Parlando su facebook con l'amico Federico Chitarrista, il discorso è caduto su un negozio che, da metà anni 60 a salire, vendeva chitarre e amplificatori a rate di entità bassissima, lire 1000 mensili (se non vado errato) e che si trovava a Roma, in Piazza di Spagna, si chiamava "Bagnini". Però la cosa ha destato in me un ricordo ancora più profondo ( e purtroppo amaro), quello di un gruppo musicale che era all'epoca entrato nel discorso pubblicitario della Ariston, la ditta sponsorizzata da Bagnini, cioè "Nico e i Gabbiani", tutti siciliani e di cui il leader e vocalist, Nicola Tirone, ci ha lasciati il 12 luglio del 2012 dopo una lunga malattia a soli 67 anni d'età. Il perchè è stato importante lo spiego subito, dato che cambiò il nostro modo di fare musica, infatti loro utilizzavano nel gruppo un organo della Farfisa, il Compact, mentre all'epoca la formazione tipo era : due chitarre, basso e batteria. Sentimmo il suono di sottofondo di quell'organo usato in un loro brano del 1967, "Parole", uscire dai Juke Boxe e corremmo ad acquistarlo appena riuscimmo a racimolare la cifra necessaria ( un po' più di lire 200mila ), comperandolo con i nostri sudati risparmi ed i primi compensi musicali, più qualche permuta, ma riuscimmo pure ad acquistarne il modello superiore, il Compact DeLuxe, color grigio anzichè rosso, con il reverbero a molle in più. All'inizio il compito di suonarlo fu mio perchè, possedendo già una fisarmonica Paolo Soprani 80 bassi, qualcosa ci tiravo fuori, usando però un solo dito della mano sinistra per i bassi, ma eccovi il brano :
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