VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
5 consigli per usare al meglio i Virtual Amp per chitarra in studio di registrazione
5 consigli per usare al meglio i Virtual Amp per chitarra in studio di registrazione
di [user #45705] - pubblicato il

Tutti i chitarristi ormai si sono trovati ad utilizzare i moderni amplificatori virtuali, siano essi hardware (come il classico Pod di Line6) o software all'interno del computer. Molte volte però questa esperienza non è andata a buon fine e i poveri Virtual Amps venivano abbandonati su uno scaffale.
Ecco qui quindi qualche consiglio per usare al meglio i vostri amplificatori virtuali.

1- La tua chitarra e i preset

Molti preset dei Virtual Amps sono stati creati utilizzando una chitarra che molto probabilmente non corrisponde alle caratteristiche di quella che state utilizzando voi. Ogni strumento ha le sue peculiarità, il suo volume di uscita e il suo tono generale, quindi ogni preset va corretto in base allo strumento che stiamo utilizzando e al risultato che vogliamo ottenere. È come entrare in un negozio pieno di amplificatori e scegliere quello giusto per noi: ci vuole un po' di tempo e qualche prova anche approfondita prima di scegliere!

2- Il livello di ingresso

Se state utilizzando un simulatore hardware questo problema non vi riguarda, perchè il vostro Virtual Amp ha un ingesso già ottimizzato per la chitarra (o il basso). In caso stiate utilizzando un amplificatore virtuale software, prendetevi un po' di tempo anche per settare in modo corretto il livello di ingresso della chitarra. Potete usare l'ingresso ad alta impedenza della vostra scheda audio, piuttosto che una DI Box esterna, in ogni caso avrete un livello di ingresso da regolare correttamente. Fondamentale è controllare sul software, nel VU meter di ingresso, che il segnale non vada mai in clip, sul rosso per intenderci.
In secondo luogo ogni virtual amp è stato pensato per essere utilizzato con un certo segnale di ingresso che quasi mai è dichiarato nel manuale. Provate a regolare il volume di ingresso e sentite qual'è il settaggio migliore per il vostro ampli virtuale, che risponderà in modo diverso a seconda del livello di ingresso. 

3 - Il microfono e il posizionamento

Bisogna considerare che il suono dell'amplificatore microfonato non è il suono che il chitarrista sente in sala prove o mentre suona dal vivo, ma è il risultato dell'interazione tra il microfono e il suono riprodotto dai coni dell'amplificatore. Ogni microfono ha il suo carattere unico e risponde in modo diverso a seconda del posizionamento e della pressione sonora che lo investe. Come per l'amplificatore reale, anche in un amplificatore virtuale bisogna trovare la migliore combinazione microfono/posizionamento a seconda del modello di amplificatore che avete scelto. Molti Virtual Amps hanno dei presets per i microfoni e le posizioni, altri permettono di spostare i microfoni all'interno dello spazio virtuale attraverso una rappresentazione grafica, come succede con Metal Amp Room di Softube.

4- Ritrova l'aria

Il suono dell'amplificatore non è solo quello ripreso dal microfono, ma anche il risultato dell'interazione con l'ambiente circostante. Per ritrovare l'ambiente perso basta utilizzare un plugin di riverbero che simuli l'ambiente in cui si trova l'amplificatore. Meglio utilizzare un riverbero a convoluzione, tipo il Waves IR1 Convolutin Reverb, che riproduce ambienti campionati da stanze reali, utilizzando IR (Impulse Response) di stanze di ripresa di famosi studi di registrazione, presenti in tutti i convolution reverb in commercio.

5- Non dimenticare i pedalini

Molte volte utilizzare un pedalino analogico di distorsione o overdrive può donare quel carattere ed imprevedibilità che un algoritmo matematico non riesce ancora a ricreare. Qualsiasi pedale può andare bene, come il classico Ibanez TS9 Tube Screamer, sperimentate!
Anche gli altri effetti a pedale, come un delay o un effetto di modulazione, possono dare un carattere in più, rendendo originale il vostro timbro sonoro.
In caso stiate usando un Virtual Amp hardware, oltre ai pedalini per chitarra, potete utilizzare dell'outboard esterno, equalizzatori e compressori, come si fa in studio di registrazione quando si riprende un vero amplificatore per chitarra.

Non tutti i Virtal Amplifiers sono in grado di riprodurre fedelmente il suono di un vero amplificatore a valvole, ma con i giusti accorgimenti si possono ottenere grandi risultati anche da macchine e software considerati datati e che magari avete già in casa, abbandonati da qualche parte in cantina.

Buone sperimentazioni e buone registrazioni!

 
Mostra commenti     4
Altro da leggere
Il Restauro della Fender Stratocaster del... 1953! [IT-EN]
SHG Music Show cambia pelle per il 2024
Lantec: la bacchetta italiana con Aramini
1073SPX-D: il rack Neve diventa una scheda audio
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964