VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Quattro suoni che non possono mancare nella tua pedaliera
Quattro suoni che non possono mancare nella tua pedaliera
di [user #3113] - pubblicato il

Provare decine di pedali è divertente, ma avere una visione d'insieme chiara è fondamentale: ecco i quattro suoni che faranno da base per i tuoi esperimenti.
Quando avevo 16 anni usavo una Boss GT6, la attaccavo a un combo Rebel (???) e tiravo fuori dei suoni così brutti che un fonico mi chiese perché avessi così tanta roba per produrre schifezze del genere.
Memore di quell'esperienza, con queste righe e con il video che trovate in fondo all' articolo mi propongo di dare degli spunti che possano evitarvi di fare una figura brutta quanto la mia. Vi faccio quindi ascoltare quelli che sono i miei "suoni di base". Aggiungendo modulazioni, riverberi e delay ottengo tutta la gamma sonora che utilizzo abitualmente, ma il punto di partenza è quello rappresentato dai quattro suoni di cui vi parlo oggi.

Quattro suoni che non possono mancare nella tua pedaliera

Partiamo dal clean che... non è poi così clean.
Il suono super pulito, un po' anni '80/'90 a cui manca solo Mastro Lindo che esce fuori da un cono, è un po' demodé a mio parere.
Solitamente cerco di utilizzare un suono che stia sull'orlo del breakup (il punto in cui l'amplificatore comincia a distorcere) in modo da avere un bel po' di dinamica da controllare con la mano destra e ottenere un pulito o un crunch appena accennato semplicemente plettrando più piano o più forte.
Per ottenere questo risultato mi viene in aiuto il Suhr Badger 35 che è perfetto per questa tipologia di suoni, ma ovviamente potete ricreare questo e tutti gli altri suoni con strumentazione diversa da quella che vi propongo io: il centro del discorso sono le sonorità che ottengo, non quel che utilizzo per farvele ascoltare.

Il crunch è da pensare a due livelli: uno per i suoni più scarichi e uno più cattivo e gainoso, per quelli più carichi e rockettari.
Per ottenere questo risultato uso un MXR GT OD per i crunch leggeri (nonostante abbia distorsione da vendere, volendo) e un Wampler Plexidrive per spingere con il gain.
Sono due pedali con sonorità molto differenti, il primo guarda un po' al Tube Screamer, con delle medie un po' nasali e della basse lasciate un po' più indietro, il secondo invece è decisamente un Marshall-in-a-box e suona come le migliori Plexi.

Per il lead sommo semplicemente i due pedali ottenendo un suono ancora più saturo e con il sostegno adeguato per essere a proprio agio anche con gli assolo più complessi.

A questo si aggiungono effetti quali riverbero e delay che aiutano a dare ambiente ai nostri suoni di base.
Vi lascio al video e vi consiglio l'ascolto in cuffia, altrimenti rischiate di perdervi un bel po' di sfumature.

effetti e processori gli articoli dei lettori il suono palchi e strumentazione
Mostra commenti     74
Altro da leggere
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)
Il suono senza fama: per chi?
Rig senza ampli per gli amanti dell'analogico
Gibson, Fender e l'angolo della paletta "sbagliato"




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964