Abbiamo atteso prima di diffondere la notizia, perché fino a poco fa sembrava si trattasse solo di un crudele scherzo, l'ennesima bufala che prende di mira di tanto in tanto i personaggi del mondo dello spettacolo. Invece tutto è stato confermato con un comunicato sulla pagina Facebook del chitarrista:
"È con profonda tristezza che la sua famiglia conferma che il leggendario chitarrista jazz John Abercrombie è morto questa sera, 22 agosto a Cortland, New York. La famiglia apprezza la dimostrazione di amore e il supporto, e chiede rispettosamente la propria privacy in questo momento davvero difficile".
John Abercrombie aveva 72 anni. In una lunga carriera iniziata negli anni '60 e che lo ha visto sulla cresta dell'onda per tutti i '70, consacrandolo tra i mostri del jazz, John ha inciso decine di dischi e collaborato con innumerevoli musicisti internazionali, da Gil Evans a Enrico Rava. È morto la sera del 22 agosto, cioè nella notte inoltrata del 23 qui in Italia, pare per arresto cardiaco.
Tradizionale nello stile, elegante nel linguaggio e dotato di un istinto unico, John è un riferimento per qualunque appassionato del genere. Lo ricordiamo nello splendido concerto in trio al Warsaw Summer Jazz del 1993.
Capace di melodie complesse e al tempo stesso sempre cantabili e piacevoli anche per l'orecchio meno allenato, il chitarrista è stato capace di trasmettere anche importanti perle di conoscenza ed esperienza. Se avete un'ora da dedicare, vi segnaliamo l'intervista di David Schroeder per la serie di incontri NYU Jazz Masterclass, un lungo incontro con John Abercrombie sulla sua carriera e la sua visione della musica, per una lezione a tutto tondo di un grande della musica da assimilare e custodire.
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