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Il silenzio in pedaliera
Il silenzio in pedaliera
di [user #43172] - pubblicato il

I componenti di qualità non bastano per garantire l'assenza di rumori di fondo in pedaliera: accorgimenti basati sulle necessità del caso sono risolutivi.
Girovagando nel web, mi sono accorto di quanta confusione e generale carenza d'informazione ci sia attorno all'annosa e delicata questione del trattamento dei rumori molesti nelle nostre amatissime pedaliere effetti. Con questo articolo cercherò di fare un po' di chiarezza spiegando i motivi e i necessari rimedi per eliminare i nostri odiatissimi rumori.

Una pedaliera ideale dovrebbe avere un livello di rumore tale che, se attaccata all'ingresso di un ampli con una distorsione molto carica (da metal, per spiegarci), non dovrebbe emettere nessun rumore udibile se non quello della chitarra. Tuttavia, in una situazione realistica, un lieve soffio è più che accettabile. Vediamo come fare per ottenere ciò.

Il silenzio in pedaliera

Più spendi, meglio spendi... o quasi
In generale, possiamo dire da subito che non serve spendere una fortuna. Queste sono le cause dei rumori in ordine di importanza:
1 - loop di massa
2 - alimentazione
3 - rumorosità dei pedali e qualità dei buffer
4 - qualità delle saldature
5 - qualità dei componenti per i cablaggi.

Vedo un sacco di gente spendere fior di quattrini in cablaggi esoterici per poi ritrovarsi con gli stessi problemi di un comune cavetto da due euro. Questo succede proprio perché, prima di un cablaggio costoso, bisognerebbe risolvere tutti gli altri problemi. In generale, con un connettore da due o tre euro e un cavetto di poco più costoso, si dovrebbero già ottenere dei risultati accettabili. Poi è ovvio che, se si vuole il silenzio assoluto, i soldi vanno spesi. In ogni caso, in questo articolo daremo per scontato di avere dei cavi discreti, saldati egregiamente e collegati a dei pedali non rumorosi e con dei buoni buffer.

Buffered o true bypass?
Diciamo soltanto che, a meno di non avere esigenze specifiche come qualche particolare tipo di fuzz che va collegato subito dopo la chitarra, è bene avere un buffer o pedale bufferizzato a inizio catena e uno come ultimo, in modo da non perdere segnale nella lunghezza dei cavi o nel quantitativo di collegamenti.
Non dirò altro, perché la questione andrebbe trattata a sé.

Il silenzio in pedaliera

Loop di massa
Così tanto discusso e temuto, in realtà il loop di massa è una cosa abbastanza semplice: si crea quando la massa tra un punto e l'altro della catena audio viene collegata non una sola volta, ma più volte. Ciò genera un "effetto antenna" nel cablaggio della nostra pedaliera che permette di raccogliere ogni tipo di disturbo elettromagnetico, come i classici ronzii, i re indiscussi dei rumori di fondo. Per risolvere il problema, ci sono due strade: o utilizzare i famosi loop killer, oppure (soluzione migliore e più economica) semplicemente scollegare fisicamente uno dei due collegamenti a massa.
Ecco le tre situazioni tipiche in cui si crea un loop di massa.

1 - Collegamento pedali tramite daisy chain
Questo è in assoluto il caso più comune di loop di massa. In questo caso, la massa passa da pedale a pedale sìa attraverso il cavo audio, sìa attraverso la daisy chain. Per risolverlo, la soluzione migliore è utilizzare una daisy chain autocostruita, in maniera tale da portare +9V e massa dall'alimentatore al primo pedale, e solo il +9V agli altri. L'effetto "indesiderato" (o forse no) sarà solo quello che staccando il jack d'ingresso dal primo pedale, tutti i pedali si spegneranno contemporaneamente.
C'è anche chi fa il contrario, ovvero lascia la daisy chain e stacca la massa nei cavetti audio, ma ci sono due problemi di fondo: anzitutto la massa va staccata da un solo lato del cavetto, altrimenti perderemmo la schermatura del segnale audio, e comunque un collegamento di questo tipo è poco raccomandabile, perché la massa che viaggia non parallela al cavo audio potrebbe generare dei rumorini, seppur secondari.

2 - Collegamenti stereo
La massa passa attraverso tutti e due i cavi da un pedale all'altro. Qui la soluzione è semplice: a uno solo dei collegamenti audio scolleghiamo la massa da un solo lato, oppure utilizziamo un loop killer su uno solo dei collegamenti.

3 - Send-return (da/per l'ampli o in qualche looper interno alla pedaliera, tipo line-selector)
La massa passa sia attraverso il send sia attraverso il return. La soluzione è altrettanto semplice: come nel precedente punto, scolleghiamo la massa da un solo lato in uno dei cavi (tipicamente si fa nel return) oppure, ovviamente, utilizziamo anche qui un loop killer solo sul return.

Ci possono essere anche casi particolari, per esempio un doppio collegamento a terra sulle prese elettriche, ma sono casi isolati e particolari.
Questi piccoli accorgimenti dovrebbero eliminare da soli un buon 60% dei problemi, o a volte risolverli totalmente.

Il silenzio in pedaliera

Alimentazione
Analizziamo caso per caso le tipologie costruttive e loro pregi e difetti.

1 - Alimentatori switching
Rappresentano la maggior parte degli alimentatori per pedali in commercio. Hanno il pregio di essere piccoli e molto potenti, ma occhio alla qualità.
Gli alimentatori di questo tipo generano oscillazioni ad altissima frequenza, normalmente inudibili e trascurabili ai fini del rumore, ma in alcuni modelli economici possono diventare più che udibili. Inoltre hanno il difetto di "innescare" i pedali di modulazione analogici come chorus, flanger, phaser, tremolo, vibrato e uni-vibe, generando un rumore di fondo simile a un jet in partenza che può passare dal trascurabile al più che udibile. No problem con i pedali di altro tipo o digitali. Se non avete modulazioni analogiche, sono una scelta valida per salvaguardare lo spazio alimentando molti pedali senza problemi.

2 - Alimentatori con trasformatore tradizionale
Sono normalmente molto silenziosi e non esageratamente ingombranti. Se la qualità costrutiva non è adeguata, possono generare ronzii di fondo importanti, quindi occhio: quelli dei venditori ambulanti non vanno assolutamente bene. Nessun problema coi vecchi pedali analogici, ma possono soffrire di interazioni elettromagnetiche se più di un alimentatore viene affiancato. In questo caso, è bene sistemarli in pedaliera girati di 90° l'uno rispetto l'altro, in modo che non si generino interferenze.

3 - Alimentatori con trasformatore toroidale
Silenziosissimi e praticamente immuni ai disturbi elettromagnetici, hanno l'unico difetto di essere molto ingombranti, motivo per cui sono usati molto raramente.

4 - Power banks
Piccoli, solitamente potenti e... senza fili! Questo sistema ricaricabile ultimamente molto in voga ha gli stessi pregi e difetti del sistema switching, a causa della presenza di un convertitore di voltaggio (da +5V a +9V): la qualità dipende proprio da quest'ultimo.

5 - Batterie singole
Idealmente, sarebbero l'alimentazione ideale, se non fosse per la durata della carica.

Last but not least, possiamo dividere gli alimentatori in uscita singola, uscita multipla, o con uscite multiple isolate galvanicamente. Non ci sono sostanziali differenze di per sé in termini di rumori, ma richiedono degli accorgimenti.
Gli alimentatori con uscita singola andrebbero collegati ai pedali con una daisy chain, quindi stando molto attenti ai loop di massa che potrebbero crearsi. Quelli con uscita multipla hanno solitamente il pregio di avere le uscite con diversi livelli di voltaggio per potersi adattare a pedali particolari, ma hanno la massa in comune, quindi sono soggetti agli stessi problemi di loop di massa dei loro parenti con uscita singola. Comprare un alimentatore con uscite isolate, invece, equivale a comprare un singolo alimentatore per ogni pedale, quindi zero problemi di loop di massa. L'unico difetto è che solitamente sono costruiti con tecnologia switching per questioni di spazio, per cui occhio all'interazione coi vecchi chorus analogici: spesso non sono indicati per questo. Ce ne sono anche con uscite isolate con trasformatore standard, ma sono molto ingombranti.

Il silenzio in pedaliera

Conclusioni
Creare una pedaliera silenziosa significa districarsi tra innumerevoli peripezie, e non è semplice, ma neanche impossibile. Avendo molta pazienza e le informazioni giuste, si può giungere a risultati impressionanti, spendendo spesso meno della metà di quanto ci si aspettava per avere dei buoni risultati.
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