VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Les Paul sì, ma Ibanez
Les Paul sì, ma Ibanez
di [user #46128] - pubblicato il

La tradizione Ibanez anni '70 è una miniera di piccoli gioielli dal fascino assicurato. Se si ha un debole per le chitarre più famose del rock ma anche una curiosità per le loro repliche per tutte le tasche, i vecchi cataloghi giapponesi potrebbero riservare piacevoli sorprese.
Dopo ben tre giorni di attesa (meno male che ci ha messo poco ad arrivare... brave Poste!) è finalmente giunta la mia Les Paul. Bella, elegante e aggressiva al tempo stesso, e pesantissima. Una classica Les Paul insomma. Però la scritta sulla paletta recita Ibanez: può darsi che le due aziende abbiano scambiato per errore le decalcomanie? Affatto!

Ben 47 anni fa, nel lontano 1970 Ibanez aveva cominciato a produrre copie (veramente era il '69, ma facciamo finta di nulla) di marchi più ricercati come Gibson e Fender, ma non erano repliche dozzinali come accade spesso nell'epoca moderna: erano ottime chitarra fatte con cura e con buoni materiali, per non parlare della sublime mano d'opera dei buoni e onorevoli Giapponesi. Queste chitarre costavano molto meno dei modelli di riferimento e offrivano livelli qualitativi di tutto rispetto, tanto che Gibson fu costretta a denunciare Ibanez talmente stava diventando minacciosa per il mercato della grande G (inoltre Ibanez all'epoca fu la prima a fornire ai negozi strumenti perfettamente settati e accordati). Raccontata la storiella (spero sia stata di vostro gradimento), ora passerei a descrivervi la chitarra.

Les Paul sì, ma Ibanez

Lo strumento si presenta bene, uguale identico a una Les Paul oroginale con buone rifiniture senza nemmeno una sbavatura.
Il manico è un pezzo unico di mogano verniciato e avvitato al corpo. La tastiera è in palissandro scuro, con blinding laterali in plastica e segnatasti in finto madreperla dorato. Lì ci sarebbe da fare un appunto perché la colla è un po' assente in alcuni, ma penso che sia colpa del tempo, non di chi li ha incollati quarant'anni fa. La forma è la classica Fat C in stile Gibson ma in scala un poco ridotta e con un radius alquanto piatto.
Il corpo è composto da due pezzi di mogano, nullaltro da dire.

Les Paul sì, ma Ibanez

La paletta è in stile open book, composta da quattro pezzi di mogano (ebbene sì, la paletta e il manico non sono un unico pezzo). Le meccaniche sono delle Ibanez con la forma delle Gibson Deluxe, però in nikel argentato, ma non tengono bene l'accordatura (primo poi le cambierò con delle autobloccanti). Il ponte è fisso in stile Tune-o-matic con tanto di bloccaponte, non c'è un granché da dire: credo che tutti conoscano questo tipo di ponti.
I pickup sono due humbucker: al manico un bel Maxon (marca giapponese famosa negli anni '70 per i suoi pickup) mentre il pickup al ponte è un Ibanez Super Overdrive.

Les Paul sì, ma Ibanez

Sul suono arriva il bello. Fantastico, corposo, profondo e caldo, è lo stesso che ci si spetterebbe da una vecchia Gibson. Non si può dire che sia allo stesso livello, ma è comunque un gran bel suono vecchio stile, molto rock. Se si imposta bene l'ampli, riesce a spaziare benissimo al blues e, con l'ausilio di alcuni effetti, anche fino al thrash metal. Anche se il manico è avvitato, il susatain è più che accettabile.

In definitiva è una chitarra di buon livello, che mi sento decisamente di consigliare, ma solo a chi non ha i soldi per una Gibson o a chi è affascinato dal concetto e dal suono di queste vecchie signore giapponesi.
chitarre elettriche gli articoli dei lettori ibanez lp style
Nascondi commenti     39
Loggati per commentare

di pickuppato utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 12:21:26
Complimenti, un vero gioiello!
Sono purtroppo (o per fortuna?) chitarre sottovalutate, visto che con la Les Paul se la battono comunque in qualità complessiva. Personalmente di quel periodo lì col manico avvitato ne ho provate solo un paio, ma ne ricavai un'ottima impressione.
Ho una PF350 cherry wine dell'80, era il top gamma con piccole differenze estetiche, oltre il manico incollato, dopo che Ibanez e Gibson s'azzuffarono cambiò qualcosa nella paletta e nell'hardware, la spalla superiore curva alla base e il body con il retro della pancia superiore smussato... la tua non ricordo se lo è, ma le Gibson senza svasatura sono un tormento per le costole.
Confesso che saltuarialmente mi prende lo schiribizzo di cederla, pesa 4,5 kg circa e gli anni passano, ma poi ci ripenso perché non vale la pena, vale molto di più di quel che ti offrono sul mercato... e poi suona da dio, i suoi Super70 hanno un colore timbrico più unico che raro.
Senza contare che si beve tutto, da pedali a ampli non batte ciglio.
Ancora complimenti, goditela e in bocca al lupo ;)

Rispondi
di guitarhero81 [user #7159]
commento del 27/06/2017 ore 12:42:14
Il problema è trovarle queste chitarre!!! difficile trovare qualcuno che le venda perchè solitamente chi ce le ha se le tiene anche perchè non hanno gran mercato.
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 13:32:35
Veramente sul mercato si trovano di quel periodo, intorno ai 500 euro, poco più poco meno, anche se col manico avvitato non mi sembra un prezzo fuori mercato.
Aggiungo che sta cosa è solo qui in Italia, te le tirano appresso su MM ma non si vendono, mentre lo stesso strumento su ebay internazionali è sempre quotato di più, poi puoi sempre trovare l'occasione anche da fuori.
Quando mettevo in vendita la mia ricevevo richieste solo dall'estero, ma non amo vendere o comprare in rete (s. Tommaso docet) non è il mio mestiere e declinavo le offerte.
Il fatto è che se il mercato lo decide il nome inutile starne a discutere, tra l'altro non sono neanche cifre da stimolare lucro da compravendita, se non si è intenzionati a spendere per una chitarra l'equivalente di un pedale allora ci si rinuncia e basta.
Va comunque detto però che a differenza di altre strumentazioni una chitarra andrebbe sempre provata, e ti garantisco che nello specifico trovare differenze al buio con una Gibson è un pò dura, a cominciare dalla tastiera in ebano, manico intonso dopo circa 40 anni etc... perlomeno per la mia.
Certo il nome più che una garanzia ne fa una roba che te ne disfi senza soffrire, ma se ci devi suonare suonare è un conto e se ti ci fai i selfie è un altro ;)
Rispondi
di guitarhero81 [user #7159]
commento del 27/06/2017 ore 13:40:24
si avevo trovato delle chitarre a manico avvitato però cercavo con manico incollato.
solitamente le ibanez che avevo visto erano prese un po' malino per cui 500€ non è proprio un prezzo abbordabile considerando che una rettifica totale costa sui 200€. Sul suono sicuramente è difficile trovare differenze con Gibson anche perchè ci sono Les Paul che suonano male e altre che suonano molto bene. Tuttavia io anche per me la chitarra va provata: non è un pedale o un cavo.
Il nome si è una garanzia ma non sempre io consiglio anche molti ragazzi che vogliono prendersi degli strumenti ma non hanno budget altre marche rispetto alle più blasonate perchè magari hanno un rapporto QP maggiore.
In questo caso se uno mi chiedesse un'alternativa alla les paul gibson direi l'ibanez les paul oppure le varie tokai burns etc... il problema sta sempre nel poterle provare e trovare.
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 13:52:45
Sicuramente il manico incollato è un plusvalore, anche se una strato se ne impippa, per Tokai e Burns sfondi una porta aperta, da non sottovalutare poi Hondo e Aria anche se leggermente inferiori, sempre di quel periodo.
Ho due EL MAYA EM, vorrei cederne una ma la vorrebbero in regalo... allora sta lì ;)
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 27/06/2017 ore 14:39:56
200 euro per fare cosa?
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 16:45:50
Non osavo chiederglielo ;)
Rispondi
di moreblues [user #2743]
commento del 27/06/2017 ore 18:12:57
Burns? quelle sono chitarre Made in England fin dai primi anni '60. Sono sicuro che volevi dire BURNY, perlomeno quelle degli anni '80 e '90 Made in Japan. Favolose .
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 18:28:00
Yes yes, refuso... della Fernandes infatti ;)
Rispondi
di Guitarspit [user #46128]
commento del 28/06/2017 ore 16:22:17
Nono con questa ci si suona eccome e a mio parere é molto più comoda di una Gibson sul discorso manico ( eh sì ho già provato qualche Les Paul della Gibson ma non ho mai avuto i soldini per comprarne una haha )
Rispondi
di TV_Eye [user #8844]
commento del 27/06/2017 ore 18:16:46
La mia ha il manico in tre pezzi longitudinali più ulteriori due per la paletta: credo sia un ottimo sistema costruttivo visto che, pur essendo più sottile di uno slim '60 Gibson, dopo 45 anni è ancora in ottima forma
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 27/06/2017 ore 19:57:38
Sono sempre stato curioso di come sarebbe il sound di una buona LP avvitata. Una very fat tele?
Rispondi
di mattconfusion [user #13306]
commento del 28/06/2017 ore 08:53:10
Beh forse non tele, visto che comunque diapason e ponte (tralasciamo i pickup) sono parecchio diversi. La domanda è piuttosto: a parità di PU, lunghezza del manico e ponte, quanto si sente la differenza fra avvitato e incollato?
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 28/06/2017 ore 12:50:3
Ti spiego: circa 20 anni fa ho comprato una Epi SG Jnr a prezzo nullo con una risonanza che batte tutto quello che ho... Il manico avvitato mi sembra dare un extra punch e con EQ una Tele. Non ho avuto un faccia a faccia con la "vera" percui è un parere soggettivo. Resiste a open tunings di continuo cambiati - insomma, l'affidabilità di una Fender! Una Gibson pratica come la tua mi ha sempre incuriosito - per esempio la possibilità di cambiare il manico (impossibile su LP autentica). Tienitela!

E da ritenere un Custom Shop in futuro e rara.
Rispondi
di strambers [user #15413]
commento del 28/06/2017 ore 10:02:47
io ho comprato nel lontano 1976 una replica della Gibson acustica jumbo e si chiamava concorde. Ora è ancora più bella di allora. il colore dal bianco acero è diventato color miele ed il suono è ancora + caldo.
vedi il mio articolo vai al link
e il video vai al link
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 28/06/2017 ore 10:27:49
Quello che mi sentirei di consigliare, o meglio, suggerire, per chi è alla ricerca di una L.P. (ma anche di una Strato) e vuole riassaporare il gusto di una chitarra vecchio stile, fatta con legni che ormai non ci sono più o non sono più permessi, eseguita nei dettagli con la massima precisione, di acquistare una replica Jap fine anni 70 o meglio ancora primi anni 80, la marca non è un problema a parte alcune eccellenze che costano assai e spesso non le vendono neanche più (vedi le serie più costose di Tokai Reborn o Love Rock, alcune Greco EG ecc)
Comprarla e poi metterci le mani per fargli fare lo step successivo, pertanto un modello delle serie meno costose, quelle base diciamo, che però hanno long tenon, manico e corpo in mogano, e magari un bel top fiammato e parlo di top in acero non strato impiallacciato, acero dello spessore giusto, tastiera in palissandro e binding eseguito benissimo, fatture e misure 59.
Le serie meno costose sono verniciate in poliestere, pertanto una bella sverniciata e poi dopo le cure dei legni rifarla in nitro, poi con calma tutto il resto, dall'H.W. ai PU che possiamo metter di gran classe visto che per adesso abbiamo speso poco.
Attenzione a quelle che hanno il manico in acero, queste non le prenderei e soprattutto....visto che si parla di L.P., niente manici avvitati, dovrà essere un clone di una 59 o 61-62, ovviamente dipende dalle fattezze originali anche se alcune si possono correggere.
Se la base è buona come è quasi sempre, con una spesa minima uno si ritroverà dopo le modifiche e le cure, con una gran chitarra.
Ovviamente è una cosa che può fare uno che poi se la tiene, uno che vuole la Les P. sognata e che le Gibson degli ultimi anni non possono più dare, Custom Shop e altre amenità a parte e comunque non ci metto la mano sul fuoco.
Cercatela con calma, ma non troppa stanno finendo, fatevi mandare molte foto i Jap sono disponibili, calcolate le spese di importazione e spedizione (qualcuno la spedisce gratuitamente), queste comunque non sono chitarre da collezione.
Il peso, deve essere pesante, le Les Paul buone pesano, il mogano buono ha il suo peso, non il contrario come qualcuno pensa, il mogano buono sudamericano e anche africano pesa, certo non il Sapele, ma quello non é mogano, comunque una L.P. che si rispetti non pesa mai meno di 4 Kg., ovviamente niente buchi o camere tonali che le Jap non hanno a parte qualche rara eccezione, infine ricordiamoci che è legno che ha quasi 40 anni, una sicurezza in più.
Ecco, questo è quello che mi sento di suggerire e che faccio io quando ne trovo una che mi ispira.
Dipende tutto da quello che si riesce a comprare.
Direte, ma tu sei matto, spendi 3-400 Euro e poi la spogli tutta e la rifai? Si, proprio così, alla fine non sarà più una L.P. da 3-400, Euro ve lo posso assicurare, si compra la qualità del legno e l'impeccabile assemblaggio manico corpo con misure standard originali, poi, in fondo, la chitarra è già tutta lì, si lavora per affinare, per portarla ad un livello superiore.
I Jap negli 70 e 80 avevano la 59 in testa, ne avevano carpito i segreti e tutti sanno com'é andata........
Ho una Greco EG 700 modificata che in origine ha misure e fattezze della 59, long tenon compreso, lavorandoci l'ho portata ad un livello di eccellenza e posso garantire che è una bomba, anche nel peso, 4,800 Kg. che comunque non sono il massimo, ci sono Tokai Reborn 59 che arrivano a pesare 6 Kg. ma quelle non le vendono.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 28/06/2017 ore 10:36:18
allora sono un privilegiato possessore di una les paul burny del 78.
ho sempre pensato di essere stato un fortunato.....solo che è frutto di uno scambio con una hagstrom semiacustica che ho scoperto dopo essere un a delle chitarre preferite da Zappa e che ho visto sulla copertina della sua autobiografia....
A me nn piaceva ...a parte il manico e tastiera comodissimi.
comunque la Burny è favolosa : manico incollato . corpo in monoblocco di mogano (una zavorra!). ho cambiato solo l'attacco del jack.
Vorrei chiedervi un parere: essendo del 78, dovrei restaurarne i Pick-up e se si come fare?
Rispondi
di TV_Eye [user #8844]
commento del 28/06/2017 ore 13:09:21
I pickups non hanno generalmente bisogno di alcun restauro, giusto la paraffinatura nel caso fossero diventati microfonici o fischino troppo.
Invece potrebbe essere una buona idea cambiare potenziometri e selettore.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 11:41:57
Avevo provato un Ibanez LP Custom del 72 in un negozio.
Manico avvitato. Bello strumento... non eccezionale, ma se preso sotto i 300 euro un ottimo affare. Suonava bene, ed era bella a vedersi... ad esclusione delle sellette in plastica che ibanez spesso montava sulle sue LP economiche.
Da lì mi è partita la "made in japan" mania... volevo lun muletto per la mia Gibson, e sono finito con una Tokai LS-60 del 1980... sinceramente un altro livello rispetto all'Ibanez, ma l'ho pagata 770 euro.
Tanto? No... suono bene, forse meglio, della mia Standard del 95... e al momento è la chitarra che uso sempre.

P.S.
Ho anche una rarissima Ibanez copia Jazzmaster del '72... bella da paura. ;o)
Rispondi
di hamilton [user #6193]
commento del 28/06/2017 ore 11:44:41
Una delle prime chitarre che ho avuto negli anni '90, scambiata in un negozio con neanche mi ricordo cosa.. stupidità e foga giovanile, ancora me ne pento.
Prima o poi una la riprenderò, ho veramente un ottimo ricordo, col senno di poi.

Hola
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 13:01:06
Però bisogna anche considerare che Ibanez conserva una buona produzione anche per le attuali no Japan... mistero?
Acquistai nel 2005 nuova una Artcore AFS77-mg, semiacustica con cassa bassa, un colore grigio martellato favoloso, leggera, solida, un clone Bigsby che funzionava a dovere, binding, ben rifinita, elettronica e hardware dignitosi. L'ho tenuta solo tre anni perché è un tipo di chitarra poco agevole nel fondo scala (per i miei gusti) nonostante un manico scorrevolissimo che teneva bene l'action bassa, 3/4 cm in meno della spalla inferiore e sarebbe perfetta, anche se ergonomicamente ideale per il jazz standard (non è il mio stile) il suono verteva più su fusion-rock.
Ceduta per il poco uso ma rivenduta a più di quanto l'avevo pagata... devo dire che mi sono immediatamente pentito, oggi infatti è introvabile.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 28/06/2017 ore 13:59:36
ci avevo pensato in effetti.
grazie per il consiglio
Rispondi
di MAXBAGNO [user #41883]
commento del 28/06/2017 ore 14:29:54
volevo allegare la foto ma non me lo fa fare... la mia a 1000 euro non si vende.... bellissima poi la mia prima chitarra... 1973...
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 15:22:54
Se è un Ibanez a manico avvitato vale un 250 euro circa... ci credo che a 1000 non la vendi! :)
Rispondi
di MAXBAGNO [user #41883]
commento del 28/06/2017 ore 15:46:5
certo può essere, comunque volevo dire che se mi danno 1000 euro non la vendo.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 15:59:49
Ah avevo capito male! ;)
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 16:13:07
Scusa, ho letto sopra che parlavi di sellette di plastica... questa non l'avevo mai sentita.
Forse in nylon o rotolanti con un Bigsby visto che questo con un tune-o-matic è sconsigliato.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 16:50:23
No no... sellette in plastica bianca... le montavano molte Ibanez LP primi anni 70.
Ai giorni nostri ne trovi poche perchè ovviamente erano la prima cosa che la gente cambiava... ma ne ho viste più di una e da ricerche fatte al tempo, era una cosa molto comune...
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 17:00:58
Ci credo ci credo, è che quelle poche Ibanez che ho visto con le sellette di plastica avevano il vibrato o erano archtop ;)
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 17:01:53
tipo questa...
vai al link

Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 17:21:18
Visto... una bella rarità!
Secondo me però sono di teflon... credo già ci fosse all'epoca, però confesso che su punte tune-o-matic non l'avevo mai viste.
Ahò, c'è sempre da imparare ;)
Rispondi
di Guitarspit [user #46128]
commento del 28/06/2017 ore 16:45:15
Di Ibanez Les Paul a manico incollato non ne esistono apparte qualche rarissimissimo modello custom del 75/6/7 e il modello performer (che non é neanche una vera e propria Ibanez Les Paul) e penso che valga più di 250€, anche perché una epiphone standard ne costa 3/400 e in confronto é fuffa
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 16:57:0
Di Ibanez Les Paul a manico incollato ce ne sono a bizzeffe...non sono così' rare. anche in vendita sui vari siti.
Parlando con degli esperti (veri) del MIJ, mi hanno assicurato che il prezzo massimo di vendita è sui 350 euri... 250 più plausibile per modelli non particolari.
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 17:06:21
Oggi è dura eh... purtroppo col manico incollato sono le PF (giusto qualche custom delle prime) e sono veramente rare e ci vogliono soldi. 700/800 euro come base d'asta su ebay e poi salgono, le hanno vendute pure a 1300, poi ci sono anche PF col manico avvitato, quelle a 500.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 28/06/2017 ore 17:14:40
Scusa!!!
Hai scritto incollato e io per tutto il tempo avevo in testa avvitato... :o)))
Sì, Ibanez incollate sono rare e costano un botto.
Avvitate sono molto più comuni... e spesso vengono sovrastimate... 500 euro non li valgono per me. Con 650/700 inizi a trovate Burny/Greco/Tokai incollate di tutt'altro livello...
Rispondi
di pickuppato utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 17:28:30
Ma avevo già scritto che ho una PF350, quindi parlavo con cognizione di causa.
E' un po' difficile però trovare una Greco o Tokai in buone condizioni a quel prezzo, e già non sono i 250 o 500 di cui si parlava.
Io poi col manico incollato sono un po' fissato, anche se poco customizzabili o intercambiabilità non offrono molti spazi, però dai... una Ibanez Les Paul dei '70 a 250 mi sembra difficile trovarla... bisogna avere proprio una fame nera per cederla a quel prezzo ;)
Rispondi
di FBASS [user #22255]
commento del 29/06/2017 ore 18:47:28
Ne ho avute tre, la prima fu il clone del basso Les Paul Custom Gold Hardware, poi una ES 335 tipo Bernie Kessel ( e questa fu la migliore, a cui però cambiai i pickups con 2 Di Marzio e le meccaniche con delle Shaller ) infine una Double Neck SG 12+6 White che mi fu sottratta con un inganno; in tutti i miei articoli ho sempre sostenuto che le Ibanez con la i in corsivo ad anello chiuso anni 70 sono state le migliori ( anche se ho posseduto uno dei primi bassi importati nel 1969 da Burns, poi anche il TOP Musician 940 ed alcuni economici, RS 924 e RB 650, più una AEJ 70 ) oggi ho una AF 85 VLS più che buona ( le semihallow le sanno fare ), ciao da FBASS.
Rispondi
di kappero7 [user #22270]
commento del 30/06/2017 ore 10:43:52
Evviva, ce l'ho! uguale identica alla tua! Anche il raro p.up del ponte... che però da me è marcato maxon pure lui (come quello al manico, che è ricoperto).
Ragazzi ho avuto lp Gibson, chitarre di tutto rispetto, ma questa Ibanez non la darò via mai!
...perchè ha un suono tutto suo, molto molto vicino al mio immaginario suono vintage dei magici '70
Srefano
Rispondi
di Robby [user #1067]
commento del 30/06/2017 ore 17:11:0
Io ho comprato negli ultimi anni 3 Ibanez ARTIST una AS 200 del 1980 una AR 300 del 1980 ed una ARTIST 2617 del 1978, ho anche diverse Gibson (Custom, Standard, SG, de luxe, RD, 335, 175 anche una MVX ) tutte del periodo 70 80 e purtroppo devo ammettere che a livello di liuteria, di rifiniture e di suonabilità, le Ibanez non temono confronti, poi per il suono tutto è discutibile perché è sempre dovuto ad un gusto personale. Le Gibson (almeno le mie) hanno avuto più o meno tutte dei problemi che non potevo risolvere da solo e sono passate da illustri liutai per farle suonare bene le Ibanez No !, stesso discorso per una Yamaha SG 2000 comprata nel '80 fatta vedere cosi per scrupolo ad un liutaio famoso per sentire il suo parere ma non aveva problemi e mi ha confermato che non c'era da fare niente. Concludo dicendo che purtroppo la scritta sulla paletta fa aumentare di molto il prezzo di una chitarra e che non corrisponde assolutamente al valore assoluto dello strumento. Consiglio vivamente di cercare chitarre made in Japan degli anni '70 meglio se Ibanez. CIao. Roberto
Rispondi
Altro da leggere
Manuale di sopravvivenza digitale
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964