22:41:52
Onestamente se non facevano vedere l'esploso era meglio ...
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 19/05/2017 ore 00:14:05
Colpito ed affondato! :D Ma perchè del fatto che assomiglia a qualcosa che è a metà tra il poggiatesta di una macchina e un puff di casa della nonna ne vogliamo parlare? :D
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di Merkava [user #12559]
commento del 19/05/2017 ore 09:49:10
ב"ה
con un po' di fantasia puo' assomigliare ad una supposta futurista....
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di ciun [user #15167]
commento del 19/05/2017 ore 09:51:11
Anche a me, che pure credo nell' utilità di questo tipo di apparecchi, la prima cosa che è venuta in mente è il design osceno, ma il tuo paragone è fenomenale!!
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di Mimmo66 [user #26026]
commento del 19/05/2017 ore 09:52:31
la mia prima impressione è stata di una borsetta da donna... :-)
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di peppe80 [user #11779]
commento del 19/05/2017 ore 12:16:24
la parte centrale ricorda il guscio del cruscotto della Fiat 500L
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di BBSlow [user #41324]
commento del 19/05/2017 ore 09:52:0
Io sono affascinato da tutta questa ricerca tecnologica. Forme, dimensioni, rendimento, caratteristiche... Sta succedendo quello che successe con le automobili negli anni '80, quando -grazie ai designer industriali- si passò dai tradizionali due / tre volumi a una varietà di forme pazzesca. Lì per lì fummo tutti spiazzati (ricordo ancora le critiche disgustate al portellone tronco della Y10...), poi ci siamo abituati e abbiamo scoperto anche che, salvo alcuni esperimenti azzardati e mal riusciti, tutta quella varietà inusuale era davvero un progresso, non solo estetico.
Io resto sempre dell'idea che, se un ampli suona bene, fa il suo lavoro. Se Vox riesce a far stare 50W (e tanta altra roba...) nelle dimensioni e nel peso di uno zaino da liceo, e se tutto questo insieme di cose fa davvero quel che promette, beh, è un bel passo verso il futuro.
Poi, certo, il fascino da un Duetto anni '60 non tramonta mai, e ancora oggi andarci in giro è un piacere; ugualmente, chi vorrà un AC30 della stessa epoca, continuerà a divertirsi con quello. Questo non toglie importanza e bellezza all'innovazione e alla ricerca di soluzioni diverse da quelle già conosciute e consolidate.
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di coldshot [user #15902]
commento del 19/05/2017 ore 11:25:13
Sono d'accordo con te, purtroppo però hai voglia a tecnologie, con due coni da 3 pollici appena attacchi un overdrive per non parlare di un fuzz suonerà come uno sciame di zanzare, i bassi scompaiono, tutti gli ampli che ho suonato con coni piccoli cioè 6.5 pollici e anche 5 mi pare, il problema con le distorsioni è sempre stato irrisolvibile, sui puliti può anche andare ma sui distorti non ci siamo, vediamo un pò ma non sono fiducioso.
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di Aynrand [user #35588]
commento del 19/05/2017 ore 12:20:48
Sarò stato fortunato ma ho avuto solo esperienze positive con i microamplificatori, prima il Microcube, poi il Fly 3 che che ha proprio nel drive il suo punto di forza ed è veramente gustoso da suonare. inoltre di frequenze ne restituisce un bel po', tanto che lo uso come monitor per Ableton
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di Mems81 [user #37000]
commento del 19/05/2017 ore 12:59:48
Bisognerebbe conoscere anche il prezzo di vendita, ricorda un po' un THR con diversi upgrade, una fra tutte la connessione bluetooth e più potenza di uscita...con il piccolo di casa yamaha il THR10 Classic non mi trovo male in quanto anche sui distorti riesce a mantenere una buona qualità...sarei curioso di provarlo. Più che altro ad alti volumi per vedere la resa degli speaker...
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di Repsol [user #30201]
commento del 19/05/2017 ore 15:54:53
Costa 100 dollari in più del Yamaha THR10 ma ha 50w anzichè 10w e alcune features che sulla carta lo rendono appetibile. Bisogna capire come suona ovviamente, i coni piccoli potrebbero essere un problema. Normalmente questo tipo di ampli si acquistano per uso casalingo, quindi potrebbero bastare. La distorsioni del Yamaha, pur con coni piccoli sono credibili.
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di SGiorgio utente non più registrato
commento del 19/05/2017 ore 23:02:3
Se avessero usato il design di una scatola di sardine sarebbe stato più bello e funzionale, ho già provato il jamvox e soddisfazione pari a zero. Molto meglio il mio marshall code 25.
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di Gpaolo58 [user #22822]
commento del 21/05/2017 ore 15:23:02
A dio non piacerebbe e nemmeno a me con i soldi che chiedono con queste cacate si compra un ampli solide state con cono vero da 12 pollici suonabile in casa sala prove e anche live l esploso fa vedere inoltre la qualita infima e la pochezza tecnologica di questa borsetta stile 800.
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di mi_diverto utente non più registrato
commento del 21/05/2017 ore 19:51:38
Ma provarlo prima di buttare cacca no???
Sono uscito ora da un Bose store, e da casse da 5 cm di lato uscivano bassi da far tremare i vetri....
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di RedRaven [user #20706]
commento del 24/05/2017 ore 01:02:58
hai ragione, ma costano come una Panda, e sono gli unici a riuscirci :)
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di mi_diverto utente non più registrato
commento del 24/05/2017 ore 08:36:50
Infatti sono uscito dal Bose store ahimè senza home teater 😁
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di francesco72 [user #31226]
commento del 22/05/2017 ore 09:28:47
Concordo sul fatto che la qualità dev'essere valutata dal vivo e non dai sample via internet. A me l'idea piace molto, ha però una peccainsuperabile nella mancanza di una pedalierina per il cambio preset: se posso memorizzare fino a 4 patch ma poi le devo richimare coi bottoni sul cruscotto, la cosa diventa frustrante. Peccato, perchè sarebbe interessante come macchina. Il prezzo sembr aun po' altino, giudicando nel rapporto con la concorrenza.
Ciao
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di simonec78 utente non più registrato
commento del 22/05/2017 ore 20:05:19
Un piccolo cono lo puoi circondare da tutti i bass reflex che vuoi ma resterà sempre un piccolo cono. Eventualmente interessante l'uso di interfaccia, nulla che non possa fare un buon software e una scheda audio. Se suona in questo modo comunque deve per forza valerli tutti quei trenta euro, perchè non lo vendono a più di trenta euro, voglio sperare.
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di BillyU [user #14094]
commento del 23/05/2017 ore 23:36:46
50W con 8 batterie AA che durano 8 ore? WRMS, WPEAK, di che parliamo?
Il Blues Junior quanti W ha, 1.000?
Rispondi
di mi_diverto utente non più registrato
commento del 24/05/2017 ore 00:45:06
ovvio che a batterie la resa sarà diversa. Accade con il microcube e con molti altri ampli portatili...
Dal sito infatti si legge :
"Power Amp Output Maximum approx. 25 W x 2 RMS @ 8 ohms
When Using Batteries: Maximum approx. 2.5 W x 2 @ 8 ohms"

in pratica avrai 5 W (stereo) con un consumo di circa 200mA.
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di danspado [user #47451]
commento del 28/03/2018 ore 15:36:27
E' un apparecchio nato per uso casalingo, come lo stesso yamaha thr, servono per esercitarsi con suoni credibili e con tutta la flessibilità offerta da simulazioni, effetti, registrazione usb, aux, bluetooth, il tutto concentrato in uno spazio piccolissimo, cosa chiedere di più? Nè Vox nè Yamaha lo propongono in sostituzione di un ampli valvolare da concerto, ci mancherebbe! Però diamo il giusto peso alle cose, concordo solo con il fatto che probabilmente il prezzo di vendita dovrebbe essere un 20% più basso per essere davvero un must have!
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