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Koch Amps 63'OD Preamp
Koch Amps 63'OD Preamp
di [user #29610] - pubblicato il

Il Koch 63'OD è un overdrive-preamplificatore dal suono eccezionale, perfetto quando si cerca un modulo a cui collegare tutta la propria strumentazione con un approccio da patch bay, ma che può dare qualche grattacapo se si ha in mente di usarlo come un classico pedale piazzato in catena.
La mia necessità di un preamplificatore con un buon suono pulito, da utilizzare come piattaforma per i pedali, mi ha spinto a indirizzarmi sull’acquisto del Koch 63'OD Preamp. La storia ha inizio: volutamente parlerò del suono solamente alla fine dell'articolo.

Koch Amps 63'OD Preamp

Sposto il pedale nel carrello elettronico del sito più famoso di Francoforte e dopo tre giorni arriva a casa il nuovo preamp Koch. Senza esitazioni lo scarto e lo collego a uno dei finali più economici che conosca: il Marshall Valvestate 8004.
Noto subito che, col volume al minimo, persiste un leggero rumore di fondo. Comincio a prendere familiarità con l’equalizazzione e verifco il corretto funzionamento degli switch dei canali: "pop" ovunque, a volumi bassi, a volumi medi, a volumi sostenuti. Il pop più evidente è quando passo dal canale overdrive a quello pulito, è lui che si merita il gradino più alto del podio. Il secondo classificato è invece il pop che si sente nel passaggio dal canale clean a quello overdrive, mentre il terzo è quello del booster, che fortunatamente è inseribile solo quando il canale overdrive è attivo altrimenti non ci sarebbe stato posto nel podio.
Dopo circa una dozzina di pop e indicativamente 35 ore dalla consegna del corriere, mi ricollego al famoso sito per compilare il form di restituzione del prodotto, poiché ahimé due dei tre pop non si sentono più. Ma non perché ho impostato il mio Decimator a metà corsa o perché magicamente è sparita la 50hz dal mio impianto elettrico, bensì perché non funziona più lo switch tra il canale pulito e quello overdrive.
Presto fatto, massima efficienza, dopo appena sette giorni di Italia-Francoforte, Francoforte-Italia mi arriva a casa un nuovo Koch 63'OD Preamp tutto fiammante.
Sarò stato sfortunato la prima volta, può capitare. Lo ricollego e, con mia somma felicità, verifico che i tre pop degli switch sono ancora tutti presenti e  fortunatamente anche il rumore di fondo.
Passo oltre, il suo lavoro lo svolge egregiamente, decido di piazzarlo in pedaliera cercando di trovare la sistemazione più idonea con gli altri pedali.

Koch Amps 63'OD Preamp

Proprio nel momento del cablaggio mi accorgo quanto siano scherzosi i progettisti di questa famosa casa dei Paesi Bassi. Il preamplificatore possiede moltissime possibilità di cablaggio e ognuna di queste è stata posizionata, nello chassis del pedale, esattamente nel posto sbagliato, ricorsivamente! Mi spiego meglio.

Il jack di input e le due uscite sono messi nella parte destra del pedale, invece che l'input a destra e l'output a sinistra come sul 99% dei pedali esistenti in questo pianeta. Sempre sul lato destro, l'ingresso della chitarra è posizionato più in alto, il jack d'uscita in basso e la DI cannon al centro. Quindi probabilmente in Koch hanno pensato che il chitarrista in realtà suona davanti alla pedaliera mentre lei resta indietro vicino all’ampli.
Passiamo alla parte sinistra: il primo loop effetti dall’alto è quello di input, sotto c’è quello post-preamplificatore. Va bene, questo ci può stare, ma il posizionamento del jack di send sopra a quello di return mi obbliga il cablaggio dell’intera pedaliera al contrario, in modo tale che tutti i jack facciano un giro intorno al pedale.
Che burloni! Nel 2017 un costruttore di pedali che piazza i connettori nel posto più scomodo in cui possono essere pensati è sicuramente uno scherzo voluto, non c’è altra soluzione.
A livello costruttivo, la lamiera dello chassis è pratica e leggera, ma anche sottile al punto da apparire fragile.

Koch Amps 63'OD Preamp

Il suono è comunque uno dei migliori che abbia mai ascoltato. Il pulito ha la reattività e l’equalizzazione di un Fender, ma riesce comunque a far suonare bene gli overdrive che si usano davanti. L’ho provato con un Bogner Ecstasy Red Pedal, un TS9, un CostaLab Custom Muff, un VDL Fuzz e con il doppio Fuzz Face della Hartman, e devo dire che tutti quanti suonavamo alla perfezione, anzi riuscivano a tirar fuori meglio il loro carattere.
In generale i suoni di questo pedale sono molto vintage e puliti, il canale overdrive è leggerissimo e anche con il boost inserito ha gain molto basso. Questo lo rende perfetto per un preamp usato come piattaforma di pedali, se non si rompe prima.
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Link utili
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