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Corrado Rustici e i Cervello
Corrado Rustici e i Cervello
di [user #116] - pubblicato il

Nella sconfinata attività e produzione artistica e musicale di Corrado Rustici, meritano di essere ricordati i Cervello, band progressive rock attiva all’inizio degli anni ’70. La band era musicalmente correlata alla storia di un altro celebre gruppo della scena progressive, gli Osanna il cui chitarrista Danilo era fratello di Corrado Rustici. Tra un paio di giorni, dopo più di quarant'anni di inattività, torneranno live in Giappone. Un'ottima occasione per ripercorrerne la storia.
Proprio come gli Osanna, i Cervello sperimentavano fondendo e contaminando le sonorità e strutture raffinate e complesse del progressive con quelle più veraci e sanguigne (ma non per questo melodicamente meno interessanti) della tradizione popolare dell’Italia del Sud. Il tutto su di un supporto ritmico fortemente contaminato dalla musica mediterranea.
I Cervello pubblicano un unico album, Melos. L’album esce nel 1973 edito dalla Ricordi e colpisce per l’intelligenza degli arrangiamenti in cui i preziosismi strumentali sono sempre asserviti al pregevole lavoro melodico delle voci.



Ciò nonostante, non mancano gli spazi perchè Rustici, appena sedicenne, si abbandoni in stupefacenti deflagrazioni solistiche, straordinariamente moderne per il fraseggio dell’epoca. Le sette lunghe tracce che compongono Melos sono contraddistinte da un suono prevalentemente acustico: chitarra, flauto e corno sono le voci principali del disco e offrono l’impianto per esaltanti aperture elettriche e complessi cambiamenti di ritmo, a volte, molto vicini ai King Crimson.
I Cervello hanno un  solo anno di vita quando, nel 1974, si sciolgono. Corrado Rustici si unisce al fratello negli Osanna e incide il loro quarto album Landscape of life prima di intraprendere una straordinaria carriera come solista e produttore.
Il cantante Gianluigi Di Franco collaborerà, invece, per tutti gli anni ’80 con il celebre percussionista  Toni Esposito.
Una band interessante e di straordinario spessore che, sicuramente, avrebbe meritato maggiore successo.

In una recente intervista chitarra alla mano (di cui a breve inizieremo a pubblicare estratti, pillole e lezioni) abbiamo chiesto a Rustici di risuonarci qualcosa dei Cervello, di cui, proprio in quei giorni si stava ripassando i brani per l'imminente tournè giapponese.

cervello corrado rustici
Link utili
Il sito di Corrado Rustici
Melos, il disco dei Cervello su Amazon
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di Pietro utente non più registrato
commento del 25/07/2017 ore 21:31:16
Tutto quello che ha fatto Rustici vale Oro,da lì fino ad Aham.....
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di Repsol [user #30201]
commento del 26/07/2017 ore 00:13:47
Non capirò mai come un musicista può avere già certe idee musicali, può avere già una certa tecnica, un certo gusto, tocco...a 16 anni!!!
Io sono 20 anni che suono e ancora mi manca tutto...
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di MM [user #34535]
commento del 26/07/2017 ore 08:16:19
Vero, a 16 anni sei un bambino, io ricordo che avevo appena da un anno scoperto (come una forlgorazione) cosa fosse una chitarra elettrica... lui suonava già così.
Credo si chiami Talento, e non te lo da nessuno se non il Padre Eterno.
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di swing [user #1906]
commento del 26/07/2017 ore 10:48:4
Vi quoto in pieno!
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di tormaks [user #26740]
commento del 26/07/2017 ore 11:09:28
Era il 1973, ma già esistevano frank zappa....i king crimson e quanti potevano dargli ispirazione ed un talento del genere nn poteva disperdersi se ben coltivato. oggi sarebbe molto diverso e piu difficile emergere.
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di Claudio80 [user #27043]
commento del 26/07/2017 ore 17:02:23
Buona parte del progressive nostrano di quegli anni non ha niente da invidiare a quello anglosassone.
La maggior parte di quelle storiche band ha prodotto pietre miliari della storia del rock-progressivo!
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di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 27/07/2017 ore 09:47:34
Confesso di aver scoperto i Cervello proprio grazie a quest'intervista.
Grandissima musica, frutto in effetti di talenti straordinari calati in una scena musicale e un periodo storico unico, magico. Concordo con tutti i commenti!
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di dirigibile1 [user #25628]
commento del 28/07/2017 ore 01:09:3
Melos , un disco che mi ha cambiato la vita ..
Grazie Corrado Rustici , grazie Cervello !
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di gerlop [user #44005]
commento del 05/08/2017 ore 11:56:46
rustici è un gran chitarrista e molti suoi lavori mi piacciono. però è uno di quei musicisti che se lo senti registrato in studio è un conto, ma se lo senti dal vivo è tutt'altro. a me è successo così. lo ascoltai per la prima volta dal vivo anni fa e non voglio dire che mi deluse ma poco ci manca. altri chitarristi, invece, sono stati all'altezza dell'aspettativa sia live che in studio...certo, è vero che il musicista, in quanto essere umano, risente di fattori come stress, ansia, pensieri e preoccupazioni che possono inficiare le sue esibizioni, però, ripeto, mi aspettavo qualcosa in più, soprattutto riguardo alla precisione nelle esecuzioni...ciò non toglie che è uno di quei chitarristi, comunque, dal quale si potrebbero tirar fuori miniere d'oro di informazioni didattiche.
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