Rickenbacker M11: un amplificatore vintage e misterioso
di redazione [user #116] - pubblicato il 01 dicembre 2017 ore 07:30
In rete non circolano molte notizie riguardo questo amplificatore degli anni ’50, prodotto per una quindicina d’anni. Lo abbiamo testato con una splendida Rick e le mani di Quaini che questo amplificatore un po’ misterioso e rumoroso se l’è francobollato in sala di ripresa.
All’interno dell’OUT Side Studio di Michele Quaini trova posto un bel gruppo di amplificatori vintage, forniti in gran parte da Vintage Authority, una risorsa pazzesca per gli amanti del vintage. Questo piccoletto, in particolare, è del 1959, prossimo alla sessantina quindi, ma ancora cattivo quanto basta.
Si tratta di un piccolo combo con un cono Jensen 1x12 e due ingressi differenti, uno dedicato alla chitarra e uno alla voce (li sentirete entrambi nel video a seguire, prima il V1 e verso la fine il V2). I controlli sono molto semplici, due volumi (uno per canale) e uno generale che funziona anche come pulsante di accensione.
Due 12AX7 nel pre dei due canali e una 6V6 nel finale con una 5Y3 come rettificatrice per un totale di 15watt cazzutissimi. Già, perché l’M11 il clean non sa nemmeno cosa sia, parla completamente un’altra lingua. È graffiante, con un sacco di alte che rombano fin quasi a dare fastidio. Una ronza di fondo (dovuta all’assenza totale di messa a terra) persistente che ci riporta indietro di 50 anni e il timbro un po’ nasale che fa subito lo-fi. È molto simile al ben più famoso Fender Deluxe Tweed 5e3.
È un amplificatore misterioso perché in rete si trovano davvero pochi esemplari e ognuno sembra essere diverso dall’altro. Sul mercato ha anche un prezzo accessibile per essere un amplificatore vintage, ma allo stesso tempo è versatile quanto una Dodge Viper in centro a Milano. È il mezzo perfetto quando si vuole ricercare un sound davvero alla vecchia maniera, bello sporco e noi per dargli il giusto lustro lo abbiamo collegato a una Rickenbacker 360 di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane
Questo è uno dei miei ampli preferiti: e’ il piu peperino di tutti! Quando si arrabbia diventa un vulcano di armoniche con un retrogusto fuzzish tutto vintage e personale; a bassi regimi ha una personalita’ sui clean (se così lo vogliamo chiamare) che non ho mai sentito se non nei dischi anni ‘60/70 dei Grandi.
In piu il secondo canale, quello per la voce, ha un balance di toni e armoniche assai differente.
Con un microfono davanti non teme nessuna Plexy, Vox o Blackface che sia . E’ davvero un animale vintage da studio. Consigliato per gli amanti del genere. Dimenticavo, nonostante le ridotte dimensioni ha un volume davvero generoso, sconsigliato l’utilizzo in appartamento (Michele Quaini)