di redazione [user #116] - pubblicato il 08 giugno 2017 ore 11:00
Ideale per essere microfonato sul palco e studiato per digerire ogni tipo di pedale con una gran quantità di headroom nel preamplificatore, il Neptune Reverb offre 25 watt di potenza attraverso due coni da 12 pollici, in un ibrido tra progettazione americana e sound britannico con riverbero e tremolo.
Supro presenta il Neptune Reverb come "una risposta brillante e potente al Fender Twin e al Vox AC30". Scomodare due istituzioni dell'amplificazione per chitarra è sempre una bella sfida, ma il nuovo combo tutto valvolare e in classe A potrebbe avere tutte le carte in regola per diventare il preferito di molti musicisti in cerca di un tono caratteristico e di facile impiego, ma con la giusta flessibilità per digerire la propria pedaliera su qualunque palco.
Il 1685RT Neptune Reverb è progettato in collaborazione con SIR, l'agenzia di backline più grande degli Stati Uniti, ed è improntato su un uso immediato dal vivo. Un midrange caratteristico, infatti, rende l'amplificatore particolarmente propenso alla microfonazione, così da sfruttare i suoi 25 watt in classe A di stampo vintage anche su palchi più impegnativi, senza sforzare le valvole.
Il merito è in parte dei coni Supro BD12. Progettati con uno stampo britannico alla base, sono gli stessi usati sul modello Black Magic e già portati sul palco dai The Cure, Paul Simon, Guns n Roses e Aerosmith.
Il Neptune Reverb li rende l'ultima catena di un all-tube composto da quattro 12AX7 e una 12AT7 nel preamplificatore che vanno ad alimentare una singola 6973 nel finale, valvola tipica di amplificatori vintage come Gretsch e Magnatone, oltre agli stessi Supro.
I circuiti sono studiati per ridurre al minimo i rumori di fondo, così da offrire un suono puro a qualunque volume, e l'equalizzatore passivo è a due bande, con controlli di alti e bassi efficaci e pensati per tarare di fino l'uscita in base alle caratteristiche della chitarra usata.
Per rifinire il tutto, Supro non si fa mancare un riverbero a molla regolabile in intensità e un tremolo integrato, con due potenziometri per impostarne velocità e profondità.
Spartano nella sua configurazione di monocanale, il Neptune Reverb non ha controllo di gain, ma solo un volume master per spingere il finale verso la saturazione senza compromettere l'headroom del preamplificatore. Questa scelta è dovuta alla particolare simpatia che il 1685RT ha per l'uso combinato con i pedali: garantendo un buon margine dinamico nel pre, l'amplificatore consente di usare effetti esterni direttamente nell'input senza caratterizzarne eccessivamente la voce, di saturare le modulazioni o sporcare gli overdrive e i boost che gli si pone in ingresso.