VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Slippery Feeling: la manutenzione va a braccetto con la performance
Slippery Feeling: la manutenzione va a braccetto con la performance
di [user #17844] - pubblicato il

La manutenzione dello strumento è un appuntamento fisso per il chitarrista. Se si può approfittare della pulizia periodica per migliorare la scorrevolezza della tastiera e la tenuta d'accordatura, tanto meglio. È ciò che si propone la formula tutta italiana dello Slippery Feeling.
Per un chitarrista, l'estate che si avvicina è il segnale che i lavori di manutenzione sulle sue chitarre sono destinati a intensificarsi presto. Col caldo si suda di più sulle corde, queste si ossidano prima e le note suonano spente, si perde scorrevolezza e, quando la corrosione arriva nei punti d'attrito del capotasto e del ponte, cominciano anche i problemi d'accordatura. Inoltre, con la bella stagione ci sono molte più opportunità di esibirsi, ed è bene farsi trovare sempre in ordine per il prossimo concerto. La scelta di un buon set di prodotti per lubrificare, pulire e nutrire i propri strumenti diventa così una preoccupazione primaria, e i soliti nomi noti sono sempre una garanzia in questo campo, ma uno sguardo attento alle piccole produzioni made in Italy può portare alla luce delle interessanti alternative.

Lo scorso marzo, durante i frenetici giri per i corridoi del Custom Shop di Milano, mi sono imbattuto in Gabriele Ciambrone e in una particolare fialetta che portava con sé. Attraverso la bustina di plastica che la conteneva, si leggeva "Slippery Feeling": all'interno anche quattro cilindretti azzurri di quella che sembrava ovatta.
Gabriele è un chitarrista col pallino per i piccoli lavori di manutenzione e liuteria, e col tempo ha deciso di mettere a punto una propria formula per un prodotto a base oleosa da utilizzare sui suoi strumenti, che servisse ad agevolare il playing e a lubrificare tutte le parti in cui le corde accumulano attrito compromettendo la stabilità dell'accordatura. Me ne ha allungato una confezione, invitandomi a provarla di persona, e dopo tre mesi di esperimenti sul campo credo sia arrivato il momento di tirare le somme sullo Slippery Feeling.

Slippery Feeling: la manutenzione va a braccetto con la performance

Lo Slippery Feeling consiste in un un liquido atossico, privo della componente acida del limone comune ad altri prodotti per la manutenzione.
Arriva in una fialetta con erogatore spray da pochi ml, ma più che sufficienti per un discreto numero di utilizzi. Bastano poche gocce per lubrificare hardware e corde in una chitarra. L'effetto è decisamente duraturo, e il suo creatore consiglia di usarlo anche per nutrire i legni di qualunque chitarra.

Nella confezione datami da Gabriele ci sono quattro tamponi monouso. Si può applicare lo Slippery Feeling anche con un normale panno di cotone, ma lui spiega che "avere sempre uno straccio che poi rimane sporco in custodia è scomodo, inoltre un problema era la poca capacità di assorbimento. Dopo vari tentativi tra tessuto e cellulose di vario genere sono giunto alla conclusione che dovevo avere un tampone pratico, assorbente, usa e getta, che non perdesse pelucchi e, perché no, sterile così da garantire la massima pulizia".
In realtà, qualche peletto lo lasciano anche i tamponi mentre sfregano tra le corde. Invece fanno egregiamente il loro lavoro quando scorrono sul manico nudo e contro l'hardware.

Sul cartoncino che fa da packaging artigianale allo Slippery Feeling c'è la promessa: "Aumenta la tua velocità. Scorrevolezza, riduzione dei rumori".
Io non sono la persona più adatta a giudicare l'efficacia di un prodotto destinato ad agevolare corse funamboliche lungo la tastiera. Tuttavia, devo ammettere che la sensazione di scorrevolezza che si guadagna è evidente, forse anche più gradevole rispetto a quella che ottengo durante i trattamenti di routine con i comuni prodotti per pulire le corde ossidate e nutrire la tastiera sottostante nel tentativo di ritardare il più possibile il cambio corde.
Il trucco sta probabilmente nella natura oleosa della ricetta di Gabriele. Una volta applicato a dovere e rimosse le eccedenze (un po' con i tamponi, un po' suonandoci su anche per distribuirlo in maniera più uniforme), il liquido non dà una sensazione di unto. Piuttosto, la superficie appare setosa al tatto, e la sensazione perdura anche giorni dopo l'applicazione.

Ho provato a versare qualche goccia anche sul capotasto e sulle sellette delle chitarre più problematiche: non c'è che dire, il risultato è simile a quello che ottengo abitualmente al cambio corde, polverizzando un po' di grafite nei solchi, ma più persistente nel tempo.

Slippery Feeling: la manutenzione va a braccetto con la performance

Grazie al piccolo formato, lo Slippery Feeling è pratico da portarsi dietro, per averlo sempre a portata di mano e dare un colpetto alle sellette, alle corde, al capotasto e alle asole delle meccaniche prima di salire sul palco, per poi riporlo nella custodia della chitarra accanto ai suoi tamponcini o al caro vecchio panno di cotone.
È comodo, fa il suo lavoro ed è fieramente made in Italy. E non si può che fare i migliori auguri a Gabriele per la sua avventura.
accessori manutenzione slippery feeling
Link utili
Sito Custom Shop Milano
Sito Slippery Feeling
Nascondi commenti     1
Loggati per commentare

di Guitarspit [user #46128]
commento del 22/06/2017 ore 13:15:58
Sembra bello per lubrificare ma per nutrire la tastiera io rimango fedele al mio caro e vecchio olio d' oliva, che ho imparato ad amare per come nutre e da colore al legno
Rispondi
Altro da leggere
Cosa regalare a un chitarrista smanettone
Taylor Beacon: in prova il multi-tool da paletta
Medusa: CostaLab svela la patch box super-versatile
Drop: regola la tracolla in un lampo e libera l’espressività
Ripristino casalingo di un’acustica Aria 9634
Riparazione selletta piezo ponte LR Baggs X-Bridge
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964