Il calore di API Audio in pedaliera con il TranZformer
di redazione [user #116] - pubblicato il 27 luglio 2017 ore 11:00
Il TranZformer esalta il suono di chitarre e bassi con il carattere analogico dei banchi API. Lo stompbox, in due versioni, racchiude anche eq e compressore.
API Audio vanta una lunga tradizione di innovazione e cura per l'audio puro, con brevetti e progetti che sono poi diventati di riferimento per lo studio di registrazione. I suoi preamplificatori e i banchi di missaggio analogici con componentistica discreta sono apprezzati da tecnici e musicisti per il carattere e l'articolazione che sono in grado di conferire agli strumenti, tanto da spingere gli utenti più affezionati a desiderare di portare sempre con sé quella firma sonora. API li ha accontentati, e all'inizio del 2017 ha mostrato per la prima volta al pubblico il TranZformer.
Preamplificatore e processore di segnale interamente analogico, ha all'interno tutta la tecnologia per cui API è nota nell'ambiente. Arriva ufficialmente per l'estate 2017 in un comodo formato stompbox per lo studio e per i live, e viene ora mostrato all'opera nelle due edizioni GT e LX, rispettivamente disegnate per riflettere al meglio le caratteristiche della chitarra e del basso.
La componentistica discreta, senza circuiti integrati, realizza un preamplificatore di qualità da studio con un ingresso per lo strumento, un'uscita jack per entrare in una pedaliera o in un amplificatore e un'uscita XLR per inviare il segnale diretto a un mixer o a un'interfaccia audio.
Apprezzato dai bassisti per la praticità di inviare il proprio suono al banco anche dal vivo senza ricorrere all'amplificatore, ammicca anche ai chitarristi che desiderano registrare il proprio suono pulito per un reamping successivo o per trattarlo con simulatori digitali.
Un'equalizzazione attiva a tre bande, con un'escursione di +/-15dB, assicura una versatilità elevata. I controlli promettono di risultare utilizzabili in ogni condizione e configurazione, e sono tarati in maniera diversa sull'edizione per basso e per chitarra in modo da modellare nel modo più opportuno i rispettivi segnali.
Non mancano le manopole separate di Volume e Gain, ovvero livello master e d'ingresso, per un massimo di 30dB di guadagno. Un LED in cima allo stompbox indica la soglia di clipping in uscita, per assicurarsi di fornire all'apparecchio successivo in catena sempre un segnale pulito e controllabile.
Completa la dotazione un selettore rotativo per sei livelli di compressione. Tutti impostati di fabbrica su precise caratteristiche di sustain, attack e release, garantiscono un rispetto del timbro originale dello strumento e una buona risposta dinamica anche in condizioni più estreme.
Vera macchina da tone shaping pensata per il live, il TranZformer ha tre switch a pedale. Al centro trova posto quello per il bypass del circuito, mentre ai lati si hanno il pulsante per escludere l'equalizzazione e quello per il compressore, rispettivamente indicati con Tone e Comp.
Il TranZformer GT Guitar è ottimizzato per le frequenze e il comportamento della chitarra. A distinguerlo dalla versione per basso sono le manopole di massi, medi e alti, rispettivamente riferite alle frequenze di 200, 1500 e 5mila Hz.
Il TranZformer LX Bass abbassa gli hertz per poggiarsi al meglio sulle caratteristiche del basso. Qui i potenziometri agiscono sui 100, 400 e 2mila Hz. Inoltre, sulla versione Guitar, il controllo degli acuti funziona come un filtro passa-alto, mentre sull'edizione Bass lavora sulla precisa frequenza indicata.
Dotato di una presa standard per l'alimentazione da 18 volt e un assorbimento di 500mA, il TranZformer non è uno stompbox per tutti, ma un vero attrezzo da studio di alta qualità capace di trasportare ai piedi di chitarristi e bassisti l'impronta di un banco API, con la praticità di un formato da pedaliera.
Per saperne di più visitate il sito ufficiale, qui per il GT Guitar, e qui per l'XL Bass.