Per un chitarrista, l'estate che si avvicina è il segnale che i lavori di manutenzione sulle sue chitarre sono destinati a intensificarsi presto. Col caldo si suda di più sulle corde, queste si ossidano prima e le note suonano spente, si perde scorrevolezza e, quando la corrosione arriva nei punti d'attrito del capotasto e del ponte, cominciano anche i problemi d'accordatura. Inoltre, con la bella stagione ci sono molte più opportunità di esibirsi, ed è bene farsi trovare sempre in ordine per il prossimo concerto. La scelta di un buon set di prodotti per lubrificare, pulire e nutrire i propri strumenti diventa così una preoccupazione primaria, e i soliti nomi noti sono sempre una garanzia in questo campo, ma uno sguardo attento alle piccole produzioni made in Italy può portare alla luce delle interessanti alternative.
Lo scorso marzo, durante i frenetici giri per i corridoi del , mi sono imbattuto in Gabriele Ciambrone e in una particolare fialetta che portava con sé. Attraverso la bustina di plastica che la conteneva, si leggeva "": all'interno anche quattro cilindretti azzurri di quella che sembrava ovatta.
Gabriele è un chitarrista col pallino per i piccoli lavori di manutenzione e liuteria, e col tempo ha deciso di mettere a punto una propria formula per un prodotto a base oleosa da utilizzare sui suoi strumenti, che servisse ad agevolare il playing e a lubrificare tutte le parti in cui le corde accumulano attrito compromettendo la stabilità dell'accordatura. Me ne ha allungato una confezione, invitandomi a provarla di persona, e dopo tre mesi di esperimenti sul campo credo sia arrivato il momento di tirare le somme sullo Slippery Feeling.

Lo Slippery Feeling consiste in un un liquido atossico, privo della componente acida del limone comune ad altri prodotti per la manutenzione.
Arriva in una fialetta con erogatore spray da pochi ml, ma più che sufficienti per un discreto numero di utilizzi. Bastano poche gocce per lubrificare hardware e corde in una chitarra. L'effetto è decisamente duraturo, e il suo creatore consiglia di usarlo anche per nutrire i legni di qualunque chitarra.
Nella confezione datami da Gabriele ci sono quattro tamponi monouso. Si può applicare lo Slippery Feeling anche con un normale panno di cotone, ma lui spiega che "avere sempre uno straccio che poi rimane sporco in custodia è scomodo, inoltre un problema era la poca capacità di assorbimento. Dopo vari tentativi tra tessuto e cellulose di vario genere sono giunto alla conclusione che dovevo avere un tampone pratico, assorbente, usa e getta, che non perdesse pelucchi e, perché no, sterile così da garantire la massima pulizia".
In realtà, qualche peletto lo lasciano anche i tamponi mentre sfregano tra le corde. Invece fanno egregiamente il loro lavoro quando scorrono sul manico nudo e contro l'hardware.
Sul cartoncino che fa da packaging artigianale allo Slippery Feeling c'è la promessa: "Aumenta la tua velocità. Scorrevolezza, riduzione dei rumori".
Io non sono la persona più adatta a giudicare l'efficacia di un prodotto destinato ad agevolare corse funamboliche lungo la tastiera. Tuttavia, devo ammettere che la sensazione di scorrevolezza che si guadagna è evidente, forse anche più gradevole rispetto a quella che ottengo durante i trattamenti di routine con i comuni prodotti per pulire le corde ossidate e nutrire la tastiera sottostante nel tentativo di ritardare il più possibile il cambio corde.
Il trucco sta probabilmente nella natura oleosa della ricetta di Gabriele. Una volta applicato a dovere e rimosse le eccedenze (un po' con i tamponi, un po' suonandoci su anche per distribuirlo in maniera più uniforme), il liquido non dà una sensazione di unto. Piuttosto, la superficie appare setosa al tatto, e la sensazione perdura anche giorni dopo l'applicazione.
Ho provato a versare qualche goccia anche sul capotasto e sulle sellette delle chitarre più problematiche: non c'è che dire, il risultato è simile a quello che ottengo abitualmente al cambio corde, polverizzando un po' di grafite nei solchi, ma più persistente nel tempo.

Grazie al piccolo formato, lo Slippery Feeling è pratico da portarsi dietro, per averlo sempre a portata di mano e dare un colpetto alle sellette, alle corde, al capotasto e alle asole delle meccaniche prima di salire sul palco, per poi riporlo nella custodia della chitarra accanto ai suoi tamponcini o al caro vecchio panno di cotone.
È comodo, fa il suo lavoro ed è fieramente made in Italy. E non si può che fare i migliori auguri a Gabriele per la sua avventura. |