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Magtrioska: la batteria magnetica è italiana
Magtrioska: la batteria magnetica è italiana
di [user #46205] - pubblicato il

Riuscire a stupire creando qualcosa di veramente innovativo e funzionale non è cosa facile ai giorni nostri, ma Alessandro Respighi ci ha lasciato a bocca aperta con una batteria all'apparenza tradizionale e con un segreto nascosto: i fusti della Magtrioska sono tenuti insieme da una serie di magneti e si aprono a metà a mani nude.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito a incredibili rivoluzioni tecnologiche in ambito produttivo che promettono di cambiare per sempre il modo in cui abbiamo concepito le nostre amate percussioni, ma viviamo in un'epoca dove lo straordinario oramai è diventato ordinario e non ci stupisce più. Questa volta però il prodotto che siamo andati a testare ci ha veramente sorpreso: un'idea fresca a opera del liutaio italiano Alessandro Respighi, già noto al pubblico per la qualità dei suoi prodotti.

Magtrioska: la batteria magnetica è italiana

L’occasione è di quelle ghiotte: veniamo a sapere che Alessandro ha avuto un’idea innovativa che potrebbe rivelarsi un trend setter nella produzione di batterie. Ci mettiamo in contatto col liutaio e scopriamo la sua idea: una batteria che si può smontare e mettere via come una matrioska, quindi dentro la cassa ci va il timpano, dentro il timpano il tom e così via. L’idea ci piace e decidiamo di andare nel suo laboratorio a visionare il prodotto. Ciò che troviamo supera di gran lunga le nostre aspettative.

Immaginavamo di trovarci di fronte a qualcosa come una batteria priva di pelli risonanti per permettere l’incastro dei fusti uno dentro l’altro. Giunti nel suo laboratorio troviamo invece una bellissima batteria in pioppo e mogano dotata di entrambe le pelli, sia battenti sia risonanti. Con gli occhi cominciamo a cercare in giro dei fusti senza pelle risonante e, dopo gli iniziali convenevoli, vogliamo andare al sodo e gli chiediamo di farci vedere la sua geniale invenzione. Lui sorride compiaciuto e ci dice: l’avete di fronte.
Siamo sbigottiti, davanti a noi staziona una splendida batteria "normale" dotata di cassa 22x18, tom da 10x6, timpano da 15x13 e rullante 14x5 con fusti dotati di pelle battente e risonante.

Magtrioska: la batteria magnetica è italiana

Alessandro ci invita a prendere in mano un fusto, di afferrare con una mano il cerchio lato battente e con l’altra mano il cerchio lato risonante e di tirare. Il risultato è stato incredibile: il fusto si è diviso in due parti lasciandoci a bocca aperta.
A questo punto Alessandro ci dice: Vi presento Magtrioska, la batteria smontabile a base di magneti.

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Dopo esserci ripresi dallo stupore, abbiamo analizzato la parte costruttiva per capire come funziona il tutto.
Magtrioska è una batteria con fusti tagliati longitudinalmente che sono tenuti insieme da tanti piccoli e potentissimi magneti. Una volta allineate le due parti del tamburo, è impossibile notare il taglio che le divide.
Il suono è assolutamente identico a quello di una batteria normale, Alessandro infatti ci conferma che la sua intenzione era quella di non sacrificare in alcun modo la resa acustica della sua creazione.

Magtrioska si rivela una rivoluzione in più ambiti. Dal lato trasporto riesce a stare interamente dentro la cassa (rullante e meccaniche escluse), dal lato sonoro offre tantissime soluzioni. Può essere usata con i tom con pelle battente e risonante, oppure con la sola pelle battente in stile Phil Collins, stessa cosa per la cassa. Si possono sperimentare con estrema rapidità diverse combinazioni tra pelli battenti e risonanti semplicemente cambiano il lato superiore o inferiore. Il vincolo per poter configurare un set è che tra un fusto e l’altro ci siano almeno tre pollici di differenza con blocchetto attaccato al fusto, e in caso di rim sospeso la differenza sale a cinque pollici.

Insomma, dopo un pomeriggio in compagnia di Alessandro e della Magtrioska, possiamo dire di trovarci di fronte a una piccola rivoluzione che siamo sicuri lascerà il segno.



Il video è stato registrato con Zoom Q4N e l'audio con Zoom H1, un microfono ambientale per restituire un effetto simile a quello che si avrebbe ascoltando la batteria nella stanza, dal vivo.
Un ringraziamento a Elettra Cesare per le foto e Alessandro Respighi per l'ospitalità. Per conoscere le sue creazioni potete visitare il sito ufficiale a questo link. Per restare aggiornati sulle novità e i retroscena, invece, consigliamo un salto alla sua pagina Facebook.
batterie liuteria respighi magtrioska
Link utili
Sito ufficiale Liuteria Respighi
Liuteria Respighi su Facebook
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